Non è soltanto il controspionaggio ad avere le sue organizzazioni nascoste, i suoi «intelligence service», le sue CIA. Anche nella lotta contro la criminalità organizzata, qualcuno pensa di combattere il nemico ad armi pari. È questo il fine che si propongono le «eminenze grigie» della legge, quando mandano a chiamare l'ex sergente investigativo Pewter. Egli dovrà macchiarsi di un crimine contro gli uomini della sua stessa specie, contro i funzionari di quella polizia che ha servite per anni. Dovere e denaro sono gli argomenti coi quali si fa pressione affinché Pewter accetti. Ma a lui, per la verità, interessa più il denaro. L'operazione finisce in modo disastroso. Pewter si trova sprofondato in un ginepraio che in fondo è opera dei suoi mandanti, oltre che dei suoi avversari, i misteriosi «cervelli». La bella Jonnet Lindsey è forse la figura più sconcertante di questo romanzo e in un certo senso è per lei che Pewter beve l'amaro calice fino alla feccia. Questa è una storia violenta di uomini violenti, capaci di guardare con indifferenza lo spargimento di sangue, il delitto, il tradimento, capaci di sacrificare senza batter ciglio chi si presta volente o nolente a fare la pedina nel più pericoloso dei giochi.