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Georgia. Paese d’oro e di fede. Identità e alterità nella storia di un popolo PDF

129 Pages·2016·5.91 MB·Italian
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Preview Georgia. Paese d’oro e di fede. Identità e alterità nella storia di un popolo

La profonda coerenza millenaria della Georgia colpisce chi guarda a questo mi- rabile Paese dal di fuori, così come serve da sfondo naturale per sostenere e ali- mentare la consapevolezza nazionale dei georgiani. In questa luce, la Georgia appare come un modello esemplare di una comunità umana che si mantiene integra nel tempo, un tempo davvero molto lungo. Da un lato, il senso di identità affonda le radici in un ricchissimo humus naturale e spirituale. Dall’altro, questa stessa identità si rafforza nel confronto con l’altro, nutrendosi nella pace e potenziandosi nel conflitto. Un modello esemplare. Per questo lo proponiamo, volendo riconoscere il valore e il coraggio di un popolo, relativamente piccolo come numero, ma inalterabil- mente fedele a se stesso, pur nel mezzo di traversie inimmaginabili. Lo facciamo additando alcuni dei fattori che hanno contribuito a rendere possibile questo fenomeno. Leggiamo qui una splendida affermazione della capacità umana di sentirsi uniti come gruppo, e di relazionarsi agli altri attraverso la propria unicità. Se è vero che nessun uomo è un’isola, è altrettanto vero che nessuna nazione è un’isola. La Georgia ce lo mostra con tutta l’eloquenza della grande storia. Stranieri, guardiamo alla Georgia dal di fuori. Ma assorbiti dalla bellezza del suo paesaggio e della sua storia, della sua architettura e della sua arte, del suo fedele aderire a una propria identità ben definita, ci sentiamo ancorati alla sua ricchis- e sima esperienza umana. Che la Georgia vuole condividere. d a cura di e f di Marilyn Kelly-Buccellati e o Marilyn Kelly-Buccellati è Professor Emerita della California State Univer- or Georgia sity, Los Angeles e visiting professor presso il Cotsen Institute of Archaeology d’ della UCLA. Attualmente scava in Georgia con una missione archeologica di Ca` se e Foscari. Con il marito Giorgio ha condotto scavi e ricognizioni archeologiche a P in Iraq, Turchia, Caucaso e soprattutto in Siria, dove da trent’anni è direttrice a. degli scavi dell’antica città di Urkesh. Oltre alla pubblicazione documentaria dei gi suoi scavi a Terqa e Urkesh, è nota soprattutto per i suoi studi sulla Mezzaluna or e Fertile Esterna e sulla glittica, la ceramica e vari aspetti interpretativi dell’arte e G della cultura siro-mesopotamica. Paese d’oro e di fede Identità e alterità nella storia di un popolo In copertina euro 15,00 Arcangelo Gabriele. Frammento della scena dell’Annunciazione, www.sefeditrice.it XI secolo, chiesa di Ateni Sioni Georgia Paese d’oro e di fede Identità e alterità nella storia di un popolo a cura di Marilyn Kelly-Buccellati con l'assistenza di Giovanni Santambrogio Georgia. Paese d’oro e di fede. La mostra è stata realizzata Identità e alterità nella storia di un popolo con il prezioso contributo di Fondazione di Studi dell’Arte Orafa e dei Suoi Protagonisti Mostra realizzata per la XXXVII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli Ministero della Cultura Georgiano A cura di Marilyn Kelly-Buccellati e il Museo Nazionale della Georgia Per le immagini e i calchi degli oggetti si ringrazia Museo Nazionale della Georgia Con la collaborazione di Marco Rossi, Alessandro Rovetta, Giovanni Santambrogio con alcuni studenti dell’Università Cattolica di Milano In particolare hanno collaborato Liceo Artistico della Fondazione Sacro Cuore di Milano per il plastico della Chiesa di Ateni Liceo Don Carlo Gnocchi di Carate Brianza per il plastico Un particolare ringraziamento a della Chiesa di Ghelati Fondazione Dignitatis Personae di Domodossola Centro Servizi del Territorio Progetto allestimento Emma Florio Noleggio della mostra Progetto Impianti Tecnologici Meeting Mostre Sound D-Light srl [email protected] www.meetingmostre.com Progetto grafico Isabella Manucci Con il contributo di Stampa Immaginazione Catalogo Società Editrice Fiorentina A cura di Marilyn Kelly-Buccellati © 2016 Società Editrice Fiorentina isbn: 978-88-6032-388-0 via Aretina, 298 - 50136 Firenze tel. 055 5532924 Proprietà letteraria riservata [email protected] | www.sefeditrice.it Riproduzione, in qualsiasi forma, intera o parziale, vietata facebook account: www.facebook.com/sefeditrice Progetto grafico e impaginazione twitter account: @sefeditrice Andrea Tasso (borgoognissantitre) Indice Premessa 5 2. Il Paese dell’oro 42 Marilyn Kelly-Buccellati Nino Lordkipanidze La Georgia prima del mito del Vello d’Oro 43 Prefazione 9 Il Vello d’oro 43 David Lordkipanidze Lo sfondo storico 44 La “Colchide ricca d’oro” 46 Introduzione 10 Regno di Kartli (Iberia) 50 Marilyn Kelly-Buccellati 3. Conversione Lo sfondo della storia antica 11 e spiritualità 52 Una ecumene originaria nel Caucaso 11 a cura di Giovanni Santambrogio Il valore formativo dei fattori culturali 12 La rilevanza per la Georgia di oggi 13 Gli inizi 53 La Georgia e noi 13 La leggenda di Elioz 53 La mostra 14 Il ruolo di santa Nino 53 I primi secoli 54 A volo d’uccello 16 Il sesto secolo: il monachesimo 54 Marilyn Kelly-Buccellati e Giovanni Santambrogio A difesa dell’ortodossia di Calcedonia 56 I luoghi e i tempi (stanza 1) 17 Un’affermazione identitaria 57 Agli albori (stanza 2) 18 Il periodo classico nei secoli XI-XIII 59 “Una croce fatta di tralci di vite...” (stanza 3) 18 La resistenza 59 L’amore delle lettere (stanza 4) 23 Una vita nuova 60 Un’esplosione di creatività (stanza 5) 25 Il realismo della parola 61 Il cuore e la mente: Ghelati (stanza 6) 27 4. La scrittura La biografia di una chiesa: Ateni (stanza 7) 27 e l’umanesimo georgiano 62 La Georgia oggi (stanza 8) 29 a cura di Giovanni Santambrogio 1. I grandi periodi storici 30 La scrittura georgiana antica 63 a cura di Giovanni Santambrogio Varie tipologie 63 Il paesaggio 31 Iscrizioni di Bolnisi Sioni 63 Una cultura millenaria 31 La funzione culturale dei monasteri 65 Il periodo tardo-antico 32 Filiazioni monastiche fuori della Georgia 68 L’occupazione straniera 36 Un canale di opere altrimenti ignote 69 Una dinastia millenaria 39 Re Davide e l’età classica 69 I regni di Davide il Costruttore e di Tamara 39 La regina Tamara 70 I periodi più recenti 41 La resistenza 73 5. Architettura e decorazione 7. La chiesa di Ateni Sioni 108 delle chiese georgiane 74 a cura di Giovanni Santambrogio Marco Rossi e Alessandro Rovetta Storia della chiesa 109 I grandi periodi dell’architettura 75 La struttura architettonica 109 Particolarità stilistiche 76 Pitture murali 111 Una nuova monumentalità 79 Ideologia e stile 115 Decorazione scultorea 81 Iscrizioni di Ateni Sioni 115 Recinzioni e varchi 82 Le croci 83 8. Storia recente della Chiesa Le pitture murali 85 ortodossa georgiana 118 Mikheil Tsereteli 6. Davide IV il Costruttore La Chiesa ortodossa georgiana sotto gli zar 119 e il monastero di Ghelati 88 Quattro anni di libertà 120 a cura di Giovanni Santambrogio L’era sovietica 120 Il complesso monastico 89 Oggi 120 L’Accademia 93 Ricostruzione 121 La chiesa della Natività della Vergine 93 Il mosaico 95 Conclusione 122 Il nartece 96 Marilyn Kelly-Buccellati Le pitture murali antiche 97 Le pitture murali più recenti 98 Bibliografia 124 La chiesa di San Giorgio 101 La chiesa di San Nicola 102 Crediti fotografici 126 Il campanile 102 Il Vangelo miniato 102 Collaborazioni 127 La croce processionale e il medaglione 103 Il trittico di Khakhuli: storia 103 Il trittico di Khakhuli: analisi stilistica 106 Premessa Marilyn Kelly-Buccellati Nel 2014 ebbi l’occasione di organizzare per il Mee- mo, ottenendole da varie fonti in Georgia. A lei dobbia- ting di Rimini una mostra sulla Siria, Dal profon- mo anche tutto il materiale informativo per i capitoli 1, 3, do del tempo, e quella felice esperienza mi diede 4, 6 e 7. È in base a questo materiale e alla nostra ricerca l’impeto di pensare a quest’altra mostra. Avendo parte- che Giovanni Santambrogio e io abbiamo prodotto i testi cipato alle missioni archeologiche dell’Università di Ca’ di carattere didattico che si trovano in questo catalogo. Foscari in Georgia, sotto la direzione dell’amica e collega Desidero quindi ringraziarla vivamente per averci aiuta- Elena Rova, avevo ripreso contatto con gli amici e col- to, con un’infinita cura per i particolari e un’instancabile leghi georgiani che conoscevo dagli inizi della mia atti- attenzione per quello che è importante, a meglio fami- vità scientifica, contatti che non si erano mai spenti, ma gliarizzarci con la storia e la profonda eredità culturale erano rimasti in sospeso. Un ulteriore impeto per questo della Georgia. Naturalmente, i fini della mostra e di que- mio nuovo inizio di un programma di ricerca in Georgia sto catalogo erano di carattere essenzialmente didattico, venne dall’invito del prof. Tamaz V. Gamkrelidze, allora e quindi non abbiamo potuto includere tutto quello che presidente della Accademia Nazionale delle Scienze del- lei e noi avremmo voluto. Mi dispiace immensamente che la Georgia, come ospite dell’Accademia a Tbilisi. Il suo il suo nome non compaia in un libro che deve così tanto grande interesse per la mia ricerca, e l’appoggio suo e a lei, ma così ha preferito. Il suo aiuto e sostegno sono della sua famiglia hanno reso la mia attività in Georgia stati indispensabili per la riuscita della mostra, e hanno ancor più produttiva e speciale per me personalmente. rinsaldato ancor più la nostra amicizia. Nel 2014, il Meeting di Rimini invitò la dott.ssa Eka- L’organizzazione della mostra e il materiale che si tro- terina Gamkrelidze, del Museo Nazionale Georgiano, va in questo catalogo sono quindi il risultato del no- con l’idea che, essendosi familiarizzata con lo stile delle stro impegno congiunto, con la piena cooperazione del mostre del Meeting, potesse poi pensare a organizzare Museo Nazionale della Georgia. Questo include la ricca assieme a me una mostra didattica sulla Georgia. Questa documentazione fotografica che viene dagli archivi del idea si concretizzò nel 2015, durante un mio soggiorno in Museo, così come il prestito dei calchi degli oggetti d’o- Georgia, quando ne parlai con David Lordkipanidze, di- ro che impreziosiscono la stanza 2. Per il suo appoggio, rettore del Museo Nazionale della Georgia, per assicurare sono grata al direttore del Museo, David Lordkipanidze, l’appoggio del Museo. Pensata all’inizio come una mostra e tramite lui al Ministero della Cultura della Repubblica che partisse dai periodi più antichi della storia e persino della Georgia per il sussidio stanziato per la mostra. Sono della preistoria del Paese, si decise poi che era meglio certa che l’interesse e l’entusiasmo generato serviranno a concentrarci solo sui periodi più recenti, così prodigiosa- suscitare un maggiore interesse per la Georgia nel pub- mente ricchi e virtualmente sconosciuti in Italia. blico italiano. Ekaterina ha lavorato instancabilmente durante i mesi Per le splendide fotografie che abbiamo usato per la che seguirono, rendendo di fatto possibile la realizzazio- mostra e per questo catalogo la mia gratitudine va al ne del progetto, sia per la sua grandissima attenzione a Ministero della Cultura della Georgia e alle altre istitu- tutti i particolari, che per l’aiuto anche logistico che un zioni che vi fanno riferimento, oltre il Museo Nazionale progetto del genere comporta. Dobbiamo a lei di averci della Georgia, e particolarmente il Centro Nazionale dei procurato la maggior parte delle bellissime fotografie dei Manoscritti Korneli Kekelidze; il Centro Nazionale delle monumenti e degli oggetti medievali che qui pubblichia- Ricerche della Storia dell’Arte e della Conservazione del Premessa 5 Patrimonio George Chubinashvili; l‘Agenzia Nazionale è preziosissima, sia sul piano professionale, per la qualità della Conservazione del Patrimonio. Ringrazio inoltre delle scelte, che su quello umano: la sua efficienza è in- Kharchadze Publishing per il permesso di usare le loro calcolabile, e il suo entusiasmo contagioso, dal momento splendide fotografie degli oggetti di arte orafa, e Mirian della progettazione a quello della realizzazione nei pa- Kiladze che ha contribuito fra le altre alle magnifiche diglioni del Meeting. Una sfida particolare di quest’anno immagini del paesaggio georgiano. era di progettare una mostra che potesse mantenere il massimo possibile dei dispositivi studiati per Rimini an- Il catalogo segue da vicino il percorso della mostra. I che per le mostre itineranti. La sua immaginazione anche capitoli corrispondono alle otto stanze della mostra, dove a questo riguardo è stata davvero ammirevole. è stato deciso di privilegiare il materiale grafico; il cata- Un aspetto che non possiamo includere nel catalogo è logo contiene quindi molto materiale supplementare non la musica commissionata apposta per la mostra a Enzo solo sulle singole opere, ma anche sullo sfondo storico e Sartori, un giovane musicista che già aveva prodotto dei culturale. memorabili brani musicali per la mostra sulla Siria. Lo Il capitolo intitolato A volo d’uccello presenta una ras- sviluppo musicale che ha dato a una poesia georgiana segna più succinta e più discorsiva nello stile dell’itine- sulla conversione accompagna i visitatori in una stanza rario concettuale che la mostra propone. Le varie stanze della mostra altrimenti silenziosa, e serve a dare uno sono qui viste per il modo in cui si inseriscono nell’in- spessore del tutto particolare a questo momento così par- sieme, come tasselli in un mosaico. Vogliamo con ciò ticolare nella storia della Georgia. comunicare la forte impressione che non manca mai di In maniera analoga, possono esser goduti esclusiva- colpire il visitatore che si confronta di persona con la mente nella mostra i plastici del monastero di Ghelati e Georgia viva nel suo paesaggio e nei suoi monumenti e della chiesa di Ateni. Sono il frutto del lavoro fatto con nella sua storia. Giovanni Santambrogio mi ha aiutato grande maestria dagli studenti, rispettivamente, dei licei a localizzare nel contesto italiano questa realtà così ric- Don Gnocchi di Carate Brianza e Sacro Cuore di Milano, ca e complessa, trasparente nella sua immediata bellezza e dai loro professori. Il progetto si è avvalso della col- eppure difficile da mediare a un pubblico che a questa laborazione molto attiva che ho potuto avere con loro, realtà viene esposto solo tramite la nostra mostra. Per il assieme a Ekaterina Gamkrelidze, tramite visite di perso- suo aiuto nel preparare questa panoramica iniziale, così na e collegamenti via Internet. A loro va il mio ringrazi- come nelle traduzioni e nella redazione dei capitoli che amento, come pure a Giuseppe Gallacci che ha prodotto portano il suo nome, lo ringrazio vivamente. le lettere georgiane a caratteri letteralmente cubitali (p. I colleghi georgiani Nino Lordkipanidze e Mikheil Ts- 17) con le quali abbiamo voluto celebrare l’eleganza del ereteli del Museo Nazionale della Georgia hanno prepa- sistema calligrafico georgiano. rato due capitoli del catalogo, e sono loro molto grata La produzione del catalogo è stata possibile grazie alla per aver così condiviso con il nostro pubblico i risultati preziosa collaborazione con Francesco Sensoli e Massi- della loro ricerca. mo Ciani della Società Editrice Fiorentina, che non solo I colleghi Alessandro Rovetta e Marco Rossi dell’Uni- hanno curato nei minimi particolari l’aspetto tipografico, versità Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno con- con risultati di grande effetto, ma hanno anche risolto diviso con noi la loro profonda conoscenza dell’arte me- problemi logistici non indifferenti. dievale in Occidente per offrire una visuale particolare sull’architettura e l’arte georgiana. Oltre a impegnare il Le mostre del Meeting di Rimini sono un modello uni- loro tempo e a contribuire con la loro competenza al ca- co nel loro genere, ed è alle persone chiave dell’organiz- talogo, hanno anche formato un gruppo di studenti che, zazione che devo esprimere il mio grande grazie: Emi- come guide, illustreranno la mostra, e hanno organizzato lia Guarnieri con la sua lucidità, garbo ed entusiasmo, un viaggio in Georgia per alcuni di loro. Mariella Car- nonché la sua capacità di rispondere sempre e subito a lotti mi ha inizialmente messo in contatto con loro, e richieste fatte anche di notte; Alessandra Vitez con la sua per questo e per l’esempio che mi ha dato le sono molto apertura a nuovi esperimenti e il suo chiaro senso di con- grata. trollo nelle scelte che si impongono via facendo; Marco La costruzione della mostra è di Emma Florio. Questa Aluigi così efficiente nel tener sempre perfettamente in collaborazione, iniziata con la mostra sulla Siria del 2014, mano le fila di una aggrovigliata matassa di impegni. 6 Premessa La mia cognata Rosa Maria Bresciani Buccellati, come vità di scavo in Georgia da quando ho ripreso i contatti presidente della Fondazione di Studi dell‘Arte Orafa e lì nel 2013. È anche grazie al loro appoggio, e alla loro dei suoi Protagonisti, ha contribuito con un importante condivisione del mio programma di ricerca, che questa sussidio finanziario perché ha creduto fin dall’inizio nel mostra è stata resa possibile. progetto e nella sua capacità di coinvolgere i giovani. Ha incoraggiato il mio sforzo e condiviso le finalità cul- Mio figlio Federico non mi ha mai lasciato mancare il turali. La sua sensibilità alla creatività artistica legata al suo entusiasmo e il suo sostegno morale da quando sono mondo dell‘oro e delle pietre preziose e la sua conoscenza tornata a scavare in Georgia, e ha continuato a esser- delle raffinate tecniche di produzione del gioiello hanno mi vicino nel periodo di preparazione della mostra e ad riconosciuto in questo lavoro della mostra una occasione aiutarmi sempre con la sua grande perspicacia. per diffondere la genialità e il gusto di un popolo che si Sono cinquant’anni che mio marito Giorgio mi sostie- è distinto fin dall‘antichità per maestria e bellezza nella ne nei miei progetti, cinquant’anni di gioia. Mi è stato ideazione dei gioielli. immancabilmente vicino quando ne avevo bisogno, dan- Carlo Teruzzi ha pure condiviso fin dall’inizio il mio domi coraggio e serenità. Dal momento in cui non fu impegno per realizzare questa mostra, e per renderla più possibile tornare in Siria per i nostri scavi, nel 2011, possibile ha ottenuto un altrettanto importante sussidio abbiamo intrapreso, a volte da soli ma per lo più insie- finanziario dal Centro Servizi per il Territorio Novara - me, progetti che erano tangenzialmente connessi con il VCO, e la Fondazione Dignitatis Personae di Domodos- nostro passato in Siria e con i gravissimi problemi della sola. Sono molto grata per l’appoggio finanziario e per guerra che è lì tuttora in corso, progetti che molti dei vi- l’amicizia che ci lega, tramite la quale abbiamo portato a sitatori al Meeting di Rimini conoscono. La mostra sulla Domodossola la mostra sulla Siria. Georgia è un mio nuovo progetto, al quale ha partecipato Il Cotsen Institute of Archaeology alla UCLA, la mia con il suo aiuto e il suo incoraggiamento nei momenti sede scientifica dove sono condirettrice del Laboratorio difficili, sempre con il suo immenso amore. di Archeologia Mesopotamica, ha sostenuto la mia atti- Premessa 7 Prefazione Georgia is a country distinguished by its varied flora hominin fossils discovered in Eurasia, dating back 1.8 and fauna, magnificent landscapes, and climate zo- million years – a breakthrough that revolutionized the nes that range from the Mediterranean on the Black study of early human history. Sea to the rural wetlands further east. The country’s rich Few can be unaware of the legend of the Golden Flee- natural resources have provided uninterrupted human ha- ce. The voyage of Jason and the Argonauts described by bitation for many thousands of years. A reflection of this Greek authors enjoyed great popularity in the Classical is evidenced by the large number of significant archaeolo- world. gical monuments spanning many different periods. I am pleased to welcome the initiative of organizing The very beginnings of European human culture in the the exhibition “Georgia the Land of Gold and Faith” by broadest sense are to be found in Georgia. In 1991, at the Rimini Meeting and this publication representing the Dmanisi, a team of archaeologists uncovered the oldest Christian Georgia and its roots in the pre-Christian Era. Prof. David Lordkipanidze General Director of the Georgian National Museum Prefazione 9

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