Toscana, 1180: un cavaliere non più giovanissimo salva quattro donne dall'aggressione di soldati sbandati nei boschi. Comincià così questa storia di violenza e santità, sangue e misticismo. Lui è messer Galgano, senese educato alla nobile arte della cavalleria e dell'amor cortese. Appertiene alla schiera di quei gentiluomini smarriti fuori dai sentieri comunemente battuti, in cerca di belle imprese da compiere e come loro sceglie il Viaggio come metafora della ricerca di una più autentica dimensione di vita. Ma Galgano si perde nell'iniziazione, cercando domande più che risposte, prigioniero di un paesaggio mentale in cui la ricerca avviene tra visioni di angeli e segni sovrannaturali e in fondo non è molto diverso dagli uomini contemporanei.