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Guida ai castelli del Ducato PDF

259 Pages·2012·27.86 MB·Italian
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Guida ai castelli del ducato In copertina Masolino da Panicale (in collaborazione con Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta?), Paesaggio montuoso con città e castelli, 1435 circa, particolare. Castiglione Olona, palazzo Branda Castiglioni Il volume è stato pubblicato Con il patrocinio Archivio di Stato di Milano con il contributo Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana FESR Fondo europeo di sviluppo regionale Provincia di Varese Le opportunità non hanno confini Regione Piemonte Soprintendenza Archivistica per la Lombardia Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta Università degli Studi di Milano Si ringraziano Letizia Arcangeli, Cristina Bertacchi, Maria Barbara Capofila italiano Bertini, Maria Pia Bortolotti, Pinuccia Brunella, Comune di Somma Lombardo Dimitri Brunetti, Stefania Buganza, Carlo Cairati, Maria Canella, Simona Cantone, Giuseppe Chiesi, Capofila svizzero Giorgio Chittolini, Maria Nadia Covini, Bellinzona Turismo Isabella Fiorentini, Gaetano Galeone, Roberto Grassi, Mirella Motta, Paolo Ostinelli, Eugenio Pintore, Partner di progetto Micaela Procaccia, Daniela Protti, Elena Puccinelli, Regione Lombardia Claudio Salsi, Maurizio Savoja, Mario Signori. Memoria & Progetto Giroscopio, Cultura e Impresa Nexo Cattaneo Paolo Grafiche Realizzazione editoriale Testi a cura di Federico Del Tredici ed Edoardo Rossetti. Nexo, Milano Sono da attribuire a Federico Del Tredici gli itinerari 4, 5, 6, 8, 9 e le schede relative ai castelli di: Comitato scientifico Binasco, Somma Lombardo, Cassano Magnago, Memoria & Progetto Fagnano Olona, Jerago con Orago, Albizzate, Lombardia nel Rinascimento Castelletto sopra Ticino, Bellinzona, Besozzo, Repubblica e Cantone Ticino, Ufficio dei beni culturali Novara, Galliate, Caltignaga, Fontaneto d’Agogna, Divignano, Oleggio, Vogogna, Domodossola, Giornico, Coordinamento Cannero Riviera; Ornella Marcolongo, Maria Angela Previtera a Edoardo Rossetti gli itinerari 1, 2, 3, 7, 10 Redazione e le schede di: Milano, Cusago, Abbiategrasso, Elena Isella, Daniele Viscardi Bereguardo, Pavia, Gambolò, Vigevano, Cassolnovo, Ricerca iconografica Cislago, Angera, Invorio, Massino Visconti, Azzate, Eva Gabrieli, Melissa Nicolini Varese, Castiglione Olona, Venegono Superiore, Impaginazione Tradate, Orino, Induno Olona, Vico Morcote, Locarno. Valentina Zanaboni Webmaster Rossella Savio Disegni realizzati da Silvio Giobbio. © 2012 Nexo © 2012 Castelli del ducato www.castellidelducato.eu FESRFondo europeo di sviluppo regionale - Le opportunità non hanno confini PERCORSI CASTELLANI da Milano a Bellinzona Guida ai castelli del ducato a cura di Federico Del Tredici Edoardo Rossetti Somma Lombardo, capofila italiano, è il punto più alto della ferrovia tra Milano e Domodossola. Dietro al mio ufficio una scala quadrata in pietra, mutuata da una torre romana, porta in alto; da lassù si domina la vasta pianura piemontese che si estende dalle Alpi sino alla valle del Ticino, per poi trasformarsi in terra lombarda in quella brughiera di Malpensa, dono della natura all’uomo per la con- quista dello spazio. La brughiera di Malpensa fu terra di caccia e di speranze agricole e fu cantata dal Manzoni carezzando la ginestra con il suo bastone e dal D’Annunzio che, memore delle affascinanti galoppate nella brughiera, dedicò alla muta dei cani da caccia stro- fe mirabili. In questa mia terra un’opera d’arte si impone per la sua mole possente, per la purezza delle sue linee per il suo aspetto massiccio, mirabile espressione di un’epoca di lotte cruente, di odi spietati, di implacabili rivalità, luogo dominante tra Milano e il passo del Sempione: il castello dei marchesi Visconti di San Vito. Mano nella mano con mio padre ho attraversato per la prima volta il rivellino nell’anno 1963 (avevo dieci anni), per essere inghiottito dal cortile degli Armi- geri e da quel contrappunto poetico che emoziona, voltando lo sguardo a destra verso il portico trecentesco e a sinistra verso il cieco muro, ancor più oggi con due imponenti statue dell’amico scultore Giancarlo Sangregorio. La vita, è stato detto più volte, imita la letteratura; così è la storia di questa gran- de famiglia dal vessillo verde e bianco con affrancato il biscione, che ne ha abi- tato le mura. Però la vita procede e si trasforma più velocemente della letteratura. Don Gabrio dei marchesi Visconti di San Vito, ultimo discendente del nobile casato, con una consapevolezza più audace di quella che occorre per innovare un linguaggio poetico o per escogitare un racconto, ha dato respiro alla Fondazione che porta il suo nome e che oggi gestisce questo imponente maniero, luogo di storia e cultura aperto alla città e al mondo. La storia è il nostro specchio, è il nostro punto di partenza, è un deposito di sag- gezza da cui trarre insegnamento, ed è per questo che vogliamo valorizzarla attraverso Castelli del ducato, un progetto culturale e turistico che conduce dal Castello Sforzesco di Milano ai Castelli di Bellinzona, valorizzando luoghi e ter- ritori che sono stati viscontei e sforzeschi. In questi territori ci sono luoghi che affascinano perché sembrano radicalmente diversi e altri che incantano perché, già la prima volta, risultano familiari, quasi un luogo natio. Conoscere è spesso, platonicamente, riconoscere, ma il cammi- no più affascinante, ed è quello che culturalmente stiamo per compiere, è un ritorno, un’odissea ai percorsi della nostra storia. Oggi tra Bellinzona, Lugano, Varese, Como e Milano si sviluppa un’unica “Città Ticino” connessa con reti autostradali e attraversata da flussi di lavoratori gior- nalieri e stagionali, da turisti e da studenti. Un sistema territoriale che non ha una propria governance, ma si affida ad una sorta di cooperazione spontanea e involontaria tra sistemi locali e nazionali, che basa il suo essere sulla propria storia e sulla consapevolezza di aver condiviso nei secoli intenzioni, progetti e verità. Ed allora non posso che augurare buon viaggio a questo progetto culturale e turi- stico che ci vede attori insieme agli amici svizzeri, ricordando che molte cose acca- dono quando si viaggia; certezze, valori, sentimenti e aspettative che si perdono per strada e altre cose, altri valori e sentimenti si incontrano e si raccontano per via. Guido Pietro Colombo sindaco di Somma Lombardo Come capofila svizzero sono onorata di introdurre il frutto di un intenso lavoro di ricerca ed assemblaggio che non si limita alla storia dei singoli castelli, regge e fortificazioni, ma ne documenta i legami che un tempo erano tanto forti, in quanto uniti dal dominio di un unico ducato. Ora che questi manieri sono divisi da regioni e addirittura Stati diversi, risulta difficile immaginarsi cosa poteva voler dire far parte di un unico Stato e come poteva essere la vita a quel tempo. Allo stesso tempo, però, questi importanti monumenti sembrano volercelo suggerire;spesso passeggiando per le vie della mia Città, Bellinzona, ho la sensazione di immergermi in quella che doveva esse- re la realtà medievale, che nulla sia cambiato nel suo aspetto di base e che la linea spazio-temporale sia talmente sottile da non distinguerla. Ho creduto molto nell’elaborazione di questa guida. Non potevamo infatti lascia- re tutto “in mano” alla suggestione e alla maestosità del patrimonio artistico lasciatoci dai duchi di Milano, era vieppiù necessario poterlo contestualizzare, mostrarne i legami così come le funzioni ai tempi in cui furono edificati. Questa guida storica illustrata, che permette a un più largo pubblico la fruizione di conoscenze sulla storia del ducato visconteo-sforzesco e delle sue fortificazio- ni, nasce nell’ambito del progetto interreg Castelli del ducatoin cui pure credo molto, innanzitutto perché rappresenta una sorta di ritorno agli antichi legami, inoltre è giusto unire le forze per promuovere un patrimonio che abbiamo in comune. Bellinzona si presenta ancora oggi al passante ricca di questa eredità storico-geo- grafica acquisita già dal medioevo, che pulsa dietro il fascino austero e rigoroso di borgata lombarda insediata nelle viscere dell’arco alpino a significare il suo posto di crocevia tra la latinità e il mondo alemannico, lungo quella via delle genti per antonomasia che è il San Gottardo. Ma soprattutto i suoi tre castelli,di incomparabile forza e virile bellezza,raccon- tano secoli di storia scritta da romani e longobardi, svizzeri e milanesi. Questo ricco patrimonio si inserisce nel più ampio contesto che coinvolge altre zone del Ticino e della Lombardia,ricomponendo attraverso i dieci itinerari proposti dalla guida l’antico ducato di Milano. Approfondimenti storici, meraviglie artistiche, segnalazioni singolari arricchisco- no i percorsi turistici e tematici tra i maggiori castelli e i luoghi artisticamente più significativi, rendendo ciascun percorso una tappa suggestiva per tutti i turisti. Auguro pieno successo a Percorsi castellani da Milano a Bellinzona. Guida ai castelli del ducatoe auspico che possa creare nei lettori un interesse tale da sti- molare una richiesta di nuove edizioni ed approfondimenti. Flavia Marone presidente dell’Ente turistico di Bellinzona e dintorni Èmotivo di grande orgoglio per la Regione Piemonte essere inseriti all’interno del volume Percorsi castellani da Milano a Bellinzona. Guida ai castelli del ducato, una bella opportunità di valorizzazione del Novarese – che gode storica- mente fama di essere terra di castelli – e di Domodossola. Il più ampio progetto Castelli del ducatoè infatti l’occasione per riprendere con- sapevolezza di una dimensione spesso dimenticata, valorizzando un’area geogra- fica, oltre i suoi confini regionali e nazionali, attraverso un nuovo modello di promozione culturale e turistica. Partendo dalla dimensione identitaria “castellana”, il progetto restituisce una nuova fisionomia ai territori dei ducati mettendoli a sistema – grazie all’indivi- duazione di itinerari ad hoc. Volendo mettere in evidenza l’origine e i profondi legami che uniscono i territo- ri che sono stati viscontei e sforzeschi, Castelli del ducatoesalta i legami anco- ra vivi e riscontrabili nell’architettura, nella lingua, nelle tradizioni e nell’enoga- stronomia portando a conoscere questi territori sotto nuovi punti di vista. Questa pubblicazione non solo valorizza il Piemonte con i castelli di Novara, Galliate, Caltignaga, Fontaneto d’Agogna, Divignano, Oleggio, Vogogna e Domodossola, ma permette di riscoprire gran parte del patrimonio di queste aree geografiche. Attraverso lo studio, la descrizione e la digitalizzazione delle fonti archivistiche e librarie viene infatti portata l’attenzione di turisti e studiosi su una ricchezza culturale e turistica preziosa. Rivolgo quindi un augurio particolare a questa iniziativa affinché possa essere il punto di partenza di una più ampia collaborazione sul fronte culturale e turisti- co, che veda protagoniste la Regione Piemonte, la Regione Lombardia e i terri- tori svizzeri. Michele Coppola assessore alla Cultura, Regione Piemonte

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Testi a cura di Federico Del Tredici ed Edoardo Rossetti. Sono da attribuire a Federico Del Tredici gli itinerari. 4, 5, 6, 8, 9 e le schede relative ai
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