Jean, un tempo perdigiorno, è la più giovane degli immortali. Per questo motivo gli uomini che vogliono carpire il segreto della sua razza non sanno niente di lei: un’occasione unica per avvicinarsi con l’inganno alla loro organizzazione. Jean riesce a conoscere e a sedurre il loro direttore, ma ci sono altri giocatori, in questo gioco d’ombre. I primi nemici degli Osservatori, infatti, sono esseri longevi quanto gli immortali, ma notturni e sanguinari... Per di più il creatore di Jean, Gilles, è lontano, forse morto, forse semplicemente disperato. Jean dovrà stare molto attenta e dovrà imparare a non avere pietà, se vuole rivederlo.
"Lui la guardò in silenzio per qualche secondo. «Potresti toglierti anche il vestito» disse, alla fine.
«Potrei, ma poi non avresti più niente da immaginare».
Cooper sorrise leggermente. «In effetti, sto immaginando delle cose».
Jean ne era perfettamente consapevole. La immaginava succhiargli il cazzo con espressione vogliosa e la immaginava toccarsi da sola le tette e sgrillettarsi.
«Che cosa?» chiese, comunque.
«Sto immaginando...» mormorò lui, con il respiro lievemente accelerato, «...che infili le mani nella tua scollatura e ti stringi i capezzoli tra le dita».
Jean ridacchiò, fingendosi sbronza. Poi tirò fuori un seno dalla propria scollatura e si leccò la punta di un dito, per poi passarsela sul capezzolo.
«Stringilo» disse lui.
Era sbronzo e molto eccitato. Jean vedeva la sagoma del suo cazzo, duro, lungo la sua coscia destra, sotto ai pantaloni. Sorrise e strinse il proprio capezzolo. Aprì leggermente la bocca e, un istante più tardi, emise un gemito.
«Vieni qua» mormorò lui, posando il bicchiere. «Vieni qua a quattro zampe, gattina»."
CONTIENE SCENE ESPLICITE - CONSIGLIATO A UN PUBBLICO ADULTO