A quali conquiste gli esseri umani, se la specie sopravviverà al quel tempo, saranno arrivati fra duemila secoli? Se già ai nostri giorni la scienza lascia intravedere la possibilità di viaggi interplanetari e l'adattamento alle condizioni di vita di altri pianeti, l'autore di questo fantastico romanzo immagina che fra duemila secoli l'umanità sia sparsa su tutti i pianeti gravitanti intorno agli innumerevoli soli della Via Lattea; ci porta in un immenso impero che ha per capitale Throon, un fantasmagorico pianeta dalle montagne di vetro, scintillanti al sole bianco di Canopo. Su astronavi che viaggiano negli spazi a velocità dieci volte superiore a quella della luce assistiamo a una guerra galattica, mostruosa per i mezzi tecnici di cui l'umanità disporrà in quell'epoca. Il protagonista, John Gordon, è un uomo del ventesimo secolo come noi, un contabile newyorkese che, per mezzo di una macchina inventata da uno scienziato, si trasporta con la mente e lo spirito nel corpo fisico di un principe dell'immenso Impero della Via Lattea, proprio nel momento in cui scoppia la grande guerra galattica. Come il contabile del ventesimo secolo riesca a vincere la guerra dell'avvenire il lettore vedrà dalle pagine che seguono. Guerra nella Galassia è più che un romanzo di fantascienza, è un capolavoro di fantasia cosmica, il poema dello Spazio e del Tempo.