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Futur natura. La svolta di Balla 1916-1920 PDF

124 Pages·1998·9.15 MB·Italian
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Hochschule fùr kùnstlerische und industrielle Gestaltung in Linz BIBLIOTHEK 35.994- B Digitized by the Internet Archive in 2022 with funding from Kahle/Austin Foundation https://archive.org/details/futurnaturalasvo0000ball | _ Fonte d’Abisso Arte Milano, 19 novembre 1998 - 20 febbraio 1999 Provincia di Milano Assessorato alla Cultura con il contributo di Kredietbank 7 Luxembourg Nordstern Coloni sicurazioni Danni S.p.A. @rre@sse insurance rd n N(G FONTE D’ABISSO ARTE Via del Carmine 7, 20121 Milano Telefono 02 86464407 - Fax 02 860313 email: [email protected] a FUTUR NATURA La svolta di Balla 1916-1920 a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco con la collaborazione di Elena Gigli Mazzotta 3590415 Ac" Sommario Futur natura Gli esperimenti di Balla dopo la scomparsa di Boccioni Maurizio Fagiolo dell’Arco Le opere Schede delle opere esposte Cronologia ragionata Giacomo Balla 1914-1921: un pittore quasi cinquantenne Elena Gigli Le mostre: cataloghi e recensioni 113 Esposizioni e bibliografia Feu d’artifice, 1917. Ricostruzione di E. Marchegiani in scala [IR]: R1978 Maquette (esemplare 2/9), cm 90x90x71. Collezione privata (già Gaspero del Corso, Roma). Il 6 febbraio 1967, alla Galleria L’Obelisco di Roma, Elio Marchegiani espone la Ricostruzione della scena Feu d'’artifice, realizzata dai disegni originali di Giacomo Balla, in forma di modello in vitro con la programmazione delle luci (scala 1:13.333); il catalogo è a cura di Marcello e Maurizio Fagiolo dell'Arco. In seguito il modello viene esposto in varie mostre: dalla XXXIV Brennale d'arte di Venezia a cura di Maurizio Calvesi (1968, n.32) alla Ricostruzione futurista dell'universo, a cura di Maurizio Fagiolo dell'Arco (Galleria dell’Obelisco, Roma, 1968, n. 8), a Les Ballets Russes de Serge de Diaghilew (Ancienne Douane, Strasburgo, 1969, n. 243), alla mostra itinerante Ricordo di Serge de Diaghilew (Museo Teatrale alla Scala, Milano, 1972; poi Teatro La Fenice, Venezia). A vent'anni dalla sua fondazione la Galleria Fonte d’Abisso Arte di Milano celebra l’anniversario con una mostra dedicata a Giacomo Balla. La galleria aprì la prima sede a Modena nel 1978 in Via Fonte d’Abisso — da cui prese il nome — con una mostra personale di Piero Manzoni. La sede di Milano si apriva nel 1989 con la mostra Ba//a-Depero. Ricostruzione futurista dell'universo, orientando la ricerca sulle avanguardie storiche del Novecento con una particolare attenzione per il futurismo. Tra i primi artisti rappresentati figurano oltre a Manzoni, Max Ernst, Kupka, de Chirico, Picasso, anche Balla, Depero e Prampolini. Dopo una prima mostra di Balla nel 1980 a cura di Maurizio Fagiolo dell’Arco, verificata la mancanza di un catalogo ragionato dell’opera dell’artista, la Fonte d’Abisso decise, in collaborazione con le figlie di Balla, di curarne la pubblicazione: una monografia di 544 pagine con 1059 opere riprodotte, che a tutt'oggi è l’unica esistente sul mercato editoriale. Alle mostre sulle avanguardie storiche si sono alternate quelle di artisti contemporanei quali Emilio Isgrò, Franco Vaccari, Pietro Consagra e Wladimiro Tulli. Un tale legame è stato possibile grazie alla mostra La parola totale curata da Achille Bonito Oliva nel 1986, dove oltre agli artisti sono stati per la prima volta messi a confronto libri futuristi italiani dal 1909 al 1942 e libri futuristi e costruttivisti russi dal 1912 al 1932. Per avere un’idea più completa dell’attività della galleria basterà consultare, alla fine di questa pubblicazione, l'elenco delle mostre i cui cataloghi contengono le riproduzioni di tutte le opere esposte con i relativi apparati bibliografici. La mostra di oggi è stata affidata a Maurizio Fagiolo dell’Arco, con il quale riprendiamo a lavorare quasi vent'anni dopo. E stata pensata dai curatori come una mostra più da museo che da galleria, proponendo una serie di capolavori accomunati da una tematica e raccolti in gruppi omogenei. Questa via, della storia e dell’approfondimento documentario, ci appare oggi una delle poche speranze per tracciare un nuovo ruolo per una galleria d’arte moderna. Vorremmo ricordare, infine, che questa mostra vuole anche celebrare la ricorrenza dei quarant'anni della scomparsa di Giacomo Balla, un pittore che appare sempre più essenziale nella storia dell’arte del XX secolo e quasi sicuramente anche del XXI. Danna Battaglia, Annamaria Gambuzzi, Sergio Poggianella

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