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Grammatica italiana per stranieri PDF

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az •= © x; ,® Grammatica ITALIANA per stranieri Maria Cristina Peccianti Nomi, verbi, pronomi, preposizioni, frasi... le regole e le eccezioni della comunicazione quotidiana © GIUNTI DemetcA Alla realizzazione dell'opera ha collaborato il professor Massimo Vedovelli www.giunti.it © 1997,2007 Giunti Editore S.p.A. Via Bolognese 165 - 50139 Firenze - Italia Via Dante 4 - 20121 Milano - Italia Nuova edizione: marzo 2007 Ristampa Anno 6 5 4 3 2 2012 2011 2009 2008 Stampato presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. - Stabilimento di Prato Presentazione Quest'opera si propone innanzitutto di aiutare gli stranieri ad apprendere l'ita­ liano e si rivolge sia a studenti che frequentano corsi strutturati di lingua, sia a chi, come molti migranti, ha la necessità di apprendere la lingua attraverso la comunicazione quotidiana. Riteniamo infatti che la grammatica attivi dei meccanismi di osservazione e riflessione sulla lingua che, facendo leva sui processi cognitivi, accelerano e migliorano l'apprendimento di una lingua straniera. Questa grammatica costituisce pertanto un indispensabile strumento di con­ sultazione e approfondimento per gli studenti, per gli insegnanti di italiano come L2 e per tutti gli stranieri che utilizzano l'italiano, in Italia e all'estero. È un'opera completa, ma è nello stesso tempo uno strumento agile e leggero. Poiché si tratta di una grammatica d'uso rivolta a stranieri, la scelta e la descri­ zione dei fenomeni linguistici, così come le spiegazioni grammaticali, sono state fatte in base a criteri di frequenza e di utilità: si è cercato di privilegiare sempre ciò che è fondamentale per poter comunicare in modo efficace e con buona padronanza dell'italiano. Sono state altresì attentamente considerate le strutture della lingua italiana che pongono particolari difficoltà agli stranieri, come le preposizioni o i pronomi personali, di cui sono state date numerose e specifiche regole d'uso. Le descrizioni dei vari fenomeni sono sempre precedute da esempi riferiti alla lingua viva. Il vocabolario e le situazioni sono di tipo familiare e quotidiano, affinché risultino comprensibili anche a chi non ha un livello di competenza linguistica molto alto. Altri esempi illustrano le particolari articolazioni dei fenomeni e le eventuali eccezioni. Le regole non vengono mai date come leggi astratte e indiscutibili. Vengono segnalati i casi in cui la norma è stata modificata dall'uso, facendo riferimento ai diversi livelli della comunicazione e della lingua: parlata, familiare, scritta, formale, settoriale ecc. Le spiegazioni sono brevi; la terminologia usata è, volutamente, quella delle grammatiche tradizionali, poiché riteniamo che sia quella più largamente con­ divisa dalle diverse culture. L'opera è suddivisa in capitoli. Ogni capitolo tratta un fenomeno linguistico e si articola secondo il seguente schema: 1. Esempi che illustrano gli usi del fenomeno nel contesto di una frase. 2. Descrizione generale del fenomeno. 3. Specificazione dei singoli aspetti del fenomeno nell'uso corrente. 4. Eventuali tavole riassuntive delle forme. Le eventuali eccezioni o variazioni d'uso significative del fenomeno vengono sempre indicate in un corpo separato, in modo che siano disponibili per la consultazione, ma che non interferiscano con la riflessione prioritaria sugli elementi più semplici e comuni della lingua. Vengono fornite anche, per eventuali controlli e consultazioni, le tavole com­ plete dei verbi ausiliari, dei verbi regolari delle tre coniugazioni e dei venti verbi irregolari di uso più frequente. Il simbolo 2 rimanda all'indice analitico-glossario, e consente di utilizzare il testo in modo interattivo. Viene così favorita una modalità di apprendimento della lingua non lineare ma "a rete", che rispetta uno dei caratteri fondamen­ tali del sistema linguistico. L'Autrice Indice D La frase..........................................................................................................................................8 La frase semplice • La frase nucleare • L'espansione della frase nucleare • La frase complessa E3 I verbi: modi, tempi, persone, forma,aspetto............................................................................12 I modi • I tempi • Uso dei modi e dei tempi • Le persone • La forma • L'aspetto EH I tipi di verbi................................................................................................................................20 Verbi predicativi e verbi copulativi • Verbi transitivi e intransitivi • Verbi ausiliari • Verbi servili • Verbi fraseologici E9 La coniugazione dei verbi: I verbi ausiliari...............................................................................25 La coniugazione di essere • La coniugazione di avere EH La coniugazione dei verbi: I verbi regolari e irregolari...........................................................28 I verbi regolari • La prima coniugazione: lavare • La seconda coniugazione: temere • La terza co­ niugazione: sentire • La terza coniugazione: finire • I verbi irregolari 03 La coniugazione dei verbi: la forma riflessiva e la forma passiva............................................34 La forma riflessiva • La forma riflessiva: lavarsi • La forma passiva • La forma passiva: essere lavato E3 La coniugazione dei verbi: I verbi pronominali, impersonali, difettivi...................................38 I verbi pronominali • I verbi impersonali • I verbi difettivi E3 I nomi...........................................................................................................................................40 II genere e il numero dei nomi • Il genere dei nomi: maschile e femminile • Il numero dei nomi: sin­ golare e plurale • I nomi invariabili EJ Gli articoli....................................................................................................................................46 Forme dell'articolo determinativo: • Uso dell'articolo determinativo • Forme deU'articolo indeter­ minativo • Uso deU’articolo indeterminativo • Usi particolari dell’articolo EE Le preposizioni..........................................................................................................................49 Classificazione delle preposizioni • Uso delle preposizioni proprie • Uso delle preposizioni proprie • Uso delle preposizioni proprie nei complementi indiretti • Uso delie preposizioni proprie nelle frasi implicite INDICE EB Gli aggettivi qualificativi............................................................................................................61 Genere e numero degli aggettivi qualificativi • Accordo degli aggettivi qualificativi • Posizione de­ gli aggettivi qualificativi • Gradi dell'aggettivo qualificativo EE Gli avverbi...................................................................................................................................67 Formazione degli avverbi • Posizione degli avverbi • Tipi di avverbi • Gradi dell'avverbio EEII numerali....................................................................................................................................76 Gli aggettivi numerali cardinali • Gli aggettivi numerali ordinali • I numerali moltiplicativi, frazio­ nari, distributivi, collettivi EE I pronomi personali...................................................................................................................82 Forme dei pronomi personali • Posizione dei pronomi personali • Uso dei pronomi personali sog­ getto • Uso dei pronomi personali complemento EE I pronomi relativi.......................................................................................................................89 Forme dei pronomi relativi • Uso dei pronomi relativi EE Gli aggettivi e i pronomi possessivi..........................................................................................92 Forme dei possessivi • Uso dei possessivi EE Gli aggettivi e i pronomi dimostrativi.......................................................................................94 Forme dei dimostrativi • Uso dei dimostrativi EE Gli aggettivi e i pronomi indefiniti...........................................................................................96 Forme degli indefiniti • Uso degli indefiniti EE Gli aggettivi e i pronomi interrogativi ed eslcamativi...........................................................100 Forme degli interrogativi ed esclamativi • Uso degli interrogativi ed esclamativi SS Le congiunzioni.......................................................................................................................102 Congiunzioni coordinanti • Congiunzioni subordinanti • Osservazioni sulle congiunzioni subordi- 3! La frase semplice e la frase complessa...................................................................................108 Meccanismi espressivi della struttura della frase La coordinazione......................................................................................................................110 Tipi di proposizioni coordinate iS® La subordinazione...................................................................................................................112 Formadelle proposizioni subordinate • Uso dei tempi verbali nelle proposizioni subordinate espli- &E Le subordinate: causali, temporali, oggettive, soggettive....................................................115 Le proposizioni causali • Le proposizioni temporali • Le proposizioni oggettive • Le proposizioni soggettive 3Î3 Le subordinate: relative, interrogative, indirette, condizionali............................................120 Le proposizioni relative • Le proposizioni interrogative indirette • Le proposizioni condizionali e il periodo ipotetico SS Le subordinate: finali, consecutive, concessive, comparative, modali..................................124 Le proposizioni finali • Le proposizióni consecutive • Le proposizioni concessive • Le proposizioni comparative • Le proposizioni modali ES Le subordinate: avversative, limitative, esclusive, aggiuntive. Le frasi incidentali.............129 Le proposizioni avversative • Le proposizioni limitative • Le proposizioni esclusive • Le proposizio­ ni aggiuntive • Le proposizioni incidentali Essi D discorso diretto e il discorso indiretto............................................................................... Passaggio dal discorso diretto a quello indiretto I suffissi • Gli alterati • I prefissi • I composti Si!i II lessico...................................................................................................................................14? Le parole semplici e le parole complesse • Le parole polisemiche • I sinonimi • Le parole omoni­ me • Le parole straniere • Le polirematiche • I livelli del lessico Le forme di cortesia • I turni di parola • Salutare e presentarsi • Chiedere ed esprimere l'ora ■» Usi e strutture particolari della lingua parlata I suoni e la grafia • Le vocali • Le consonanti • Le semiconsonanti e le semivocali • La divisione in sillabe • L'accento • L'elisione • Il troncamento • Le maiuscole • La punteggiatura Andare • Bere • Dare • Dire • Dovere • Fare • Morire • Piacere • Potere • Sapere • Scegliere 1• Sta- re • Tenere • Tradurre • Uscire • Vedere • Venire • Volere Indice analitico-glossario..............................................................................................................188 a La frase 1. Vieni domani ai cinema? 2. La sera, se non è troppo stanco, Paolo va al cinema. La frase è un'unità autonoma della comunicazione che ha un senso, ed è di soli­ to formata da più parole (1,2). ■ La frase semplice 1. Antonio va a casa. 2. Antonio non va a casa. La struttura linguistica di base è formata da una frase semplice o proposizio­ ne semplice (1, 2). Le frasi semplici possono essere dei seguenti tipi. • Frasi enunciative: contengono una semplice enunciazione, cioè una dichia­ razione o una descrizione; non hanno una intonazione particolare e si distin­ guono in enunciative affermative (1) e enunciative negative (2). • Frasi interrogative: pongono una domanda; nella lingua parlata sono carat­ terizzate da una intonazione ascendente (l'intonazione sale sull'ultima parola), nella scrittura sono caratterizzate dal punto interrogativo. Le frasi interrogative sono spesso introdotte da avverbi, pronomi o aggettivi interrogativi B : Quando va Antonio a casa? O Nelle frasi interrogative il soggetto può stare prima o dopo il predicato: Antonio va a casa?/ Va a casa Antonio? 1. LA FRASE • Frasi esclamative: esprimono un sentimento di sorpresa, ammirazione, indi­ gnazione, volontà; nella lingua parlata sono caratterizzate da un'intonazione discendente, nella scrittura sono caratterizzate dal punto esclamativo. Qualsiasi frase enunciativa può diventare esclamativa: Antonio va a casa! Le frasi esclamative sono spesso introdotte da avverbi, pronomi o aggettivi esclamativi: Quanto mi dispiace!/Com'è bella questa città! Nell'uso corrente ci sono inoltre molte particolari espressioni esclamative: Che peccato! / Quante storie! / Che meraviglia!, ecc. • Frasi volitive: esprimono un comando, un desiderio, un invito, un'esortazio­ ne. Queste frasi possono essere costruite in vario modo. Spesso sono anche fra­ si esclamative: Pensateci bene. /Sbrigatevi! ■ La frase nucleare Soggetto Predicato Complemento Attributo Nome, Pronome Verbo Nome, Avverbio Aggettivo 1. Piove. 2. Io parlo. 3. temsmma________ abbraccia il bambino. La frase nucleare è una frase semplice formata solo dagli elementi assoluta- mente necessari per esprimere un significato. La frase nucleare può essere formata: - dal solo predicato (Piove ); - dal predicato e dal soggetto [Io parlo.); - dal predicato, dal soggetto e da alcuni complementi (La mamma abbraccia il bambino.). © Non sempre il soggetto di una frase viene espresso. Quando il soggetto è rappresen­ tato da un pronome personale è normale non esprimerlo: Che cosa fai? Mangio. O Soprattutto nella lingua parlata e nei titoli dei giornali si possono trovare delle frasi sen­ za verbo, che si chiamano frasi nominali: Oggi sciopero dei metalmeccanici. 1. LA FRASE ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ L'espansione della frase nucleare Soggetto Predicato Complemento Complemento Attributo diretto indiretto 1. Pa olo legge un libro di italiano. 2. Io parlo a voce bassa. La frase nucleare si può espandere, cioè arricchire di altri elementi, che dan­ no ulteriori informazioni sul soggetto e sul predicato. Le espansioni prendono j il nome di complementi. Il complemento che indica l'oggetto dell'azione espressa dal verbo si chiama I complemento diretto o complemento oggetto, ed è l'unico complemento che non è introdotto da una preposizione. Tutti gli altri complementi si chiamano complementi indiretti e sono in gene­ re introdotti da una preposizione S. I complementi indiretti possono servire: - a specificare Complemento di specificazione: Dov'è l'Uffìcio del turismo? - ad indicare il destinatario dell'azione Complemento di termine: Ho regalato un bel libro a Giorgio. - ad indicare la collocazione nello spazio di un'azione o di un evento Complementi di luogo: Quando venite a Siena? - ad indicare la collocazione nel tempo di un'azione o di un evento Complementi di tempo: Vado al mare per due settimane. - ad indicare il modo in cui si svolge un'azione Complemento di modo: Peter studia l'italiano con impegno. - ad indicare il mezzo con cui si compie un'azione Complemento di mezzo: Vado a scuola in bicicletta. - ad indicare la causa per cui si compie un'azione o avviene qualcosa Complemento di causa: Non siamo potuti uscire per la pioggia. - ad indicare la persona, l'animale o la cosa che compie l'azione o che è responsabile di un evento nella frase passiva S Complemento d'agente: Il concerto è stato diretto da Riccardo Muti.

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