425 In queste edizioni I magnifici 7 capolavori della letteratura americana I magnifici 7 capolavori della letteratura erotica I magnifici 7 capolavori della letteratura francese I magnifici 7 capolavori della letteratura irlandese I magnifici 7 capolavori della letteratura italiana I magnifici 7 capolavori della letteratura per ragazze I magnifici 7 capolavori della letteratura per ragazzi I magnifici 7 capolavori della letteratura russa I magnifici 7 capolavori della letteratura tedesca Le magnifiche 7 signore della letteratura inglese Prima edizione ebook: maggio 2013 © 2013 Newton Compton editori s.r.l. Roma, Casella postale 6214 ISBN 978-88-541-5237-3 www.newtoncompton.com 7 I magnifici capolavori della letteratura inglese Dickens, Tempi difficili Stevenson, Lo strano caso del Dr Jekyll e Mr Hyde Conrad, Cuore di tenebra Jerome, Tre uomini in barca Conan Doyle, Sherlock Holmes. Il mastino dei Baskerville Kipling, Kim Lawrence, L’amante di Lady Chatterley Edizioni integrali Newton Compton editori AVVERTENZA Le opere sono presentate in ordine cronologico in base alle date di nascita degli autori. Charles Dickens Tempi difficili Per questi tempi A cura di Mario Martino Dedicato a Thomas Carlyle Titolo originale: Hard Times. For these Times. Traduzione di Mario Martino. Introduzione Quando Dickens inizia a scrivere Hard Times, nel gennaio del 1854, ha già alle spalle una cospicua e varia produzione narrativa, che include Pickwick Papers, Oliver Twist, Nicholas Nickleby, The Old Curiosity Shop, Barnaby Rudge, Dombey and Son, David Copperfield. Ultimo in ordine di tempo è il grandioso quadro sociale di Bleak House, ed è appena completato questo, nell’agosto del 1853, che Dickens concepisce il nuovo romanzo: Hard Times prosegue perciò Bleak House per la vastità dell’orizzonte sociale che anche il nuovo romanzo vuole abbracciare. La pubblicazione avviene a puntate settimanali (cadenza adottata soltanto per The Old Curiosity Shop, Barnaby Rudge e, successivamente, per Great Expectations), tra il 1° aprile e il 12 agosto del 1854, e se lo scopo è di risollevare e sostenere le vendite della rivista, diretta dallo stesso Dickens, «Household Words» sulla quale compare, ciò puntualmente avviene con il pressoché immediato raddoppio dei numeri venduti. Il successo è in parte collegabile a tale forma di pubblicazione, che condiziona da un lato la misura della narrazione, ridotta a circa un terzo rispetto a quella di Bleak House; dall’altro, tende a un ritmo più serrato rispetto a quello della cadenza mensile. Da qui, anche, la marcata densità di questa narrazione. Hard Times, «for these times», come precisa il sottotitolo, vuole essere dunque un’ulteriore anatomia del presente storico. L’aggettivazione hard introduce una immediata indicazione critica rispetto alla prevalente ottimistica coscienza di sé di questa fase centrale del vittorianesimo. La civiltà borghese di questo primo sviluppo industriale nella storia dell’Occidente ha da poco celebrato la sua immagine e le «magnifiche sorti e progressive», con la prima Esposizione Universale tenutasi a Londra nel 1851: ed è comprensibile in che senso Dickens, pur votato a rappresentare la sua contemporaneità, «these times», non abbia mai utilizzato questo soggetto così evidentemente simbolico ai