Description:Gente in Aspromonte è un classico della letteratura italiana contemporanea. Pubblicato nel 1930, non solo inaugurò un tema, quello della Calabria, che nella produzione di Alvaro diverrà costante, ma rinnovò una tradizione della nostra letteratura, quella della narrativa regionale, iniziata cinquant’anni prima dal Verga. Ma rispetto a Verga e ai suoi successori, la prospettiva con cui Alvaro affronta la «condizione meridionale» appare mutata. Nei suoi personaggi emerge infatti la coscienza dell’ingiustizia che li opprime spingendoli a cercare confusamente una via d’uscita. Sotto questo aspetto, oltreché per lo stile incisivo e asciutto, i racconti di Gente in Aspromonte risultano un’anticipazione del neorealismo. Il breve romanzo che dà il titolo al libro si svolge mezzo secolo fa sull’impervia montagna calabrese, a quell’epoca frequentata solo da pastori e fuorilegge, e narra le dure esperienze di Antonello, il mite figlio di un pastore. «È una civiltà che scompare», scrisse Alvaro, «e su di essa non c’è da piangere, ma bisogna trarre, chi ci è nato, il maggior numero di memorie».