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Guida pratica per il benessere animale PDF

32 Pages·2014·0.55 MB·Italian
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I NTRODUZIONE Molta strada è stata fatta dalle prime denuncie sul maltrattamento degli animali e dai primi movimenti di interesse dell’opinione pubblica, anche se, purtroppo, l’attività di allevamento spesso è al centro di critiche da parte dei consumatori, i quali, a volte, si avvicinano ai prodotti di origine animale con preoccupazione per il susseguirsi di notizie negative legate a malattie, farmaci, contaminazioni ambientali, ecc. La stessa zootecnia intensiva e le rese produttive elevate presenti in Europa fotografano una realtà necessariamente diversa da scenari bucolici e da vecchia fattoria. Numerosi riscontri sperimentali hanno dimostrato come ad un migliore benessere corrisponda un incremento delle prestazioni produttive, ma è ancora necessaria una crescita continua per superare molti ostacoli dovuti a tecniche e concezioni basate essenzialmente sulla “tradizione” che, se da un lato si collocano correttamente nell’esperienza pratica dell’attività di allevamento, dall’altro non possono pesantemente inibire l’incremento di ulteriori conoscenze riguardi ad alcuni aspetti relativi al comfort degli animali. La qualità del prodotto passa anche attraverso il benessere animale. Il consumatore evidenzia come il benessere animale abbia assunto un’importanza rilevante nel contesto della zootecnia, in quanto la crescente domanda di prodotti di qualità, sicuri e ottenuti da processi produttivi eticamente accettabili, ha indotto l’Unione Europea ad adottare una serie di misure che garantiscano il rispetto di alcuni principi fondamentali concernenti bisogni ed esigenze degli animali nello svolgimento delle attività di allevamento. L’interesse crescente verso la qualità degli alimenti e le modalità di produzione con riferimento soprattutto alla sicurezza alimentare , all’impatto ambientale e alle condizioni generali in cui gli animali vengono allevati dà pieno titolo alla trasparenza alle filiere in perfetta linea con quanto Coldiretti sta attuando con la valorizzazione del prodotto agricolo e italiano 100%. Il Direttore Il Presidente Giovanni Benedetti Ettore Prandini 1 Attività di informazione mis. 111/B anno 2013 che è stata oggetto di richiesta di finanziamento sulla misura 111 del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Lombardia; cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il FEASR ____________________________________________________ Coordinatore del progetto: Valeria Sonvico La presente pubblicazione, a carattere informativo-divulgativo, non sostituisce la normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento. 2 I NDICE  Benessere animale: Aspetti generali 4  Disciplinare dell’allevamento bovini da latte 9  Disciplinare dell’allevamento suini 17  Disciplinare dell’allevamento Vitelli a carne bianca 25  Disciplinare Galline ovaiole 29  Formazione 29  Il Trasporto 30 3 B A : Aspetti generali ENESSERE NIMALE Benessere animale come codice etico Il benessere animale ha assunto un’importanza rilevante nel contesto della zootecnia europea, frutto di una crescente domanda da parte dei consumatori di prodotti di qualità, sicuri ed ottenuti secondo processi di produzione eticamente accettabili. L’Europa, quindi, ha adottato una serie di misure che garantiscono il rispetto di alcuni principi fondamentali concernenti i bisogni ed esigenze degli animali nello svolgimento delle attività di allevamento. Se da una parte il consumatore mostra crescente interesse verso la qualità degli alimenti e le modalità di produzione, con riferimento alla sicurezza alimentare, all’impatto ambientale e alle condizioni di allevamento, dall’altra l’ordine pubblico ha una maggior sensibilizzazione sulle tematiche relative al benessere animale. E’ noto che l’attività di allevamento è spesso al centro di critiche, scaturite da notizie negative e spesso il welfare animale non sempre corrisponde a ciò che il mondo scientifico e gli esperti affermano in merito. L’Unione Europa considera il tema del benessere animale come uno dei temi centrali della propria politica alimentare. La normativa comunitaria propone un nuovo modello di sviluppo rurale che legittima la flessibilità e la diversificazione dell’attività imprenditoriale e che si gioca non tanto sul prezzo, quanto su quello della multifunzionalità, della tutela ambientale, della biodiversità, il benessere, rispondendo, così, a precise istanze provenienti dai consumatori. Benessere animale e condizionalità La Condizionalità è l’insieme di Criteri di Gestione Obbligatori (CGO) e Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCCA) che un imprenditore deve rispettare al fine di ricevere gli aiuti diretti da parte dell’Unione europea. Tra i Criteri di Gestione Obbligatori ogni atto è dedicato a degli specifici riferimenti normativi che devono essere rispettati, e, 4 nel caso specifico, il benessere animale è trattato negli atti C16, C17, C18 a cui si rimanda l’approfondimento. Il mancato rispetto di quanto previsto dalle norme comporta una riduzione fino al mancato riconoscimento economico all’imprenditore. Benessere animale e progetto Coldiretti “Filiera Agricola tutta italiana” Coldiretti, insieme all’organo operativo Campagna Amica, ha costruito il progetto “una filiera agricola tutta italiana” finalizzata a costruire un dialogo aperto ed intenso con i consumatori. Si propone di favorire lo sviluppo locale per tutelare l’ambiente, curare il paesaggio e migliorare la qualità dei prodotti legati al territorio. Il rispetto del benessere animale delle imprese zootecniche è così uno strumento importante per la modernizzazione delle imprese stesse e può costruire un’opportunità di grande interesse al fine di rafforzare sul mercato la presenza ed il ruolo del prodotto italiano. Realtà produttiva della zootecnia lombarda La zootecnia lombarda negli ultimi anni sta attraversando una stagione particolarmente difficile, risentendo in maniera significativa, sia della concorrenza proveniente da paesi che producono a costi nettamente inferiori rispetto allo standard italiano sia, più di recente, degli effetti degli scandali subiti nel tempo, quali ad esempio “mucca pazza”, “carne equina” ecc. Consistenze e produzioni degli allevamenti in Lombardia 2012 (Istat) Allevamenti Lombardia Italia N Capi Produzione (t) N Capi Produzione (t) Bovini Carni Bovine 1.409.834 361.500 6.091.471 1.394.191 Suini Carni Suine 4.055.509 808.400 8.661.526 2.016.527 Ovicaprini Carni ovicaprine 161.701 900 7.907.333 59.984 Pollame n.d. 334.300 n.d. 1.770.594 Uova n.d. 2.246 n.d. 12.778 5 Ma Cosa si intende per “Benessere Animale”? Nel corso dell’evoluzione gli animali si sono dotati di metodi fisiologici e comportamentali per affrontare varie difficoltà. Tutti gli animali si sono adattatati a determinati habitat, pertanto il benessere di un animale è uno stato dell’animale rilevabile obbiettivamente e non un insieme di valori assegnati all’animale dall’esterno. Gli animali affrontano le difficoltà della vita con successo variabile, a seconda delle condizioni ambientali, fisiologiche e comportamentali in cui si trovano ad agire. Il risultato della reazione alle difficoltà può essere positivo, senza alcun effetto di rilievo sull’animale, oppure molto negativo, fino alla morte del soggetto; fra questi due estremi, ovviamente, il benessere animale può variare in modo continuo. Un primo passo importante è la definizione delle cinque libertà: 1. Libertà da sete, fame, malnutrizione 2. Libertà dal disagio (predisposizione di un ambiente adeguato) 3. Libertà dal dolore, ferite, malattie mediante prevenzione o rapida diagnosi o trattamento 4. Libertà di esprimere comportamenti normali 5. Libertà da paura e angoscia In linea generale per benessere può intendersi “lo stato di completa salute mentale e fisica nel quale l’animale è in armonia con il proprio ambiente”. L’adattamento all’ambiente può avere diversi esiti, positivo quindi adatto alle proprie condizioni, con difficoltà o negativo determinando un fallimento di rapporto con l’ambiente con conseguenze negative sullo stato generale dell’animale. Si ricorda tra i fallimenti e le difficoltà di rapportarsi con l’ambiente: 1. Il peggioramento della crescita e delle funzioni riproduttive 2. La presenza di traumi e ferite 3. La maggior suscettibilità alle malattie 4. I comportamenti anormali 6 Si porta ad esempio che non necessariamente un animale pur trovandosi in situazione di scarso benessere soffre, basti pensare ad un’animale ferito, esso può non provare dolore sotto somministrazione di farmaci, e il sintomo del dolorre aggraverebbe la situazione, ma il fatto solo di avere delle ferite non è nelle condizioni ottimali. La definizione di benessere ha più chiavi di lettura in quanto occorre prestare attenzione ai profili di sofferenza dell’animale, al rispetto delle caratteristiche comportamentali, all’analisi delle condizioni fisiologiche. Valutazione del benessere animale E’ noto come il benessere possa essere valutato secondo ottiche differenti e con strumenti diversi. La letteratura a disposizione rapporta il livello di benessere a manifestazioni comportamentali (quali atteggiamenti aggressivi, modifiche nell’assunzione di cibo), all’integrità fisica degli animali (quali presenza di lesioni, localizzazione delle lesioni), all’asseto fisiologico e alle performance produttive (quali accrescimenti, fecondità, ecc). La valutazione può essere un utile strumento di alleanza per l’allevatore, garantendo un migliore stato di salute e una implementazione delle prestazioni produttive, ricordando che la zootecnia è un’attività funzionale alla produzione di reddito e che, quindi, deve essere economicamente sostenibile e vantaggiosa per chi la effettua. Il benessere, quindi, deve essere valutato attraverso misurazioni del comportamento, della fisiologia, della salute e della produzione.  Performance produttive  Stato generale di salute (tasso di mortalità e tasso di malattie)  Comportamento  Risposte fisiologiche e immunitarie 7 Alcuni parametri che influenzano il benessere animale 1. L’ambiente di allevamento a. Tipologia di stabulazione b. Spazio per singolo capo c. Tipo di pavimentazione d. Struttura e distribuzione delle superfici di allevamento e. Condizioni igieniche e ambiente microbico f. Sistema di alimentazione e abbeveraggio g. Microclima (temperatura, umidità, velocità dell’aria h. Concentrazione gas e polveri i. Rumore 2. Il pascolo 3. Il fattore umano in particolare per quanto concerne la cura e la movimentazione 4. Il trasporto a. Preparazione degli animali (ad esempio animali abituati al pascolo devono imparare ad abbeverarsi altrimenti durante gli spostamenti non lo faranno) b. Utilizzare attrezzature che facilitano il trasporto c. Per lunghi viaggi adottare autotreni attrezzati e strutturati d. Disporre di personale e autisti opportunamente formati, in grado di gestire i bisogni degli animali e. Contenere il tempo di trasporto, e prevedere soste per viaggi lunghi f. Limitare la densità di carico g. Controllare ventilazione, temperatura e umidità del mezzo di trasporto Lo specifico regolamento europeo definisce le caratteristiche di idoneità di trasporto degli animali, i documenti di trasporto, i tempi per l’alimentazione e l’abbeveraggio, il riposo, la densità di carico. 8 Indici di valutazione del benessere animale In ambito aziendale è importante tenere conto di: a. Individuare le più gravi carenze del sistema e delle strutture di allevamento; b. Valorizzare gli aspetti più qualificanti nei confronti del benessere degli animali allevati c. Rapidità di valutazione d. Ripetibilità di parametri positivi/negativi D ’ B L ISCIPLINARE NELL ALLEVAMENTO DI OVINI DA ATTE Di seguito vengono elencati i requisiti suddivisi per aree tematiche: Area management aziendale e personale L’allevamento deve garantire che gli animali siano accuditi da un numero sufficiente addetti aventi capacità, conoscenze e competenze professionali per:  Mungitura;  Assistenza al parto e cura neonatali;  Rilevazione calori e Fecondazione Artificiale;  Uso farmaci e assistenza animali malati;  Ambiente d’allevamento;  Alimentazione;  Marcatura ed altre operazioni cruente;  Movimentazioni; Si ricorda che il personale deve trattare i bovini con calma e tranquillità, mantenendo una routine di lavoro costante ed evitando atteggiamenti aggressivi e violenti. Tutti gli animali devono essere ispezionati almeno due volte al giorno. 9 Area sistemi di allevamento e di stabulazione Per le vacche allevate in stalla deve essere preferita la stabulazione libera a quella fissa. Per i vitelli fino a 2 settimane di età è obbligatorio l’impiego di lettiera. Dopo le 8 settimane è obbligatoria la stabulazione di gruppo, meglio se in box a lettiera. L’allevamento deve disporre idonee strutture per:  Vacche in lattazione e asciutta;  Vitelli fino a 8 settimane;  Tori da riproduzione;  Box parto;  Isolamento/quarantena;  Movimentazione; Inoltre, deve essere garantita la disponibilità di superfici dedicate al riposo, esercizio. Pavimenti lavabili, disinfettabili e non scivolosi. Devono essere previste operazioni di manutenzione. Area controllo ambientale L’allevamento deve prevedere sistemi che assicurino il mantenimento della circolazione dell’aria ed il contenimento della quantità della polvere, temperatura, umidità relativa e concentrazione di gas entro i limiti non dannosi per l’animale. Area alimentazione Gli animali devono essere alimentati in modo adeguato al loro sviluppo corporeo, al loro stato fisiologico ed al livello della loro produzione. L’alimentazione è condizione essenziale per la redditività dell’azienda prima del benessere animale. L’acqua è essenziale, deve essere fornita in modo continuativo mediante un impianto automatico di abbeverata correttamente progettato, il numero degli abbeveratoi deve essere adeguato alla capienza di stalla o del singolo box e al tipo di alimentazione 10

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degli animali nello svolgimento delle attività di allevamento. italiano sia, più di recente, degli effetti degli scandali subiti nel tempo, quali ad esempio.
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