ebook img

Il cane dell'ortolano-El perro del hortelano PDF

326 Pages·2009·2.133 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Il cane dell'ortolano-El perro del hortelano

BARATARIA Collana diretta da Laura Dolfi 21 Lope de Vega El perro del hortelano Introduzione e commento di Fausta Antonucci e Stefano Arata Traduzione di Barbara Fiorellino Liguori Editore Lope de Vega Il cane dell’ortolano Introduzione e commento di Fausta Antonucci e Stefano Arata Traduzione di Barbara Fiorellino Liguori Editore Il presente volume è stato pubblicato con un contributo del Dipartimento di Studi Americani dell’Università degli Studi di Roma Tre, nell’ambito del progetto di ricerca co-finanziato dal MIUR «Il teatro spagnolo e l’Europa» Questa opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore (Legge n. 633/1941: http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/ l633_41.html). Tutti i diritti, in particolare quelli relativi alla traduzione, alla citazione, alla riproduzione in qualsiasi forma, all’uso delle illustrazioni, delle tabelle e del materiale software a corredo, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla registrazione analogica o digitale, alla pubblicazione e diffusione attraverso la rete Internet sono riservati, anche nel caso di utilizzo parziale. La riproduzione di questa opera, anche se parziale o in copia digitale, è ammessa solo ed esclusivamente nei limiti stabiliti dalla Legge ed è soggetta all’autorizzazione scritta dell’Editore. La violazione delle norme comporta le sanzioni previste dalla legge. Il regolamento per l’uso dei contenuti e dei servizi presenti sul sito della Casa Editrice Liguori è disponibile al seguente indirizzo: http://www.liguori.it/politiche_contatti/default.asp?c=legal L’utilizzo in questa pubblicazione di denominazioni generiche, nomi commerciali e marchi registrati, anche se non specificamente identificati, non implica che tali denominazioni o marchi non siano protetti dalle relative leggi o regolamenti. Titolo originale: El perro del hortelano. Traduzione dall’edizione spagnola pubblicata da Liguori Editore - I 80123 Napoli http://www.liguori.it/ © 2006 by Liguori Editore, S.r.l. Tutti i diritti sono riservati Prima edizione italiana Aprile 2006 Vega, Lope de : Il cane dell’ortolano/Lope de Vega Traduzione di: Barbara Fiorellino Napoli : Liguori, 2006 ISBN- 13 978 - 88 - 207 - 4550 - 9 1. Letteratura spagnola 2. Seicento spagnolo I. Titolo. Aggiornamenti: ———————————————————————————— 12 11 10 09 08 07 06 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Introduzione1 1. Nella casa di Lope Le trinitarie scalze avevano piu` volte protestato. Il loro convento si trovava proprio accanto alla casa del capoco- micoAlonsoRiquelme,inquell’angolodiMadridchescen- devadallaPuertadelSolfinoallaresidenzadell’onnipotente duca di Lerma, di fronte al Prado. Tutti i pomeriggi il vociare degli attori impediva alle suore il raccoglimento necessario.Erail 16142. ForseRiquelme studiava con la sua compagnia l’allestimento di El perro del hortelano, una com- mediacheLopedeVegapotevaaverglivendutosolopochi mesi prima3. Idue si conoscevano da almeno quindici anni, 1 Al momento della sua immatura scomparsa, Stefano Arata aveva redatto solo una parte di questa Introduzione: ultima testimonianza della sua passione per il teatro spagnolo del Siglo de Oro. Confidando nella lunga consuetudine di ricerca e riflessione comune, ho portato a compimento il lavoro, perche´ potesse vedere la luce e raggiungere i lettori cui lui avrebbe voluto trasmettere il suo sapere e il suo entusiasmo. Non ho ritoccato il testo se non per minime correzioni; le parti aggiunte, delle quali mi assumo l’intera responsabilita`, sono racchiuse da parentesi quadre. Di Stefano Arata sono anche il prospetto metrico-tematico dei tre atti, nonche´ la quasi totalita` delle note al testo (quelle che ho ritenuto di aggiungere sono, anch’esse, tra parentesi quadre. Mie sono invece le note all’Introduzione). Naturalmente, questo libro e` dedicato alla memoria dell’amico e collega. 2 LoriferisceJ.Sa´nchezArjona,Noticiasreferentesalos analesdel teatroenSevilladesdeLopedeRuedahastafinesdelsigloXVII,Sevilla 1898, p. 126. Ringrazio Mimma De Salvo per avermi trovato la fonte di questo aneddoto. 3 Il 16 maggio 1616, Riquelme firma a Valladolid un contratto che lo impegna a rappresentare il successivo 21 giugno cinque commedie, tra le quali, oltre al nostro Perro del hortelano, El poder vencido(Ilpoteresconfitto) e la prima parte de Elprı´ncipeperfecto(Il 1 e il loro sodalizio, che aveva avuto alti e bassi, si era nuovamente rafforzato proprio nel 1614. Direttore di una delle compagnie piu` intraprendenti del regno, Riquelme svolgeva daanni un’attivita` incessante, portando in giro per tutta la penisola drammi, commedie e soprattutto autos sacramentales,quelleopereallegoricheinunsoloattonelcui allestimentosierarivelatounveromaestro,econcuiaveva ottenuto premi in numerose citta`. Lope abitava a un solo isolato dalla dimora di Ri- quelme,inunacasacongiardinocheavevaacquistatopochi anni prima con i guadagni ricavati dalla vendita delle sue commedie. Nel 1612 era rimasto vedovo della sua seconda moglie, e aveva preso gli abiti sacerdotali. Viveva con la governante Catalina, che si occupava dei suoi tre figli: Marcela e Lopito, avuti dall’attrice sivigliana Micaela de Luja´n, e Feliciana, la bambina frutto del suo ultimo matri- monio; l’altro amatissimo figlio, Carlos Fe´lix, era tragica- mente deceduto pochi anni prima. Nel 1614, Lope aveva 52 anni. Suo padre era un artigiano che aveva rivendicato presso le autorita` la sua condizione nobiliare, che di fatto gli veniva negata per il lavoro manuale cheesercitava.Dopo aver frequentato qual- che anno l’Universita` di Alcala´ de Henares, Lope si era imposto giovanissimo come il piu` acclamato drammaturgo delnuovoteatro.Daqualcheanno,inoltre,erastatoassunto come segretario privato dal duca di Sessa, un giovane e principeperfetto),anch’essediLope(datoriportatodaL.Ferna´ndez Mart´ın,Comediantes,esclavosymoriscosenValladolid.SigloXVIyXVII, Universidad de Valladolid, Valladolid 1988, p. 66). Poiche´ queste ultime due commedie sono del 1614, e poiche´ gia` da questa data sono documentati i rapporti piu` stretti tra Lope e Riquelme, e` possibilecheancheElperrodelhortelanosiadel1614.G.S.Morleye C.Bruerton,chemiseroapuntodellecongetturecronologichesulla produzionediLopebasatesuimutamentinell’impiegodellaversifi- cazione (congetture spesso rivelatesi esatte alla luce di successivi ritrovamentidimanoscrittidatati),propongonodalcantolorocome data probabile di composizione del Perro del hortelano il periodo 1613-1615(G.S.MorleyeC.Bruerton,Cronologı´adelascomediasde Lope de Vega, traduzione spagnola Gredos, Madrid 1968; edizione originale1940).D.McGradysiorientapiuttostoperil1615,basan- dosisu unriferimentointernoa Jero´nima de Burgos che denota il deterioramento dei rapporti tra questa attrice e Lope, avvenuto proprionel1615(Fuentes,fechaysentidode“Elperrodelhortelano”,in “Anuario Lope de Vega”, Barcelona, 1999, V, pp. 151-66). 2 rampantearistocratico per il quale Lope svolgeva gli incari- chi piu` vari e a volte sconvenienti, dal comporre versi encomiastici,ascriverelettered’amore,finoaprocacciarglii favori di attrici avvenenti e generose. Attraverso il duca di Sessa Lope sperava di introdursi nei circoli di corte che ruotavano intorno al reFilippo III. In particolare sperava di esserenominatocronistareale,unincaricodiprestigioeche gli sembrava un trampolino ideale per rivendicare quello status nobiliare per cui gia` suo padre aveva lottato presso il tribunale di Valladolid. Ma l’aristocrazia di corte aveva nei confronti del drammaturgo un atteggiamento ambivalente. Se da un lato richiedeva spesso i suoi servizi (relazioni di feste, allestimento di spettacoli ecc.), dall’altro lo conside- rava uno dei tanti servitori sul libro mastro di palazzo, un personaggio, tra l’altro, dalle origini oscure e dalla vita scandalosa. E il posto di cronista gli fu sempre negato. Durante tutta la sua vita, lui che sperava di essere ricono- sciuto dalla nobilta` di corte, si vide condannato ad essere l’idolo della moltitudine semi-analfabeta che accorreva ai teatripubbliciapagamento(icosiddetticorralesdecomedias). El perro del hortelano risponde a un modello formale cheil drammaturgo aveva perfezionato nel corso di un’atti- vita` ormai trentennale, e che faceva della comedia spagnola unprodottoche,purpartecipandodiunatendenzacomune del teatro europeo dell’epoca, se ne distingueva per molti aspetti determinanti. Comeavvenivain buona partedel teatroitaliano, fran- ceseeinglesecoevo,itestidiLopeeranolegatiall’attivita` di attoriprofessionisticherecitavanoneiteatripubbliciapaga- mento. A questi recinti di evasione, che in Spagna si chia- mavanocorrales, accorreva un pubblico eterogeneo, compo- sto nelle grandi citta` dalla piccola e media nobilta` urbana (hidalgos e caballeros), da donne, da studenti, da soldati, da artigiani. Quelle stesse commedie che trionfavano nei corra- les venivano avolte riproposte nelle ricche magioni dell’alta aristocrazia, piu` raramente nel teatro che il re si era fatto costruire nel cortile del palazzo, proprio sul modello dei corrales cittadini. Fin dal 1604 inoltre, i testi di Lope, dopo aver calcato per qualche anno i palcoscenici delle grandi citta` e della provincia, venivano dati alle stampe in grosse sillogi chiamate comunemente Partes de comedias. Per questo ampio ventaglio di pubblico, e di modalita` diricezione,cheandavadaisoldatidistanzanellemetropoli 3 alle dame dell’alta aristocrazia, e dall’ascolto nello scompo- sto rumore dei corrales fino alla lettura silenziosa a casa, Lope era riuscito a creare una formula teatrale che era una prodigiosa sintesi di esperienze drammaturgiche cinquecen- tesche.Da una parte, aveva ripreso la tradizione della com- media latina, e di quella erudita italiana, rendendole piu` flessibili con il rifiuto delle unita` aristoteliche e stemperan- dole degli aspetti piu` normativi; dall’altra, la lezione della Commediadell’Arte,conilsuoriccorepertoriodisituazioni comiche e con la centralita` dell’attore nell’economia dello spettacolo, era stata adattata a un impianto drammaturgico che manteneva la centralita` del testo scritto. A differenza della commedia italiana del Cinquecento, scritta prevalentemente in prosa, o del teatro elisabettiano, che alterna verso e prosa, le commedie del Siglo de Oro erano in versi ed erano tutte polimetriche. In El perro del hortelano, Lope ricorre a ben sette strofe diverse, che si alternanounaquarantinadivoltelungoipiu` ditremilaversi deltesto.Lapolimetriaservivainprimoluogoasottolineare il rango del personaggio. Le figure dell’autorita` (padri, re, principi),oipotentirivaliinamore(comeilconteFederico oilmarcheseRicardonellanostracommedia)siesprimono generalmenteconlagravita` degliendecasillabi(instrofeche vanno dalle ottave reali, alla terza rima fino agli endecasil- labi sciolti); i galanes, le dame e i servitori preferiscono invece l’ottosillabo, il verso tradizionale spagnolo. Una se- conda funzione della polimetria e` quella di sottolineare situazioni drammatiche codificate. Nella nostra commedia, quando un personaggio cerca di fissare un sentimento d’a- more, esponendolo in modo epigrammatico, ricorre alla forma chiusa del sonetto, e questo avviene ben nove volte4; per i resoconti retrospettivi, invece, ci si serve delle poten- zialita` narrative del romance (e` il caso di Trista´n quando raccontaalconteLudovicolafintabiografiadiTeodoro);la de´cima,infine,risultavafunzionaleacertisoliloquiintrospet- tivi, come lo straordinario assolo di Teodoro all’inizio del secondo atto. 4 Caso eccezionale nell’ambito della produzione drammaturgica diLope;sivedanoalriguardoS.G.Morley-C.Bruerton,Cronologı´a delascomediasdeLopedeVega,cit.,eleosservazionipertinentidiF. WeberdeKurlat,“Elperrodelhortelano”,comediapalatina,in“Nueva RevistadeFilolog´ıaHispa´nica”,Me´xico,1975,XXIV,2,pp.339-63 [357]. 4

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.