ebook img

Il dottor Caligari a Cambridge. Dramma e classi popolari nel cinema PDF

120 Pages·2015·0.72 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Il dottor Caligari a Cambridge. Dramma e classi popolari nel cinema

Cartografie / Raymond Williams (1921-1988), fino al 1983 fu titolare della cattedra di “Drama” a Cambrigde. Tra i fondatori dei cultu- ral studies, punto di riferimento della new left inglese, e tra i maggiore sociologi della seconda metà del Novecento di lingua inglese. In italiano sono stati tradotti: Cultura e rivoluzione industriale (Einaudi, 1968), La lunga rivoluzione (Officina, 1980), Sociologia della cultura (il Mulino, 1983) e Televisione (Editori Riuniti, 2000). Raymond Williams Il dottor Caligari a Cambridge Dramma e classi popolari nel cinema Postfazione e cura di Fabrizio Denunzio Prefazione di Gino Frezza Pubblicato con il contributo del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno Prima edizione: gennaio 2015 Traduzione dall’inglese di Fabrizio Denunzio © ombre corte Via Alessandro Poerio 9, 37124 Verona Tel./fax: 0458301735; mail: [email protected] www.ombrecorte.it Progetto grafico copertina e impaginazione: ombre corte ISBN: 978-88-97522-99-7 Indice 7 Avvertenza del curatore 9 Prefazione: Raymond Williams: cinema, media, società di Gino Frezza 17 Film e tradizione drammatica Introduzione; Natura del dramma; Film come forma dramma- tica; Natura delle convenzioni; Dramma moderno: spettacolo e realismo; Dramma moderno: naturalismo; Limiti del natura- lismo; Direzioni del dramma odierno; Film come espressione totale; Conclusioni 79 Cinema e socialismo 99 Postfazione: Il dramma come azione sociale di Fabrizio Denunzio 113 Bibliografia Avvertenza del curatore La traduzione di Film e tradizione drammatica è stata condotta su Film and the Dramatic Tradition, in Raymond Williams e Michael Orrom, Preface to Film, Film Drama, London 1954, pp. 1-55. Un’edizione molto parziale del testo è presente in The Raymond Williams Reader, edit- ed by John Higgins, Blackwell Publischer, Oxford 2001, pp. 25-41. Alcune precisazioni: activity è stato reso con azione piuttosto che con attività, perché vicino al lessico concettuale delle scienze sociali e in grado di restituire con una certa immediatezza l’idea di dramma che ha Wil- liams, cioè non una generica attività estetica, ma una vera e propria azione sociale. Habit è stato reso con conformi- smo perché in Williams ha sempre un’accezione negativa rispetto a quella positiva di convention, reso letteralmente con convenzione. Performance è stato lasciato in originale dal momento che il significato assegnatole da Williams, cioè un’esecuzione totale di tutti gli elementi visivi, sonori, fisici e scenici non ha equivalenti in italiano, sempre se non si voglia riprendere il sintagma di wagneriana memo- ria “opera totale”. Feeling, a seconda del contesto, è stato reso con sentire e sentimento. Play, a seconda del contesto, è stato reso con rappresentazione teatrale, lavoro teatrale e dramma. Speech, a seconda del contesto, con parola (nel senso dell’atto di parola) e con discorso. Design, infine, è stato reso con messa in scena. Sono stati elisi i diversi rife- 8 IL DOTTOR CALIGARI A CAMBRIDGE rimenti al saggio di Michael Orrom, Film and its Dramatic Techniques, che completa Preface to Film. Un grande rin- graziamento va a Paoletta Denunzio per aver reperito il testo originale. La traduzione di Cinema e socialismo è stata condotta su Cinema and Socialism, in R. Williams, Politics of Mo- dernism, Verso, London-New York 2007, pp. 107-118. Si tratta di una conferenza tenuta il 21 luglio 1985 al Natio- nal Film Theatre di Londra, in chiusura di un festival. In molte parti il testo conserva traccia dell’esposizione orale. Tutti gli interventi del curatore sono segnalati in [ ]. Si ringrazia, inoltre, Antonella Trotta per i preziosi suggeri- menti dati in sede di revisione finale della traduzione. Prefazione Raymond Williams: cinema, media, società di Gino Frezza È davvero importante per il lettore italiano la pubbli- cazione di questi due saggi di Raymond Williams, nel no- stro paese fino a oggi inediti almeno nella forma completa in cui qui vengono curati da Fabrizio Denunzio e pre- sentati, perché coprono uno spazio finora lasciato vuoto nella complessa tessitura di quel pensiero – tipicamente moderno, e collegato alla prima metà e all’inizio della se- conda metà del Novecento – che ha variamente riflettuto sull’avvento dei media – meglio, dei sistemi mediali, con le loro istituzioni produttive e di consumo –, da un lato in rapporto all’emergere di nuove tecnologie della comuni- cazione, e dall’altro in relazione all’esistenza di condizioni culturali più vaste e di un contesto sociale. Qual è questo spazio vuoto? Esso può essere indicato, a titolo meramente esemplificativo, dall’assenza di questi due saggi di Williams nella rielaborazione, sia di una pos- sibile “sociologia del cinema”, sia di una più vasta e com- plessa teoria del film, nella grande (e utilissima) summa delle Teorie del cinema (1945-1990) di Francesco Casetti pubblicata in Italia nel 1993. Difatti, sia nella bibliogra- fia, sia nel ripercorre e dibattere, in questa importante summa, le varie posizioni emerse nella costruzione di un pensiero teorico del cinema e dei film, l’assenza di Wil- liams si avverte. E, dunque, ci si chiede perché. La spie- gazione forse è davvero semplice: può essersi trattato di 10 IL DOTTOR CALIGARI A CAMBRIDGE una assai comprensibile difficoltà a incasellare i testi qui editi di Williams nei campi disciplinari dibattuti, pur con grande precisione, da uno studioso eminente e accorto co- me Casetti; l’apparenza con cui questi saggi si presentano pare infatti assimilarli più alla storia dello spettacolo e del dramma piuttosto che a una teoria del cinema. Ma, se li si legge in profondità, si scopre l’ardita campi- tura dello sguardo analitico (non scevro da questioni tut- tora aperte) messo in atto dallo studioso inglese, nonché delle suggestive ipotesi teoriche da egli delineate. Come, per esempio, la concezione – oggi si direbbe transmediale – del dramma, concezione con la quale Williams intende un rapporto vivo di legami profondi fra le tradizioni del teatro – classico e moderno – e il cinema stesso, nell’ottica della conquista espressiva e artistica di una “espressione totale” (idea in cui resta implicito il debito con l’idea wa- gneriana dell’opera d’arte totale). Resta quindi il rammari- co per essere stata finora persa l’occasione di inquadrare il contributo dato da Williams – uno dei principali fonda- tori della sociologia della cultura e dei media, attivo in un trentennio così cruciale come quello fra anni Cinquanta e Settanta del Novecento – alla prospettiva di una com- prensione poliedrica e multiforme di un medium, come il cinema, tanto risolutivo per capire l’epoca moderna e post-moderna. D’altro canto, non c’è dubbio che i saggi sul cinema di Williams devono poter avere da noi, in Italia, il ricono- scimento e l’interesse che meritano, oltre che aprire una riflessione specifica su come cambia l’orizzonte teorico sui media e sul cinema in quella differenza temporale – il primo saggio è pubblicato nel 1954, il secondo trascrive una conferenza tenuta nel 1985, pochi anni prima della morte – la quale, d’altronde, pone in atto un vero e pro- prio scarto culturale. È la differenza fra i primi anni Cin- quanta e i primi anni Ottanta. Si tratta, in altre parole, di una differenza che mette in scena, negli anni Cinquanta, l’emergere del conflitto e della concorrenza fra Cinema e

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.