www.ssoar.info I limiti alla tutela del "Made in" fra integrazione europea e ordinamenti nazionali Rubino, Vito Veröffentlichungsversion / Published Version Monographie / monograph Empfohlene Zitierung / Suggested Citation: Rubino, V. (2017). I limiti alla tutela del "Made in" fra integrazione europea e ordinamenti nazionali. Torino: Giappichelli. https://nbn-resolving.org/urn:nbn:de:0168-ssoar-56263-3 Nutzungsbedingungen: Terms of use: Dieser Text wird unter einer CC BY-NC-ND Lizenz This document is made available under a CC BY-NC-ND Licence (Namensnennung-Nicht-kommerziell-Keine Bearbeitung) zur (Attribution-Non Comercial-NoDerivatives). For more Information Verfügung gestellt. Nähere Auskünfte zu den CC-Lizenzen finden see: Sie hier: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.de Il Centro Interuniversitario sul Diritto delle Organizzazioni Internazionali Eco nomiche (CIDOIE) è stato costituito nel 2003 per coordinare le ricerche degli stu diosi che operano, nell’ambito dei rispettivi Dipartimenti, nelle Università degli Studi di Genova, di Milano, del Piemonte Orientale e di Torino e nella Università “L. Bocconi” di Milano; a queste si è aggiunta, a partire dal 2009, l’Università della Valle d’Aosta. L’attuale Presidente è il prof. Francesco Munari dell’Università degli Studi di Genova e il Direttore è la prof.ssa Giovanna Adinolfi dell’Università degli Studi di Milano. Il Centro promuove ricerche specialistiche e interdisciplinari sul diritto delle principali Organizzazioni internazionali economiche a carattere universale e regionale e, più in generale, sul diritto internazionale dell’economia. I risultati delle ricerche sono esposti e discussi nel corso di convegni e semina ri, a livello sia nazionale sia internazionale, e, successivamente, pubblicati per essere messi a disposizione della comunità scientifica e degli studenti. La presente collana accoglie i volumi che rappresentano il frutto di queste ri cerche e altri contributi di studiosi delle materie che rientrano nelle aree dell’at tività scientifica del Centro. I volumi di unico Autore, pubblicati nella presente collana a fare data dal 2012, sono stati oggetto di procedura di doppio referaggio cieco (double blind peer review), secondo un procedimento standard concordato dai Direttori della collana con l’Editore che ne conserva la relativa documentazione. Vito Rubino I lImItI alla tutela del “made In” fRa IntegRazIone euRopea e oRdInamentI nazIonalI G. Giappichelli Editore – Torino © Copyright 2017 - g. gIappICHellI edItoRe - toRIno VIa po, 21 - tel. 011-81.53.111 - faX 011-81.25.100 http://www.giappichelli.it ISBn/ean 978-88-921-0755-7 Questa ricerca ha ricevuto il sostegno dell’Università del Piemonte Orientale e si configu ra come un prodotto originale. Composizione: la fotocomposizione - torino Stampa: Stampatre s.r.l. - torino le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fasci- colo di periodico dietro pagamento alla SIae del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da Cle- aRedi, Centro licenze e autorizzazioni per le Riproduzioni editoriali, Corso di porta Romana 108, 20122 milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org. Indice V Ad Alice e Sara, stelline di mamma e papà VI I limiti alla tutela del “Made in” fra integrazione europea e ordinamenti nazionali Indice VII Indice pag. Elenco delle abbreviazioni XI Capitolo Primo CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE 1. L’origine delle merci fra diritto, società e consumi 3 2. L’evoluzione dell’integrazione europea: da Comunità economica a “Comu- nità di diritto” 7 3. L’evoluzione dei Trattati nel “ventennio costituzionale europeo” 12 4. I riflessi sul mercato interno della crescente attenzione per l’individuo 16 5. Sulla opportunità di una rilettura del tema dell’origine delle merci nell’at- tuale fase dell’integrazione europea (delimitazione del campo di indagine e definizione dell’approccio della ricerca) 27 Capitolo Secondo ORIGINE DELLE MERCI E COMUNICAZIONE AL CONSUMATORE 1. Le diverse funzioni dell’indicazione dell’origine di una merce e le difficoltà di un approccio sistematico alla materia 31 2. La nozione di “origine” dei prodotti nel diritto dell’Unione europea 34 3. Segue. Il settore alimentare: eccezione o laboratorio di sperimentazione per il futuro? 38 4. Segue. La nozione “doganale” di origine e la sua (inopportuna) estensione alla comunicazione commerciale. Cenni introduttivi 42 5. Segue. L’acquisizione del “carattere originario” di una merce in base al CDUE e le sue “aporie” sul piano comunicativo 48 6. Segue. Norme dell’Unione europea sull’origine e “preemption” 51 7. Obbligo di indicazione dell’origine e libera circolazione delle merci 60 8. Segue. Gli sviluppi più recenti: lo stato derivante dall’approccio giurispru- denziale al tema del “Made in” (…) 64 9. Segue. (…) ed i tentativi (falliti) di risolverlo sul piano normativo 66 10. Segue. Le c.d. “clausole di mutuo riconoscimento” quale “nuova via” per tutelare gli obblighi nazionali di indicazione dell’origine (fra perdurante vio- lazione del diritto dell’Unione europea e discriminazione alla rovescia) 72 VIII I limiti alla tutela del “Made in” fra integrazione europea e ordinamenti nazionali pag. Capitolo Terzo IL “MADE IN” FRA STRUMENTI DI VALORIZZAZIONE DELLA QUALITÀ E CONTRASTO ALLE PRATICHE COMMERCIALI SLEALI 1. L’origine come strumento della politica della qualità nell’ordinamento del- l’Unione europea. Cenni introduttivi 79 2. Le indicazioni geografiche come diritti “sui generis” fra proprietà indu- striale e valorizzazione del territorio nell’ordinamento giuridico dell’Unio- ne europea 85 3. Segue. La definizione di “indicazione geografica” quale denominazione di prodotto e le sue criticità 90 4. Segue. La dimensione “territoriale” delle indicazioni geografiche protette ed il loro collegamento effettivo ai metodi produttivi “leali e costanti” 94 5. Segue. La difficile distinzione fra le indicazioni geografiche “semplici” e quelle “qualificate” 96 6. Segue. La proposta di estensione del regime di tutela delle indicazioni geo- grafiche dell’Unione europea ai prodotti non agroalimentari 105 7. Gli “altri segni del Made in”: inquadramento della problematica 112 8. Segue. I marchi pubblici di qualità territoriale nella giurisprudenza della Corte di giustizia e nella prassi più recente 114 9. Segue. Le c.d. “autodichiarazioni” sul “Made in” ed il problema del “sound- ing”. Cenni sugli strumenti internazionali di tutela 124 10. Segue. La disciplina dell’Unione europea 127 11. Segue. Casistica 135 12. La tutela del “Made in” nella normativa italiana: adattamento alle norme dell’Unione sulla lotta alle pratiche commerciali sleali o ostacolo tecnico alla libera circolazione delle merci? 144 Capitolo Quarto VALUTAZIONI CONCLUSIVE. TUTELA DEL “MADE IN” E NUOVE SFIDE PER L’INTEGRAZIONE EUROPEA 1. Limiti alla tutela del “Made in” ed integrazione europea: una possibile ri- lettura critica della materia 153 2. Origine delle merci e diritti culturali. Considerazioni preliminari e quadro internazionale 158 3. L’eccezione (o specificità) culturale nel processo di integrazione europea 166 4. La giurisprudenza della Corte di giustizia sulla valenza dei diritti culturali rispetto alle libertà fondamentali 171 5. L’informazione e l’autodeterminazione del consumatore come diritti fon- damentali nell’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Cenni intro- duttivi 183
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