ebook img

Guida alla realizzazione di un quadro ArTu PDF

104 Pages·2004·2.81 MB·Italian
by  
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Guida alla realizzazione di un quadro ArTu

Guida tecnica Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 1STC802006D0901 Indice E H 1 Norme relative ai quadri e applicabilità .................................................................2 ETICLI 1.1 La Norma CEI EN 60439-1....................................................................................................3 E SA MRIR 23 CCalarsasttifeicriasztiicohnee edleeit tqruicahder in eolemtitnriaclii di un quadro ............................................4 NORATTEGENE R 3.1 Quadri aperti e quadri chiusi.................................................................................................7 A C 3.2 Configurazione esterna .........................................................................................................7 3.3 Condizioni di installazione.....................................................................................................7 3.4 Classificazione funzionale.....................................................................................................8 4 Grado di protezione IP in un quadro ........................................................................9 E R 4.1 Grado di protezione IP nei quadri ArTu...............................................................................10 U T 4.2 Grado di protezione IP e ambiente di installazione.............................................................11 A 4.3 Grado di protezione IP e riscaldamento..............................................................................12 CAEER 5 Gradi di protezione IK degli involucri RIFIELLMP 5.1 Grado di protezione IK nei quadri ArTu...............................................................................13 EDE V AT 6 Forme di segregazione...................................................................................................14 R V O S 7 Verifica dei limiti di sovratemperatura all’interno di un quadro ArTu 7.1 Introduzione.........................................................................................................................15 7.2 Verifica termica e certificazione di un quadro ArTu di ABB SACE.......................................16 E 7.3 Procedura per la verifica......................................................................................................18 ALO E 7.4 Estratti da certificati di prova...............................................................................................23 DTS E UIOS NC 8 P8.r1otVeerzifiiocan dee dllaa tgenliu teaf fael cttoir tdo eclir ccuoitroto... .c...i.r..c..u...i.t..o.................................................................44 EZIOO CIRLE SC 88..32 SCcoerrletan tdee dl si icsotertmo ae didi odnisetirtiàb udzeiol qneu aind rroe laalzl’iiomnpei aanllato te..n..u..t..a. .a..l. .c..o..r.t..o.. .c..ir.c..u..i.t.o.................................................4475 ROTORTDAL P 9 Protezione contro le scosse elettriche C 9.1 Protezione contro i contatti diretti.......................................................................................51 9.2 Protezione contro i contatti indiretti....................................................................................51 E H 10 I1n0d.1iPcoasziziioonnai mpernatoti cdehgeli ipnteerrr ulatt orrei.a...l.i.z..z...a..z...i.o..n...e... .d...e..l. ..q..u...a...d..r..o...........................................54 ATICNE EONE 11 1G11011u...212idAIPnmrator omvadeal uleraza ivg ocegnreieiofir .cd.t.hi.ef.ei.i . cc.d.o.ai .nt.z.idp..iu.oo.t...nt..o..e..r..i.. ..is..n..e.. ..p..c..r..o..o..s..n..s..i..dm......oi..t..à. ...l ..ad....e. ...Ng....l..oi.. ..i..nr....mt..e....r..ar..u.. ..tC..t..o....E..r..i..I... ...E.........N............ ...6......0.........4......3.........9......-......1...........................................................................665216 AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI 11.3Prove e verifiche individuali (collaudo del quadro)...………….………….............................64 DICCE R 12 Esempio di realizzazione di un quadro ArTu N I 12.1Schema unifilare...…………….............................................................................................68 12.2Selezione degli interruttori e delle condutture esterne al quadro........................................69 12.3Fronte quadro, sistema di distribuzione e carpenteria……..………....................................69 12.4Conformità alla Norma CEI EN 60439-1……..…..…...........................................................72 TI A C Appendice A: FI Certificati LOVAG ACAE..............................................................................................................74 TI R E C Appendice B: Moduli per la dichiarazione di conformità e collaudo.................................................................92 DI E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 1 1 Norme relative ai quadri e applicabilità E H C Un quadro elettrico deve essere considerato come un componente dell’impianto elettrico allo ETILI E SA stesso modo di un interruttore o di una presa a spina. Esso risulta costituito dall’assieme di più NORMATTERIGENER alIonpn upnnae r)qe.uccahdiraot usri ed disit ipnrgouteoznioo nile c eo nmteanniotovrrea, rcahgiagmruaptpoa dtea lilne unnoorm oe p iniùv oclounctreon (ictohrei asdvoialgceen lati f(ucon-- R A zione di supporto e di protezione meccanica dei componenti contenuti), e l’equipaggiamento C elettrico, costituito dagli apparecchi, dalle connessioni interne e dai terminali di entrata e di uscita per il collegamento all’impianto. E Tale complesso deve essere assiemato opportunamente in modo da soddisfare i requisiti di R U sicurezza ed adempiere in maniera ottimale alle funzioni per le quali è stato progettato. AT Da questo punto di vista la legge 46/90 ed il relativo regolamento di attuazione impongono CAEER all’installatore di sottoscrivere, per ogni parte dell’impianto realizzato, una dichiarazione di RIFIELLMP conformità alla regola d’arte. EDE V AT Come noto, per l’art.2 della legge 186 del 1 marzo del 1968, le apparecchiature e gli impianti R realizzati in conformità alle norme del CEI si considerano a regola d’arte. Quindi, come tutti i V O componenti di un impianto elettrico, anche il quadro deve rispondere alla relativa Norma di S prodotto. Attualmente tale Norma è la IEC 60439-1 (1999) + Am1 (2004) a livello internazionale recepita senza modifiche dalla corrispondente CEI EN 60439-1 (2000) a livello Italiano. E Queste norme si applicano ai quadri di Bassa tensione (la cui tensione nominale non sia supe- ALO E riore a 1000 V in corrente alternata con frequenza non superiore a 1000 Hz, oppure a 1500 V in DTS E UIOS corrente continua). ONRCC La CEI 60439-1 costituisce la parte generale per i quadri mentre le altre parti si riferiscono a ZICIE S quadri particolari e devono essere lette congiuntamente con la parte generale. Queste parti EO L sono: ROTORTDAL CEI EN 60439-2: “Prescrizioni particolari per i condotti barre”; P C CEI EN 60439-3: “Prescrizioni particolari per le apparecchiature assiemate di prote- zione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove per- sonale non addestrato ha accesso al loro uso. Quadri di distribuzio- E ne (ASD)”; H ATICNE EONE CEI EN 60439-4: (“APSreCs)c”;rizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI Esiste uCnE’aI lEtrNa N60o4rm39a- 5it:ali“aCnaas, slae tCteE dI i2 d3i-s5tr1ib, uchzieo ntrea tinta c ia qvuoa”d;ri per uso domestico e similare. DICCE R Questi ultimi quadri devono essere utilizzati in ambienti con determinate caratteristiche e de- N stinati all’uso con tensione e corrente limitate a certi valori. I Altre due pubblicazioni del CEI sui quadri elettrici sono: CEI 17-43 che rappresenta un metodo per la determinazione delle sovratemperature, mediante estrapolazione, per quadri ANS; TI CEI 17-52 che rappresenta un metodo per la determinazione della tenuta al A C cortocircuito, mediante calcolo, di quadri ANS. FI TI R E Nel 1999 il CEI ha pubblicato la guida CEI 17-70: questo documento ha lo scopo di fornire C un’interpretazione “ufficiale” su alcuni punti importanti delle norme dei quadri elettrici in bassa tensione. La presente guida, dopo una panoramica sulla normativa, tratta i quadri ArTu conformi DI alla Norma CEI EN 60439-1. E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI 2 ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 1 Norme relative ai quadri e applicabilità 1.1 La Norma CEI EN 60439-1 E H 1.1 La Norma CEI EN 60439-1 C ETILI La Norma CEI EN 60439-1 stabilisce i requisiti relativi alla costruzione, sicurezza e manutenibilità ME RISRA di reeiq quuiasidtir im eelectctraicnii,c idi eedn teifliectatnridcio e l ep creasractrtizeiroisntii crehlea tnivoem ainllael ip, rlee sctoanzidoinziio.ni ambientali di servizio, NORATTEGENE Sono inoltre prescritte le prove di tipo ed individuali, le modalità per la loro esecuzione e i R A criteri di valutazione dei risultati. C La Norma richiede che i quadri siano realizzati riferendosi ad un ben identificato prototipo, sottoposto a tutte le prove di tipo richieste dalla Norma stessa. Con questa affermazione la Norma rende obbligatorio il prototipo di riferimento, ma consente di realizzare due tipologie di prodotti che così definisce: E R • Apparecchiatura costruita in serie (AS), totalmente conforme al prototipo sottoposto a tutte U T le prove di tipo previste. A A R • Apparecchiatura costruita non in serie (ANS), non completamente conforme al prototipo di CEE riferimento. RIFIELLMP Per le apparecchiature ANS, la Norma ammette che alcune prove possano essere sostituite da EDE estrapolazione, calcoli o altri metodi che il costruttore dimostri validi al fine di verificare le V AT R prestazioni del quadro. V Le verifiche mediante calcolo o misure semplificate, consentite in alternativa alle prove di tipo, O S riguardano: • il riscaldamento, • la tenuta al cortocircuito, • l’isolamento. E La Norma ammette che alcune fasi del montaggio dei quadri siano realizzate fuori dell’officina DALTO SE del costruttore, attenendosi comunque alle sue istruzioni. E UIOS NC L’installatore può dunque utilizzare prodotti commercializzati in kit da assemblare per realizza- ORC re la configurazione di quadro a lui adatta. ZICIE S EO L La Norma stessa indica una suddivisione delle responsabilità tra costruttore e assemblatore OTRTAL ROD attraverso la tabella 7: “Elenco delle verifiche e prove da eseguire sulle apparecchiature AS ed P C ANS”, in cui vengono definite sia le prove di tipo che le prove individuali da effettuare sul quadro: Il costruttore dovrà: E • eseguire le prove di tipo che verificano la rispondenza del prototipo alle prescrizioni H • dfoerlnlair eN oler misatruzioni per la realizzazione del quadro e per il suo montaggio. ATICNE EONE L’ass••emtdsbauoltalevlatr onà sre eacl cecaclatvearsrà oet a i insrl evuq ellu acma erdoi srrneopts aospgni ogddnieiossn cadzobaesi il atictil àloda:ma Nl poporrnometaon ttmiip neoed pli arroinsvtpeae tltoet ov edreiflilceh iest prurezicoendi efonrtneimteente ci- AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI • dovrà eseguire le prove individuali su ogni esemplare realizzato. CER DIC N La distinzione tra quadri AS e ANS non ha alcun peso sulla dichiarazione di conformità alla I Norma, in quanto il quadro deve essere conforme ad essa. Riportiamo ora l’elenco delle prove di tipo e delle prove individuali prescritte dalla Norma. TI Prove di tipo Prove individuali A C FI La Norma prevede le seguenti prove La Norma prevede le seguenti prove TI R di tipo: individuali: E C • limiti di sovratemperatura • il controllo visivo del quadro, • tenuta alla tensione applicata compreso il controllo del cablaggio, • tenuta al cortocircuito e, se necessario,una prova di • efficienza del circuito di protezione funzionamento elettrico • distanze di isolamento • una prova dielettrica • grado di protezione • la verifica dei mezzi di protezione e DI • funzionamento meccanico della efficienza elettrica del circuito E À di protezione ONMIT ZIR AO Queste prove possono essere effettuate in qualsiasi ordine di successione. ARNF Il fatto che le prove individuali siano effettuate nella fabbrica del costruttore, non esonera HIO CC l’installatore del quadro dall’obbligo di verificare la stessa dopo il trasporto e l’installazione. DI ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 3 2 Caratteristiche elettriche nominali di un quadro E H C Vengono qui riportate le principali caratteristiche elettriche di un quadro. ETILI E SA NORMATTERIGENER TÈneo imnl svinaioalolneree, ndneio tmedneisnteioarnmleei ndnaio imlm’uintpialiilezezg adozi i(ouUnne ec.) irPceurit oc idrci uuitni tqruifaadsreo tcahlee ,t einnssieiomnee aclolar rissupao ncdorer eanltlea R A concatenata tra le fasi. C Solitamente in un quadro esiste un circuito principale, con una propria tensione nominale, ed uno o più circuiti ausiliari con proprie tensioni nominali. Il costruttore deve assegnare i limiti di tensione da rispettare per un corretto funzionamento dei E circuiti presenti all’interno del quadro. R U T A Tensione di isolamento nominale (Ui) A R CEE È il valore di tensione di un circuito di un quadro al quale fanno riferimento le prove di tensione RIFIELLMP applicata, le distanze in aria e le distanze superficiali. EDE La tensione nominale di ogni circuito non deve superare la sua tensione di isolamento nominale. V AT R V Tensione nominale di tenuta ad impulso (Uimp) O S È il valore di picco di un impulso di tensione che un circuito può sopportare in condizioni specificate, a questo valore vengono riferite le distanze in aria. Questo valore deve essere uguale o superiore alle sovratensioni transitorie che si verificano nel sistema in cui l’apparec- chiatura è inserita. Sotto questo punto di vista la Norma CEI EN 60439-1 propone due tabelle: E ALO E DTS E UIOS • la Tabella G1, riportata nella pagina seguente, indica i valori preferenziali di tensione NC nominale di tenuta di impulso nei diversi punti dell’impianto in funzione della tensione di ORC ZICIE S impiego verso terra; EO L ROTORTDAL • la Tabella 13 fornisce il valore della tensione di prova corrispondente alla tensione di PC tenuta ad impulso in funzione dell’altitudine alla quale viene realizzata la prova. E H ATICNE EONE AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI CER DIC N I TI A C FI TI R E C DI E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI 4 ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 2 Caratteristiche elettriche nominali di un quadro E H C Corrispondenza tra la tensione nominale del sistema di alimentazione e la ten- ETILI sione nominale di tenuta a impulso, in caso di protezione contro le sovratensioni con E SA MRIR scaricatori conformi alla IEC 60099-1 NORATTEGENE R Massimo valore Tensione nominale del sistema di alimentazione Valori preferenziali della tensione nominale A di tensione (≤ della tensione nominale di isolamento dell’apparecchio) di tenuta a impulso [kV] C nominale di [V] (1,2 / 50 ms) a 2000 m impiego verso terra in AC Categoria di sovratensione (valore efficace) IV III II I E o DC R [V] U T A A R CEE Corrente alternata Corrente alternata Corrente alternata Corrente alternata Livello inizio Livello inizio Livello Livello RIFIELLMP (valAorCe re.mffi.csa.ce) (valAorCe re.mffi.csa.ce) c(voarlroernet ee fcfiocnatcien)u oa c(voarlroernet ee fcfiocnatcien)u oa in(sintaglrlaezsisoone dcisitrrcibuuitzoio dnie carichi protetto VEDATE R AC r.m.s. o DC AC r.m.s. o DC servizio) V O 50 – – 12,5; 24; 25 1,5 0,8 0,5 0,33 S 30; 42; 48 100 66/115 66 60 – 2,5 1,5 0,8 0,5 150 120/208 115; 120; 110; 120 220-110 4 2,5 1,5 0,8 E 127/220 127 240-120 ALO E DTS 300 230/380; 230/400; 220; 230 220 440-220 6 4 2,5 1,5 E UIOS 240/415; 260/440; 240; 260 ONRCC 277/480 277 ZICIE S 600 347/600; 380/660; 347; 380; 400 480 960-480 8 6 4 2,5 EO L 400/690; 415/720; 415; 440; 480 OTRTAL 480/830 500; 577; 600 PROD C 1000 – 660; 1000 – 12 8 6 4 690; 720; 830; 1000 E H Ic voanl olari IdEiC te 6n0s0io9n9e- 1n.ominale di tenuta all’impulso forniti nella tabella sono basati sulle caratteristiche di funzionamento degli scaricatori in accordo ATICNE EONE Pcoerrr eclaaszii oinn ec utri ail lcao tnetnrosliloon dee nlloe msoinvarlaet ednesl isoinsit eèm oatt edni uatliom ceonnta mzioenzzei ed ilvae tresni dsiaognlei sncoamricinaatoler i,d lia t eIEnCut a6 0a3ll’6im4-p4u-l4s4o3 d feollr’neiqsuciep adgeglleia imnfeonrmtoa.zioni sulla AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI CER DIC N I TI A C FI TI R E C DI E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 5 2 Caratteristiche elettriche nominali di un quadro E H C Corrente nominale (In) ETILI E SA È il valore di corrente che un circuito deve portare mantenendo le sovratemperature, nelle sue NORMATTERIGENER pCaortrir, eennttreo ai mlimmitii sspseibciifleic adtii nberlelev ceo dnduirzaiotnai (dIic pwro)va previste (vedi punto 6). R A È il valore efficace di corrente di cortocircuito che un circuito può sopportare per un determi- C nato periodo di tempo (Normalmente 1 secondo) nelle condizioni convenzionali di prova. Corrente ammissibile di picco (Ipk) E È il valore di picco della corrente di cortocircuito che il circuito di un quadro può sopportare R U durante un determinato intervallo di tempo e nelle condizioni convenzionali di prova T A CAEER Corrente di cortocircuito condizionata (Icc) ERIFIDELLEMP Èto i ld vaa ulonr ea pdpelalare ccocrhreion tdei pprreosteuzniotan de i ccoonrttoroc iirl ccuoirttoo, cfiisrcsuaittao dsaple ccoifsictrauttoto drael, ccohset irlu ctitrocruei,t op,u pòr ostoept-- V AT portare in modo soddisfacente durante il tempo di funzionamento di questo apparecchio nelle R condizioni di prova specificate. V O S Fattore nominale di contemporaneità Nel caso di un quadro (o di una colonna) avente diversi circuiti principali, esso è il rapporto tra il valore massimo della somma, in un momento qualsiasi, delle correnti effettive (Ib) che passa- ALO EE no in tutti i circuiti principali considerati e la somma delle correnti nominali (In) di tutti i circuiti DTS principali del quadro o della parte considerata di questa colonna. NE CUIOS Σ Ib ORC fattore nominale di contemporaneità= ZICIE S Σ In OTERTO ALL Qesusaenred ou sila ctoo spterur tltao rper oavsas edgi nsao vurant efamttpoerera ntuorma,i naaltlreim dei nctoi nsti efam rpifoerraimneeintàto, qau qeusetoll ofa ctotonrsei gdlieavtoe ROD P dalla Norma riportato qui sotto. C Numero dei circuiti principali Fattore di contemporaneità E 2 e 3 0,9 H ATICNE EONE 4 e 5 0,8 AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI Frequenzad an o6 m1a0 i9 n( e(ac oloelmtrep)reso) 00,,76 DICCE R È il valore della frequenza al quale fanno riferimento le condizioni di funzionamento. Se i circuiti N di un quadro sono previsti per valori diversi di frequenza, deve essere precisata la frequenza I nominale di ogni circuito. TI A C FI TI R E C DI E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI 6 ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 3 Classificazione dei quadri elettrici 3.1 Quadri aperti e quadri chiusi - 3.2 Configurazione esterna dei quadri - 3.3 Condizioni di installazione E H Esistono differenti classificazioni per i quadri elettrici, che dipendono da diversi fattori: C ETILI dalla tipologia costruttiva, dalla configurazione esterna, dalle condizioni di installazione, dalla E SA f3u.n1zioQnue aadssroi ltaap. erti e quadri chiusi NORMATTERIGENER R A In base alla tipologia costruttiva la Norma CEI EN 60439-1 distingue innanzitutto fra quadri C aperti e chiusi. - Chiuso Il quadro è chiuso quando comprende pannelli protetti su tutti i lati tali da garantire un grado di protezione dai contatti diretti non inferiore a IPXXB (vedi capitolo 4). I quadri E R impiegati negli ambienti ordinari devono essere chiusi. U T - Aperto A A R I quadri aperti, con o senza protezione frontale, sono i cosiddetti quadri a giorno, in cui CEE le parti in tensioni sono accessibili. Tali quadri possono essere utilizzati soltanto nelle RIFIELLMP officine elettriche, ovvero in luoghi in cui è consentito l’accesso a personale addestrato. EDE V AT R 3.2 Configurazione esterna V O Sotto l’aspetto della configurazione esterna i quadri si distinguono in: S - Ad armadio (colonna) Utilizzati per grossi apparecchi di distribuzione e di comando; affiancando più armadi si ottengono quadri ad armadi multipli. E - A banco ALO E Utilizzati per il comando di macchine o di impianti complessi sia del settore dell’indu- DTS stria meccanica sia di quella siderurgica o chimica. NE CUIOS - AC acraasttseeritztzaati dalla posa a parete sia sporgente sia incassata; questi quadri sono utiliz- EZIOO CIRLE SC zati soprattutto per la distribuzione a livello di reparto o di zona negli ambienti indu- OTRTAL striali e del terziario. ROD P - A cassetti multipli C Ogni cassetta, in genere di tipo protetto e con flangie di affrancamento, contiene un’unità funzionale che può essere un interruttore automatico, un avviatore, una presa comple- ta di interruttore di blocco o di protezione. E H 3.3 Condizioni di installazione ATICNE EONE Sotto- l’adQQsiupu saeaedtdrtrvorooi z dd ipoeee lsplerte i nicrna oitntenotdre anirzdoni ooen,s isc deorim ein eus tstilapizlelzacazitifooic nianet looi qcinau la6i di.n1r ic dsueii ldslaiias CntiEong Iv uEeoNrinf i6oc0a i4tne3: l9e- c1o, nodvivzeioron:i Normali AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI CER DIC N Condizioni ambientali di installazione per interno I Umidità relativa Temperatura dell’aria Altitudine 50% (alla temperatura massima di 40° C) Temperatura massima ≤40° C Non superiore 90% (alla temperatura massima di 20° C) Temperatura massima media in un periodo di 24 ore ≤35° C a 2000 m Temperatura minima ≥-5° C TI A C - Quadro per esterno FI TI Quadro destinato ad essere utilizzato nelle Normali condizioni di servizio per installa- R zioni all’esterno, come specificato in 6.1 della CEI EN 60439-1, ovvero: E C Condizioni ambientali di installazione per esterno Umidità relativa Temperatura dell’aria Altitudine 100% temporaneamente Temperatura massima ≤40° C Non superiore (alla temperatura massima di 25° C) Temperatura massima media in un periodo di 24 ore ≤35° C a 2000 m Temperatura minima ≥-25° C per climi temperati DI Temperatura minima ≥-50° C per climi artici E À NT OMI - Quadro fisso ZIR AO Quadro previsto per essere fissato sul luogo di installazione, per esempio sul pavi- RF mento o su un muro e per essere utilizzata in questo luogo. AN HIO - Quadro spostabile CC Quadro previsto per essere facilmente spostato da un luogo di utilizzo ad un altro. DI ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu 7 3 Classificazione dei quadri elettrici 3.4 Classificazione funzionale E H C 3.4 Classificazione funzionale ETILI ME RISRA In relazione alle funzioni cui sono destinati, i quadri possono essere suddivisi nelle seguenti NORATTEGENE tipolo-gieQ:uadri principali di distribuzione R I quadri principali di distribuzione sono in genere installati subito a valle dei trasforma- A C tori MT/BT o dei generatori. I quadri principali di distribuzione comprendono una o più unità di ingresso, eventuali congiuntori di barra ed un numero relativamente ridotto di unità di uscita.Vengono anche chiamati Power Center (PC). E - Quadri secondari di distribuzione R U I quadri secondari comprendono una vasta categoria di quadri destinati alla distribu- T A zione dell’energia e sono dotati solitamente di una unità di ingresso e di numerose A R CEE unità di uscita. RIFIELLMP EDE - Quadri di manovra motori V AT I quadri di manovra motori sono destinati al comando e alla protezione centralizzata R V dei motori: comprendono quindi le relative apparecchiature coordinate di manovra e O protezione e quelle ausiliarie di comando e segnalazione. S Vengono anche chiamati Motor control center (MCC). - Quadri di comando, misura e protezione DALTO ESE tI eqnugaodnroi d pi rceovmaleanntdeom, emnitseu arap pe aprreoctcehziiaotnuer es odneost iinn agteen ael rceo cmoasntidtuoit, ic doan tbraonlloc hei mchiseu crao nd-i E UIOS impianti e processi industriali. NC ORC ZICIE S - Quadri a bordo macchina OTERTO ALL dI qi cuoadnsrie an tbiroer dl’oin tmerafcacchciinaam seonntoo dfuenllzai omnaaclmcheinntae csoimn illia a si oprrgeecnetdee dnti i;e nhearngniao eil lceottmricpait oe ROD P con l’operatore. C - Quadri per cantiere I quadri per cantiere hanno varie dimensioni, che vanno dalla semplice unità di prese a E H spina a veri e propri quadri di distribuzione in involucro metallico o in materiale isolan- ATICNE EONE te. Sono generalmente di tipo mobile o comunque trasportabile. AZIONI PRRTIFICAZIOEALIZZAZI CER DIC N I TI A C FI TI R E C DI E À NT OMI ZIR AO RF AN HIO CC DI 8 ABB SACE Guida alla realizzazione di un quadro ArTu

Description:
7 Verifica dei limiti di sovratemperatura all'interno di un quadro ArTu 7.2 Verifica termica e certificazione di un quadro ArTu di ABB SACE .
See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.