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Glycymeris (Glycymeris) insubrica (Brocchi, 1814) nelle acque antistanti la costa romagnola (Mollusca Bivalvia Glycymerididae) PDF

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Quqderno di studi e Nofizie di storio Nqturqle dello Romogno Quad. Studi Nat. Romagna, 16: 15-20,f ebbraio 2002 lssN 1123-6787 Emidio Rinaldi GLYCYMERSI (GLYCYMERIS)IN SUBRICA (BROCCHI, 1814) NELLE ACQUE ANTISTANTI LA COSTAR OMAGNOLA (Mollusca Bivalvia Glycymerididae) Riassunto L'autore segnala i primi reperimenti di esemplari vivi di Glycymeris (Glycymeris) insubrica (Brocchi, 1814) nel tratto di spiaggia che unisce Cervia a Cesenaticoe suppone che siano collegati alla presenzad i biocenosi SFBC (PÉnÈs& PrcRRo,1 964)a l largo della costar omagnola; riporta, inoltre, alcune notizie sulla presenzadi questo Bivalve in tempi remoti nelle acque prospicienti il litorale romagnolo. Summary [Glycymeris (Glycymeris) insubrica (Brocchi, ]814) in sea waters infront of Romagna coastl The author reports the first record of alive specimens of Glycymeris (Glycymeris) insubrica (Brocchi, 1814) from a beach of the Adriatic Sea between Cervia (Ravenna province) and Cesenatico (Forlì province) with some information on its occuffence in past times off the coast of Romagna. Key words: Bivalvia, Glycymerididae, Glycymeris insubrica, Adriatic Sea. Introduzione Ai primi di gennaiod el 2000,n el tratto di spiaggiatraCervia( RA) e Cesenatico (FC), rinvenni nove esemplarid i Glycymeris( G.) insubrica (Brocchi, 1814).L e dimensionid elle conchigliee ranoc ompresef ra i 38-40m m e sei di questie sem- plari esibivanoa ncorai l molluscov ivo. Ugualmenteq, ualcheg iorno prima e nel- lo stessoa renile,I 'amico Paolo Cameranid i Forlì aveva rinvenuto tre esemplari di questas pecie di cui due presentavanofr a le valve tracced elle loro parti molli. Il Sig.L uciano Sartini,u n pescatored i Cervia,a i primi dimarzod el2001 rinveni- va a J -8 miglia al largo di Cervia altri esemplariv ivi. Il ritrovamento di questa specied estau n certo interessep, oiché la suap resenzalu ngo la costar omagnola parrebbed ocumentatas olo per tempi molto antichi. t5 Sistematica Ordo: Arcoida Stoliczka,l gTI Superfamiglia: LimopsoideaDall, 1895 Famiglia: GlycymerididaeN ewton, Ig22 Genere: GlycymerisD a Costa,T 778.( = pectunculusL amarck, I7gg, nec Da Costa,1 778) Glycymeris (Glycymeris) insubrica (Brocchi. 1g 14) Morfologia della conchiglia Questas pecie,c onosciutain passatoa nchec on i nomi di G. cor (Lamarck, lg05) o di G. violacescens( Lamarck, 1819), presentau na conchiglia di forma suborbiculata( Fig. 1), più sottile rispettoa lle altre specie" ong.nèri e può rag- giungered imensionid i 50-60m m. Gli umboni si trovanoi n posizionem ediana,p iù o menop rominentie ravvicinati. L'ornamentazioneè costituita da strie radiali intersecated a altre strie concentri- che che formanou na specied i reticolo,p iù evidentei n prossimitàd egli umboni. Possiedeu n coloreg rigio-violaceou niforme,t alorac on flammuleb iancastreir re- golari. Il periostacoè sottile,o mogeneo,le ggermentev ellutatoi n prossimitàd el margine.L a cernieraè di tipo tassodontec on i denti centralip iccoù e quelli late- Fig. l. Glycymeris insubrica (Brocchi, l814) - A. vista faccia esterna.- B. vista faccia inrerna. t6 rali forti e obliqui. Il margine interno è crenulato. Comunementel a speciep resentau n elevato polimorfismo, anche all'interno di una stessap opolazione( MENnsrNI1,9 80), che interessail colore e i principali parametric onchigliari. Questoh a dato luogo in passatoa ll'istituzione di numero- sev arietà.C osx (1937: 92) perI 'Adriatico settentrionalnee elencaq uattro:a lbina Coen.,p allida B.D.D., obliquata Rayneval& Ponzi, uniradiata Coen Secondo PanBNzaN(1 974: 5I) obliquata è la morfo tipica di questea cque.M oNrnnoslro "È (1892:154)I 'ha cosìd escritta: unaf orma obliquae più pianaa coloritou nifor- me scuroc he tira al violaceoa ll'interno e all'esterno...I 'epidermides ottilissimo e caduco. I giovani esemplari morti sulla spiaggia mostrano varietà di colorito marmorate.".B RAMBILL&A CeNraLUpp(1I 978)h annop ostoa confronto,c on me- todi biochimici e biometrici statistici,u na popolazioned ell'alto Adriatico, della lagunav eneta,c on una del bassoT irreno e altre due pleistocenichep relevatei n differenti livelli della successioned el torrente Stirone (Parma),a rrivando alla conclusionec he le due popolazionia ttualir appresentandou ep recisie cotipid ella "sono stessas peciee che le due popolazioni fossili inseribili sulla direzione evolutiva che condurrà alle attuali popolazioni di tipo adriatico". Gli esemplari rinvenuti lungo la costar omagnolav annoi nvecer iferiti alla forma tipica. Ecologia G. insubrica appartienea l gruppo dei Bivalvi filibranchi, è sospensivora, psammofila,p uò muoversi liberamentee , come tutti i rappresentantdi ella sua famiglia,n on possiedeil bisso.L ocalizzatan el substratom obile dell'infralitorale, PÉnÈs& PIcnno( 1964: 58) la ritengonos peciec aratteristicae sclusiva della "Sabbie biocenosdi elle fini ben selezionatdee l substratom obiled ell'infralitorale" (SFBC),m a è citataanchein sedimentia sabbieg rossolanen on calibrate( Muxnsnr, 1980).S econdoP ÉnBs& PIceno( 1964)l e SFBC hannoc aratteristicheo mogenee in tutto il Mediterraneoe nell'Adriatico; il loro limite superioreè intorno ai 2,5 "sabbie metri di profondità,d ove finisce la Biocenosid elle fini superficiali" (SFS), e quello inferiore intorno ai 25 metri. Esse si estendonop er vaste aree lungo i fondali delle coste o dove i golfi sono sufficientementea mpi, come ad esempio nel Golfo Baratti (Piombino) (BncI & ConsBlrr,1984)e d inoltre presentanof,r a i molluschi, un elevato numero di specie caratteristichec on netta prevalenzad t Bivalvi. Ar-eprre t al. (1998),d ocumentanola presenzad i biocenosiS FBC lungo tutta la costad ell'alto Adriatico dal delta del Po al golfo di Trieste. Segnalazioni per la Romagna Questas pecieè statam essai n elencod a ZeNcsenr( 1969: 1767)f ra i Molluschi "rigettati marini dal mare" sulle spiagger omagnole.E ffettivamente,n ella colle- T] zionemalacologicad i questoA utore, pressoi l Museo Civico di StoriaN aturale di Verona,s ono presentid ue valve che durantei l mio lavoro di revisione di questa collezione (RrNer-u,1 985)h o potuto esaminarec on attenzioneQ. uestes i presen- tano senzap eriostracoe ffacciadel ligamento,i noltre di un color rosa antico e non violaceo.S onos omigliantii n tutto a quelles ubfossilii nclusei n abbondanzaftar depositi sabbiosie ghiaiosi dell'entroterrar omagnolo e che fiancheggianoi l lito- ralè da Cesenaticoa Ravenna.Q uesti depositi marini, che in passatos ono stati fonte di attività estrattivap er numerosec ave, sonoi nterpretatid a VeccIANI( 1960) come materiali trasportati,i n sensol ongitudinale alla costa,d a correnti di riva o litorali provenientid a SE. In particolarel 'analisi litologica dei ciottoli indica il loro luogo d'origine nelle conoidi dei fiumi marchigiani, compresi tra Fano ed Ancona, e del fiume Marecchia.L Autore suggeriscein oltre una loro età colloca- ta prima dell'epocar omana,f orse in epochep reistoriche.I resti di G. insubrica "Venus, rono associatai d altri di Bivalvi del genere Mactra, Donax, Cardium" e, anche se occasionalmente,a resti di manufatti romani, il tutto sarebbef luitato insiemea l materialec iottoloso.I l fatto che le valve di questas pecie si presentino "Osservo coloraten on deved estarem eraviglia.S ncco( 1898:3 5) rilevava: inol- tre che non pochi esemplaris ia del Pliocene,s ia anched el Miocene,c onservano ancorai l colore originale, violacescentee zonata,c he è affatto identico a quello degli esemplariv iventi". È possibileq uindi che i resti spiaggiatit rovati daZanghett non ruppresentinou na documentazioned i biocenosi attuali, ma provenganod a una antica tanatocenosip robabilmentep resentem olto al largo dalla costa romagnola. D'altronde nel tratto di spiaggia qui menzionato è facile rinvenire conchigliee rosee fratturated all'aspettod ecisamented i resti subfossili. E' per questom otivo che,i n Rnnlu (1991),e spresslie mie perplessitàs ullap resenzad i questas pecielu ngo la costar omagnolaa nchep erchém ai mi erac apitatod i rinve- nirla in trent'annid i osservazionei di ricercai n questea cque. Conclusioni SecondoC oL.q.Nro(N1r9 78:9 1), nell'Adriatico,l a granulometriad ei sedimentiè il fattorec hep iù influenzal a distribuzionedeiM olluschi. QuestoA utore (CoI-nNroNr, Igiy) ed altri (VArovn, 1949;S cRccrNr1, 967;vnNS rnaArENl,9 1O) hannod efinito alcunea ssociazionai Molluscht caratteristichep er questom are,f ra cui una, deno- minata "Associazionea Chamelaeag allina", specificad ei fondali sabbiosil itora- li. Sarebbed efinitaa nchep er la presenzad r Dosinía lupinus, Donax semistriatus, Sphaeronassma utabilis,d i Solenidie Tellinidi. Questas i sviluppad ai 5-7 metri fino a circa 10-15 metri di profondità e si estenderebbeq uasi ininterrottamente davanti alle costep iù settentrionalid ell'alto Adriatico fino a Pescara( CoI-aNrom, 1972:88-89). Essendoq uestap articolarea ssociazionec ostituitad a diverses pecier eputatec ome caratteristichee sclusiveo preferenziali della biocenosi SFBC, standoa Psnes& 18 PrcRno,( 1964) e Prcann (1965), essap uò esserer itenuta come una zoocenosi pro- pria di questa biocenosi e propria dei fondali sabbiosi dell'Adriatico centro-set- tentrionale. La presenza di G. insubrica lungo la costa romagnola è certamente correlabile a questa associazione. Si tenga inoltre presente che la specie è abba- stanzacomune lungo tutto la costa veneta; Cesaru & MrzzaN (1994) ad esempio la segnalano frequente nell'area di Porto Lido (VE), mentre CossIcNnu et al. (1992) la definiscono comune nelle acque del medio Adriatico e in questo contesto, Ruccmnr (1949) già la citava fra le specie rigettate dalle onde sulla spiaggia di Fano. Ringraziamenti Ringrazio sentitamente I'amico Dr. Cesare Tabanelli per gli ottimi consigli che mi ha dato, per l'aiuto nella stesura di questo lavoro e nelle ricerche bibliografiche, e il Dr. Gabriele Fiumi per la trascrizione del testo a computer. Bibliografîa Alerpr F., DEr-la SBra G., GonrupF ., LaNonI P. & Onel G., 1998 - Fattori climatici ed edafici e popolamentib entonici dell'Adriatico settentrionalee del Golfo di Trieste.I n: "Evoluzione Atti del convegno dello statot rofico in Adriatico: analisi degli interventi attuati e future linee di intervento". Marina di Ravenna,2S-29s ettembret 995. Regio- ne Emilia-Romagna:7 l- 80. Brncr V. & ConspLLCr ., 1984- Contributo alla conoscenzad ella malacofaunad i un fondo SFBC (Pérès& Picard, 1964).B oll. Malacologíco,M ilano: 20 (5-8): Ill-130. BRe\,relLLaG . & ClNrar-upprG ., 1978 - Studio biochimico e biometrico di popolazioni attuali e fossili del lamellibranco Glycymeris violacescensL K. Atti Ist. Geol. Univ. Pavia,2 7: 25-35. CpsanrP .& }y'rtzzANL ., 1994- Dati sulla malacofaunam arina costierad el veneziano.B oll. Mus. Civ. St.N at. Venezia,43(1992)1: 19-190. CoBNG ., 1937 - Nuovo saggio di una Sylloge Molluscorum Adriaticorum. R. 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