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Guidati dallo spirito di Dio : corso di teologia spirituale PDF

463 Pages·2013·49.035 MB·Italian
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GUIDATI DALLO SPIRITO DI DIO CORSO DI TEOLOGIA SPIRITUALE EDUSC Prima edizione 2009 Ristampa 2013 ISBN 978-88-8333-199-2 © Copyright 2013 - E SC s.c.ar.l. Via dei PianeUari, 41 - 00186 Roma Tel. 0645493637 - Fax 0645493641 E-mail: [email protected] ELENCO DELLE SIGLE AAS Acta Apostolicae Sedis, Romae 1909-1928; Città del Vaticano 1929 ss. ASS Acta Sanctae Sedis, Romae 1865-1908. CCSL Corpus Christianorum. Series Latina, Turnhout 1953 ss. CSEL Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum, Wien 1866 ss. DES Dizionario Enciclopedico di Spiritualità, a cura di E. Ancilli e del Pontifìcio Istituto di Spiritualità del Teresianum, 3 voli., Città Nuova, Roma 1990. D H H . D e n z in g e r e P. H u n e r m a n n , Enchiridion Symbolorum, Definitionum et Declarationum de rebus fidei et morum, edizione bilingue, EDB, Bologna 1995. DSL Dizionario di Spiritualità dei Laici, a cura di E. Ancilli, 2 voli., Edizioni O. R., Milano 1981. DSp Dictionnaire de Spiritualité, Ascétique et Mystique, fondé par M. Viller, F. Cavallera et J. de Guibert; continuée par A. Derville, 17 voli., Beauchesne, Paris 1932-1995. DTI Dizionario teologico interdisciplinare, dir. F. Arduso, 3 voli., Marietti, Casale Monferrato 19772. EA Enchiridion Asceticum, ed. J. M. Rouét de Journel e J. Dutilleul, Herder, Barcinone 19585. EV Enchiridion Vaticanum, EDB, Bologna, 1976 ss. NBA Nuova Biblioteca Agostiniana. Opera Omnia di S. Agostino, Città Nuova, Roma 1965 ss. NDS S. d e Fio r e s e T. G o f f i (edd.), Nuovo Dizionario di Spiritualità, Paoline, Cinisello Balsamo 19854. O F C o n g r e g a z io n e per l a D o t t r in a d el l a Fe d e , Lettera «Orationis formas» ai vescovi della Chiesa Cattolica su alcuni aspetti della meditazione cristiana, 15-X-1989. OR L'Osservatore Romano, Città del Vaticano. PG Patrologiae cursus completus. Series Graeca, ed. J. P. Migne, Paris 1857- 1866. PL Patrologiae cursus completus. Series Latina, ed. J. P. Migne, 1844- 1865. RAM Revue dA’ scétique et de Mystique, Toulouse-Paris 1920 ss. SALMO Sancti Ambrosii episcopi Mediolanensis Opera, Biblioteca Ambrosiana- Città Nuova Editrice, Milano-Roma, 1977 ss. SC Sources Chrétiennes, ed. Institut Catholique de Paris, Paris 1941 ss. PREFAZIONE Questo corso è il frutto dei miei anni di docenza della Teologia spirituale presso la Pontifìcia Università della Santa Croce (Roma). Si tratta di un libro di testo o manuale, indirizzato agli alunni che studiano per la prima volta questa disciplina scientifica, ragione per cui ho cercato di dargli, oltre alla profondità adeguata, la massima semplicità possibile. Qui vengono spiegati gli argomenti fondamen- tali della Teologia spirituale, che, a mio avviso, vanno trattati in un testo d’iniziazione a questa materia. Molte altre questioni sono ri- mandate alla bibliografìa specializzata. «Guidati dallo Spirito di Dio». Mi è sembrato opportuno rac- cogliere questa frase di san Paolo nel titolo del presente manuale, perché con queste parole: «Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio» (Rm 8, 14), l’apostolo indica ma- gistralmente l’identità più profonda del cristiano, vale a dire, l’essere figlio di Dio in Cristo per lo Spirito Santo, e inoltre, perché con tali parole allude al fatto che la vita del cristiano è una vita guidata dallo Spirito, oppure, come lui stesso aveva scritto poco prima, una vita «secondo lo Spirito» (Rm 8, 5). Or bene, questo è appunto l’oggetto studiato dalla Teologia spirituale: la vita spirituale in quanto proces- so progressivo di comunicazione e unione di amore fra l’essere uma- no e la Santissima Trinità, sotto l’azione santifìcatrice dello Spirito Santo. Non presenterò adesso il contenuto e la struttura del manuale; ho preferito farlo dopo lo studio dello statuto scientifico della Tcolo- già spirituale (cfr. cap. 1, §5), perché soltanto in seguito a tale studio, il lettore non specialista di questa disciplina teologica sarà pienamen- te in grado di valutare le opzioni fatte nei confronti del contenuto e della sistematica del libro. Il lettore avvertirà subito che su diversi argomenti ho seguito da vicino gli insegnamenti di san Josemaria Escrivà de Balaguer, cano- nizzato il 6 ottobre del 2002. Ho agito così in base a due motivi fon- damentali: il primo, perché ritengo che il fondatore dell’Opus Dei sia uno dei grandi maestri della vita spirituale lungo la storia della Chiesa. Il secondo motivo sta nel fatto che si tratta del santo la cui vita e i cui insegnamenti conosco meglio, data la mia appartenenza alla Prelatura della Santa Croce e Opus Dei. Poiché san Josemaria è stato promotore insigne di una spiritua- lità intrinsecamente e pienamente secolare e laicale, i suoi insegna- menti si riferiscono più direttamente alla vita spirituale del cristiano che si trova pienamente immerso nelle realtà terrene, anche se essi possono rivelarsi molto profìcui per ogni tipo di fedele. Per quanto riguarda la metodologia del manuale, ho cercato d’integrare e di armonizzare un metodo di tipo teologico-speculativo con un altro di carattere storico-positivo, tramite i quali ho tentato di approfondire teologicamente la ricchissima esperienza spirituale contenuta nella Sacra Scrittura e nella Tradizione ecclesiastica, nella teologia patristica, nella liturgia, nel Magistero della Chiesa e nelle opere di teologi e maestri della vita spirituale lungo tutte le epoche. Per le citazioni scritturistiche ho seguito il testo biblico secondo la versione della C.E.I., nonché le abbreviazioni dei libri sacri ivi utilizzate. Desidererei, infine, che questo corso di Teologia spirituale possa essere utile al lettore, sia per la sua formazione teologica, sia per il suo itinerario personale verso la santità. C 1 a pit o l o LO STATUTO SCIENTIFICO DELLA TEOLOGIA SPIRITUALE Sommario: 1. La configurazione della Teologia spirituale quale di- sciplina accademica; 2. L’oggetto della Teologia spirituale; 3. Defi- nizione della Teologia spirituale. 4. Tonti e metodo della Teologia spirituale; 5. Contenuto e struttura del presente manuale. Per «Teologia spirituale» si intende quella disciplina teologica o parte della Teologia che studia la vita spirituale cristiana, ossia la dimensione spirituale dell’esistenza cristiana, in quanto processo di incontro e di comunicazione tra l’essere umano e Dio, cioè in quanto sviluppo della vita iniziata con il Battesimo e destinata a raggiungere la sua pienezza nei cieli. Come si realizza questo incontro? Quali tratti definiscono tale vita? Quali fattori condizionano o determinano la sua crescita? Quali sono le tappe o fasi del suo sviluppo? Ecco alcune delle domande che ci poniamo, e a cui cercheremo di rispondere lungo le pagine del ma- nuale. Ma prima è necessario precisare e delineare meglio la nozione di Teologia spirituale. A tale scopo, in questo capitolo introduttivo esporremo innan- zitutto Finserimento della Teologia spirituale negli studi teologici (n° 1); poi ciò che intendiamo con l’espressione vita spirituale e altre denominazioni dell’oggetto di questa disciplina teologica (n° 2); in seguito cercheremo di definire la Teologia spirituale (n° 3); in quarto luogo studieremo la questione delle sue fonti e il suo metodo (n° 4). Infine presenteremo il contenuto e la struttura del presente manuale (n° 3). 1. La c o n f ig u r a z io n e d e l l a T e o l o g ia s p ir it u a l e QUALE DISCIPLINA ACCADEMICA La Teologia spirituale è stata una delle ultime discipline teolo- giche ad acquisire una categoria accademica. Infatti, è stata inserita soltanto nel secolo XX nei piani di docenza degli Atenei universitari1. Le fasi iniziali del processo d’inserimento tra le materie del curri- culum degli studi teologici ebbero luogo negli ultimi anni del secolo XIX e i primi del XX, allorché alcuni ordini religiosi che, dai secoli precedenti, impartivano ai loro novizi lezioni di formazione, persino in maniera organica, ma al margine degli studi teologici, decisero di includere, oltre a tali lezioni, una materia di Teologia spirituale — non si denominava così allora - nei p'eni dei loro studi teologici. Furono i carmelitani e i francescani gli iniziatori di questa pratica, ma presto vennero imitati da altri ordini e congregazioni. Quasi subito questo fenomeno si allargò ad alcuni seminari diocesani, che inclusero que- sta disciplina nella loro ratio studiorum o piano degli studi. A. L ;istituzione della cattedra di Ascetica e Mistica Alla fine del secolo XIX, lo studio della Teologia spirituale era ormai stato incluso nella ratio studiorum di alcuni seminari. 1 Sulla storia che raccontiamo di seguito si può vedere G. Ra mba l di, Sollecitazioni del M a- gistero per lo studio della teologia spirituale, in «Seminarium» 26 (1974) 19-40; G. Mo io l i, Teologia spirituale, in F. Ar duso (dir.), Dizionario teologico interdisciplinare (DTI), 1, Ca- sale Monferrato 19772, 37-42; A. Quer a lt , La «Espiritualidad» corno disciplina teològica, in «Gregorianum» 60 (1979/2) 321-376; J. St r us, Teologia spirituale, in E. Ancil l i (dir.), Dizionario Enciclopedico di Spiritualità (DES), 3, Roma 1990, 2471-2474; D. de Pa bl o Ma r o t o, Evolución de la Teologia Espiritual. Siglo XX: De la Teologia Ascètica y Mistica a la Teologia Espiritual, in Aa .Vv., La Teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Roma 2001, 113-123. Nel 1910, sullo sfondo di preoccupazioni antimoderniste, san Pio X richiama l’insegnamento dell’Ascetica in un inciso del «motu proprio» Sacrorum antistitum. In esso, l’Ascetica viene denominata scientia pietatis e lo studio di questa disciplina si allarga a tutti i se- minari2. Il crescente interesse per la tematica teologico-spirituale condus- se, nei decenni del 1910 e 1920, alla costituzione di cattedre di Teo- logia spirituale nelle Università Pontifìcie, àmbito in cui il primato appartiene, sia all’allora Ateneo Angelicum (1917), oggigiorno «Pon- tifìcia Università san Tommaso d’Aquino», sia alla Pontifìcia Uni- versità Gregoriana (1918). Nel 1919, Benedetto XV, in una lettera rivolta a questa seconda università, incoraggia l’iniziativa di creare una cattedra di Teologia Ascetica e Mistica. Nella lettera, il Pontefice afferma: Suole infatti accadere che, non esistendo la trattazione di tal genere di studi negli ordinari corsi di teologia dommatica e morale, il gio- vane clero, mentre si nutre di svariate sacre discipline, rimanga poi digiuno dei veri principii della vita spirituale, il cui sano e arduo discernimento gli è indispensabile per la propria perfezione e per il successo di quel sacro ministero a cui è chiamato da Dio. A colmare tale lacuna è sorta, per buona fortuna, questa scuola, la quale non solo tende a preparare dotti direttori di spirito (...), ma è destinata (...) a correggere quell’ascetismo vago e sentimentale e quell’erroneo misticismo che, o inventati liberamente dall’arbitrio individuale, o attinti a fonti sospette, non mancano purtroppo anche oggi di ser- peggiare nel popolo, con grave pericolo delle anime3. Pio XI fece un passo avanti con la pubblicazione della Costitu- zione apostolica Deus scientiarum Dominus (24-V-1931), che regola per la Chiesa universale gli studi delle Facoltà ecclesiastiche. A se- guito di questa Costituzione, la Congregazione dei Seminari e delle Università realizza le Ordinationes (12-VI-1931) o norme applicative di essa, ove si dice che nei piani di studi devono figurare due materie: 2 Cfr. S. Pio X, Motu proprio Sacrorum antistitum, 1-IX-1910 (AAS 2 [1910] 668). 3 Benedet t o XV, Lettera del 10-XI-1919 (AAS 12 [1920] 29-30). • reologia Ascetica, inserita fra le discipline ausiliarie. • Teologia Mistica, inserita fra le discipline speciali od opzionali Questo fatto determinò la creazione di due cattedre diverse: quella di Theologia ascetica, dedicata allo studio dei princìpi della vita spirituale nel suo sviluppo più ordinario e quella di Theologia n/ystica, dedicata allo studio delle questioni speciali della vita sopran- naturale, soprattutto degli stati mistici più caratterizzati. Il modo di parlare usato in Deus scientiarum Dominus presup- pone la situazione della Teologia in quell’epoca, con i limiti che la caratterizzavano5. Comunque, sta di fatto che la creazione delle cat- tedre segnalate nella Costituzione e la conseguente attenzione verso la spiritualità da parte degli àmbiti accademici, insieme con gli studi storici e le riflessioni speculative che la accompagnarono, contribuì non poco ad una valorizzazione crescente di questa disciplina. D’allora in poi, il riconoscimento degli studi di spiritualità quale materia scientifica e come disciplina appartenente agli studi teologici è un fatto, anche se non sono mancati certi episodi, alcuni dei quali durante il Concilio Vaticano IL In effetti, nelle proposte e schemi preparatori del Concilio vi erano alcuni riferimenti alla Teologia spi- rituale, ma nei documenti approvati alla fine ne troviamo soltanto una menzione, al n° 16 della Costituzione sulla Liturgia, e nessuna al n° 16 del Decreto Optatam totius, il testo che tratta più ampliamente sugli studi teologici. Quale spiegazione si potrebbe offrire a tale fat- to? Quella più semplicistica sarebbe attribuirlo ad una dimenticanza, il che non sembra verosimile. Più probabile, invece, è che sia stata una decisione presa come conseguenza del desiderio, manifestato in '' Cfr. AAS 23 (1931) 271 e 281. Si può vedere un commentario a questa decisione, in J. de Guiber t , Ascétique (théologie ascétique), in Dictionnaire de Spiritualité Ascétique et Mystique (Dsp), 1 (1932), 1014. s Ci riferiamo logicamente al fatto che la prima delle due discipline, cioè la Teologia Asce- tica, veniva inclusa tra le discipline «ausiliarie», e la seconda, la Teologia Mistica, ira le «speciali». Secondo la mentalità dell’epoca, la Costituzione di Pio XI faceva una distinzione, quindi, tra due materie, e - nella sua radice - tra due vie distinte nella vita spirituale, iden- tificando la mistica con i fenomeni straordinari della vita spirituale e riservando lo studio di essa a coloro che ne fossero particolarmente interessati. molti ambienti, di sottolineare la dimensione spirituale di tutta la Teologia, il che poteva portare a pensare che non fosse necessaria una disciplina specifica nell’àmbito della spiritualità6. L’esperienza successiva mise subito in rilievo proprio il contra- rio. In effetti, l’affermazione della dimensione spirituale di tutta la Teologia, non soltanto non esclude, ma anche raccomanda l’esisten- za di una disciplina teologica che, essendo destinata a studiare di- rettamente e specificamente la vita spirituale, possa contribuire alla fattiva percezione e valutazione di questa realtà. D’altronde, è vero che negli anni immediatamente posteriori al Concilio, non soltanto si pubblicarono numerosi studi teologico-spirituali, e si mantenne la materia di Teologa spirituale nei Seminari e nelle Facoltà teolo- giche, ma anche i documenti pontifìci cominciarono molto presto a fare riferimento a questa disciplina, presentandola di solito abbinata all’altra disciplina che verte sul vivere e agire cristiano, la Teologia morale. Così, ad esempio: — Al n° 79 della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis, docu- mento che contiene le direttive concrete per l’attuazione del De- creto Optatam totius del Concilio Vaticano II sulla formazione sacerdotale, promulgato dalla Congregazione per l’Educazione cattolica il 6-1-1970, non si parla di Teologia Ascetica né di Teo- logia Mistica, ma di una Theologia spiritualis come complemen- tum — integrazione e completamento — della Teologia morale7. — Al n° 114 dell’Istruzione della Congregazione per l’Educazione cattolica: La formazione teologica dei futuri sacerdoti, promulgata il 22-11-1976, la Teologia spirituale viene annoverata tra le disci- pline ausiliarie, affiancando le discipline principali8. Infine, nelle Ordinationes o norme applicative della Costituzio- ne apostolica Sapientia cristiana, promulgata da Giovanni Paolo II 6 Cfr. A. Quer a lt , La «espiritualidad» corno disciplina teologica, 325s. Sull’impostazione della Teologia nei documenti del Vaticano II, cfr. J. L. Il l a nes, Teologia y Facultades de Teologia, Pamplona 1991, 20-5$; C. Mil it el l o , La teologia del Vaticano //, in R. Fisichel - la (dir.), Storia della teologia, 3, Bologna 1996, 617-636. 7 II testo originale latino, in AAS 62 (1970) 371. 8 Cfr. Enchiridion Vaticanum (EV), 5, n° 1889.

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