FABIO ISMAN I PREDATORI DELL:ARTE PERDUTA IL SACCHEGGIO DELLARCHEOLOGIA IN ITALIA ---------------- 25.000 opere ritrovate e fotografate I personaggi inquisiti. i musei coinvolti. Un milione di oggetti trafugati e ricettati Milioni di reperti. spesso autentici tesori unici al mondo. scavati clande stinamente: centinaia di migliaia di siti archeologici della Penisola viola ti e devastati: decine di migliaia di "tombaroli". intermediari e grandi mer canti indagati e sotto processo: la Grande Razzia si è consumata in Italia dal 1970 al 2004. A suon di milioni di dollari. oggetti importantissimi. che restano stupendi ma sono ormai privati del loro passato. sradicati dai pro pri contesti e diventati "muti". sono stati acquistati da dozzine di grandi musei internazionali. americani ed europei. e dalle massime collezioni pri vate del mondo. spesso le più misteriose. Solo una piccola parte è stata finora restituita. ed esposta per la prima volta al Quirinale. Sulla base di interviste e documenti giudiziari. viene ricostruito. come non era mai sta to fatto. il massimo saccheggio d'arte e cultura che ha colpito un Paese occidentale nell'ultimo secolo. Alcune vicende. inedite. sono degne di un thriller o di un "giallo". E restano ancora fittissimi misteri. Fabio lsman. inviato speciale de "Il Messaggero" e per 1O anni titolare della rubrica La pagina ne ra su "Art e Dossier". dal 1980 si occupa prevalentemente di patrimonio culturale. Da solo o con altri. ha pubblicato finora 24 libri. di cui 18 dedicati all'arte e alla cultura in Italia. Fabio Isman I predatori dell'arte perduta Il saccheggio dell'archeologia in Italia Prefazione di Giuseppe De Rita SKIRA Editor Eileen Romano Progetto gra/iro Marcello F rancone Redavone Maria Conconi Impaginazione Anna Cattaneo Crediti fotografia' © Giovanni Ricci Novara per le immagini nn. 3, 4, 30, 32, 36, 48, 53, 55, 57, 58 © Rino Barillari per l'immagine n. 7 © "The New York Observer" per l'immagine n. 18 Dove non diversamente specificato, le fotografie sono agli atti dei processi indicati nel testo. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e dell'editore © 2009 Skira editore, Milano Tutti i diritti riservati Finito di stampare nel mese di febbraio 2009 a cura di Skira, Ginevra-Milano Printed in ltaly www.skira.net Questa è la prima parte di un lavoro che intende raccontare quanto dell'arte italiana è andato disperso nel mondo durante i secoli. È "l'Italia dell'arte venduta": infiniti capolavori; che potrebbero costituire un museo dei più rilevantz; assolutamente virtuale ma certamente assai poco virtuoso. Anzi; un "museo impossibile": quello della nostra cattiva coscienza; il museo di ciò che il nostro Paese ormai non possiede più. Per ora, ci limitiamo all'archeologia trafugata e fuggita di recente: dal 1970 circa, ai giorni nostri. Solo una minima parte è stata finora restituita, da alcuni musei e collezionisti americani. Racconteremo nei dettagli, assolutamente sorprendenti e perfino inimmaginabili; la Grande Razzia: una stagione assai prossima di saccheggio del nostro sottosuolo e delle antichità, senza eguali in nessun Paese occidentale negli ultimi due secoli. L'hanno animata i Predatori dell'arte perduta (i "tombaroli", gli intermediari di nessuno scrupolo, i grandi commercianti internazionali), e ha portato alla fioritura di un ricco mercato nero mondiale. L'Italia ne era il massimo fornitore, anche per la debolezza delle sue leggi; la gracilità pubblica nel campo dlei Beni culturali; lo scarso controllo del territorio. Cast: un numero immenso di reperti, ormai purtroppo del tutto decontestualizzati e irrimediabilmente perduti per gli studi e la conoscenza scientifica - sempre bellissimi; ma divenuti completamente "muti" - sono migrati nelle vetrine e nei depositi di parecchi importanti musei stranieri; nonché in alcune delle principali collezioni private che si sono formate o irrobustite di recente, negli Stati Unitz; in Europa, perfino in Giappone. Talora, sono oggetti unici al mondo: di straordinario valore anche economico. È una "pagina nera" della nostra storia, scarsamente conosciuta, se non dagli inquirenti e da rari specialistti per chi invece non lo è, la Grande Razzia può essere raccontata quasi come un romanzo. S'intende assolutamente documentato in ogni dettaglio. Anche quelli che, a tutta prima, potrebbero sembrare i più incredibili. "Lo Stato italiano ha subito, negli anni, uno dei più grandi furti mai registrati: privato di beni che fanno parte del suo patrimonio culturale, ma anche dei dati tecnici di rinvenimento d'ogni singolo reperto; danno che non potrà essere in alcun modo risarcito, e priverà l'intera collettività, non solo italiana, della possibilità di acquisire nuovi e importanti elementi scientifici che contribuiscono allo studio delle radici della nostra civiltà": lo spiegano tre celebri archeologi, che hanno firmato una delle perizie1 Le loro parole si possono soltanto sottoscrivere • amaramente: forse, questo libro nasce anche da un obbligo morale, etico, profondamente vissuto. E da un profondo senso di rabbia: perché, grazie alle norme assai tenui e alle lungaggini processuali del nostro Paese, almeno sotto il pro/ilo penale la Razzia è destinata a rimanere impunita. Quasi certamente, nessuno pagherà. Ometto i ringraziamenti, che sarebbero troppo numerosi: ho incontrato, anche ripetutamente e spesso abusando della loro pazienza e cortesia, oltre 300 persone coinvolte nelle vicende che, grazie a loro, ho potuto raccontare. Molte le ho citate; tutte conoscono la mia gratitudine; ne sono nate amicizie, destinate a durare. Nel progetto hanno subito creduto un signore di antico stampo che ama il lavoro di editore, e una impareggiabile editor che lo ha perfino rivoluzionato, giustamente, tre volte: nel mio privatissimo e del tutto laico pantheon, ci sono un posto, e un sorriso, anche per loro. Dedico questa fatica a quanti hanno combattuto la piaga, in Italia troppo a lungo sottovalutata, degli scavi clandestini. Hanno reso un grande servizio ali'a rte e alla cultura. Roma, dicembre 2008 ' Tribunale di Roma, Consulen:i:.a e perizia mero 40402/00 a carico di Medici, Ma dei prof. Gilda Bartoloni, Giovanni Co rion True, Robert Hecht e altri, poi sfo lonna e Fausto Zevi, dell'Università La ciato, nei confronti di Medici, in una sen Sapien:i:.a di Roma, sui materiali sequestra tenza di primo grado del giudice Gugliel ti nel Porto Franco di Ginevra a Giacomo mo Muntoni che il 13 dicembre 2004 l'ha Medici, contenuta nel procedimento nu- condannato a 10 anni di reclusione. Sommario 13 Prefazione 113 8. Dramatis personae: alcuni Giuseppe De Rita protagonisti Uno scavatore d'antico stampo 17 1. Un viso d'avorio unico Pandora, la "branda" e il tunnel al mondo Mille "coadiutori" Chi lo vende, chi lo compera I grandi intermediari Il "lucumone" dell'Etruria 27 2. Milioni di oggetti trafugati Il "re" del Centro Sud Le antichità rendono I due massimi mercanti più della droga I collezionisti Le prime restituzioni I musei e gli studiosi 41 3. Tanti misteri, e scene 157 9. Il "caso Getty'' " raccapriccianti" Negli anelli scavatz; 163 IO. Qualche tappa delle indagini ancora le falangi Un Atleta venuto dal mare Anche gli Usa cominciano a capire 47 4. La Triade, l'Artemide "Le intercettazioni? Irrinunciabili" e Mozart Finalmente insieme 175 11. I rompicapo: una Menade, Tre falsi per una scultura due kylikes, tre vasi. incomparabile 181 12. Un organigramma Il saccheggio di Crustumerium e una piramide 61 5. I Beni culturali? L:immutabile gerarchia In Italia sono periferici del "mercato nero" 67 6. La debolezza dello Stato 185 13. Tutti i disastri dei clandestini favorisce la Razzia I reperti venduti a rate Un capostipite: il Cratere Dei delitti e delle pene di Eufronio 197 14. Ma quanti Eufronio L:ambasciatore "tradito" tutti "nuovi" dal ministro Nove vasi su dieci sono clandestini 77 7. La caccia al capolavoro 203 15. Qualche (provvisoria) assoluto conclusione Due Grifoni unici al mondo Nessuno pagherà Il "re dei tombaroli" per la Grande Razzia Quegli affreschi uccisi due volte Rileggendo Quatremère Un autentico tesoro di 15 argenti Le peripezie di una discussa Apparati A/rodite 217 Indice dei nomi Un "servizio" senza eguali, però rifiutato