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Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro PDF

59 Pages·2018·1.542 MB·Italian
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A IGIENE O & SICUREZZA S P DEL LAVORO I e-book Andrea Rotella Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro QUESTO VOLUME È ANCHE ONLINE Consultalo gratuitamente ne “LA MIA BIBLIOTECA TECNICA”, la prima biblioteca professionale tecnica in the cloud con le pubblicazioni del gruppo Wolters Kluwer. Per conoscere le modalità di accesso al servizio e consultare il volume online, collegati al sito www.lamiabibliotecatecnica.com Grazie ad un evoluto sistema di ricerca, puoi trovare la soluzione dei più autorevoli esperti in modo ancora più facile e veloce. Ovunque tu sia, da PC o da Tablet. La consultazione online viene offerta all’acquirente del presente volume a titolo completamente gratuito ed a fini promozionali del servizio “La Mia Biblioteca tecnica” e potrebbe essere soggetta a revoca da parte dell’Editore. PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA © 2018 Wolters Kluwer Italia S.r.l. Via dei Missaglia n. 97 – Edificio B3 – 20142 Milano, Italia ISBN: 978-88-598-1846-5 Il presente file può essere usato esclusivamente per finalità di carattere personale. I diritti di commercializzazione, traduzione, di memorizzazione elettronica, di adattamento e di riproduzione totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati per tutti i Paesi. La presente pubblicazione è protetta da sistemi di DRM che identificano l’utente associandogli username e password e non consentono opera- zioni di copia del testo e di stampa. La pubblicazione può essere scaricata e consultata su un numero massimo di dispositivi (computer, tablet, e-reader o smartphone abilitati), associati allo stesso utente, specificato in occasione dell’acquisto. La manomissione dei DRM è vietata per legge e penalmente sanzionata. L’elaborazione dei testi è curata con scrupolosa attenzione, l’editore declina tuttavia ogni responsabilità per eventuali errori o inesattezze. Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro PRESENTAZIONE La Collana “ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro e-book” mette a disposizione dei professionisti del settore i Corsi, gli Inserti, gli Allegati tecnici sui temi di maggiore attualità e interesse pub- blicati sulla rivista “ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro” e sulla rivista on line “ISL Igiene e Sicurezza del Lavoro - I CORSI” i mensili, editi da Wolters Kluwer, di informazione, approfon- dimento e formazione in tema di igiene e sicurezza del lavoro. L’ebook “Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro” tratta un tema, quello della prevenzione incendi, molto complesso e che non può prescindere da un approccio che: - partendo dalla progettazione di strutture e impianti e la scelta dei materiali neces- sari, - passi attraverso la loro corretta realizzazione, - il loro adeguato utilizzo e mantenimento, - la consapevolezza del rischio da parte delle persone, - la preparazione e la prontezza nella risposta da dare in caso di emergenza. I fenomeni della combustione sono caratterizzati da una forte dipendenza dalle condizioni ini- ziali, il che equivale a dire che piccole variazioni nei fattori originanti possono produrre risultati completamente diversi da quanto atteso. La gestione di uno scenario così complesso e la necessità di garantire i necessari livelli di tutela nei confronti della popolazione non possono prescindere dall’esistenza di un adeguato corpus normativo che definisca i requisiti necessari per il raggiungimento di tali obiettivi. Dal 1934, anno dell’emanazione della prima norma in materia di prevenzione incendi (tuttora vigente), ad oggi, si sono aggiunti molti altri provvedimenti, tanti dei quali sono stati oggetto di aggior- namenti e modifiche mentre altri, in particolare quelli volti a definire i procedimenti di autoriz- zazione, sono stati integralmente rivisti, senza dimenticare la crescente e recente tendenza a emanare norme incentrate sull’approccio prestazionale, in alternativa al più tradizionale ap- proccio prescrittivo. Il presente lavoro esamina: - i principali provvedimenti in materia di antincendio applicabili nel caso di luoghi di lavoro, evidenziando i collegamenti tra gli stessi, - le procedure autorizzative richieste nel caso di attività soggette al controllo periodico da parte dei Vigili del fuoco, - senza trascurare gli aspetti più tecnici inerenti la valutazione del rischio e la scelta delle misure di prevenzione e protezione. © Wolters Kluwer Italia I Guida alla prevenzione incendi nei luoghi di lavoro PROFILO AUTORE Andrea Rotella Ingegnere per l’ambiente ed il territorio ed ingegnere per la sicurezza e protezione, opera come libero professionista nel campo della prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro, in qualità di consulente aziendale, responsabile del servizio di prevenzione e protezione, docente in corsi di formazione e relatore per seminari. Collabora come autore con le riviste ISL - Igiene & Sicurezza del Lavoro e ISL - I Corsi. Ha scritto diversi libri specialistici in materia di sicurezza sul lavoro e, quando ha qualcosa da aggiungere, la comunica attraverso il suo blog http://ottantunozerotto.wordpress.com. © Wolters Kluwer Italia II Modulo unico Prevenzione incendi nei luoghi di lavoro Andrea Rotella– Ingegnere,Consulenteper la sicurezzae RSPP Ledimensionidelfenomeno Il 14 giugno 2017, pochi minuti prima dell’una di notte, un grande condominio di Londra (Greenfell Tower) fu interessato da un incendio di vaste proporzioni che venne definitiva- mente domato solo 60 ore dopo, con un bilancio di 80 vittime stimate, un quarto degli occupantil’edificio,edecinediferiti. L’eventoparesiastatooriginatodaunguastoelettricosuunapparecchiorefrigeranteubicato alquartopianodell’edificiodi24pianicomplessivi,raggiungendo,inunasolamezz’ora,ilivelli piùalti,nonostanteiprimitentatividiconfinamentodellefiammedapartedeivigilidelfuoco giuntisulluogo6minutidopolaprimachiamata. Il motivo della veloce propagazione dell’incendio pare sia addebitabile alla non adeguata reazionealfuocodeimaterialicostituentiilrivestimento(alluminio-polietilene)edell’isolante (poliisocianurato)dellafacciatadelgrattacielo,installatiaseguitodiunrecenteinterventodi ristrutturazionedell’edificio,nonchélamodalitàdellalorostessaposainopera,produttricedi interstizicheavrebberogeneratoun“effettocamino”facilitatoredellapropagazione. Tuttavia,benchésianotuttoraincorsogliaccertamentinecessariperdefinireleresponsa- bilità, non si può non evidenziare l’inadeguatezza delle norme britanniche in materia di sicurezza antincendio delle costruzioni come la Greenfell Tower. Chi scrive, ad esempio, consideradeterminantialcuniaspettichelalegislazioneinglesenonprevedecomeobbligatori (nonacasoessaèattualmenteinfasedirevisione): —testnonadeguatiperlaclassificazionedellareazionealfuocodeimateriali; —nonobbligatorietàdellapresenzadiascensoriantincendio; —possibilitàdiprevedereununicovanoscale(nonaprovadifumo,tral’altro)perl’interoedificio; —nonobbligatorietàdell’installazionediimpiantidispegnimentoautomatici,interniedesterni. Questotragicoepisodioevidenziacomeiltemadellaprevenzioneincendisiacomplessoenon possaprescinderedaunapproccioche,partendodallaprogettazionedistruttureeimpiantie anchelasceltadeimaterialinecessari,passiattraversolalorocorrettarealizzazione,illoro adeguatoutilizzoemantenimento,laconsapevolezzadelrischiodapartedellepersone,la preparazioneelaprontezzanellarispostadadareincasodiemergenza. I fenomeni della combustione sono caratterizzati da una forte dipendenza dalle condizioni iniziali,ilcheequivaleadirechepiccolevariazionineifattorioriginantipossonoprodurrerisultati completamentediversidaquantoatteso(nonèuncasoche,adesempio,leschedeperlaposa inoperadeimaterialiresistentialfuocodescrivanoneldettagliocomeessadebbaavvenireper replicarelecondizionideitestdilaboratorioperlalorocertificazione.Unaviteinmeno,qualche centimetrodidifferenzapossonoprodurreilcedimentopressochéimmediatodiunelemento altrimentitestatoperduraredecinediminutisottol’azionedelfuoco). Lagestionediunoscenariocosìcomplessoelanecessitàdigarantireinecessarilivelliditutela neiconfrontidellapopolazionenonpossonoprescinderedall’esistenzadiunadeguatocorpus normativochedefiniscairequisitinecessariperilraggiungimentoditaliobiettivi.Dal1934, annodell’emanazionedellaprimanormainmateriadiprevenzioneincendi(tuttoravigente),ad oggi,sisonoaggiuntimoltialtriprovvedimenti,tantideiqualisonostatioggettodiaggiorna- menti e modifiche mentre altri, in particolare quelli volti a definire i procedimenti di auto- rizzazione,sonostatiintegralmenterivisti,senzadimenticarelacrescenteerecentetendenza a emanare norme incentrate sull’approccio prestazionale, in alternativa al più tradizionale approccioprescrittivo. Ilpresentelavoroesegueunadisaminadeiprincipaliprovvedimenti,inmateriadiantincendio, applicabilinelcasodiluoghidilavoro,evidenziandoicollegamentitraglistessi,leprocedure autorizzativerichiestenelcasodiattivitàsoggettealcontrolloperiodicodapartedeiVigilidel fuoco,senzatrascuraregliaspettipiùtecniciinerentilavalutazionedelrischioelasceltadelle misurediprevenzioneeprotezione. OgniannoinItaliaunnumerorilevantediincendicoinvolgeambientidivitaedilavoro(1), spesso con effetti catastrofici comprendenti la perdita di vite umane, distruzione di beni, (1)Ilprosieguodelparagrafoètrattoda“Sicurezzasullavoro2017-Manualenormotecnico”,WoltersKluwer. 5 ISL - ICorsi 1/2018 Modulo unico perditadipostidilavoro,conseguenzefisicheepsicologichegraviperisopravvissuti.Èevidente comeciascunodinoisiaingradodiintuirel’estremapericolositàdiuneventocomel’incendio,pur senza averne mai avuto esperienza diretta e che, pertanto, cerchi di far di tutto perché un’eventualità del genere non accada, e questo a maggior ragione se i suoi effetti possono ricaderesuipropricari,sullapropriacasaosulproprioluogodilavoro.Ciònonostanteilverificarsi diunamediadi200.000incendil’annonelnostropaese(vederegraficoinFigura1)nonpuò essere attribuito esclusivamente a fatalità, ad eventi rari, a fattori imprevedibili, ma deve esserel’indicatorechequalcosanellafenomenologiadelfuoco,nell’osservanzadelleprincipali misure di sicurezza e prevenzione, nella conoscenza degli effetti diretti o indiretti di alcune azioni, sfugge all’esperienza delle persone. Figura1-Andamentodegliinterventiperincendioedesplosionicompiuti daiVVFdal2006al2015 Fonte:MinisterodegliInterni Molti di questi eventi riescono ad essere facilmente domati senza ulteriori conseguenze, tuttaviaillorostessoverificarsiindicachequalcosaèsfuggitoalcontrollo.Sipensisempli- cementecheinunamediaprovinciaitalianaiVigilidelFuocosonocostrettiacompierecinque interventialgiornoperchiamateinerentiilverificarsidiincendi.Aquestinumerioccorrerebbe aggiungerei casidi principi diincendio incui iVigilidel Fuoco non sonostati chiamati ad intervenireperchécontrollatidirettamentedallepersonepresentisulposto. Seèverochelamaggioranzadiquestieventisiverificanoall’aperto,ilnumerodiincendiche avvengono in ambienti “chiusi” (luoghi di lavoro, edifici a civile abitazione) nel 2015 ha superatole35.000unitàequasi23.000diessisisonoverificatiinabitazioni,undatoche dovrebbestupiresesipensaquantosiagraveperchiunquelaprospettivadivedererischiaredi esseredistruttoilluogoincuivive,nelqualevivonoipropricariesonoconservatiglioggettipiù cariepreziosi. Tabella1-Luoghiconfrequenzadiincendio/esplosione>0,2%nell’anno2015 Luogo Dettaglioluogo Incendiedesplosioni N° % Ambientiaduso Altri 953 0,4% particolare Scuolediogniordinee 621 0,3% grado Ambientieluoghidi Altri 2.958 1,3% civileabitazione Appartamentielocali 28.941 12,3% diabitazione Autorimesseprivate 1.428 0,6% Campinomadi 558 0,2% 6 ISL - ICorsi1/2018 Modulo unico Luogo Dettaglioluogo Incendiedesplosioni Costruzioniprovviso- 732 0,3% rie(dormitoridioperai, baracche,ecc.) Edificiingenere 9.238 3,9% Localiquadrielettrici 484 0,2% Aziendevarie Altre 986 0,4% Depositidicombusti- Depositidiforaggi, 665 0,3% bilisolidi pagliaesimili Depositidirifiuti 678 0,3% Esercizicommerciali Altri 799 0,3% Bar,caffè 514 0,2% Ristoranti,mensee 999 0,4% simili Localitàagricoleoper Altre 2.872 1,2% allevamento Boschi 5.077 2,2% Campi 27.491 11,7% Capannoni 777 0,3% Fabbricatiagricoli 1.652 0,7% Zonaalberata 824 0,4% Zonerurali 12.155 5,2% Nonconsiderato Nonconsiderato 7.483 3,2% Zonadisostaetraffico Altre 2.768 1,2% Cortili 3.806 1,6% Giardini 1.657 0,7% Parcheggiall’aperto 866 0,4% Sediferroviarie 777 0,3% Stradee/opiazze 56.835 24,2% cittadine Stradeextraurbane 22.204 9,5% Zonedimontagna 2.333 1,0% Altriluoghi Altre 965 0,4% Fiumi,corsid’acqua, 1.055 0,4% zonefluviali Zonecostiere(dimare) 1.480 0,6% * * 18.502 7,9% Totale 94,7% (*)schedad’interventoancoraaperta,datiparzialmenteinseriti Fonte:MinisterodegliInterni Perconvincersene,bastaguardarealleprincipalicausediincendio“accertate”(lastragrande maggioranzadegliincendisonoprividipaternità,ancheacausadelladifficoltàdirilevarnel’origine dopol’avvenutadistruzionedibuonapartedeimateriali).Tralasciandoicomportamentidolosi,nei confrontideiqualièdifficileparlaredidisattenzione,sivedecomemoltedellecausedifficilmente possanoessereconsideratedeiguastitecniciimprevedibili;piuttosto,dietrociascuna“causa 7 ISL - ICorsi 1/2018 Modulo unico elettrica”,“camino”,“surriscaldamentodimotoriemacchinevarie”,“funzionamentodifettoso dimacchinariingenere”frequentementesiannida,implacabile,ilfattoreumano. Perfortuna,adunelevatissimonumerodieventi,corrispondeilpiùbassotassodimortalità d’Europache,mentreperlaComunitàsiattestasu10,7vittimepermilionediabitanti,inItalia scendea2,undatochecomunquenondeveindurreadabbassarelaguardia,poichéfruttodi progressicompiutiancheinambitoculturale,unterrenoincuièmoltosempliceregredirein tempirapidiconconseguenzedisastrose. Figura2-Confrontopopolazioneconvittimedaincendio Fonte:EUFireSafetyNetwork Ilquadronormativoitaliano La prevenzione incendi è definita come: “funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente…”. Taledefinizione,contenutanell’art.13delD.Lgs.8marzo2006,n.139(2),èsostanzialmente equipollente a quella riportata all’art. 46, comma 1 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 (3), rimandandoentrambeall’“interessepubblico”insitonellosvolgimentodelleattivitàrivolte allaprevenzioneincendi. Taleprerogativafasìchelanormativaantincendiosisviluppisuunterritoriogiuridicobenpiù ampiodellasolatuteladellasicurezzaesalutedeilavoratori,estendendosipertantoanchealla protezionediopereeimpiantichepocoonullahannoachevedereconiluoghidilavoro,alfine ditutelareilpredetto“interessepubblico”. Edifatti,nonostantelacomunedenominazionedi“Testounico”,ilD.Lgs.n.81/2008non contienealpropriointernoilcomplessodellenormeinerentilaprevenzioneincendi,fattisalvi pochiriferimenticontenutiperlopiùnell’art.46enell’AllegatoIV.Laquasitotalitàdellenorme di carattere prescrittivo è al contrario contenuta in norme “esterne”, alcune delle quali a contenutoestremamentetecnico. SiriportainTabella2unpossibileschemadelleprincipalinormelacuiconoscenzaèessenziale perorientarsinelcomplessoquadronormativodellaprevenzioneincendi,riferibiliailuoghidi lavoro: (2)“RiassettodelledisposizionirelativeallefunzioniedaicompitidelCorponazionaledeivigilidelfuoco,anormadell’articolo11della legge29luglio2003,n.229”. (3)Cosiddetto“Testounicoperlasaluteesicurezzaneiluoghidilavoro”. 8 ISL - ICorsi1/2018 Modulo unico Tabella2-Principalinormediprevenzioneincendi Norma Argomento Aspettirilevanti D.Lgs.n.81/2008 Normeperlatutela —Imponelavalutazionedituttiirischie,per- dellasicurezzaesalute tanto,anchedelrischiodiincendio; neiluoghidilavoro. —Art.46,comma3:rimandaalD.M.10marzo 1998perquantoriguardaicriterigeneralidisicu- rezzaantincendioedigestionedelleemergenze; —All.IV,p.to4:contiene“misurecontrol’in- cendioel’esplosione”applicabiliatuttiiluoghidi lavoro; —All.IV,p.ti4.4.1e4.4.2:rimandaall’art.16del D.Lgs.n.139/2006ladefinizionedelleaziendee lavorazionisoggettealcontrolloperiodicoda partedeiVigilidelfuoco,nonchéleprocedure autorizzativenecessarieperesercitarle. D.M.10marzo1998 Criterigeneralidisicu- —Contieneleindicazioninecessarieperlavalu- rezzaantincendioeper tazionedelrischioincendio; lagestionedell’emer- —Contienelemisurediprevenzioneeprotezione genzaneiluoghidi antincendiochesiapplicanointuttiiluoghidi lavoro. lavorononsoggettiacontrolloperiodicodaparte deiVigilidelfuoco; —Moltecosiddette“regoletecnicheverticali” (4)riferibilivirimandanoperlagestionedispeci- ficiaspetti(es.gestionedelleemergenze); —Èunodeiriferimentiprincipaliperladefinizione dellemisurediprevenzioneincendiperleattività soggettealcontrollodapartedeiVigilidelfuoco, laddovenonesistanospecificheregoletecniche verticali; —Contienelemisureperlagestionedelle emergenze; —Contieneiprogrammidiformazionedegli addettiallaprevenzioneincendielotta antincendio. D.Lgs.n.139/2006 Compitiefunzionidei —Art.16:prevedel’emanazionedinormeperla Vigilidelfuoco. definizionedelleaziendeelavorazionisoggetteal controlloperiodicodapartedeiVigilidelfuoco, nonchéleprocedureautorizzativenecessarieper esercitarle; —Art.20:prevedel’erogazionedisanzionipenali elasospensionedell’attivitànelcasodiviolazioni riscontrateneiprocedimentiautorizzatividicui all’art.16. D.P.R.n.151/2011 Regolamentodipre- —All.I:individualeattivitàsoggetteaicontrollidi venzioneincendi. prevenzioneincendi; —Definisceiprocedimentiautorizzativineces- sariperl’eserciziodelleattivitàsoggetteacon- trolloperiodicodapartedeiVigilidelfuoco; —Precisalemodalitàperilmantenimentoditali autorizzazioni. Seperleaziendenonsoggetteacontrollidiprevenzioneincendilaquasitotalitàdegliobblighi sonocontenutinelD.Lgs.n.81/2008eD.M.10marzo1998(5),perleattivitàolelavorazioni sottoposteacontrollidaparte deiVigilidelfuoco,ilquadronormativo sisviluppaulterior- mente,articolandositranormecheentranoneldettagliodeiprocedimentiautorizzativiedaltre che definiscono le prescrizioni da osservare o le prestazioni che devono assicurare per garantirnelasicurezza. (4) Con la denominazione di “regole tecniche verticali” (RTV) si intendono norme prescrittive, specifiche per talune attività, generalmente emanate in forma di decreti del Ministero dell’Interno. Si distinguono dalle cosiddette “regole tecniche orizzontali” (RTO)che,alcontrario,sonoapplicabilitrasversalmentesuogniattività.SonounesempiodiRTVilD.M.22febbraio2006chedefiniscele normediprevenzioneincendipergliufficioilD.M.1febbraio1996riguardanteleautorimesse.EsempidiRTO,alcontrario,sonoilD.M.10 marzo1998oilnuovoCodicediprevenzioneincendiD.M.3agosto2015(asuavoltacontenentealcuneRTV). (5)Illettorepongamoltaattenzioneall’avverbio“quasi”,utilizzatonellafrase.Perquanto,sia“spesso”verocheperleattivitànon soggetteacontrollidapartedeiVVFlenormedaseguiresianocontenuteneidueriferimentinormativicitati,questononè“sempre”vero. Sipensialcasodinuoviufficiche,oltrei25lavoratori,sonosoggettianchealleindicazionidelD.M.22febbraio2006,benchéfinoa300 personepresentinonsianosoggettiaspecificicontrolli. 9 ISL - ICorsi 1/2018 Modulo unico Neiprossimiparagrafisarannoesaminatiicontenutiprincipalidellesuddettenormeriferibili allaprevenzioneincendi. IlD.Lgs.n.81/2008 Comenoto,ilD.Lgs.n.81/2008siapplicaatuttiisettoridiattività,pubblicieprivati.Pertanto,la valutazionedelrischioincendio,rientrantenelpiùgenericoobbligo-indelegabileperildatore di lavoro - di valutare tutti i rischi, come imposto dagli artt. 17 e 28 del decreto, è un adempimentocheriguardaogniazienda,trattandosidiunrischiodalqualenessunaattività possaritenersiesente. IlTitoloI,CapoIII,SezioneVIdelprovvedimentoèintegralmentededicataallagestionedelle emergenze. Disposizionigenerali L’art. 43 ivi contenuto richiama le “disposizioni generali” che, con riguardo agli aspetti di prevenzioneincendi,possonoessereletticomesegue. Organizzarei“necessarirapporti”coniVigilidelfuoco:sullabasedellavalutazionedeirischi, in particolare per aziende particolarmente sensibili alle conseguenze di un incendio (es. strutture sanitarie, impianti industriali, aziende che manipolano esplosivi), l’adempimento ditaleobbligoconsistenelfornirepreventivamenteaiVigilidelfuocoleinformazionineces- sariepergarantireche,incasodiemergenza,l’interventosiarapidoemirato,limitandoirischi perisoccorritoriepermettendodidefinirepreliminarmentelestrategieche,nell’eventualità, dovrannoesseremesseinatto.Benchétaleobbligosiageneraleericonducibileaqualunque tipologiaaziendale,èpareredichiscrivechetaleobbligoriguardiessenzialmenteleattivitàper lequalilacostituzioneditalirapportisiaeffettivamente“necessaria”alconseguimentodegli obiettiviappenadescritti. Designazionedegliaddettiallaprevenzioneincendielottaantincendio:ilnumerodeilavoratori dadesignarealloscopoèunadirettaconseguenzadellavalutazionedelrischioincendioedeve permettere la completa copertura delle procedure necessarie nel caso si verifichi l’emer- genza.Essodovràtenerconto,oltrechedelledimensionidell’aziendaedeisuoirischispecifici (comeindicatoall’art.43,comma2),anchedieventualiassenze(perferie,malattiaoaltri motivi). È anche possibile il ricorso a servizi esterni di professionisti specificatamente addestrati,masirammentacheciòèconsentitoesclusivamentecomemisuraintegrativa enonsostitutivadell’obbligodiunserviziointernodiprevenzioneincendi(Circolare8luglio 1998,n.16MI.SA.). Informaretuttiilavoratoriinmeritoalrischiodiincendioinaziendaelemisurepreventive, protettiveeproceduralidaadottare. Definirelemisurenecessariepergarantire,incasodiincendio,cheilavoratoricessinol’attività eabbandoninoilluogodilavoro:taliindicazionisonoconsiderateparteintegrantedelpianodi emergenzaedevacuazione. Adottareiprovvedimentinecessariperconsentirechequalsiasilavoratore,incasodiincendio e nell’impossibilità di contattare un superiore gerarchico, sappia come evitarne le conse- guenze:ancheinquestocasositrattadifornirepreventivamenteailavoratorileconoscenze edimezzinecessariperfronteggiareun’emergenza,anchequaloranonvisialapossibilitàoil tempoperricevereistruzionidaiproprisuperiori.Lerichiestedevonoesserecommisuratealle effettivecompetenzeeabilitàdeilavoratori,attesochenonèrichiestodallanormachetuttii lavoratori ricevano la formazione necessaria per lo svolgimento del ruolo di addetto alla prevenzioneincendioprimosoccorso.Talepuntoassumeparticolarerilevanzaconriguardo alavoratoridisabili. Garantirelapresenzadiadeguatimezzidiestinzione:infunzionedegliesitidellavalutazione delrischioincendio,dopochesianostateanalizzatelecaratteristichedeicombustibilipresenti eillivellodirischio,dovrannoesseredefinitidaldatoredilavoro,laddovegiànonesistauna regola prescrittiva che ne espliciti le caratteristiche, la tipologia ed entità dei mezzi di estinzioneritenutiidonei.Taleanalisideveesserecondottaancheconriguardoalle“parti- colaricondizioniincuipossonoessereusati”(peresempiotenendocontodellapresenzadi impiantisottotensione). Astenersidalrichiedereailavoratoridiriprenderelapropriaattivitàinunasituazioneincui persistaunpericolograveedimmediato,amenocheparticolaricircostanzenonlorichiedano (peresempioladdovepotrebberoverificarsi,incasodiinterruzionedell’attività,conseguenze ancorapiùgravi). Prevenzioneincendi Ilsuccessivoart.46èrubricato“prevenzioneincendi”econtiene,essenzialmente,icolle- gamentiallenormediriferimentoinmateria,alfinedidelineareilquadrogiuridicoapplicabile agliambientidilavoro.Piùprecisamente: 10 ISL - ICorsi1/2018

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