Biblioteca di Progetto Gay GAY E STORIA Studi sull’Omosessualità nella Storia Project Edizioni di Progetto Gay 7 aprile 2017 Indice PREFAZIONE 1 1 ACHILLE E PATROCLO OMOSESSUALI? 3 2 EURIPIDE E AGATONE OMOSESSUALI 15 3 OMOSESSUALITÀ DI ALESSANDRO MAGNO 21 4 IL SOGNO EROTICO DI MELEAGRO DI GADARA 29 5 LUTAZIO CATULO OMOSESSUALE 31 6 OMOSESSUALITÀ IN CATULLO E TIBULLO 35 7 MECENATE E VIRGILIO OMOSESSUALI 59 8 OMOSESSUALITÀ DA COSTANTINO A GIUSTINIA- NO 69 9 SAN PIER DAMIANI E L’OMOSESSUALITÀ 73 10 BURCARDO DI WORMS E L’OMOSESSUALITÀ 79 11 IVO DI CHARTRES E I VESCOVI OMOSESSUALI 81 12 IL PRIMO OMOSESSUALE ITALIANO SUL ROGO 91 13 MACHIAVELLI OMOSESSUALE 95 14 SAN PIO V E GLI OMOSESSUALI 109 15 TORQUATO TASSO OMOSESSUALE 117 i ii INDICE 16 FEDERICO IL GRANDE E VON KATTE 125 17 BYRON OMOSESSUALE 129 17.1 Il problema delle fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 17.2 I primi anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 17.3 Cambridge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 17.4 Rientro in Inghilterra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 148 17.5 Amori e tradimenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 17.6 Le vicende matrimoniali e l’incesto . . . . . . . . . . . . . . . 155 17.7 In Svizzera, con gli Shelley . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 17.8 In Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157 17.9 La Grecia e la morte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 18 L’OMOSESSUALITÀ NEI CODICI PREUNITARI 163 19 I NEOPLATONICI DI LUIGI SETTEMBRINI 169 20 JOHN ADDINGTON SYMONDS OMOSESSUALE 191 21 IL PROCESSO A OSCAR WILDE 231 22 RE LUDWIG DI BAVIERA OMOSESSUALE 253 23 GAY NELLA GERMANIA DI GUGLIELMO II 279 24 IL DOTT. ALETRINO E I GAY NORMALI 285 25 KAVAFIS: L’AMORE GAY SENZA ANGOSCIA 309 26 JULIEN GREEN OMOSESSUALE CATTOLICO 331 27 AMORE GAY AI TEMPI DELLA SPAGNOLA 347 28 AMORE GAY TRA I CARRI ARMATI 355 29 THOMAS E KLAUS MANN DUE OMOSESSUALI 363 30 TENNESSEE WILLIAMS E L’OMOSESSUALITÀ 371 31 VITA DI UN GAY 377 PREFAZIONE Nel volume GAY E STORIA della biblioteca di Progetto Gay saranno via via raccolti tutti gli articoli di carattere storico concernenti l’omosessualità apparsi online sui siti di Progetto Gay. Si tratta di articoli di carattere informativo ma costruiti sulla base di una documentazione seria. 1 Capitolo 1 ACHILLE E PATROCLO OMOSESSUALI? Nel 2004 si è fatto di nuovo un gran parlare di Achille e Patroclo in occa- sione dell’uscita del film Troy, un bel film, certo, ma lontanissimo per spirito e spesso per contenuti dall’Iliade di Omero. Il classico interrogativo circa la presunta omosessualità di Achille e di Patroclo è stato affrontato nel corso degli anni nei modi più vari e in questo articolo cercheremo di capire come, ma, va innanzitutto sottolineato che Achille e Patroclo non sono due perso- naggi qualsiasi ma sono due eroi archetipici di un’epica che appartiene ad un mondo ormai lontanissimo dal nostro sotto moltissimi punti di vista. Am- messo che la parola omosessuale possa applicarsi ad Achille e ad Patroclo, va comunque intesa nel quadro di una società in cui la violenza e la forza fisi- ca erano dominanti e la morte, specialmente in guerra, era un avvenimento comune. Va aggiunto che qui si tratta di persone ai vertici della società di allora, cioè di principi e di re, anche se il titolo di re va inteso nel senso di re di una città-stato o di re di un’isola. Ftia, una città della Tessaglia, patria di Achille, divenne dominio di Peleo, figlio di Eaco e padre di Achille, che aveva sposato Antigone, figlia del re fi Ftia Attore. Ma poi nella spedizione degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro Peleo conobbe la nereide Teti, e la sposò alla presenza di tutti gli Dei, esclusa la dea della discordia Eris che, infuriata, lanciò in quell’occasione il pomo d’oro della discordia con la scritta “Alla più bella!”. Ne nacque grande lite tra le dee su chi fosse la più bella tra esse, Giove si astenne dal giudizio e il principe troiano Paride fu incaricato di scegliere la più bella tra Era, Atena e Afrodite. Paride scelse Afrodite che gli aveva promesso, se fosse stata scelta, l’amore di Elena, la donna più bella tra i mortali. Elena, che per la sua bellezza aveva avuto decine di pretendenti illustri tra i principi achei aveva sposato 3 4 CAPITOLO 1. ACHILLE E PATROCLO OMOSESSUALI? Menelao re di Sparta, fratello minore di Agamennone re di Micene. Paride, forte della promessa di Afrodite, rapì Elena e ne derivò la guerra di Troia come vendetta di un simile oltraggio. Patroclo era figlio di Menezio, re di Opunte nella Locride (Pindaro, Olimpi- che, IX, versi 69-70. Pseudo-Apollodoro, Biblioteca, libro III, 13). Esiodo1 avrebbe sostenuto che Patroclo fosse figlio di Eaco e quindi zio di Achille, non cugino come nel film “Troy”, ma questa citazione indiretta di Esiodo è l’unica che va in questa direzione, ne conseguirebbe comunque che, almeno tendenzialmente, Patroclo non sarebbe della stessa generazione di Achille ma di quella precedente cioè quella di Peleo, padre di Achille e fratello o fratel- lastro di Patroclo secondo Esiodo. Patroclo, costretto ad abbandonare la sua città insieme col padre, si rifugiò presso Peleo e divenne compagno inseparabile di Achille. Patroclo si recò nel palazzo di Tindaro per chiedere la mano di Elena. Si liberò di un altro scomodo pretendente, un certo Las, uccidendolo prima che si presentasse al- la corte del re. Sia Apollodoro2 che Gaio Giulio Igino3 citano Patroclo tra i pretendenti di Elena, era quindi diffusa e accettata una tradizione che rico- nosceva l’eterosessualità o almeno la bisessualità di Patroclo. Come si vede si tratta di complessi impasti mitologici in cui di storico c’è ben poco e non va mai dimenticato che gli eventi risalgono a prima del 1200 a.C. e che i primi appunti scritti di tradizione omerica possono essere datati al 720 a.C. circa, quasi cinque secoli dopo i fatti, secoli duranti i quali la tradizione orale aveva via via consolidato alcune linee narrative. Probabilmente già nel VI secolo dovevano circolare esemplari dell’Iliade o almeno di vaste sezioni del poema, quale adesso lo conosciamo. È noto che Aristotele alla fine del IV secolo fece predisporre un’edizione inte- ra dell’Iliade e dell’Odissea da destinare all’uso del suo discepolo Alessandro Magno. Tutto questo discorso serve a dare un’idea di quanto la tradizione orale risa- lente al 1200 a.C. possa essere stata manipolata nel corso di parecchi secoli. Prima di passare all’analisi dei personaggi attraverso l’Iliade, dobbiamo te- nere presente che ci sono delle tradizioni relative ad Achille, non derivanti dall’Iliade, ma che si sono tuttavia consolidate, una di queste è la vicenda di Achille a Sciro, testimoniata soprattutto dall’Achilleide di Stazio, un poema di età Domizianea, quindi mille miglia lontano dal clima e dell’ambiente ori- ginario omerico. Alla vicenda di Achille a Sciro può essere però riconosciuto un peso nell’ambito del nostro discorso sulla sessualità di Achille. 1Citato dal commento di Eustazio a Omero, Iliade, libro I, verso 337 2Bib., III, 10, 8 3Fab., LXXXI, XCVII 5 Teti, madre di Achille, temendo che il figlio potesse morire in guerra, lo man- dò, travestito da principessa straniera, e sotto il nome di Pirra (la rossa), alla corte di Licomede, re di Sciro, ove rimase tra le figlie del re e si innamorò di una di queste, Deidamia, da cui ebbe un figlio, Neottolemo, soprannomina- to Pirro, Tolomeo Efestione, così come testimonia Fozio nella sua Biblioteca, parla anche di un secondo figlio di Achille e Deidamia, di nome Oneiros, tutti gli altri però citano solo Neottolemo. La storia di Achille a Sciro non è omerica ma lascia pensare non solo che esistesse ma che fosse ben radicata anche l’immagine di Achille eterosessuale o almeno bisessuale. Cerchiamo ora di partire da Omero direttamente per capire chi fossero Achil- le e Patroclo o meglio quale immagine se ne può avere leggendo l’Iliade. Partiamo proprio dalla eterosessualità o almeno della bisessualità di Achille e Patroclo. Omero scrive (Traduzione di Vincenzo Monti): Nel chiuso fondo della tenda ei pure Ritirossi il Pelíde, ed al suo fianco Lesbia fanciulla di Forbante figlia Si corcò la gentil Dïomedea. Dormì Patróclo in altra parte, e a lato Ifi gli giacque, un’elegante schiava Che il Pelíde donògli il dì che l’alta Sciro egli prese d’Enïeo cittade. Iliade IX 845-852 Questo brano mostra l’eterosessualità o almeno la bisessualità sia di Patroclo che di Achille e giustifica sia la tradizione di un Achille sposo di Deidamia e padre di Neottolemo sia quella di un Patroclo pretendente della bella Elena che arriva all’omicidio pur di eliminare un concorrente in amore. Omero nar- ra soltanto le vicende dell’ultimo anno della guerra di Troia e solo fino alla morte di Ettore. La storia del cavallo di Troia non ha niente a che vedere con l’Iliade. Giova qui però tenere presente che Euripide, nella sua Ifigenia in Aulide, parla esplicitamente di Achille. Quando le navi per la spedizione contro Troia sono ormai allineate nel porto di Aulide di Beozia e tutto è pronto per la partenza, non tira un alito di vento. L’indovino Calcante vati- cina che il vento tornerà favorevole solo se Agamennone sacrificherà una delle sue figlie. Ulisse persuade Agamennone a mandare un messaggio ad Ifigenia per farla venire subito al porto di Aulide prefigurandole la possibilità di un matrimonio con Achille. Agamennone acconsente ma poi si pente e invia alla figlia un secondo messaggio in cui le dice di non venire in Aulide. ManelaointercettailsecondomessaggioeaccusaAgamennoneditradimento. 6 CAPITOLO 1. ACHILLE E PATROCLO OMOSESSUALI? Frattanto Ifigenia arriva in Aulide, comprende di essere destinata al sacri- ficio e chiede pietà, spalleggiata da Achille, infuriato che si sia usato il suo nome per un inganno tanto vergognoso, ma poi Ifigenia comprende che il suo sacrificio potrà essere la salvezza della flotta e offre spontaneamente la sua vita. Al momento del sacrificio però Artemide la salva e fa comparire al suo posto una cerva. Il sacrifico della cerva si compie e la flotta parte per Troia coi mi- gliori auspici. All’inizio della guerra di Troia, quindi, secondo la tradizione di Euripide, Achille era già in età di sposarsi. Sottolineo che questa tradizione è del tutto indipendente da quelle del matrimonio di Achille con Deidamia, ma si tratta comunque di un’altra tradizione che comporta o comporterebbe l’eterosessualità o almeno la bisessualità di Achille. Ma torniamo all’Iliade. L’abbandono del campo di battaglia da parte di Achille, infuriato perché Agamennone gli ha tolto la schiava Briseide, provo- ca molti lutti e molta strage fra gli Achei. Agamennone si offre di restituire Briseide con molti doni purché Achille torni alla guerra, ma Achille, indigna- to non ne vuole sapere, Patroclo lo supplica in lacrime prudentemente perché torni a combattere, perché lui solo potrà risollevare la sorti della guerra ma questa è la sprezzante risposta che riceve: Perchè piangi, Patróclo? Bamboletta Sembri che dietro alla madre correndo Torla in braccio la prega, e la rattiene Attaccata alla gonna, ed i suoi passi Impedendo piangente la riguarda Finch’ella al petto la raccolga. Or donde Questo imbelle tuo pianto? Ai Mirmidóni O a me medesmo d’una ria novella Sei forse annunziator? Forse di Ftia La ti giunse segreta? E pur la fama Vivo ne dice ancor Menézio, e vivo Tra i Mirmidón l’Eàcide Peléo, D’ambo i quali d’assai grave a noi fôra Certo la morte. O per gli Achei tu forse Le tue lagrime versi, e li compiagni Là tra le fiamme delle navi ancisi, E dell’onta puniti che mi fêro? Iliade XVI 7-24 Achille rimprovera Patroclo accusandolo di pianto imbelle, quasi Patroclo fosse una bambina che supplica di essere presa in braccio dalla madre, gli ricorda che non c’è ragione di pianto, che suo padre Menezio è vivo, come
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