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il difficile equilibrio fra diritto e mercato dall'antica roma alle odierne piazze finanziarie PDF

210 Pages·2014·1.82 MB·Italian
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I Quaderni di RES 1 R ' : EGOLARE L ECONOMIA IL DIFFICILE EQUILIBRIO FRA DIRITTO E MERCATO ' R DALL ANTICA OMA ALLE ODIERNE PIAZZE FINANZIARIE I Quaderni di RES 1 collanacoordinatadaFedericoAlessandroGoriaePiercarloRossi R ' : EGOLARE L ECONOMIA IL DIFFICILE EQUILIBRIO FRA DIRITTO E MERCATO ' R DALL ANTICA OMA ALLE ODIERNE PIAZZE FINANZIARIE 2014 REGOLAZIONE, ETICA E SOCIETA’ - CENTRO STUDI D’IMPRESA Viale Dante Alighieri 9 – 28100 Novara http://www.centrores.org ISBN 978-88-940364-0-4 2014 – Quest’opera viene rilasciata sotto licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale 4.0 Internazionale http://creativecommons.org/licenses/by-nc/4.0/ INDICE FEDERICO ALESSANDRO GORIA – PIERCARLO ROSSI, Premessa dei curatori….……I MAURIZIO IRRERA, Introduzione…...…………………………………………...…III MARIA ANTONIETTA LIGIOS, Le banche fallivano anche a Roma: il crack di Callisto all’epoca di Commodo………………………………………………………………...1 FRANCESCO CAMPOBELLO, La funzione delle Casse di Risparmio nell’Italia liberale: l’evoluzione del loro status in un “percorso a ostacoli” tra beneficenza e credi- to…………………………………………………………………………………...51 FEDERICO ALESSANDRO GORIA, Alle radici dei “contratti differenziali”: l’evoluzione degli strumenti giuridici in ambito finanziario a partire dal caso francese (secc. XVIII- XIX)……………………………………………………………………….………75 STEFANO BALZOLA, Gli strumenti finanziari derivati e la crisi: un confronto tra le ini- ziative legislative dell’Unione Europea e degli Stati Uni- ti…………………………….............................................................................................125 ALESSANDRA QUARTA, La trasformazione eterogenea di una S.p.A. in azienda specia- le: nuovi orizzonti per la gestione del Servizio Idrico tra diritto commerciale e diritto amministrativo………………………………………………………………….…145 MARINA SPIOTTA, Impresa ed etica: un ossimoro o un connubio indispensabile per uscire dalla crisi?...............................................................................................................................169 Premessa dei curatori La recente crisi economica, in parte originatasi da carenze nella regolamentazione del mercato finanziario internazionale, ha riproposto con forza il tema dei limiti normativi che dovreb- bero essere posti alle pur legittime esigenze di profitto degli o- peratori commerciali, in modo che queste siano contemperate con gli interessi più generali della società nel suo complesso; tuttavia, i numerosi tentativi in tal senso, già sperimentati da parte di autorità pubbliche nazionali ed internazionali, hanno dimostrato come sia molto difficile imporre, ad un sistema au- tonomo, una regolamentazione che viene avvertita come estra- nea. Per altro verso, gli esperimenti volti all'adozione di sistemi di autodisciplina non sempre hanno dato gli esiti sperati. Il Centro Studi d’Impresa RES (Regolazione, Etica e Socie- tà) vorrebbe dunque porsi all'interno di questo dibattito, lavo- rando ad un duplice obiettivo: da un lato, attraverso uno studio attento della realtà economica e di mercato (anche in prospetti- va storico-comparatistica), intende individuare le linee evoluti- ve del diritto commerciale e d’impresa, evidenziando e sugge- rendo l’adozione di quei modelli e pratiche che presentino e ga- rantiscano un miglior contemperamento fra le esigenze del mercato e quelle della società nel suo complesso. Dall’altro si propone di svolgere attività di divulgazione dei risultati conse- guiti, per una maggiore alfabetizzazione della popolazione sui temi giuridico-economici (spesso di grande rilievo anche nella vita quotidiana, ma assai poco conosciuti ed approfonditi dai non tecnici) e per sensibilizzare la classe imprenditoriale all'a- dozione di strumenti normativi che possano incrementare l’efficienza del loro operato attraverso le ricadute positive sulla società. La collana che si inaugura con questo volume cerca so- prattutto di rispondere alla prima di queste due esigenze e di fornire un agile strumento per la pubblicazione di ricerche scientifiche sui temi di volta in volta suggeriti dal Centro; ne garantisce tuttavia anche un’ampia diffusione, grazie alla pub- blicazione esclusivamente via web e alla libera consultabilità. Ci auguriamo dunque che possa crescere come valido strumento di dibattito e di confronto fra tutti gli operatori del sistema, giuristi, economisti, imprenditori e gente comune. Federico Alessandro Goria – Piercarlo Rossi II Introduzione I saggi raccolti nel presente volume possono apparire, di primo acchito, slegati tra di loro; viceversa, pur appartenendo a studiosi di discipline diverse, storici del diritto e di diritto positivo, appaiono collegati da un filo comune: mostrano come il diritto dell’economia, in ogni tempo, abbia prospettato e prospetti tuttora questioni di estremo interesse per la collettività. Il saggio di apertura, di Maria Antonietta Ligios, prende in esame il caso storico del fallimento di una “banca” nell’Antica Roma, in un quadro in cui “la complessità e il rilievo del fenomeno creditizio nell’economia romana” sono ben testimoniati dall’impiego di una varietà di termini per distinguere le diverse specifiche attività finanziarie. La narrazione di Ippolito sul crack della banca amministrata dal cristiano Callisto, schiavo del liberto imperiale Carpoforo, è di sicuro interesse. Da essa si possono trarre indicazioni significative in ordine a molti profili che l’Autrice pone in corretto risalto: il tipo di attività svolta, l’assetto organizzativo della banca, le cause della crisi e l’emersione della stessa, la condanna di Callisto e la posizione dei creditori. Si tratta di argomenti che ancora oggi hanno a che fare con il diritto fallimentare: l’insolvenza, le sue cause e le sue manifestazioni; le reazioni dell’ordinamento al crack di un’impresa con rapporti diffusi; le dimensioni dell’attività svolta e le iniziative concorsuali dei creditori. Le Casse di Risparmio, che vengono costituite nel nostro paese a partire dai primi decenni dell’Ottocento, sono il risultato, come sottolinea nel suo saggio Francesco Campobello, delle idee filantropiche dell’illuminismo. Il problema giuridico che le ha sempre accompagnate, almeno sino alla riforma Amato negli anni ’90 del secolo appena trascorso, è stato quello di individuare una disciplina coerente con la loro funzione a MAURIZIO IRRERA cavallo tra credito e beneficienza. Di particolare interesse sono i rilievi storici in ordine all’humus sociale nel cui ambito esse vengono costituite pur nella diversità di situazioni economiche e sociali e pur in un “contesto di attrito tra élite liberali ed enti ecclesiastici”. Su questo crinale tra credito e beneficienza, come osserva l’Autore, si sono giocate per decenni partite economiche di tutto rilievo. I contratti differenziali, ovvero contratti a termine che hanno per oggetto soltanto il pagamento di differenze, sono stati in Italia al centro, come rileva nel suo saggio di Federico Alessandro Goria, di un acceso dibattito nei decenni a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento: la questione apicale era quella di stabilire se essi fossero da considerare meritevoli di tutela giuridica piena o, viceversa, da ricondurre nel novero delle scommesse. L’Autore conduce il lettore in un interessante viaggio a ritroso nel tempo, a partire dalla Francia di Colbert per tornare al dibattito italiano. Il percorso storico sembra mostrare come gli interventi, prima legislativi emergenziali (tesi a reprimere scandali finanziari e superare crisi finanziarie) e poi giurisprudenziali, si siano via via sviluppati nella ricerca di un complicato equilibrio tra la tutela di “concreti interessi commerciali (di riduzione del rischio, facilitazione degli scambi e altro)” e la volontà di non “arrendersi di fronte alle più azzardate manovre speculative”. Anche gli studi di diritto positivo raccolti nel presente volume hanno un grande interesse. Il saggio di Stefano Balzola offre uno stimolante panorama delle iniziative assunte sul piano legislativo dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea per fronteggiare l’uso puramente speculativo degli strumenti finanziari derivati ed, in particolare, dei cosiddetti credit default swaps (CDS), ovvero “quei particolari contratti derivati con il quale una parte contrattuale ‘trasferisce’ verso corrispettivo all’altra parte il rischio di credito di un soggetto terzo”, stipulati al di fuori dei mercati regolamentati ossia over the counter (OTC). Le misure adottate o in via di adozione, come l’Autore pone in risalto, appaiono complesse e articolate e riflettono la IV

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MARIA ANTONIETTA LIGIOS, Le banche fallivano anche a Roma: il crack di Callisto all'epoca di Commodo………………………………………………………………1. FRANCESCO CAMPOBELLO, La funzione delle Casse di Risparmio nell'Italia liberale: l'evoluzione del loro status in un “perco
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