Il mar dei Caraibi ha restituito il cadavere mutilato di un uomo, e fin da subito il caso si rivela molto delicato. Non sarà Mario Conde a seguirlo, dal momento che ha deciso di lasciare la polizia. O almeno così crede lui. Perché il nuovo comandante, il colonnello Alberto Molina, gli chiede di collaborare con le forze dell’ordine un’ultima volta, in cambio della libertà. Miguel Forcade, un ex funzionario di governo fuggito negli Stati Uniti, era tornato da pochi giorni a Cuba, forse per visitare il padre gravemente malato, forse per qualche altro inconfessabile motivo. Negli anni sessanta, in qualità di responsabile delle espropriazioni dei beni artistici alla borghesia, Forcade si era certamente guadagnato invidie e risentimenti. E la sua morte ha sollevato una ragnatela di corruzione e ambizioni frustrate che Mario Conde deve dipanare prima che sull’Avana si abbatta un terribile uragano.