Aniuli iy»)7 • I' C iramsci T’1 e Ü Novecento \'()liimc secondo A cura di Giuseppe Vacca ( larocci editore 1’cicorso dal contrasto fra il cosmopolitismo delia vita econômica e il nazionalismo delia política, il Novecento lia visto una presenza crescente e inaudita delle tnasse sulla scena delia storia. Del carattere nuovo dei secolo Gramsci è stato consapevole fm dai primi anni dei suo impegno político e intellettuale, sino alia riflessione matura dei Quaderni. A sessant’anni dalla sua morte il convegno internazionale Gramsci e il Novecento, che ha raccolto studiosi di tutto íl mondo e di cui questo volume presenta gli atti, è Ia prova dei rinnovato interesse intellettuale e político intorno alia figura di Gramsci. Egli ci appare ormai patrimônio comune delia sinistra europea e mondiale nel secolo a venire e insieme un clássico dei pensiero politiCo dei Novecento. Nella prima parte di questo secondo volume, intitolata Ctdtnre, politica, biografia, sono raccolti saggi di Angioni, Cacciatore, Cardia, La Rocca, Montanari, Orrü, Podda, Prost, Rosengarten, Rudas, Schirru, Zanantoni. Nella seconda, dal titolo Influenze e confronti, vi sono saggi di Apitzsch, Coutinho, Di Benedetto, Gajduk, Mameli, Marrocu, Pivetti, Showstack Sassoon, Sini, Soto Reyes Garmendia, Velazquez. Giuseppe Vacca ha insegnato, fino al 1996, Storia delle dottrine politiche alPUniversità di Bari. E presidente delia Fondazione Istituto Gramsci. ISBN 88-430-1466-8 Eirc qo.oüo [i.i.] 9 788843"0U668" ANNALl 1997 FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI O N L U S Direttore Renato Zangheri Comitato scientifico Nicola Badaloni Michele Ciliberto Valentino Gerratana Gastone Manacorda Luisa Mangoni Giovanni Miccoli Cláudio Pavone Giuliano Procacci Silvio Pons Giuseppe Vacca Albertina Vittoria I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a Carocci editore via Sardegna 50, 00187 Roma, telefono 06 / 42 01 01 95, fax 06 / 42 74 79 31 Siamo su Internet: http://www.carocci.it FONDAZIONE ISTITUTO GRAMSCI onlus ANNALl 1997/IX Gramsci e il Novecento Volume secondo A cura di Giuseppe Vacca in collaborazione con Marina Litri 6 » Carocci editore Il presente volume nasce dal convegno internazionale Gramsci e il Novecento svoltosi a Cagliari il 15-18 aprile 1997 con 1’Alto Patronato dei Presidente delia Repubblica, organizzato dalla Fondazione Istituto Gramsci in coUaborazione con ristituto Gramsci delia Sardegna e con il patrocinio di: Fondazione Banco di Sardegna, Regione Autonoma delia Sardegna, Presidenza deUa Regione, Pre- sidenza dei Consiglio Regionale, Assessorato degli Affari General!, Comune di Cagliari, Provincia di Cagliari, Comune di Ales, Comune di Ghilarza, Univer- sità degli Studi di Cagliari, Università 4egli Studi di Sassari. La pubblicazione dei volume è stata tesa possibile grazie al patrocinio delia Fondazione Banco di Sardegna. Si ringrazia la dott.ssa Donatella Di Benedetto per la consulenza scientifica. I* edizione, ottobre 1999 © Copyright 1999 by Carocci editore S.p.A., Roma Finito di stampare nelFottobre 1999 dalle Arti Grafiche Editorial! srl, Urbino ISBN 88-430-1466-8 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 171 delia legge 22 aprile 1941, n. 633) Senza regolare autorizzazione è vietato riprodurre questo volume, anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. índice Parte prima Culture, política, biografía Frank Rosengarten Da «aratore» a «concio» delia storia: Gramsci come segretario dei PCD’i e come prigioniero político dei regime fascista ii Neretde Rudas Reclusione, solitudine e creatività in Gramsci 27 Eugênio Orrü Soggettività, identità, pluralismo 43 Giancarlo Schirru I Quaderni dei cárcere e il dibattito su lingua e nazionalità nel socialismo internazionale 53 Marzio Zanantoni Per una “biografia” delia nazione italiana. Spunti suiridentità nazionale dell’Italia moderna nei Quaderni dei cárcere di Antonio Gramsci 63 Massimo Montanari Gramsci e il Medioevo 79 Maria Rosa Cardia La crisi dello Stato-nazione: pluralismo, autonomia, federalismo in Gramsci 89 Giuseppe Cacciatore Gramsci: problemi di etica nei Quaderni 123 Tommaso La Rocca Gramsci sulla religione: maestro di “laicità” 141 Giulio Angioni Osservazioni su Gramsci, il folclore, la Sardegna 163 Antonio Prost Gramsci e il teatro 171 Giuseppe Podda Alie radiei dei nazional-popolare: Gramsci studente a Cagliari 179 7 Parte seconda Influenze e confronti Anne Showstack Sassoon Indietro nel futuro: Gramsci e il dibattito suUa società»»civile in lingua inglese 189 Luciano Marrocu La tradizione come riconquista: il caso di George Orwell 205 Ursula Apitzsch 1 Gramsci in Germania e ’edizione critica dei carteggio dal cárcere 211 Viktor Gajduk Gramsci in URSS e in Rússia 221 Massimo Pivetti Sulla rilevanza analitica dei Quaderni e la questione delia loro influenza. Riflessioni di un non addetto ai lavori 239 Ernesto Soto Reyes Garmendia Dal corporativismo post-rivoluzionario all’alleanza neoliberale: la ricostruzione dello Stato messicano moderno 263 Marco Velázquez Zapatismo e storiografia delia Rivoluzione messicana: egemonia e dibattito 279 Carlos Nelson Coutinho Volontà generale e democrazia in Rousseau, Hegel e Gramsci 291 Sirio Sini Rapporto partiti e istituzioni. Attualità delia riflessione gramsciana 313 Tonino Mameli Linsegnante come intellettuale tradizionale e moderno 319 Donatella Di Benedetto II fondo Gramsci: un caso di “democrazia telematica” 333 Parte prima Culture, política, biografia 1 Frank Rosengarten Da «aratore» a «condo» delia storía: Gramsd come segretario dei PCD^I e come prígioniero politico dei regime fascista Introduzione Questo saggio intende esaminare il cambiamento di prospettiva e di tattiche nella lotta per il socialismo, cosi come emergono nel pensie- ro di Gramsci allorché egli diventa un prigioniero politico soggetto a quella «lima sottile» carceraria di cui egli stesso riconosce la forza trasformatrice e, a volte, demolitrice'. Che in cárcere qualche cosa cambiasse in lui è certo; occorre tuttavia specificare e determinare, con la massima precisione possibile a questo tipo di indagine, se e come questo cambiamento si ripercuota sul modo in cui egli conce- pisce la nozione di volontà politica e il rapporto fra l’idea deUa vo- lontà politica e la lotta per un nuovo ordine socialista in sostituzio- ne di quello liberale e capitalista. II titolo di questo saggio mi è stato suggerito da una deUe note intitolate Passato e Presente (Quademo 9, paragrafo 53, datato 1932), dove Gramsci riesce a trovare due immagini, quelle dell’aratore e dei condo, ben adatte a evocare il processo di «mutamento moleco- lare» delia sua personalità che, in cárcere, lo rese un uomo diverso da quello che era stato prima dei suo arresto^ Un dialogo. Qualcosa c’è di mutato fondamentalmente. E si può vedere. Che cosa? Prima tutti volevano essere aratori delia storia, avere le parti at- tive, ognuno avere una parte attiva. Nessuno voleva essere “concio” delia storia. Ma può ararsi senza prima ingrassare la terra? Dunque ci deve esse re 1’aratore e ü “concio”. Astrattamente tutti lo ammettevano. Ma pratica mente? “Concio” per “concio” tanto valeva tirarsi indietro, rientrare nel buio, neU’indistinto. Qualcosa è cambiato, perché c’è chi si adatta “filosofi camente” ad essere concio, che sa di doverlo essere, e si adatta. E come la quistione dell’uomo in punto di morte, come si dice. Ma c’è una grande differenza, perché in punto di morte si è ad un atto decisivo che dura un attimo; invece nella quistione dei concio, la quistione dura a lungo, e si ri- presenta ogni momento. Si vive una sola volta, come si dice; la própria II