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GIROTONDO commedia in dieci quadri di Arthur Schnitzler traduzione di Gianni Lamanna PDF

100 Pages·2007·0.15 MB·Italian
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GIROTONDO commedia in dieci quadri di Arthur Schnitzler traduzione di Gianni Lamanna PERSONAGGI la prostituta il soldato la cameriera il giovane la signora il marito la donnina il poeta l’attrice il conte PROLOGO Coreografia sulla musica di A. Parson. Con una musica entra una dama in un immaginario immenso salone. Riceve un fiore gettatole da un ignoto galante. Entra uno sconosciuto con fare minaccioso che la insegue, il rincorrersi frenetico termina con la giovinetta che viene violentata. Le figure si congelano per un istante e con il cambio del brano musicale (“Sul bel Danubio blu” di Strauss) entrano tre coppie che mimano incontri galanti prima di ballare. Dall’alto cala un lampadario. 1 QUADRO I - LA PROSTITUTA E IL SOLDATO C’è un séparé. La scena rappresenta una strada. PROSTITUTA (entra cantando) Bei der Kaserne vor der Grossen Tor, stand eine Laterne und steht sie noch davon…. SOLDATO (giunge fischiettando) PROSTITUTA Vieni angelo bello!… Non vuoi venire con me? SOLDATO Ah! Sono io l’angelo bello? PROSTITUTA Ma certo, chi vuoi che sia? Su vieni con me. Sto qui vicino! SOLDATO Non ho tempo. Debbo tornare in caserma. PROSTITUTA In caserma? C’è sempre tempo per tornarci! Con me si sta meglio. SOLDATO (avvicinandosi) Può darsi. PROSTITUTA (le sembra di vedere un’ombra) Può venire una guardia da un momento all’altro. SOLDATO Che storie, la guardia? Ce l’ho anch’io l’arma! PROSTITUTA Su, vieni! 2 SOLDATO Lasciami stare, non ho soldi. (fa per andare) PROSTITUTA Non te ne chiedo di soldi. SOLDATO (si ferma) Non vuoi soldi? PROSTITUTA I borghesi pagano, ma un tipo come te mi può avere quando vuole, per la sua bella faccia. SOLDATO Ma di’ un po’, sei mica quella di cui mi ha parlato Huber… PROSTITUTA Non ne conosco di Huber. SOLDATO Devi proprio essere quella. Lo so… Nel caffè della Schiffgasse… vi siete incontrati là. PROSTITUTA Ne ho incontrati tanti al caffè… SOLDATO E allora andiamo, su andiamo. PROSTITUTA Che fretta, adesso! SOLDATO Che bisogno c’è di aspettare ancora? Poi alle dieci debbo essere in caserma. Stai lontano? PROSTITUTA Dieci minuti. SOLDATO È troppo lontano! 3 PROSTITUTA Da quando sei sotto? SOLDATO Che t’importa? Dammi un bacio. (si baciano) PROSTITUTA È quello che preferisco, quando uno mi piace. SOLDATO A me no, non vengo da te. Stai troppo lontano! PROSTITUTA Sai cosa devi fare? Vieni domani nel pomeriggio. SOLDATO D’accordo, dammi l’indirizzo. PROSTITUTA Ma poi va a finire che non vieni. SOLDATO Se ti dico di sì! PROSTITUTA Sai cosa facciamo? Se questa sera è troppo lontano, il Danubio è così tranquillo, a quest’ora non viene nessuno. SOLDATO Non sta bene… PROSTITUTA Con me sta sempre bene. Vieni adesso. Chissà se domani saremo vivi! SOLDATO E allora facciamo in fretta su… PROSTITUTA Sta attento. È buio. Se scivoli, cadi nell’acqua! 4 SOLDATO Sarebbe la soluzione migliore. PROSTITUTA Aspetta, c’è una panca qua vicino. SOLDATO Li conosci bene i posti tu! PROSTITUTA Mi ci vorrebbe un tipo come te per amante. SOLDATO Sarei troppo innamorato. PROSTITUTA Te lo farei passare! SOLDATO Vieni qui, vicino. (stringendola) PROSTITUTA Sta’ ben appoggiato. SOLDATO Niente paura… (scompaiono dietro il séparé) Un dolce valzer copre l’estasi della coppia. PROSTITUTA Sulla panca sarebbe stato meglio. SOLDATO Qui o là… Su scostati. PROSTITUTA Che fretta… SOLDATO Devo tornare in caserma, sono già in ritardo. 5 PROSTITUTA Vai, vai… Come ti chiami? SOLDATO E che te ne importa di come mi chiamo? PROSTITUTA Io mi chiamo Leocadia. SOLDATO Che razza di nome! Non l’ho mai sentito. PROSTITUTA Amore… SOLDATO Cosa vuoi? PROSTITUTA Dieci soldi per il portinaio, me li dai? SOLDATO Ma per chi mi hai preso? Servo umilissimo, Leocadia… PROSTITUTA Beccamorto! 6 QUADRO II - IL SOLDATO E LA CAMERIERA Musica. Con un valzer entrano due coppie. Una balla e l’altra porta una panca camminando al ritmo del brano musicale. Le coppie escono. Entrano ballando il soldato e la cameriera. La musica si sente in sottofondo fino a scomparire. CAMERIERA Adesso mi dica, perché ha voluto venir via a tutti i costi. (smette di ballare) Era così bello. Mi piace tanto ballare. SOLDATO (la stringe in vita e ride imbarazzato) CAMERIERA E adesso non balliamo più. Perché mi stringe così? SOLDATO Come si chiama? Caterina? CAMERIERA Lei ha sempre in testa una Caterina. SOLDATO Ma sì, ma sì… Maria! CAMERIERA È buio. Ho paura. SOLDATO Quando è con me non c’è da aver paura. Grazie al cielo, i muscoli li ho buoni! CAMERIERA Ma dove mi porta? E tutto deserto. Venga, torniamo indietro… È così buio! SOLDATO (fa luce con il suo accendino) Ecco un po’ di luce. Ah! Tesoro bello! 7 CAMERIERA Che cosa fa! Se l‘avessi immaginato! SOLDATO (si accende una sigaretta) Che mi cadano gli occhi, se oggi da Swoboda ce n’era una più grassottella di lei, signorina Maria. CAMERIERA Ha provato con tutte? SOLDATO Ballando si sentono tante cose! CAMERIERA Ma con quella bionda con la faccia storta ha ballato più che con me. SOLDATO È una vecchia conoscenza di un mio amico. CAMERIERA Del caporale con i baffi arricciati? SOLDATO No, di quel borghese, sa, che era seduto in principio vicino a me e che parlava con tanta foga… CAMERIERA Ho capito. Un ragazzo in gamba. SOLDATO Ha tentato un approccio? Cosa le ha fatto? CAMERIERA Ma no, ho visto come faceva con le altre… SOLDATO Dica un po’ signorina Maria… CAMERIERA Stia attento ché adesso mi brucia con la sua sigaretta.

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PROLOGO. Coreografia sulla musica di A. Parson. Con una musica entra una dama in un immaginario immenso salone. Riceve un fiore gettatole da
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