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Geometria analitica di base PDF

24 Pages·2009·0.55 MB·Italian
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Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 63 Geometria analitica di base (seconda parte) SAPERE SAPER FARE Al termine di questo capitolo, avrai appreso: Al termine di questo capitolo, sarai in grado di: il concetto di luogo geometrico individuare il grafico di una funzione la definizione di funzione quadratica quadratica l’interpretazione geometrica di un particolare risolvere graficamente un particolare sistema di equazioni di secondo grado sistema di equazioni di secondo grado l’interpretazione geometrica di un’equazione risolvere graficamente un’equazione di secondo grado in una sola incognita numerica intera di secondo grado in una l’interpretazione geometrica di un particolare sola incognita sistema di equazioni di quarto grado risolvere graficamente un particolare la definizione di funzione di proporzionalità sistema di equazioni di quarto grado inversa individuare il grafico di una funzione di proporzionalità inversa Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 64 PARTE 2 Equazioni, disequazioni, sistemi di grado superiore al primo nel piano cartesiano Geometria analitica di base Equazione di un luogo geometrico (seconda parte) Non è possibile dare la definizione di linea curva. La sua idea nasce facendo scorrere la punta di una matita su un foglio e immaginando che si estenda all’infinito da entrambe le parti. Una curva può essere intesa come un luogo geometrico ovvero come l’insieme di tutti e soli i punti del piano che soddisfano una certa proprietà. Poiché un punto qualsiasi del piano cartesiano è esprimibile mediante le coordinate generiche (x; y), tale proprietà può essere rappresentata dall’equazione di una funzione della forma f(x, y) = 0 che esprime in simboli il legame tra l’ascissa, rappresentata dalla lettera x, e l’ordinata, rappresentata dalla lettera y, di un punto qualsiasi della curva stessa. Funzione quadratica È noto che, quando a ciascun numero appartenente a un sottoinsieme D dell’insieme R viene associato uno e un solo numero reale y, si dice che è definita una funzione reale di variabile reale f sull’insieme D. La funzione avente per dominio Re così definita: f: x a ax2+ bx+ c, con a, b,c ∈R ∧a≠ 0, che a x associa f(x) = ax2 + bx + c, prende il nome di funzione quadratica. DEFINIZIONE La funzione quadratica è la funzione avente dominio D = R e equazione: y = ax2 + bx + c, con a ∈R e b, c ∈R 0 CASIPARTICOLARI Se a= 0, b≠ 0 e c≠ 0, l’equazione f(x) = ax2+ bx+ c assume la forma f(x) = bx+ c che rappresenta l’equazione della funzione affine. Se a= 0, b≠ 0 e c= 0, l’equazione f(x) = ax2+ bx+ c assume la forma f(x) = bx che rappresenta l’equazione della funzione lineare. Se a≠ 0, b= 0 e c= 0, l’equazione f(x) = ax2+ bx+ c assume la forma f(x) = ax2 che rappresenta l’equazione della funzione della proporzionalità diretta al quadrato. esempio • f(x) = 3x2 + 5x + 1 è una funzione quadratica. La seguente tabella illustra i valori assunti da y = f(x) al variare di x nell’insieme D = {1, 5, 8, 9}. x 1 5 8 9 f(x) 3 ⋅ 12 + 5 ⋅ 1 + 1 = 9 101 233 289 64 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 65 PARTE 2 • y = 3x2 è una funzione di proporzionalità diretta al quadrato. La seguente tabella illustra i valori assunti da y = f(x) al variare di x nell’insieme D = {1,2,3,4,6,8,12}. Geometria x 1 2 3 4 6 8 12 analitica di base f(x) 3 12 27 48 108 192 432 (seconda parte) Dalla tabella si evince facilmente che, se x raddoppia, y quadruplica, ovvero diventa 22= 4 volte più grande; se xtriplica, ydiventa 32= 9 volte più grande; se xquadrupli- ca, y diventa 42 = 16 volte più grande, …. Rappresentazione grafica di una funzione quadratica È noto che le coordinate di un punto appartenente a una retta, sostituite alle variabili del- l’equazione della retta stessa, trasformano l’equazione in un’uguaglianza numerica vera e, in tal caso, si dice anche che le coordinate soddisfano l’equazione della retta. La stessa proprietà può essere generalizzata alle curve per cui, se le coordinate di un punto, sostituite alle variabili dell’equazione di una curva, trasformano l’equazione in un’ugua- glianza numerica vera, allora il punto appartiene alla curva. Viceversa, se un punto appar- tiene a una curva, allora le sue coordinate, sostituite alle variabili dell’equazione della curva, trasformano l’equazione in un’uguaglianza numerica vera. La rappresentazione grafica di una funzione quadratica in un piano cartesiano è una curva che prende il nome di parabola. Essa è l’insieme di tutti i punti del piano aventi coordinate (x; ax2 + bx + c). Per tracciare una parabola nel piano cartesiano, è necessario conoscere e congiungere un congruo numero di suoi punti. Cercare le coordinate di tali punti significa individuare un certo numero di coppie di numeri x e y che si ottengono dall’equazione della funzione quadratica (associata alla parabola) assegnando a x dei valori reali e ricavando, per ciascuno di essi, i corrispon- denti valori di y. Si esaminino i seguenti casi: caso 1 : a ≠ 0, b ≠ 0 e c ≠ 0; caso 2 : a ≠ 0, b = 0 e c = 0. Caso 1: a ≠≠ 0, b ≠≠ 0 e c ≠≠ 0 È utile tener presenti alcune proprietà che caratterizzano la parabola e che saranno studia- te in modo approfondito nei prossimi anni scolastici. • Una parabola di equazione y= ax2+ bx+ cè dotata di un asse di simmetria parallelo all’as- b se y, di equazione x=− . 2a Preso un punto qualsiasi della parabola, il suo simmetrico rispetto all’asse di simmetria è un punto della parabola. • Se il coefficiente del termine di secondo grado è positivo, a > 0, la parabola rivolge la sua concavità verso la direzione positiva dell’asse y; se a < 0, la parabola rivolge la sua concavità verso la direzione negativa dell’asse y. 65 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 66 PARTE • La parabola e il suo asse di simmetria hanno un punto V in comune, detto vertice della 2 parabola. Le sue coordinate, ⎛ b b2−4ac⎞ V⎜− ;− ⎟ ⎝ 2a 4a ⎠ Geometria analitica di base si individuano risolvendo il sistema tra l’equazione della parabola e l’equazione dell’as- (seconda se di simmetria: parte) ⎧y=ax2+bx+c ⎪ ⎨ b ⎪x=− ⎩ 2a Se la parabola rivolge la sua concavità verso la direzione positiva dell’asse y, l’ordinata del suo vertice corrisponde al valore minimo che la funzione quadratica può assumere; se la parabola rivolge la sua concavità verso la direzione negativa dell’asse y, l’ordinata del suo vertice corrisponde al valore massimo che la funzione quadratica può assumere. • Le coordinate dell’eventuale punto di intersezione tra una parabola e l’asse ysono (0; c) e si determinano risolvendo il sistema tra l’equazione della parabola e l’equazione del- l’asse y: ⎧y=ax2+bx+c ⎨ ⎩x=0 Asse di simmetria y y Vertice V 4 4 3 c 2 3 Vertice 1 c 2 –2 –1 1 2 3 x 1 –1 –1 1V 2 3 x –2 a > 0 Vertice a < 0 Concavità verso la direzione positiva Concavità verso la direzione negativa dell’asse y dell’asse y Caso 2: a ≠ 0, b = 0 e c = 0 Se a≠ 0, b= 0 e c= 0,l’equazione f(x) = ax2+ bx+ c assume la forma f(x) = ax2,che rap- presenta l’equazione della funzione della proporzionalità diretta al quadrato. Il suo gra- fico è una parabola avente vertice nell’origine del piano cartesiano e l’asse y per asse di simmetria. Si demanda allo studente di esaminare i casi: a = 0, b ≠ 0 e c ≠ 0; a = 0, b ≠ 0 e c = 0. 66 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 67 PARTE esempio 2 Individuare le coordinate del vertice, l’equazione dell’asse di simmetria e la concavità delle parabole che corrispondono alle seguenti equazioni: • y = 3x2 − 5x + 2. All’equazione assegnata corrisponde nel piano cartesiano una para- Geometria bola che rivolge la sua concavità verso la direzione positiva dell’asse y, che ha verti- analitica ce nel punto: di base (seconda V⎜⎛5;− 1 ⎞⎟ e asse di simmetria di equazione: x= 5 parte) ⎝6 12⎠ 6 • y= −3x2+ 5x+ 2. All’equazione assegnata corrisponde nel piano cartesiano una para- bola che rivolge la sua concavità verso la direzione negativa dell’asse y, che ha verti- ce nel punto: ⎛5 49⎞ 5 V⎜ ; ⎟ e asse di simmetria di equazione: x= ⎝6 12⎠ 6 • y = 3x2. All’equazione assegnata corrisponde nel piano cartesiano una parabola che rivolge la sua concavità verso la direzione positiva dell’asse y, che ha vertice nell’ori- gine e per asse di simmetria l’asse y. y 3 2 1 –1 1 2 x • y = −3x2. All’equazione assegnata corrisponde nel piano cartesiano una parabola che rivolge la sua concavità verso la direzione negativa dell’asse y, che ha vertice nell’ori- gine e per asse di simmetria l’asse y. y –1 1 x –1 –2 –3 67 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 68 PARTE 2 • Tracciare il grafico della funzione di equazione: f(x) = |x2 − 9|. Tenendo conto di quanto già studiato riguardo alla funzione modulo, la funzione di equazione: f(x) = |x2 − 9| è così definita: Geaonmaleittirciaa f(x)=⎧⎨⎪x2−9 se x2−9≥0 ⇒ f(x))=⎧⎨⎪x2−9 se x≤−3∨x≥3 di base ⎩⎪−x2+9 se x2−9<0 ⎩⎪−x2+9 se −3< x<3 (seconda parte) Il grafico della funzione di equazione f(x) = |x2 – 9| è quindi dato: • dal tratto del grafico della parabola di equazione y= x2– 9 (che rivolge la sua conca- vità verso la direzione positiva dell’asse y) appartenente al semipiano positivo dell’as- se y e corrispondente alle x appartenenti all’insieme (–∞, –3] ∪ [3, +∞); • dal tratto della parabola di equazione y= 9 – x2(che rivolge la sua concavità verso la direzione negativa dell’asse y) corrispondente alle x appartenenti all’insieme (–3, 3) “riportato” al di sopra dell’asse delle x. y 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 –4 –3 –2 –1 1 2 3 4 x –1 –2 Risoluzione grafica di un particolare sistema di equazioni di secondo grado Risolvere graficamente in un piano cartesiano un sistema di secondo grado costituito da un’equazione numerica intera di secondo grado in due incognite, della forma y= ax2+ bx+ c (equazione di unafunzione quadratica), e da un’equazione numerica intera di primo grado nelle stesse due incognite (equazione di unafunzione affine), della forma y= mx+ q, signi- fica individuare le posizioni reciproche della parabola corrispondente all’equazione di secondo grado e della retta corrispondente all’equazione di primo grado. Tre sono i casi possibili e, ovviamente, per ciascuno di essi, vale anche il viceversa. • Se retta e parabola sono secanti e si intersecano in due punti diversi, allora il sistema è determinato in R (il discriminante dell’equazione risolvente del sistema è maggiore di zero: Δ> 0) e le coordinate dei due punti di intersezione rappresentano le due coppie di numeri reali soluzioni del sistema (le eventuali soluzioni reali dell’equazione risolvente 68 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 69 PARTE sono le ascisse dei punti di intersezione; le ordinate si individuano sostituendo le solu- 2 zioni in una delle due equazioni del sistema). Geometria analitica di base (seconda parte) • Se retta e parabola sono tangenti (si intersecano in un solo punto), allora il sistema è determinato in R(il discriminante dell’equazione risolvente del sistema è uguale a zero: Δ = 0) e le coordinate del punto di intersezione rappresentano la coppia di numeri reali soluzione del sistema. • Se retta e parabola sono l’una esterna all’altra (non si intersecano in alcun punto), allo- ra il sistema è impossibile in R (il discriminante dell’equazione risolvente del sistema è minore di zero: Δ < 0). CASIPARTICOLARI Ai tre casi precedenti si deve aggiungere il caso particolare relativo all’interse- zione della parabola con una retta parallela al suo asse di simmetria o coinciden- te con uno degli assi cartesiani. Se retta e parabola sono secanti e si intersecano in un solo punto, allora il sistema è determinato in Re le coordinate del punto di intersezione rappresentano la coppia di numeri reali soluzione del sistema. 69 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 70 PARTE 2 esempio Risolvere graficamente il seguente sistema: ⎧y=3x2−4x+1 Geometria ⎨ analitica ⎩y= x−1 di base (seconda parte) La parabola di equazioney= 3x2− 4x+ 1 e la retta di equazione y= x− 1 devono esse- re rappresentate graficamente in un piano cartesiano, al fine di individuare le loro even- tuali intersezioni. y 2 1 P x 1 2 Q –1 La rappresentazione grafica informa che parabola e retta si intersecano in due punti. La risoluzione algebrica conferma ciò che si deduce dal grafico: ⎧y=3x2−4x+1 ⎧x−1=3x2−4x+1 ⎨ ⇒⎨ ⎩y= x−1 ⎩y= x−1 L’equazione risolvente è: 3x2 − 5x + 2 = 0, con Δ > 0 Se si risolve il sistema, si ottengono le coordinate dei punti di intersezione. La parabola e la retta sono secanti e si intersecano nei due punti ⎛2 1⎞ P(1;0) e Q⎜ ;− ⎟ ⎝3 3⎠ 70 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 71 PARTE 2 Individuare le intersezioni della parabola di equazioney= 3x2− 4x+ 1 con le rette aven- ti le seguenti equazioni: • y = 2x − 2. Dalla rappresentazione grafica si deduce che la parabola di equazioney = 3x2 − 4x + 1 Geometria e la retta di equazione y = 2x − 2 sono tangenti nel punto (1; 0): analitica di base (seconda y parte) 1 x –1 –2 La risoluzione algebrica conferma ciò che si deduce dal grafico: ⎧y=3x2−4x+1 ⎧2x−2=3x2−4x+1 ⎨ ⇒⎨ ⎩y=2x−2 ⎩y=2x−2 L’equazione risolvente è: 3x2− 6x+ 3 = 0, con Δ= 0. Se si risolve il sistema, si otten- gono le coordinate del punto di intersezione: (1; 0). • y = x − 2 Dalla rappresentazione grafica si deduce che la parabola di equazioney= 3x2− 4x+ 1 e la retta di equazione y= x− 2 sono l’una esterna all’altra (la parabola e la retta non si intersecano in alcun punto). y 2 1 1 2 x –1 –2 71 Apertura_analitica 2ª.qxd 11-10-2009 13:33 Pagina 72 PARTE 2 La risoluzione algebrica conferma ciò che si deduce dal grafico: ⎧y=3x2−4x+1 ⎧x−2=3x2−4x+1 ⎨ ⇒⎨ ⎩y= x−2 ⎩y= x−2 Geometria analitica L’equazione risolvente è: 3x2 − 5x + 3 = 0, con Δ < 0. di base (seconda parte) • Individuare le intersezioni della parabola di equazioney= 3x2− 4x+ 1 con la retta di equazione: x = 2. Dalla rappresentazione grafica si deduce che la parabola e la retta hanno un solo punto in comune, P(2;5), ma non sono tangenti (infatti la retta di equazione: x= 2 è paralle- 2 la all’asse di simmetria della parabola, che ha equazione x= ). 3 y 7 6 5 4 3 2 1 –2 –1 1 2 3 x –1 La risoluzione algebrica conferma ciò che si deduce dal grafico: ⎧y=3x2−4x+1 ⎧y=12−8+1 ⎧y=5 ⎨ ⇒⎨ ⇒⎨ ⎩x=2 ⎩x=2 ⎩x=2 La parabola e la retta si intersecano nel punto di coordinate (2; 5). Risoluzione grafica di un’equazione numerica intera di secondo grado in una sola incognita In virtù di quanto già appreso, un’equazione numerica intera di secondo grado in una sola incognita, della forma ax2 + bx + c = 0, con a, b, c ∈R e a ≠ 0, può essere considerata l’equazione risolvente del seguente sistema di secondo grado: ⎧y=ax2+bx+c→equazione di una parabola ⎨ ⎩y=0 →equazione dell'asse x Risolvere graficamentel’equazione significa quindi cercare le ascisse dei punti di interse- zione della parabola con l’asse x. 72

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Geometria analitica di base. (seconda parte). PARTE. 65. Rappresentazione grafica di una funzione quadratica. È noto che le coordinate di un punto
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