ebook img

Friuli nel Mondo 664-2010 PDF

2010·3.2 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Friuli nel Mondo 664-2010

Mensile a cura dell’Ente “Friuli nel Mondo”, aderente alla F.U.S.I.E. - Direzione, redazione e amministrazione: Casella Postale 242 - 33100 Udine, via del Sale 9 tel. 0432.504970, fax 0432.507774, e-mail: [email protected], www.friulinelmondo.com - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Udine - Conto corrente post. n. 13460332 intestato a Ente Friuli nel Mondo. Bonifi co bancario: Friulcassa S.p.A. Agenzia 9 Udine, servizio di tesoreria, c/c IBAN IT38S063401231506701097950K Quota associativa con abbonamento al giornale: Italia €15, Europa € 18, Sud America € 18, Resto del Mondo € 23. FEBBRAIO 2010 — ANNO58 — NUMERO664 TTAAXXEE PPEERRÇÇUUEE TTAASSSSAA RRIISSCCOOSSSSAA 3333110000 UUDDIINNEE ((IIttaallyy)) CORS DI IL FRIULI PROTAGONISTA LENGHE LA “CJASE DAI FURLANS PAL MONT” DIVENTA REALTÀ FURLANE «Abbiamo fatto l’Ente Friuli nel Mondo. Adesso occorre fare la casa dell’emigrante». Lo disse Tiziano Tessitori, primo pre- sidente di Friuli nel Mondo e ideatore della necessità di avere 14 una casa per i friulani nel mondo. Oggi lo ricorda Mario Toros, LEZION presidente emerito dell’Ente di via del Sale, e anche lui forte sostenitore della necessità di dare ai friulani un luogo tangibile che racconti, ricordi e tramandi la storia della loro emigrazione. E lo fa nel momento in cui, grazie alla sua perseveranza, si è riusciti a siglare un accordo tra la Fondazione che animerà Villa i parcheggi e i servizi per chi volesse utilizzare le possibilità (a pag. 9) Deciani a Villalta di Fagagna e l’Ente Friuli nel Mondo. «L’idea off erte da questa struttura». Per il presidente emerito di Friu- è quella di portare Friuli nel Mondo nella Cjase dai furlans tal li nel Mondo il punto fondamentale è tenere alta l’attenzione mont - dichiara Mario Toros - perchè lì si potranno ospitare sul fenomeno dell’emigrazione: «Dare ai giovani la possibilità convegni, avere una importante biblioteca, off rire servizi a chi di studiarla, di scrivere delle tesi di laurea, mantenere vivo quel vuole conoscere la storia dell’emigrazione friulana». Acquistata “ponte” di cui parlava Tessitori sognando un luogo nel quale gli grazie alle donazioni di tanti emigrati benefattori, Villa Deciani emigrati e le loro storie trovassero casa». La Cjase dai furlans pal www.friulinelmondo.com è stata in questi anni completamente restaurata e predisposta ad mont avrà anche il ruolo di mantenere vivo il contatto con chi ospitare tutte le manifestazioni e le necessità di Friuli nel Mon- torna nella terra d’origine per riscoprire le sue radici: un grande INDICE do e di chi non dimentica il contributo storico dell’emigrazione. contenitore di storie, di passato, di esperienze messo a dispo- «In questo momento nella sede di Udine - continua Toros - c’è sizione di tutti per guardare al futuro. «La struttura è pronta un archivio sterminato che rimane chiuso nei magazzini perché - conclude Mario Toros - adesso non ci resta che valorizzarla, Pag. 2 non ci sono gli spazi per rendere disponibili tutti i materiali. A farla funzionare, renderla viva. È l’unico modo per dare concre- L’economia del FVG nel Villalta di Fagagna invece questi spazi ci sono. Come ci sono tezza a un sogno cominciato oltre 50 anni fa». mondo: l’Argentina Pag. 3 Progetto Studiare in Friuli: al GIRO D’ITALIA: UNA SALITA via la decima edizione Colombia tour PER GLI EMIGRATI FRIULANI Pag. 4 Più forti i legami con San Gallo Il Giro d’Italia di ciclismo ritornerà nel 2010 in Milioni di telespettatori hanno già ammirato in Ai Collavino e a Brollo il Carnia, in vetta al Monte Zoncolan, a quota 1735 diretta le bellezze del Friuli. Per questo il Giro ha 55° premio Epifania metri, a conclusione di una tappa che prenderà il un grande impatto promozionale sull’immagine Friulano anche in autostrada via da Mestre (Venezia) e attraverserà le province della nostra regione. Sul Monte Zoncolan il Giro di Pordenone e Udine. Dopo la straordinaria d’Italia era arrivato già due volte, nel 2003 e nel Pag. 5 partecipazione di pubblico per l’arrivo del Giro a 2007, ed in entrambe le occasioni si era imposto il Il Vino della Pace supera le diversità Trieste e la successiva partenza da Grado, l’annuncio trentino Gilberto Simoni che ha così conquistato tutti La forza delle radici: San del Zoncolan-tris (che si aggiunge alle edizioni i versanti di ascesa, la prima volta da Sutrio e la Daniele nel mondo del 2003 e 2007) è giunto dal vicepresidente della seconda da Ovaro che caratterizzerà anche la terza Regione Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, edizione della Zoncolan-story, una salita considerata Pag. 6 al termine di un sopralluogo tecnico sul tracciato tra le più diffi cili d’Europa grazie ai 1210 metri di Un altro lutto per la cultura friulana assieme al responsabile operativo del comitato dislivello da coprire in appena 10,5 chilometri, con 35° premio Nonino: ancora un successo organizzatore locale, Enzo Cainero, ai sindaci di pendenza media dell’11,5 per cento e punte massime Ovaro (Romeo Rovis), Comeglians (Flavio De fi no al 20 per cento. Per arrivarci i ciclisti scaleranno Pag. 7 Antoni) e Ravascletto (Flavio De Stalis)) ed al il Passo Duron, la cui salita è stata dedicata a tutti Tiere furlane, per parlare di terra e di Friuli vicesindaco di Sutrio (Manlio Mattia). gli emigrati friulani nel mondo. Il futuro dell’agricoltura friulana Pag. 8 IL FOGOLÂR DI BRATISLAVA IL BANDO PROMOSSO DAL Inverno 2010: sciare in Friuli. Tarvisio, Sella Nevea, Ravascletto ACCOLTO DAL PRESIDENTE CONVITTO PAOLO DIACONO Pag. 9, 10, 11, 12, 13 DI CIVIDALE E UNA NUOVA Cors di Lenghe Furlane DELLA SLOVACCHIA INIZIATIVA DI FRIULI NEL Pag. 14 MONDO IN COLOMBIA Il “Nuovo Liruti” grande dizionario biografi co dei friulani STUDIARE Concors par tescj conematografi cs in lenghe furlane IN FRIULI Pag. 15 Un lago per protagonista E IN L’America Latina del XXI secolo Pag. 16 COLOMBIA Caro Friuli nel Mondo Pag. 17 “Paulêt mi soven” Una targa a ricordo di Mons. Isodoro Donato Pag. 18 Fogolâr’s news Pag. 19 Riceviamo Pubblichiamo Il presidente del Fogolâr di Bratislava Mirco Ribis e i vicepresidenti B. Mrak e A. Venuti il 19 gennaio 2010 hanno incontrato S.E. Ivan Gasparovic, Presidente della Repubblica Slovacca. Nella foto un Pag. 20 momento dell’incontro. Questa occasione ha dato il via a una nuova iniziativa: quella di far diventare il Le antiche origini del Duomo di Vino della Pace un simbolo di scambi e dialogo fra le nazioni. San Piero Apostolo di Tarcento (A pag .5) febbraio_2010 2 pagina L’ECONOMIA DEL FVG Fonte: elaborazioni dell’Uffi cio Studi della Camera di Commercio di Udine su dati Istat NEL MONDO: L’ARGENTINA di Mario PASSON e Francesca BUIATTI - Centro Studi della Camera di Commercio di Udine Un dato che sta caratterizzando, in modo positivo, l’interscambio commerciale del Friuli euro: il saldo commerciale è risultato dunque positivo per 16,6 milionio di euro. Non si Venezia Giulia è senza dubbio rappresentato dal forte aumento dei prodotti esportati ed tratta di un forte volume di interscambio e infatti l’Argentina occupa appena la 66.ma importati per e dai Paesi dell’America Centro meridionale: uno tra questi è l’Argentina. posizione nella graduatoria dei Paesi destinatari di esportazioni da parte della nostra Re- Dopo un periodo di forte rallentamento, soprattutto nel periodo 2002-2005, le esportazio- gione con uno share (quota di mercato) pari allo 0,15%. I principali prodotti esportati ni dal Friuli Venezia Giulia verso l’Argentina sono tornate a crescere, ed anche nel corso del sono le Macchine per impieghi speciali (per la metallurgia, da miniera, cava e cantiere, 2009 (almeno con riferimento ai primi 9 mesi), nonostante la forte recessione mondiale, macchine per l’industria alimentare, per l’industria della carta e del cartone…) che “pesano” sono risultate piuttosto vivaci. Per quanto riguarda la congiuntura economica argentina, le per il 44,5% del totale esportato in Argentina; seguono le Macchine di impiego genera- stime uffi ciali descrivono un quadro caratterizzato da una forte diminuzione delle impor- le (motori e turbine, apparecchiature fl uidodinamiche, pompe e compressori, rubinetti e tazioni e da una signifi cativa contrazione della domanda domestica. Per il 2009 è previsto valvole, cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione) che “pesano” per il 9,4%, i Prodot- un calo del PIL pari a -3,5% (anche se c’è la possibilità di un risultato migliore) mentre ti in metallo (7,6%), le Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili per il 2010 è attesa una modesta ripresa del PIL reale (+1,1%). Se analizziamo i settori (6,1%) i Motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione produttivi emerge come l’Argentina sia un Paese ricco di risorse naturali; l’agricoltura e e il controllo dell’elettricità (6,1%). La nostra Regione importa dall’Argentina soprattutto la fi liera agro-alimentare sono i settori produttivi più importanti, anche se rappresentano Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne per una quota pari al 40,6% del solo circa il 10% del PIL nominale. Il Paese è esportatore netto di greggio e gas naturale. volume complessivamente importato, seguono i Metalli di base preziosi e altri metalli non Le industrie più importanti sono quelle dei generi alimentari, chimiche, petrolchimiche e ferrosi (24,8%), i Prodotti di colture permanenti (10,7%), i Prodotti dell’editoria musicale dei veicoli a motore. e supporti per la registrazione sonora (5,0%), ed i Pesce, crostacei e molluschi lavorati e Nel 2008 la nostra regione ha esporta- conservati (3,5%). A livello provinciale la prima esportatrice è la provincia di Udine con il to prodotti e beni per 20,313 milioni 57,6% del totale esportato dal Friuli Venezia Giulia in Argentina, seguono le province di di euro e importato per 3,9 milioni di Pordenone (33,7%), Trieste (6,1%) e Gorizia (2,6%). www.friulinelmondo.com PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI (ANNO 2008) STRUTTURE CHE OPERANO PER SVILUPPARE LE RELAZIONI ECONOMICHE TRA FRIULI VENEZIA GIULIA E ARGENTINA PIL nominale (in US$ bn) 328,5 GIORGIO SANTUZ Camere di commercio Italo-Argentine Presidente Crescita reale del PIL (stima 2009) -3,5% • C.C. Italiana nella Repubblica Argentina MARIO TOROS Tasso di infl azione 7,2% [email protected], www.ccibaires.com.ar Presidente emerito • C.C. Italiana di Cordoba Tasso di disoccupazione: media anno 7,9% PIER ANTONIO VARUTTI [email protected], www.camitcor.com.ar Vice presidente Vicario Totale import (mld €) 41,25 • C.C. Italiana di Mendoza PIETRO FONTANINI [email protected] Totale export (mld €) 50,72 Presidente Provincia Udine • C.C. Italiana di Rosario Vice presidente Saldo bilancia commerciale (mld €) +9,47 [email protected], www.ccir.com.ar ENRICO GHERGHETTA Presidente Provincia Gorizia Totale import dall’Italia (mld € ) 0,887 Azienda Speciale Impresa e Territorio - I.TER della C.C. Vice presidente Totale export verso Italia (mld €) 1,367 di Udine, Uffi cio internazionalizzazione: ALESSANDRO CIRIANI Presidente Provincia Pordenone Saldo bilancia commerciale con Italia (mld €) +0,48 www.ud.camcom.it. Vice presidente “Catalogo Import – Export 2009”, Fonte: www.globus.camcom.it Editore: realizzato dalla C.C. di Udine (www.ud.camcom.it) Ente Friuli nel Mondo Via del Sale 9 - C.P. 242 Tel. 0432 504970 - Fax 0432 507774 INTERSCAMBIO COMMERCIALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA CON L’ARGENTINA NEL 2008 [email protected] Giunta Esecutiva: A. DATI GENERALI Principali prodotti esportati (in %) Giorgio Santuz, Pier Antonio Varutti, Pietro Fontanini, Macchine per impieghi speciali (1) 44,5% Esportazioni (migliaia di Euro) 20.314,66 Lionello D’Agostini, Antonio Devetag Macchine di impiego generale (2) 9,4% Consiglio direttivo: % sul totale 0,15% Prodotti in metalloi 7,6% Romano Baita, Marinella Bisiach, Mario Cattaruzzi, Oldino Cernoia, Graduatoria 66.a posizione Macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili 6,1% Renato Chivilò, Giovanna Comino, Roberta De Martin, Alido Gerussi, Variazione % rispetto al 2007 15,03% Motori, generatori e trasformatori elettrici, apparecchiature DCE 6,1% Lucio Gregoretti, Maurizio Gualdi, Domenico Lenarduzzi, Feliciano Medeot, Importazioni (in migliaia di Euro) 3.849,25 Principali prodotti importati (in %) Paolo Musolla, Lauro Nicodemo, Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne 40,6% Gastone Padovan, Luigino Papais, % sul totale 0,05% Alberto Picotti, Mauro Pinosa, Adeodato Ortez, Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi ;combustibili nucleari 24,8% Lucio Roncali, Lorenzo Ronzani, Franco Spizzo, Graduatoria 71.a posizione Silvano Stefanutti, Bruno Tellia, Livio Tolloi, Prodotti di colture permaneti 10,7% Raff aele Toniutti, Federico Vicario, Variazione % rispetto al 2007 78,00% Pietro Villotta, Attilio Vuga, Dario Zampa, Prodotti dell’editoria musicale e supporti per la registrazione sonora 5,0% Rita Zancan Del Gallo Saldo commerciale (in migliaia di EURO) 16.465,41 Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati 3,5% Collegio Revisori dei conti: Giovanni Pelizzo presidente, (1) Macchine per impieghi speciali: Fabbricazione di macchine per la metallurgia, Fabbricazione di macchine da miniera, cava e cantiere, Fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, delle bevande e del tabacco, Fabbricazione di Massimo Meroi e Marco Pezzetta macchine per le industrie tessili, dell’abbigliamento e del cuoio, Fabbricazione di macchine per l’industria della carta e del cartone ,Fabbricazione di macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma componenti eff ettivi, Paolo Marseu e (2) Macchine di impiego generale: Fabbricazione di motori e turbine (esclusi i motori per aeromobili ,veicoli e motocicli), Fabbricazione di apparecchiature fl uidodinamiche, Fabbricazione di altre pompe e compressori, Fabbricazione di altri Giuseppe Passoni componenti supplenti rubinetti e valvole, Fabbricazione di cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione. Collegio dei probiviri: Adriano Degano presidente, Oreste D’Agosto consigliere CAMPAGNA ABBONAMENTI 2010 Fabrizio Cigolot Direttore Giuseppe Bergamini Direttore Responsabile La Giunta Esecutiva ha confermato fi ducia verso gli abbonati e un piccolo Immaginaria Soc. Coop Redazione, grafi ca e anche per il 2010 le quote di abbona- contributo ad aff rontare la crisi. impaginazione mento al mensile Friuli nel Mondo. Ma è anche un modo ad incitare Stampa Gli importi degli abbonamenti sono gli abbonati e gli amici di Friuli nel La Tipografi ca s.r.l. gli stessi dall’anno 2002. Mondo a confermare il loro supporto Basaldella - Campoformido - (Ud) Di fronte all’aumento generalizza- al mensile e per chiedere loro di persi- € Con il contributo di IItalia 15 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia to del costo della vita, alle diffi coltà stere nella campagna di sottoscrizio- Servizio Identità Linguistiche, Culturali economiche che le famiglie in tutto il ne di nuovi abbonati. Ogni abbonato € e Corregionali all’estero EEEuuropa 18 Provincia di Udine mondo stanno attraversando in questi in più è una conferma che la voce dei periodi, ma anche di fronte all’aumen- friulani nel mondo continua ad esse- € Manoscritti e fotografi e, Sud America 18 anche se non pubblicati, non si restituiscono tato costo delle materie per la stampa re sentita. Spingere il nostro mensile REGISTRAZIONE TRIB. DI UDINE e dei costi di spedizione, confermare signifi ca conquistare nuovi spazi alla Altri Paesi € 23 N. 116 DEL 10.06.1957 le quote di abbonamento è un atto di friulanità e ai suoi valori. febbraio_2010 3 pagina ENTE FRIULI NEL MONDO E CONVITTO PAOLO DIACONO DI CIVIDALE COLLABORANO PER UNA IMPORTANTE PROPOSTA FORMATIVA PROGETTO STUDIARE IN FRIULI: AL VIA LA DECIMA EDIZIONE BANDO “STUDIARE IN FRIULI” Il CONVITTO NAZIONALE “Paolo Diacono” di Cividale del Friuli, in collabora- contare su un carattere equilibrato e su un buono stato di salute psico-fi sica. In tale ottica zione con Ente Friuli nel Mondo, problemi di carattere medico di natura importante dovranno essere debitamente segnalati. BANDISCE • Borse di studio riservate ai discendenti di corregionali del Friuli Venezia Giulia all’estero A) un concorso per 20 borse di studio della durata di un anno (o semestre), per la frequen- Per l’ospitalità dei giovani presso le proprie Strutture e presso le Scuole, il Convitto as- za nelle Scuole Superiori del Convitto Nazionale o nelle altre Scuole della Provincia sume a proprio carico le spese relative al vitto , all’alloggio , alle spese sanitarie e alle at- di Udine riservato a: fi gli o discendenti di corregionali all’estero del Friuli Venezia tività culturali e ricreative svolte all’interno dell’Istituto nonché quello per gite di un solo Giulia giorno organizzate dal Convitto o dalle Scuole. Restano esclusi i viaggi di studio di più giornate che rimangono a carico delle famiglie. Per quanto concerne le spese di viaggio B) un concorso per l’assegnazione di n.10 posti riservati a studenti di origine italiana o esse rimangono a carico dei partecipanti. Nota: il numero delle borse di studio potrebbe cittadini esteri variare in ragione dei fi nanziamenti pubblici assegnati al suddetto Progetto. Selezione per l’anno scolastico 2010-2011 - Scadenza 15 aprile 2010 • Posti a pagamento riservati a studenti di orgine italiana o cittadini esteri Il Progetto prevede che vengano anche ammessi studenti in possesso del visto d’ingresso Con il contributo di: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Cassa di in Italia per motivi di studio, non assegnatari di borsa di studio, e con spese a proprio ca- Risparmio di Udine e Pordenone, Provincia di Udine, Provincia di Gorizia, Comune di rico, pari a Euro 4.600,00 per l’intero anno scolastico usufruendo delle stesse condizioni Cividale del Friuli, Banca di Cividale. degli studenti borsisti Il Convitto possiede tutte le strutture scolastiche e ricettive per poter utilmente realizzare Domande di ammissione una iniziativa in questo senso, in quanto unitamente alla presenza di scuole come il Liceo La domanda di ammissione, come da modello reperibile sul sito WWW.CNPD.IT, deve Classico, il Liceo Scientifi co, il Liceo delle Scienze Umane ed il Liceo Linguistico e alle essere presentata direttamente o a mezzo raccomandata A/R entro il 15 aprile 2010 a Scuole Tecniche e Professionali collegate, può contare su tutti i servizi di carattere residen- CONVITTO NAZIONALE “PAOLO DIACONO” ziale necessari. I candidati, di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, ed in possesso di un suffi - Piazzetta Chiarottini, 8 33043 CIVIDALE DEL FRIULI ciente grado di comprensione della lingua italiana, devono frequentare nei paesi d’origine una Scuola simile all’Indirizzo scolastico superiore italiano nel quale chiedono l’iscrizione. La domanda può essere anche inviata all’Ente Friuli nel Mondo o inviata via e-mail presso È importante che gli stessi uniscano ad una spiccata capacità in campo scolastico la dispo- i seguenti indirizzi [email protected], oppure [email protected] nibilità alla vita in comune, alla accettazione delle regole di vita collegiale, alla tolleranza La domanda dovrà essere corredata dalla documentazione richiesta, anche nella forma di e alla comprensione per opinioni e atteggiamenti diversi dai propri. Inoltre, vista la lonta- documento trasmesso mediante posta elettronica . nanza dall’ambiente familiare e l’impegno richiesto dai programmi di studio, deve poter Per maggiori informazioni: www.cnpd.it Per ogni ulteriore informazione è possibile mettersi in contatto con l’Ente Friuli nel Mondo tel. +39 0432 504970; fax: +39 0432 507774; e-mail: [email protected] L’ ENTE FRIULI NEL MONDO SI PRESENTA IN COLOMBIA CON UN PROGETTO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE NEL SETTORE DEL TURISMO COLOMBIA TOUR In Colombia non si è mai registrata una presenza utilmente applicarsi anche nelle strutture organizzata di Fogolâr aderenti a ‘Friuli nel Mondo’ ma ricettive (alberghi, agriturismi, camping, pure vi si segnala qualche nostro conterraneo. Per rilevare bed and breakfast) in affi ancamento tale realtà e dare possibilmente vita a qualche nuovo alla direzione, entrando nel merito sodalizio anche in questo vasto Stato dell’America Latina, dell’organizzazione della struttura l’Ente Friuli nel Mondo ha deciso di aderire ad un’iniziativa ricettiva stessa: soddisfacimento del di formazione professionale riservata a giovani d’origine cliente, programmazione dei turni di italiana, sostenuta da un fi nanziamento del Ministero lavoro, sviluppo delle potenzialità delle Una bella immagine notturna di Cartagena del Lavoro e delle Politiche Sociali. Prenderà fra pochi risorse umane, nonché pubblicizzazione giorni il via la selezione dei partecipanti al bando per un dell’azienda e innovazione progettuale corso di formazione professionale che vede come soggetto dei suoi servizi applicando le strategie di marketing. La verse località del Friuli Venezia Giulia. Saranno ammessi capofi la l’ente di formazione professionale ‘IAL-FVG’, e partecipazione è gratuita, giacché, come detto, il progetto al corso un massimo di 18 allievi, più 4 uditori. quali partner italiani la Camera di Commercio di Trieste, si avvale di un fi nanziamento del Governo italiano. I Le selezioni si svolgeranno la prima settimana di marzo l’Università degli Studi di Trieste, e, come detto, l’Ente partecipanti, che devono trovarsi in uno stato di stato di 2010 a Bogotà. Una volta superata la selezione, consistente Friuli nel Mondo; per il partenariato internazionale, disoccupazione o inoccupazione, per essere ammessi si in una serie di test e colloqui per la verifi ca dei prerequi- opererà l’agenzia ‘EurAmerica’, con sede a Bogotà. Il prevede che siano anche in possesso dei seguenti requisiti: siti obbligatori e preferenziali, inizieranno le lezioni in corso, della durata di mille ore, consentirà di acquisire la la cittadinanza italiana, la residenza in Colombia (con Colombia; da luglio si prevede il soggiorno nella nostra qualifi ca di ‘tecnico superiore dell’organizzazione delle iscrizione all’anagrafe dei cittadini italiani residenti all’estero regione che terminerà con gli esami fi nali, di 16 ore, che si strutture ricettive e del marketing del turismo integrato’. - AIRE); età compresa tra i 18 e 64 anni; il possesso del svolgeranno, sempre in Italia, nel mese di ottobre. Queste fi gure professionali sono destinate ad operare in diploma di scuola media superiore; devono, altresì, avere Gli interessati possono rivolgersi al sig. Pasquale Riccardi, strutture turistiche come consulenti per fornire un servizio una conoscenza di base della lingua italiana e dell’uso del Euramerica, tel.: +57.1.2755660; fax: +57.1.6378486, personalizzato che va dall’analisi delle potenzialità del personal computer. Il corso sarà suddiviso in 250 ore di e-mail: [email protected]; territorio e delle possibili strategie di promozione dello lezione a Bogotà, e 750 ore in Italia (di cui 250 di stage). www.ialweb.it/international/bogota. stesso, alla progettazione di viaggi o circuiti integrati; Le spese di viaggio, andata e ritorno da Bogotà all’Italia, il Per iscriversi, ci si deve registrare sull’apposito form sul sito possono, altresì, operare come dipendenti (in agenzie vitto e l’ alloggio in Italia sono gratuiti. È prevista, inoltre, www.ialweb.it/international/bogota viaggio, circoli aziendali, consorzi culturali, associazioni di un’indennità di frequenza per le ore di lezione e stage in o inviare la scheda di iscrizione sempre a Pasquale Riccardi, sviluppo del territorio, uffi ci turistici, ecc.) per attività che Italia pari a 1,50 euro/ ora per un massimo di 1.125,00 Euramerica, Carrera 7, No. 74-56 Uffi cio 409, vanno dalla programmazione, alla commercializzazione euro (pari 3.446.167,5 pesos colombiani). tel.: 57 1 2755660 fax: 57 1 6378486, del prodotto/servizio, alle informazioni relative ai servizi Sede dei corsi in Colombia sarà la Scuola ‘Leonardo Da mail: [email protected] entro e non oltre il 21 febbra- off erti, alla gestione e coordinamento della pluralità di Vinci’, di Bogotà (Carrera 21, No 127 – 23 Barrio La Cal- io 2010 (farà fede la data di ricevimento della scheda di azioni disponibili. Il tecnico, così formato, potrà, inoltre, leja, Bogotà D.C), in Italia le lezioni si svolgeranno in di- iscrizione. (F.C.) febbraio_2010 4 pagina LA PROVINCIA DI UDINE PROTAGONISTA DI IMPORTANTI INIZIATIVE CON LA CITTADINA SVIZZERA PIÙ FORTI I LEGAMI CON SAN GALLO Si rinsaldano i legami fra il Friuli e la Svizzera, in particolare della Patria: dovrebbe essere inaugurata i primi giorni di aprile». con la cittadina di San Gallo nella quale sorge la splendida Ab- Il presidente ci tiene a ricordare anche i legami tra le due abbazie. bazia dalla quale arrivarono i monaci benedettini che fondarono «La presenza friulana a San Gallo è sempre stata signifi cativa. È una nostra rinomata Abbazia, quella di Moggio. Protagonista del per questo che vogliamo essere presenti in quel territorio per far consolidarsi dei rapporti è la Provincia di Udine che, già con la conoscere ed apprezzare la nostra realtà contemporanea». Certo precedente amministrazione, aveva siglato un accordo di collabo- l’abbazia svizzera è molto più grande di quella di Moggio, ha razione con il Fogolâr Furlan della cittadina elvetica per iniziative una biblioteca nella quale sono conservati documenti di grande di scambi culturali. Eventi che avrebbero compreso mostre d’ar- valore e le sue architetture sono di grande prestigio. Al punto che te e collaborazioni con le scuole. Il presidente della Provincia di le istituzioni cantonali hanno alcune loro sedi proprio all’interno Udine Pietro Fontanini ha rinnovato questo accordo, portandolo dei grandi edifi ci dell’abbazia. «Ciò che ci diff erenzia però – ri- alla sua esecutività. «Ci sono già stati dei contatti – ha annunciato corda ancora Fontanini – è che qui in Friuli l’esperienza monasti- Fontanini – e adesso passeremo alla fase operativa. Ci stiamo at- ca non si è interrotta, e continua una tradizione millenaria». Da tivando affi nché la nostra mostra sui mosaici, realizzata in colla- non dimenticare poi gli scambi fra le scuole: «Alcuni istituti della borazione con la Scuola Mosaicisti di Spilimbergo, venga ospitata cittadina elvetica – ha dichiarato Fontanini – hanno un rappor- nella cittadina svizzera». Fra le altre proposte, ha continuato il to privilegiato con il liceo Stellini di Udine. È nostra intenzione Presidente della Provincia: «Stiamo anche valutando se portare a fi nanziare degli scambi fra i loro allievi e i nostri studenti che La bellissima e famosa abbazia di San Gallo San Gallo la mostra sui testi della Piccola Patria intitolata Lingue studiano il tedesco». CONSEGNATO A TARCENTO IL PRESTIGIOSO PREMIO AI COLLAVINO E A BROLLO IL 55° PREMIO EPIFANIA cerdote nel marzo 1957. A cinquantadue per tutte le vie del mondo, hanno onorato anni è consacrato vescovo con la nomina l’emigrazione friulana, veri ambasciatori a titolare di Zuglio ed ausiliare di Udine. della civiltà e cultura dell’amata Piccola Nel 1996 è chiamato a reggere la Dioce- Patria. Nati rispettivamente nel 1926 e si di Belluno e, quattro anni più tardi, è 1932, Arrigo e Mario Collavino sono par- nominato Arcivescovo di Udine, ove fa il titi dalla natia Muris, separatamente, nei suo ingresso il 7 gennaio 2001. Laureato primi anni Cinquanta, con la valigia piena in teologia all’Università del Laterano, della miseria e della speranza dell’emi- insegnante e rettore presso i Seminari di grante contadino si ritrovano a Windsor Castellerio ed Udine, ha svolto il suo mi- (Ontario) Canada, dove, nel 1954, con i nistero sacerdotale ad Ampezzo e quindi a comuni risparmi, avviano assieme una Gemona negli anni post-sisma, palesando piccola impresa edilizia, la “Collavino un tratto umano, costantemente presente Bros. Inc.” che cresce man mano passan- in ogni suo intervento: a favore dei poveri, do alla produzione di prefabbricati con la dei diseredati, per il mondo del lavoro, per “Prestressed Systems Inc.” al settore delle la montagna. opere pubbliche: scuole, ospedali, grandi I fratelli Arrigo e Manlio Collavino si acquedotti. Quindi alle grandi opere: pon- sono aggiudicati nel 2007 l’appalto della ti, bacini idraulici, dighe, aeroporti, esten- Freedom Tower – progettata dal notissimo dendo l’attività dall’Ontario all’intera area A sinistra Mario Collavino e a destra monsignor Pietro Brollo architetto Daniel Libeskind – che stanno del Canada orientale e, con la “Collavino costruendo sul Ground Zero di New York, International Contractors” negli anni Set- ove svettavano le Torri Gemelle. E quan- tanta, agli Stati Uniti (Mariott Hotel a Il Premio Epifania “Cavalierato del fania 2010 a: monsignor Pietro Brollo e ai do i due fratelli isseranno per la “Collavi- New York, Acquario del Disneyworld in Friuli”, giunto alla 55ª edizione, indetto fratelli Arrigo e Manlio Collavino. no Constructions”- in cima ai 1776 piedi Florida, grattacieli della “Renaissance” di dall’Associazione Pro Tarcento in col- Pietro Brollo, nato a Tolmezzo nel 1933 della Torre della Libertà – la bandiera del Detroit) per spiccare poi il grande salto laborazione con la Città di Tarcento, si da una famiglia carnica dove la fede è Friuli, nel cielo americano simbolicamen- ad impegnare le loro imprese associate propone di dare pubblico riconoscimen- vissuta nel quotidiano, segue con zelo la te garrirà il vessillo di quella friulanità ge- sullo scacchiere del mondo: Nigeria, Ken- to a persone che si sono particolarmente vocazione sacerdotale nei seminari udi- niale, trasparente, onesta e tenace con cui ya, Egitto, Seychelles, Mauritius, Emirati distinte in ogni campo di attività a van- nese e lateranense e viene ordinato sa- Arrigo e Mario, da più di mezzo secolo Arabi, Sri Lanka. taggio del Friuli: dalla solidarietà umana all’assistenza e alla benefi cenza; per l’at- taccamento al dovere e la fedeltà al lavoro; LO VUOLE LA PROVINCIA DI UDINE per aver operato in particolari condizioni di disagio nell’adempimento del proprio FRIULANO ANCHE IN AUTOSTRADA dovere; per essersi altamente distinti nel campo sociale, professionale, educativo; per la genialità e l’impegno nel campo del- « Esiste una legge sulla toponomastica che dà ai comuni che ritaria riconosciuta dallo Stato italiano e dall’Unione Europea». la cultura, dell’arte, della musica, del teatro hanno scelto di riconoscere la lingua friulana il diritto di usa- La questione non è solo linguistica, spiega Fontanini: «Le ragio- e del folklore. La commissione per l’asse- re una toponomastica in lingua minoritaria. Visto che Udine, e ni della nostra specialità – conferma il presidente – si possono gnazione del 55° Premio Epifania, riunita- tanti altri comuni, ha fatto questa scelta ritengo opportuno spin- difendere solo se facciamo valere anche le nostre ragioni etniche: si il 2 dicembre 2009, sotto la Presidenza gere affi nché anche i cartelli autostradali, nel territorio del capo- siamo un popolo, con una sua lingua, una sua storia». del Sindaco di Tarcento Roberto Pinosa e luogo friulano, siano bilingui: italiano e friulano». Lo sostiene il I problemi piuttosto sono altri: «Vedo una Regione stanca e diso- composta da Roberto Molinaro, Assessore Presidente della Provincia, Pietro Fontanini, che ha già esposto rientata su questi temi : c’è una legge, la 29, che è stata approvata alla Cultura della Regione Friuli Venezia il suo progetto ai gestori delle reti autostradali del Friuli Venezia dalla maggioranza e che aspetta ancora l’applicazione. Ci sono Giulia, Gennaro Falanga, Presidente del Giulia. E le aziende concessionarie sembra si siano dimostrate delle responsabilità precise da parte dell’Assessore Molinaro che Consiglio Provinciale di Gorizia, Elena favorevoli a questa soluzione. «Occorre trovare un regolamento dimostra di non concentrarsi abbastanza su questi temi». Lizzi, Assessore provinciale alla Cultura attuativo con l’Anas (l’azienda di proprietà statale che gestisce Per il presidente Fontanini a supporto di queste scelte occor- per la Provincia di Udine, Giuseppe Bres- strade e autostrade, ndr) – ha dichiarato Fontanini -: si inizierà re ricordare che non è ancora mai stato fatto un censimento di sa, Assessore provinciale alla Cultura per con i cartelli in sloveno nel territorio triestino. In tempi rapidi quanti siano i parlanti del friulano all’estero: «Anche per questo la Provincia di Pordenone, Silvio Brusa- poi si dovrebbe continuare con i cartelli in lingua friulana». – ha concluso il presidente – dare dei segnali precisi può essere ferro per l’Università di Udine, Giannino L’immagine che si vuole dare a chi dall’estero attraversa il no- uno stimolo ad altri settori, come il commercio e gli scambi in- Angeli per la Società Filologica Friula- stro territorio: «È quella di una regione con le sue particolarità ternazionali. Sono i legami con il territorio che danno maggiore na; Fabrizio Cigolot per l’Ente Friuli nel – conferma il Presidente della Provincia di Udine – fra le quali visibilità a un prodotto. La qualità è fondamentale, ma serve an- Mondo e Nazareno Orsini, Presidente spicca la particolarità della lingua, il friulano, che è lingua mino- che simolare il legame della memoria e degli aff etti». dell’Associazione Pro Tarcento, all’unani- mità ha deciso di conferire il Premio Epi- febbraio_2010 5 pagina IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA HA INCONTRATO I VERTICI DEL FOGOLÂR DI BRATISLAVA IL VINO DELLA PACE SUPERA LE DIVERSITÀ di Mirco RIBIS, presidente del Fogolâr Furlan di Bratislava Il 19 gennaio abbiamo avuto l’onore, Cormons, dove nel 2002, grazie al fra i popoli e simbolo di unione delle con una stretta delegazione composta sostegno della CCIS è stato piantato diversità. Questi sono anche valori e da B. Mrak e A. Venuti, vicepresidenti il vitigno slovacco “DEVIN”. Il vino concetti alla base della nostra asso- del Fogolâr di Bratislava, di inconta- della pace che abbiamo consegnato ciazione e che trovano nel Vino della re S.E. Ivan Gasparovic Presidente ha, oltre ad altri 499 vitigni prove- Pace un momento di altissima espres- della Repubblica Slovacca. In questa nienti da tutto il mondo, anche l’uva sione. In questo momento, in cui nel occasione sono stati portati i saluti del vitigno slovacco Devin. Questo mondo vediamo sofferenza, difficoltà della Camera di Commercio Italiana evento diventerà per il Fogolâr un e segnali di insofferenza nei confronti in Slovacchia illustrando la stretta evento istituzionale: ci siamo impe- dei diversi e degli emigrati, riteniamo collaborazione tra Fogolâr e questo gnati con il presidente a consegnare a sia molto importante testimoniare e ente. L’occasione della visita è nata tutti i futuri Presidenti della Repub- promuovere la pace, la moderazione e Il presidente del Fogolâr Furlan di Bratislava Mirco Ribis per la consegna del “Vino della Pace” blica Slovacca, una cassetta del Vino l’accettazione delle varie diversità che consegna al presidente della Repubblica di Slovacchia Ivan Gasparovic il Vino della Pace prodotto dalla “Vigna del Mondo” di della Pace, quale segno di pace, unione caratterizzano e valorizzano l’uomo. UN INTERESSANTE LAVORO DI ANGELICA PELLARINI RACCONTA L’EMIGRAZIONE FRIULANA LA FORZA DELLE RADICI: SAN DANIELE NEL MONDO Straordinario questo libro, come straordinario è il richia- al sandanielese. C’è infi ne un interessante elenco – frutto mo di questa piccola Terra, il Friuli, da parte di coloro di lunghe e minuziose ricerche nell’Archivio Comunale - che l’hanno lasciata per cercare fortuna altrove. degli emigranti che partirono da San Daniele dal 1947 al “La forza delle radici” racconta, senza retorica e tratti 1970, con data di partenza e luogo di approdo. nostalgici, un pezzo di storia di ciascuno di noi sanda- Leggere questo libro signifi ca leggere una parte della nielesi. Chi dalle nostre parti non conosce una vicenda nostra piccola grande storia di lavoro e di passione per di emigrazione vissuta da un parente più o meno stretto? i valori a noi più cari a partire dalla famiglia, chiave per Chi scrive può dire che nella sua vita emigrarono almeno capire l’emigrazione dal Friuli. una o due persone per ogni famiglia. Tempi duri quelli… Leggere questo libro fa emozionare: le storie che An- senza un futuro certo, senza speranze, con la sola forza gelica ha raccontato, mantenendone fedele il lessico e delle braccia e del cuore. la sintassi, mette una “stretta al cuore”. Se l’emigrazione Il testo è diviso in due parti. Nella prima Angelica rac- è cambiata nel tempo, è rimasto immutato il richiamo conta con minuzie di particolari i fatti storici dalla metà ai luoghi natii e alla loro autentica bellezza, luoghi rac- del 1700 agli anni ’70 dello scorso secolo, periodo in cui contati, vissuti e tramandati dai genitori ai fi gli in modo l’emigrazione subì una naturale contrazione. E così, dalla semplicemente straordinario. vicina Austria alla lontana Australia, il popolo friulano ha Leggere questo libro ci sprona a non dimenticare come messo radici in ogni continente, contribuendo non poco eravamo, ad amare i luoghi in cui viviamo nella quotidia- allo sviluppo socio-economico dei paesi di adozione. nità, a costruire isole di vero progresso umano e sociale. In un metodico susseguirsi di riferimenti, narrazione e Caterina Flabiano citazioni di testi e riviste del tempo, il libro svela al lettore come nelle diff erenti epoche l’emigrazione abbia assunto Sono ormai alla conclusione di quella che considero una caratteri diversi e sia stata funzionale alle esigenze dei “meravigliosa avventura”, che mi ha permesso di cono- altro tratto che li accomuna tutti è il legame fortissimo, tempi. I mestieri legati all’edilizia furono una costante del scere da vicino la storia locale, ma soprattutto la storia indissolubile con la famiglia rimasta a casa. I guadagni lavoro dei friulani nel mondo, specialmente i fornaciai, di diversi Sandanielesi “andati per il mondo”, pur poveri, infatti venivano messi da parte e spediti in Friuli, per ovunque distintisi in bravura e resistenza fi sica. A que- ma sempre con grande onore e dignità. Quelli che sono contribuire all’economia familiare, o per potersi sposare sti si affi ancarono i tradizionali mestieri del norcino, del tornati “alla Patria” hanno portato nella loro città un “va- e comprare una casa. casaro e del fattore. Degno di nota è il caso delle donne lore aggiunto” in termini non solo economici, ma anche Era quindi necessario, anzi fondamentale, superare la so- friulane che si adoperavano come domestiche presso le e soprattutto di esperienza, di laboriosità, di esempio e litudine, dotarsi di un grande spirito di adattamento per case borghesi della capitale. Esse, infatti, venivano prefe- di apertura verso situazioni ed ambienti spesso poco o riuscire ad ambientarsi. Un’apertura al nuovo ed agli altri rite ad altre perché dotate di spiccato senso dell’ordine e per nulla conosciuti. Quelli che non sono rientrati hanno che ai sandanielesi non è mancata. di cura della casa. saputo farsi apprezzare, trasmettendo anche ai loro fi gli e Storie semplici, a volte, oppure contorte. A volte linea- La prima parte del libro si conclude con un accenno alla nipoti i valori della civiltà friulana. ri, oppure con svolte improvvise. Storie diverse… come storia dell’emigrazione nei dintorni di San Daniele: Vil- Non è stato facile, soprattutto all’inizio, trovare notizie quella di chi ha potuto abbracciare il padre dopo ventun lanova, Dignano, Majano, Ragogna. specifi che sul “fenomeno migratorio” nel Sandanielese. anni, di chi è stato premiato Maestro del Lavoro, di chi La seconda parte è la testimonianza diretta, schietta e Poi, ricerca dopo ricerca, scoperta dopo scoperta, sono col suo lavoro ha girato i cinque continenti, di due fratelli frizzante degli emigranti che raccontano storie di fati- emersi i primi dati, qualche sporadica notizia, qualche che hanno sposato due sorelle… storie così belle che mi che e sacrifi ci quotidiani, ma anche di successi nel lavoro “voce” che aveva tanta voglia di raccontarsi. Così ho co- hanno resa felice di poterle raccontare. e negli aff etti. In un brulicare di emozionante vissuto, è minciato a creare una rete, ho scoperto che alcuni di loro Perché, come ho imparato dagli ex emigranti intervista- forte ed incessante il riferimento ai valori sacri della fa- erano in contatto, alcuni addirittura parenti. Ed è da que- ti, la bellezza di un albero sta nel suo tronco e nella sua miglia, della solidarietà, dell’infanzia e il pensiero ultimo sta rete che è nato il mio saggio. Tutti hanno risposto con chioma, ma la sua forza risiede nelle radici. è alla piccola patria, a quel Friuli tanto amato dove sem- grande entusiasmo, vicini e lontani. Angelica Pellarini pre si vorrebbe tornare. Ne esce un ritratto di persone Attraverso lunghe chiacchierate di persona o al telefono, profondamente rispettose della loro patria d’adozione e mail, lettere, mi hanno raccontato i loro sogni, le loro di un’integrazione non sempre facile, ma costruita pa- fatiche, le loro speranze. Un aspetto che è emerso più Il volume non è in vendita ma può essere richiesto alla zientemente nel tempo e riuscita. volte è la fratellanza che si creava con gli altri emigranti: sezione moderna della Biblioteca Guarneriana di San Il testo, corredato da numerose foto ingiallite dal tempo il ritrovarsi, al lavoro o la domenica, il fatto di condivide- Daniele del Friuli ma non dalla memoria, si completa con una breve de- re le stesse diffi coltà di adattamento, hanno permesso di tel. (+39) 0432 957930 scrizione dei friulani che nel mondo hanno dato lustro “andare avanti” e di uscire a testa alta da ogni criticità. Un e-mail: [email protected] febbraio_2010 6 pagina CI HA LASCIATI LO STORICO, POETA E PITTORE TITO MANIACCO, CONOSCIUTO PER AVER DATO VITA AI SENZA STORIA UN ALTRO LUTTO PER LA CULTURA FRIULANA di Michele MELONI TESSITORI Il Friuli ha perso il suo poeta dell’impegno civile, Tito Maniacco. Lo scrittore è morto il 22 mi, anche di sé, delle sue esperienze. Ma era pure un grande ascoltatore, aveva una dote rara gennaio all’ospedale di Udine. Aveva 78 anni ed era da tempo soff erente. Lascia una ricca nel conoscere subito le persone, perciò tutti gli volevano bene nel partito». eredità culturale espressa nella sua opera di letterato e di storico, ma anche di politico e Parallelamente maturava la sua vocazione artistica: «Negli anni dell’impegno politico scoprí prima ancora di insegnante. Per il Friuli è un’altra grave perdita dopo la scomparsa recente questa sua vena di poeta, unita a una capacità di indagine tipica dello studioso, dello sto- di Lelo Cjanton, Beno Fignon, Luciano Morandini, Novella rico. Ma lui si sentiva soprattutto poeta». «Era un intellettuale Cantarutti e Carlo Sgorlon. profondo — ricorda ancora Chiussi – per cui la sua rima non Discendente del grande fotografo Silvio Maria Bujatti che fi n era facilmente accessibile, era ricca di elementi culturali, di ci- da giovanissimo lo indirizzò all’amore per i libri, Tito Maniac- tazioni, quasi elitaria se si vuole, ma lui si giustifi cava dicendo: co, udinese, è stato uno degli intellettuali piú completi e polie- “Almeno su questo lasciate che io sia cosí”. Perché Tito è stato drici della realtà friulana. Si è espresso nella poesia come nella sempre al servizio di tanti, il maestro che era nella vita». pittura, come storico e come saggista. Emerge fi n dagli anni L’artista poi, come lo storico, ha scritto pagine fondamentali. ’50 a fi anco dell’amico Pier Paolo Pasolini, milita nella rivista Sul versante della poesia ci lascia tante raccolte da Stagioni in Momenti che ospiterà le sue prime poesie. Negli anni ’70 il Friuli a Le vette del tempo fi no all’ultima antologia in friula- suo arco di azione si estenderà alla politica con l’incarico di no, Oltris, che fu il tema della sua ultima rifl essione pubblica a consigliere comunale fi no all’85 nelle fi le del Pci. Ma ciò che ha Udine, l’ottobre scorso, in sala Aiace. Sul piano storico ha scritto piú contato, nella sua personalità, è stato il mestiere di maestro opere che inquadrano gli eventi dall’angolatura contro corrente elementare, come testimonia uno degli amici piú cari, Enrico dei Senzastoria. Recentemente l’Amministrazione Comunale Chiussi con il quale ha condiviso anche la militanza politica: di Udine, guidata da Furio Honsell gli aveva conferito il sigillo «Ha insegnato in molte parti del Friuli cominciando dalla sup- della città. plenza a Moggessa come ha narrato in una delle sue ultime «Come politico - ricorda ancora Chiussi - era un comunista opere Mestri di Mont. Ha sempre avuto l’attitudine a fare il rigoroso che è sempre rimasto coerente con il proprio orienta- maestro – sottolinea l’amico – cercando di insegnare agli altri mento. Deluso dallo scenario attuale viveva però ritirato nelle ciò che lui aveva appreso dalle tante letture e dalle esperienze sue letture». Un’immagine che collima con il ricordo della fi glia di vita. Perché lui aveva questa bellissima debolezza di rendersi Barbara: «In un mondo che ha perso la morale, in cui tutto utile agli altri cercando di trasmettere valori». sembra avere un prezzo, mio padre è rimasto sempre fedele a se Chiussi ripercorre la vita del poeta. Giovanissimo si coltiva in stesso, a volte anche pagando per le sue idee. Penso che per que- biblioteca nelle infi nite letture, incoraggiato dal padre «con il sta coerenza possa essere indicato a esempio: è stato un uomo quale aveva un rapporto confl ittuale, ma intenso». Poi vive la di cultura che non ha mai rincorso l’accondiscendenza, schivo, militanza politica nella Figc dove incontra la prima moglie, Lu- ma aperto agli altri. Ed è in questo, come fi glia, che riconosco la isa. «I compagni lo adoravano perché era un uno semplice, di- sua generosa grandezza». retto, non complesso come poteva apparire – racconta Chiussi Un ritratto in bianco e nero di Tito Maniacco –; era disponibile al dialogo, amava narrare, parlare dei proble- eseguito da Danilo De Marco © per gentile concessione del Messaggero Veneto TANTISSIMI OSPITI HANNO ASSISTITO ALLA CERIMONIA. ciale, innalzata ad antropologia nel senso ottocentesco di JOUZEL, MOSCOVICI E LENZ I PREMIATI «rifl essione sull’essere umano che si nutre dell’apporto di 35° PREMIO NONINO: tutte le discipline». A presentarlo è stato un altro grande maestro dell’interdisciplinarità umanistica, Edgar Morin, che si è dichiarato, nonché amico, allievo del di lui più gio- ANCORA UN SUCCESSO vane Moscovici (ottantacinquenne!), e onorato e orgoglio- so di consegnargli il prestigioso riconoscimento. Moscovici, ha detto Morin, ha aff rontato le ambiguità del rapporto tra l’uomo e la natura: noi siamo infatti, al tempo stesso, di Mario TURELLO parte della natura e da essa distinti (linguaggio, mitologia, scienza trascendono l’ambito naturale), e complessa è la Proclamazione dei vincitori e loro discorsi di accettazione: nell’ordine della decina di gradi in qualche decennio. Jouzel relazione tra natura esteriore (come intesa da Rousseau, o è il momento più solenne dell’ineff abile Premio in cui ri- ha espresso la propria gratitudine per la giuria del Nonino dai romantici) e natura interiore. Una relazione interattiva tualità e spontaneità, solennità e festosità si compongono a e per la sua attenzione ai problemi ambientali. (Storia umana della natura s’intitola un’opera capitale di facendone una cerimonia esemplare e inimitabile al tempo Assente per un’indisposizione, lo scrittore tedesco Siegfri- Moscovici) da ricostruire e ridefi nire, oggi che essa sembra stesso. A salire per primo sul palco per ricevere, in quest’an- ed Lenz, cui è stato conferito il Premio Internazionale, ha essere compromessa o recisa (Società contro natura). Ma no trentacinquesimo, il Nonino 2010, è Jean Jouzel, clima- fatto pervenire una comunicazione che è stata letta dall’at- soprattutto, ha rimarcato Morin, la giuria del Nonino (in tologo di prestigio planetario. È Omero Antonutti a legge- tore Luciano Virgilio. Testo singolare, irrituale direi: un coerenza con le motivazioni del premio a Jouzel) riconosce re la laudatio di Emmanuel Le Roy Ladurie che mette il breve De senectute che, fatta una rassegna della concezione a Moscovici di aver dato un contributo decisivo alla co- risalto i meriti scientifi ci di Jouzel. della senilità nelle opere di grandi autori, da Dostojevskji scientizzazione ecologica. Moscovici dal canto suo ha ab- Autore di più di cinquecento pubblicazioni tra monografi e a Svevo, da Shaw a Beckett, e dopo aver presentato la vec- breviato il discorso dettagliato e impegnativo in cui avrebbe ed articoli apparsi sulle più autorevoli riviste scientifi che, chiaia in toni di un’amarezza sorprendente in un artista an- illustrato i tre fondamentali fi loni della propria ricerca – il Jouzel è il ricercatore che, interessatosi inizialmente allo cora così vitale, invita a cogliere nella letteratura lo sprone rapporto tra il sapere scientifi co e il senso comune; l’idea studio della grandine, ha fatto della glaciologia la scienza «ad andare incontro alla vecchiaia in modo equilibrato, con del “fare natura” tra scoperta e creazione; il ruolo infl uente capace di ricostruire la storia del clima terrestre risalendo a simpatia e indulgenza». Augurando all’ottantatreenne Lenz delle minoranze nel determinare le opinioni entro i gran- oltre settecentomila anni nel passato. Lo studio stratigrafi - salute ad multos annos, Claudio Magris lo ha presentato di insiemi sociali – profondendosi nei ringraziamenti per co dei ghiacci dell’Antartide e della Groenlandia, che costi- come autore “simpatico” (qualità rara – ha sottolineato – l’inattesa, generosissima accoglienza ricevuta. tuiscono un vero e proprio archivio climatico, ha permesso nei grandi autori): oggetto di simpatia perché di essa ca- Infi ne, come quasi ogni anno, è stato il momento della a Jouzel di valutare alla luce del passato le attuali condizioni pace ovvero, nel senso originario e più alto della parola, di commozione: il Risit d’Aur è stato conferito al coro vene- e dinamiche climatiche, desumendone che l’eff etto serra e il identifi cazione con l’animo altrui. Lenz, ha ricordato Ma- zuelano Manos Blancas, composto da bambini ed adolo- conseguente innalzamento della temperatura è fenomeno gris, ha tracciato uno spaccato della storia tedesca dall’epo- scenti portatori di handicap strappati alla strada che si esi- “antropogeno”, ovvero da imputarsi all’uomo che «diven- ca nazista a oggi, facendosene coscienza morale, nel bene biscono interpretando la musica per mezzo della gestualità. tato troppo potente, troppo esigente, tende a sconvolgere, e nel male, e dimostrandosi narratore versatile, capace di Ma innanzitutto col cuore, ha sottolineato Naybeth Garcia, surriscaldandolo, il proprio habitat termico». Non sono scrittura sia tradizionale che sperimentale. Ma soprattutto che ha creato il coro nel 1999, nell’ambito dell’opera della mancati, nel testo di Le Roy Ladurie (storico lui pure, da Magris ha assolto Lenz dalle critiche rivoltegli per non es- Fundación del Estado para el Sistema Nacional de las Or- altra prospettiva, del clima: gli si deve una monumenta- sere stato suffi cientemente duro nei confronti del nazismo: questas Juveniles e Infantiles de Venezuela fondata da José le Histoire humaine et comparée du climat), i riferimenti pur non avendo fatto oggetto di narrazione gli orrori dei Antonio Abreu. A consegnare il Premio, per la prima volta, polemici al recente fallimentare vertice di Copenhagen, cui lager, Lenz, in Lezione di tedesco soprattutto, ha mostrato è stata Gianola Nonino che, dopo aver ringraziato Nay- Jouzel ha partecipato quale autore del rapporto dell’IPCC come oltre e ancora prima di operare i misfatti più atroci beth, ha ricordato come sia venuta a conoscenza di Manos (Intergovernamental Panel on Climatic Change) e alle te- il totalitarismo (ogni totalitarismo) perverta i valori fonda- Blancas grazie a Claudio Abbado, e ha annunciato di vo- orie negazioniste, se così si può dire, di quanti si dissociano mentali della convivenza: gli aff etti familiari, le amicizie, la ler promuovere e sostenere la nascita di un uguale coro in dalle conclusioni di Jouzel. Nel discorso di ringraziamen- socialità. Lenz ha parlato sottovoce, ha concluso, per essere Friuli. Anzi esso è già nato, e si è esibito sotto la direzione to, lo scienziato ha ribadito che i suoi studi confermano meglio udito. di Naibeth, che in pochi giorni ha preparato un gruppo di non solo l’eff etto serra, ma anche la possibilità di “sorpre- “Maestro del nostro tempo” è stato dichiarato quest’anno bambini che sotto la sua direzione si sono esibiti in una se climatiche”, ovvero di variazioni rapidissime del clima, il romeno Serge Moscovici, innovatore della psicologia so- toccante interpretazione di Ai preât la biele stele. febbraio_2010 7 pagina PUBBLICATO DALLA DIREZIONE RISORSE AGRICOLE DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA TIERE FURLANE, PER PARLARE DI TERRA E DI FRIULI Terra Friulana era un periodico bimestrale, rivista di economia e tecnica agraria che uscì saputo esprimere». E questo perché «chi legge – negli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso. Una bella rivista che aveva nel suo comi- continua l’assessore Violino – deve apprezzare tato di direzione Domenico Feruglio (chimico, docente universitario, direttore della stazio- immediatamente il nostro passato, perché la ne chimico-agraria di Udine) e Guido Poggi, agronomo ma anche esperto di zootecnia e di storia è l’appagamento di una giusta curiosità viticoltura. Segretario di redazione era Ferruccio Costantini, enologo ma anche scrittore in circa le nostre radici, ma anche un supporto di friulano e, soprattutto, educatore. Accanto ad articoli di economia e di tecnica agraria, che peso alla nostra immagine». non scadevano mai nel tecnicismo, vi era un occhio di riguardo per la storia del Friuli e in Tiere Furlane, pur nell’eleganza della rilegatuurraa ee copertina veniva sempre valorizzato un artista friulano. Spesso un giovane che poi sarebbe dell’impaginazione grafi ca non è quella che si dice una ““rivista patinata””. diventato famoso. Chi off re il proprio contributo per le sue pagine lo fa con sicura conoscenza dell’ambien- Guardando a quella esperienza la Regione Friuli Venezia Giulia ha progettato Tiere Fur- te, con la coscienza del “vissuto” di chi è stato prima di noi. «Se la storia del Friuli – ha lane: «non una rivista tecnica – ha sottolineato l’Assessore regionale alle Risorse agricole, dichiarato Violino - è una passione coltivata fi n dagli anni giovanili ma con gli occhi e la naturali e forestali Claudio Violino, ma una rivista di cultura del territorio dove, accanto sensibilità dell’economista agrario, vorremmo che questa rivista si aprisse ad analisi critiche, all’attualità, potessero trovare spazio la storia, l’arte, la letteratura che la nostra storia ha anche personali, dell’agricoltura friulana, con mente libera e rivolta al futuro». PRESENTATO DALL’ASSESSORE VIOLINO IL PIANO PER USCIRE DALLA CRISI E GUARDARE AL FUTURO: INTERNAZIONALIZZANDO IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA FRIULANA sono state perse coli a una rifl essione: occorre mettersi al nanziario alle aziende che si evolvono. 3.000 unità lavora- riparo dalle speculazioni. Perchè se alcune realtà hanno raggiun- tive tra dipendenti E il modo per farlo è diff erenziare il to dei miglioramenti però sono ancora e indipendenti. Nel prodotto. Soprattutto produrre qualità. lontane dal poter competere con la re- 2008 lavoravano in Puntare sull’innovazione e di prodotto altà internazionale. «I vincoli della no- agricoltura 11mila e di processo. Da un certo punto di vi- stra terra – ha dichiarato Violino – sono persone. Al 31 di- sta l’innovazione di prodotto è diffi cile immodifi cabili. Abbiamo un territorio cembre del 2009 da pensare in agricoltura. Ma fra le cose densamente popolato e piccole aziende erano 8.000. Fra i sulle quali la Regione spinge a puntare familiari. Allora occorre sostenere im- settori che hanno ci sono gli allevamenti di qualità: la car- prese agricole effi cienti economicamente registrato una tenu- ne della pezzata rossa friulana potrebbe sul territorio. Capaci di fare una politica ta vi è il fl orovivai- diventare una punta di diamante della ambientale ecologicamente sostenibile. smo. Come dichia- fi liera agricola friulana. L’altra inno- La nostra scelta è allora quella di dare rato dalla direzione vazione riguarda la cooperazione: solo priorità alla zootecnia. Certo non riu- delle Risorse Agri- consorziandosi, sposando un approccio sciremo a trasformare i nostri centomila cole del Friuli Ve- unitario è possibile immaginare l’evolu- ettari di cereali in allevamenti di pezzata nezia Giulia a breve zione del settore agricolo. Una agricol- rossa. Ma questa è la strada da percorre- ci sarà il censimento tura fatta da piccoli imprenditori è de- re. L’agricoltura friulana è a un bivio: o dell’agricoltura che stinata al fallimento in un mercato che continua con l’agricoltura indiff erenzia- L’Assessore regionale alle Risorse Agricole Claudio Violino permetterà di avere cerca qualità, quantità, organizzazione e ta, con tutti i rischi che questo compor- un quadro ancora promozione adeguate. ta, oppure inizia a dare valore alle sue Drammatici i dati presentati dalla dire- più analitico e completo di questa situa- L’assessore alle Risorse agricole Clau- produzioni. E in queste produzioni rien- zione regionale dell’agricoltura del Friuli zione. dio Violino ha proposto la sua formula. tra il formaggio Montasio, il prosciutto Venezia Giulia: nel 2009 il Prodotto in- In ogni caso, sempre stando alle dichia- Innanzi tutto un adeguato sostegno fi - crudo, il vino e la carne». terno lordo è diminuito del 4,7 % a livello razioni della direzione risorse agricole la nazionale attestandosi, in Friuli Venezia crisi ha colpito l’agricoltura prima degli Giulia al -4,6%. In ambito agricolo la altri comparti. Le prime avvisaglie si eb- contrazione è ancora più sensibile. È per bero nel 2005. Nel 2007 e nel 2008 il fe- questo che gli esperti non parlano di crisi nomeno è poi esploso in maniera plateale. congiunturale quanto di una crisi struttu- Perché questo sviluppo? La crisi dei sub- rale. Iniziato molti anni fa, questo feno- prime, ovvero quegli strumenti fi nanziari meno è anche la conseguenza di elementi che hanno creato così tanti problemi alle che poco hanno a che fare con l’anda- banche e ai mercati borsistici internazio- mento di breve e medio periodo del fl us- nali, ha favorito la liberazione di tante so del PIL. Come vedremo ci sono anche risorse fi nanziarie. Che sono state inve- cause esterne all’agricoltura che stanno stite in beni durevoli quali il petrolio e i provocando una serie di devastanti eff etti cereali. Le cosiddette commodities. Que- sul settore. ste hanno subito un aumento costante Vediamo allora i numeri della crisi rife- dei prezzi fi no all’inizio del 2008. Ovvero riti al settore dell’agricoltura nel Friuli fi no al momento in cui gli speculatori Venezia Giulia: in sintesi c’è stata una hanno deciso di realizzare i profi tti ven- diminuzione del numero degli occupati e dendo le commodities in loro possesso, una diminuzione dei redditi. Nell’ultimo realizzando e spostando altrove i capitali. Uno splendido esempio di pezzata friulana. Sotto: i cereali, gioia e dolore degli agricoltori anno la superfi cie agricola utilizzata si è Questo ha fatto clamorosamente crolla- ridotta del 4,1% con la conseguente ri- re i prezzi dei cereali, svilendo le scelte duzione del numero delle aziende e l’au- produttive fatte dagli imprenditori che mento della dimensione delle stesse. Ciò avevano riposto molte aspettative proprio signifi ca che molte aziende spariscono e in questi prodotti. Gli agricoltori erano altre prendono il loro posto acquistando- stati indotti a pensare che gli aumenti dei ne i terreni. cereali a cui avevano assistito fossero un I prezzi della produzione agricola sono incremento di carattere strutturale. Inve- scesi dell’11% mentre i costi di produ- ce non era così. Il risultato è che la crisi zione sono aumentati del 10%. L’insieme fi nanziaria si è trasposta sul lato dell’eco- di questi fattori ha provocato un calo dei nomia reale. redditi del settore agricolo pari al 25,3%. Davanti a situazioni come queste, la dire- Questa contrazione si è riversata anche zione Risorse agricole del Friuli Venezia sul mondo dell’occupazione: nel 2009 Giulia ha invitato gli imprenditori agri- febbraio_2010 8 pagina INVERNO 2010: SCIARE IN FRIULI TARVISIO, SELLA NEVEA, RAVASCLETTO Tarvisio ricco di ampie vallate e boschi ha tevoli sentieri sulla neve. I Krampus, terri- Tra il Monte Canin e il Montasio: pae- agonistica, la più tecnica e veloce dell’in- un aspetto moderno ma anche un’anima bili diavoli che a suon di grida e campanac- saggi stupendi e tanta neve tera regione. Ma gli amanti della neve qui antica, piena di tradizioni tutte da scoprire, ci annunciano per le strade del Tarvisiano, Sella Nevea, situata a 1200 metri di quota hanno l’imbarazzo della scelta: possono Grazie alla sua particolare posizione a ri- il 5 dicembre, l’arrivo di San Nicolò. in una splendida conca incastonata tra il addentrarsi nei boschi alle pendici del dosso del confi ne, è un crocevia di lingue e monte Canin e il Montasio, non si chia- Montasio e aff rontare la “quota” di Conca culture dove si incontrano Italia, Slovenia e TARVISIO D’ESTATE ma così a caso: è una località dove la neve Prevala seguendo i due anelli di fondo, di- Austria. L’ottima cucina che annovera spe- Quando è il verde a riempire gli occhi, in- scende abbondante. vertirsi sulle piste da snowboard e sui tra- cialità friulane, carinziane e slovene saprà vece, puoi scegliere tra numerosissimi sen- gitti per lo sci alpino, godersi con le cjaspe sicuramente conquistarvi! Il Tarvisiano of- tieri in cui fare trekking, andare a cavallo SELLA NEVEA D’INVERNO ai piedi l’idillio di una natura bellissima e fre a chi ama praticare attività all’aria aper- o in mountain bike e raggiungere ampie Fondo, discesa, snowboard e sci alpino, la quiete dell’altipiano del Montasio. ta un ricchissimo ventaglio di proposte. radure che ospitano rifugi e malghe. Qui immersi in uno scenario mozzafi ato. scalatori e alpinisti possono trovare vette Diversi chilometri di piste, due impianti, E D’ESTATE? TARZANING! TARVISIO D’INVERNO maestose da scalare per vivere fi no in fon- una funivia e una modernissima telecabi- Il divertimento a Sella Nevea non è negato Con gli sci ai piedi, lungo discese mozzafi a- do la montagna. Uccelli migratori, cervi e na, che portano sciatori e alpinisti a una neanche ai più giovani grazie alla presenza to o piste da fondo immerse in boschi ma- caprioli trovano rifugio nel Parco naturale quota prossima ai 2000 metri, rendono del Parco Avventura Sella Nevea. Il Parco gici, o con le ciaspe, per assaporare il fascino delle Prealpi Giulie: tutto da scoprire anche Sella Nevea la meta ideale per gli aman- off re cinque percorsi acrobatici, di diffi - slow di panorami fuori dal tempo trascor- attraverso originali escursioni. Nel Parco ti degli sport invernali che non vogliono coltà crescente, dove puoi emulare Tarzan rerete magnifi che giornate sulla neve. Nella Avventura Sella Nevea farai tarzaning tra rinunciare alla bellezza di un paesaggio in totale sicurezza grazie alle piattaforme scuola internazione di Sleddog e Mushing piattaforme sugli alberi, passerelle, funi e bucolico e selvaggio. Lo sci da discesa è aeree tra gli alberi, ad altezze variabili, col- potrai conoscere questi meravigliosi amici a ponti tibetani. il fi ore all’occhiello della località, grazie legate da passerelle, funi, ponti tibetani, quattro zampe e percorrere con loro incan- alla pista Canin e alla sua recente variante carrucole, liane e ponti sospesi. 133 km Distanza dall’Aeroporto di Trieste ALTRE ATTIVITA’ 119 km Distanza dall’Aeroporto di Trieste ALTRE ATTIVITA’ 754 mt. Quota minima delle piste 1.103 mt. Quota minima delle piste 1.756 mt. Quota massima delle piste (cid:129) Scuola sci alpino 2.300 mt. Quota massima delle piste (cid:129) Scuola sci 1.002 mt. Dislivello sciabile (cid:129) Scuola sci fondo 1.197 mt. Dislivello sciabile (cid:129) Area snowboard-freestyle 32 Km Piste sci alpino (cid:129) Snow park 30 Km Piste sci alpino (cid:129) FIS Training centre 100% Innevamento programmato sci alpino (cid:129) Scuola internazionale di Sleddog 60% Innevamento programmato sci alpino (cid:129) Piste slittino 10 Numero impianti di risalita e Mushing Sciare tra Italia e Slovenia con un unico ski- (cid:129) Sci alpinismo 2 Numero tappeti trasportatori (cid:129) Piste slittino pass (cid:129) Racchette da neve 40 Km Piste fondo (cid:129) Sci alpinismo 12 Numero impianti di risalita (cid:129) Parco avventura 7,5 Km Innevamento programmato piste fondo (cid:129) Racchette da neve 5 Km Piste fondo (cid:129) Stadio del ghiaccio a Pontebba (cid:129) Trampolino di salto (cid:129) Stadio del ghiaccio a Pontebba 111 km Distanza dall’Aeroporto di Trieste ALTRE ATTIVITA’ 900 mt. Quota minima delle piste 2.000 mt. Quota massima delle piste (cid:129) Scuola sci 1.100 mt. Dislivello sciabile (cid:129) Arena Snowboard 28 Km Piste sci alpino (cid:129) Parco giochi 100% Innevamento programmato sci alpino (cid:129) Sci alpinismo 8 Numero impianti di risalita (cid:129) Racchette neve 5 Numero tappeti trasportatori (cid:129) Trampolino di salto (cid:129) Pista bob (cid:129) Solarium (cid:129) Pattinaggio su ghiaccio (cid:129) Centro termale di Arta Terme Ravascletto, nel cuore della Valcada, è dei RAVASCLETTO D’INVERNO RAVASCLETTO D’ESTATE i sapori di questa vallata. C’è anche la scuo- maggiori poli turistici estivi e invernali della Otto impianti di risalita portano gli sciatori e Si può percorrere la panoramica delle vette, la di deltaplano. Poco distante c’è il centro regione Friuli Venezia Giulia, grazie alla bel- gli apassionati della montagna fi no in cima alla strada che raggiunge i 2000 m. con un pano- termale di Arta Terme, le cui acque sulfuree lezza dell’ambiente circostante e alle piste da vetta del monte Zoncolan a 1700 m d’altezza . rama di incomparabile bellezza sul gruppo sono famose sin dai tempi dei romani. Ra- sci del monte Zoncolan. Qui vivrai un viag- Ravascletto, oltre alle strutture per lo sci di fon- del Monte Comeglians, le Dolomiti carni- vascletto dispone di alberghi, appartamenti, gio alla scoperta dell’artigianato e di tradi- do, discesa, sci alpino e fuoripista, è attrezzata che e i piccoli laghi della zona. Numerosi i case private per le vacanze, tutti costruiti zioni uniche, del benessere e di una perfetta con campi per il pattinaggio su ghiaccio ,una sentieri segnalati e attrezzati per le escur- nel rispetto dello stile “montagna” e pronti intesa con la natura della Carnia. pista per lo slittino illuminata anche di notte , sioni in alta quota per raggiungere malghe a fornire accoglienza e ospitalità ai numerosi una palestra verde con tennis e minigolf. e rifugi e conoscere le tradizioni, i profumi e turisti. Per tutte le informazioni sulle piste, i servizi e l’innevamento aggiornato in tempo reale consulta il sito internet www.promotur.org febbraio_2010 9 pagina ENT FRIÛL TAL MONT 14 CORS DI LENGHE FURLANE LEZION par cure di Fausto ZOF GRAMATICHE: AVERBI LOCUZIONS AVERBIÂLS DI MÛT O DI MANIERE di rivoc di sbigheç di sbighet di scuindon di sfrôs di rimbalzo di traverso di traverso di nascosto furtivamente L’averbi (dal latin ad verbum > dongje dal verp) al è la part invariabil dal discors che e à la di stos di sot coç di strade di stuart dut intun di traverso, funzion di modifi câ, di precisâ o di completâ il signifi cât di un verp, di un adietîf o di un furtivamente strada facendo di traverso tutto in una volta di cagnesco altri averbi. fûr par fûr gnan par gnan in bote in code di voli in corint da parte a parte dente per dente subito la coda dell’occhio spedito Averbis e locuzions averbiâls al indiche cemût che si davuelç la in fi n dai conts in fi n dai fats in pîts in pratiche in premure di mût o di maniere azion dal verp (cemût?), (in ce maniere?) in fi n dei conti alla fi n fi ne in piedi in pratica in fretta Averbis e locuzions averbiâls lûc li che e ven la azion dal verp (indulà?) in presse iinn pprriivvaâtto, in sclavueç in public in scuindon di lûc in fretta a sghimbescio in pubblico di nascosto segretamente Averbis e locuzions averbiâls al indiche il timp de azion dal verp (cuant?) in sest in senton in zenoglon o di rif o di raf par fuarce di timp in ordine stando seduto in ginocchio un modo o l’altro per forza Averbis e locuzions averbiâls al indiche la cuantitât o la misure par ledrôs par malore par minût par ordin par tres di cuantitât indeterminade (trop?) per rovescio in malora per il sottile ordinatamente di traverso Averbis e locuzions averbiâls une enunciazion di consens o di conferme par traviers plui o mancul pôc sù pôc jù sì e no di afermazion per traverso più o meno all’incirca si e no Averbis e locuzions averbiâls enunciazion negative, dineâ, refudâ, disaprovâ di negazion es. Al cjamine a stent chel vieli / Chel muradôr li al lavore a la carlone / Bêf a la svelte che Averbis e locuzions averbiâls di dubi e difi coltât su la azion dal verp o lin vie! / Il mecanic al sisteme i imprescj par ordin / Al à fat sù l’implant di eletricitât di dubi a la buine / L’operari al à metût i blecs par tres / A butadis a vignirin i barbars in Friûl Averbis e locuzions averbiâls interogazion / Ce plui ce mancul, al costave dusinte euros. di interogazion Averbis e locuzions averbiâls di espression di sintiments di esclamazion AVERBIS DI LÛC abàs achì chi adalgò adalt aduès in basso qui qui in qualche luogo in alto addosso Cualchi averbi e locuzion averbiâl a puedin vê plui acezions e partignî duncje a alì li altrò aniò ator ca plui categoriis. Chi sot al ven ripuartât un grant repertori li che l’arlêf al podarà lì lì altrove in nessun luogo intorno qui, qua cjatâ ancje la corispondente peraule in lenghe taliane. acà chenci, chenti culenti culenci aculà qui da queste parti da queste parti da quelle parti da quelle parti là, in quel luogo culà culì aculì dacîs daprûf daûr AVERBIS DI MÛT O DI MANIERE in quel luogo qui qui accanto appresso dietro adasi almancul apressapôc avuâl adun ben besclet denant devant dentri difûr dilunc disore adagio almeno pressappoco uguale insieme bene presto davanti davanti dentro di fuori lungo di sopra besvelt biel cemût cjâr compagn cuasi cussì disot dispùs dongje dontri dovenci dulà velocemente bellamente come caro uguale quasi così di sotto un po’ lontano vicino donde da quelle parti dove dulinvie dabon dassen denantdaûr dibant dibot diferent distès indulà dulincà dulinjù dulinsù dulintor lungo tutto davvero in verità a ritroso gratis quasi diff erente lo stesso dove fi no qui fi n giù fi no in alto tutto intorno il cammino dret franc intun just juste magari mâl framieç fûr inalgò incà indaûr indenant dritto francamente in uno esattamente precisamente magari male nel mezzo fuori in qualche luogo di qua indietro avanti malementri malvulintîr mancumâl pluitost miôr parie ve indevant infûr injenfri injù inlà innà malamente malvolentieri meno male piuttosto meglio unitamente ecco avanti in fuori in mezzo in giù in là in là inniò insom insot insù intor jenfri parom piês planc planchin propit pulît in nessun luogo in fondo in profondità in su intorno tra,in mezzo per ciascuno peggio adagio piano proprio bene là lenti lenci pardut parmìs parsore sclet scuasit sotsore svelt vulintîr tant là in quel luogo in quel luogo dappertutto vicino di sopra prontamente quasi sottosopra velocemente volentieri così parsot sore sot stradilà sù venci al di sotto sopra sotto più oltre su da quelle parti es. Al lavore malvulintîr / Al berle fuart tant che un ossès / Al fevele svelt che no si capìs venti vie colà via nuie / Al à scrit ben il teme / Al cjaminave planc pal curtîl / Al mangjà adasi la migne- stre / Chel frut lu àn tirât sù mâl. es. La moto e je fûr te strade / Il telefon al è sù, intal studi / La machine di calcolâ e je sot / L’inzegnîr si è fermât culì / La scjale di len e jere disore / Chel om al passave lenti / LOCUZIONS AVERBIÂLS DI MÛT O DI MANIERE To nono al è restât abàs / Il fax al è ca, su la taule / La pueste e je culì / La buteghe a bracecuel a bracevierte a bugadis a butadis a cavalot di vistiaris e je inalgò / Chel vocabolari metilu sot o parsore / Toni al veve doi palaçs abbracciati a braccia aperte a tratti a ondate a cavalcioni chenti / Alì tu âs la pene e la cjarte par scrivi / Il brantiel lu vin metût jù, in cantine / a cessecûl a cjaval, a colp a cufulon ad a ments Mi àn dit che al è li l’assensôr, ma jo no lu viôt / Une volte a disevin che lis aganis a jerin a ritroso a cavallo di colpo coccoloni a memoria ator pal Friûl. ad in cuatri ad in doi ad in spissul a fat a fi n fat a quattro a quattro a due a due a zampillo assolutamente completamente a fi n fonts a fuart a gratis a la svelte a ledrôs LOCUZIONS AVERBIÂLS DI LÛC interamente fortemente gratuitamente velocemente alla rovescia chenci jù ad ôr ator vie ca jù ca sot ca vie a lît a lît magari cussì no a malistent a martelet a ments quaggiù, da sull’orlo intorno quaggiù qui sotto di qua appena appena malauguratamente a stento a bizzeff e a memoria queste parti a mismàs a nivei a pas a pas a pendolon a pît chenci sù chenti jù chenti sù culà vie da cjâf da pît disordinatamente al ivello a passo a passo penzoloni a piedi quassù quaggiù da quassù da colà dalla testa dai piedi a piduline a planc a plomp a pueste a puf da queste parti da queste parti queste parti a piedi piano a piombo apposta a prestito, a mutuo daûr vie denant vie dilunc ca dilunc jù dilunc là dilunc sù a purciton a repeton a sachemule a sachemulin a scjafoion di dietro sul davanti fi no qui fi no a laggiù fi no là fi no sù a spasso con insistenza a spalle a cavalluccio frettolosamente dilunc vie di prin disore vie disot vie fûr vie in bande a sclip a sclip a stic a svuaç a torzeon a mat vie lungo la strada da prima di sopra di sotto al di fuori a lato a sorsi a stecchetto in abbondanza a zonzo stupidamente in cuc in dues in face intor vie jenfri vie là jù a frut vie ben ben ben e no mâl biel planc biel a plan in alto addosso di fronte tutt’intorno nel mezzo laggiù a bambino via ben bene per bene piano piano là sù là vie lenti ator lenti ca lenti jù lenti là ce plui ce mancul che mai cuintri cûr cuintri stomi dal infalibil lassù laggiù tutt’intorno da queste parti laggiù laggiù più o meno quanto mai malvolentieri controvoglia senza fallo chenti intor lenti sù lenti vie parsore vie parsot vie par tiere dal sigûr descul descul di buride di cariere di colp tutt’intorno lassù laggiù per sopra per sotto per terra sicuramente mogio mogio di corsa a gran velocità improvvisamente sore vie sot man sot man vie sot vie venti ator di cûr difûr vie, di galop di gras di just al di sopra a portata di mano sotto mano al di sotto là intorno cordialmente per vie traverse di corsa di grasso giusto venti jù venti sù venti là di ledrôs di manvuarde di neri di pueste di riscôs giù da quelle colà su per quelle alla rovescia all’improvviso di nero apposta di nascosto parti parti continua febbraio_2010 10 pagina es. O cjamini fûr vie / La fontane e je ca vie / I vencjârs a jerin chenti jù / I oms a cjami- LOCUZIONS AVERBIÂLS DI AFERMAZION navin devant vie / Il televisôr lu metìn chi, in bande biel in pont cence dubi dabon sì dal ciert dal sigûr per l’appunto senza dubbio davvero sì certamente di sicuro dal vêr juste apont lafè sì ma lafè sì par vêr AVERBIS DI TIMP in verità per l’appunto in verità in verità veramente adore ancjemò aromai benzà biel bielzà sì lafè presto ancora ormai di già mentre di già in verità cenonè cumò daspò daurman dispès dizà quand’ecco adesso dopo subito spesso già es. Lafè sì che i crôt / Dal vêr che o soi stade in ufi zi / Dal sigûr usgnot al ven il gno di- doman dopo dopocene dopomisdì îr indalore retôr / Cirìn di stâ ben cumò che, juste apont, o vin risolt ducj i fastidis! domani dopo dopo cena dopo pranzo ieri allora indaûr incumò inmò intant mai maimodant addietro attualmente ancora intanto mai un momento fa AVERBIS DI NEGAZION modant nossere passantdoman po prest prin poco fa ieri sera dopodomani poi presto prima cree fregul gran mai mighe miche prime râr simpri subit subite za aff atto niente aff atto niente aff atto mai mica mica prima di rado sempre subito subito già piç nancje no nuie purnò per niente, tart vuê vuedant usgnot neanche no niente pure no aff atto tardi oggi poco fa questa sera, questa notte es. Imprestaitmi dôs zumielis di farine!: no ‘nd ai cree / Mai no lu varès dite / De to lezion es. Al è daûr a lavorâ inmò / Cumò o scuen lâ vie a volop / Usgnot al ven to pari a cjatâti no ai capît fregul / Jê nancje no saveve de cuistion / Chel om nol à mai cjapât la patent / Doman o larai a cjoli il lat te latarie / Aromai al è scûr par lavorâ / O soi stât îr a cjatâ di guide / Nancje par sium che ti presti la machine / No, no pues acetâ chê incarghe, mê mari / Chel om al lavorave simpri / Al è stât prime a cjoli il computer / Intant o par vie che no mi plâs / Il gno president nol è stât piç a cjatâmi cuant che o jeri malât. zuin e dopo o larìn a cjase / Daspò mi à dât la man e al è lât vie / Indalore o soi stât vie cun gno fradi / Vuê o screi la mude gnove e dopo o voi a sagre / Al jere bielzà misdì LOCUZIONS AVERBIÂLS DI NEGAZION cuant che al rivà gno fi . Cuant che i averbis mai e nancje a precedin il verp a son seguîts subit dopo dal no: Jo, nancje no lu savevi; jo, mai no ti varès dite LOCUZIONS AVERBIÂLS DI TIMP mai altri mai plui lafè no ma lafè no ni pôc ni trop mai altro mai più di certo no no di certo ne poco ne tanto a moments a pene cualchi viaç cualchi volte cumò denant a momenti appena qualche volta qualche volta un momento fa nuie altri nient’altro cumò devant dal lamp denant trat di chê strade di chi indenant un momento fa all’istante in anticipo nell’occasione d’ora in poi di cuant incà? di prin trat di râr di trat di trat in trat es. No ai nuie altri di dîti, pal moment / Ma lafè no che no ven a cjase cumò / No vignarai da quando? di primo acchito di rado a colpo ogni tanto mai plui e mai altri a cjase tô! dopo incà dopo mai dut a un trat îr sere îr l’altri da tanto tempo da molto tempo tutto ad un tratto ieri sera l’altro ieri in chê volte o cumò o dibot ogni cuâl trat ogni pôc ogni tant AVERBIS DI DUBI in quella volta prima o poi di tanto in tanto ogni momento ogni tanto ogni cuant ogni trop ore presint o timp o tart pal plui forsi forsit fuars probabil, probabilmentri salacor vadì dopo quanto ogni tanto tuttora o prima o poi per lo più forse forse forse probabilmente forse forse par antîc passe chi po dopo prin da la ore sore sere anticamente d’ora in poi poi prima del momento verso sera es. Salacor usgnot o larìn a zuiâ di cjartis / Vadì che cheste Vierte o larìn a fâ un viaç a vuê un an une volte un pieç usgnot passade oggi un anno una volta per un pezzo la scorsa notte Vignesie / Forsi gno pari mi comprarà il computer / Probabil che o fasês une vincite al superenalot. es. O voi di râr a cjatâ gno cusin / Cualchi volte o lin al cine di sere / In chê volte ducj a lavoravin cidins / Ogni tant o lerin a Udin a comprâ il pes / Di chê strade o lin a cjatâ LOCUZIONS AVERBIÂLS DI DUBI il sindic / Une volte mi àn dit: a ognidun il so mistîr / Di chi indenant ti paiarai ogni cuindis dîs / A moments al rivarà il president de bancje. po jessi al po jessi po stâi al po stâi se bute può essere può essere può darsi può darsi forse, se capita AVERBIS DI CUANTITÂT es. Al po jessi che al vedi studiât / Se bute, lunis o larìn al marcjât a Codroip / Al po stâi ancjetant antant avonde cetant fregul gran che nol vedi spiegât ben la lezion / Po stâi che la storie no le savedi ben. altrettanto altrettanto abbastanza parecchio per niente aff atto mancul masse nome dome passe pôc meno troppo soltanto soltanto oltre poco AVERBIS DI INTEROGAZION plui putrop tant trop Une vore di averbis di mût, di lûc, di timp, di cuantitât, di cause e di negazion a puedin cjapâ la funzion di un più parecchio tanto quanto averbi interogatîf es. Al à fevelât pôc ae cunvigne / Al à cjolt nome une tace di aghe / O vin lavorât avonde cemût? cetant? dulà? indulà? parcè? trop? cuant? dontri? no mo? no? come? quanto? dove? dove? perché? quanto? quando? donde? nevvero? no? par vuê / Nol è vignût fregul di lidric tal ort / O vin studiât masse cheste setemane / Mi plasarès tant vignî a cjatâti, ma no pues / Chest an al è stât mancul frêt dal an passât. es. Cemût staial to pari? / Dulà ise la vie Puscuel? / Trop vuadagnial chel funzionari? / Parcè no mi âstu fevelât vuê di matine? / Cetant vino di cjaminâ ancjemò par rivâ a LOCUZIONS AVERBIÂLS DI CUANTITÂT Tresesin? / Dontri sêso, paron, che Gjo us judi? a plotis a svuaç une man une vore un freghenin a grande quantità a gran quantità un bel po’ molto un pochino un fregul un grum un mont un ninin un slac AVERBIS DI ESCLAMAZION un po’ molto molto un pochino in grande quantità dibant! ben! scuasit! vulintîr! avonde! masse! nome! un tic un tininin non c’è di che! bene! quasi! volentieri! abbastanza troppo! solo! un pochino un tantinello es. Lavore svelt! / Tu mi âs dât avonde! / No sta lavorâ masse! es. E jere biele un mont / So fradi, intal forest, al à fat i bêçs a svuaç / Al à vuadagnât un grum / Jole mi à dât un fregul di pan / I barbars a vignivin indenant a plotis / Dami GRÂTS DAL AVERBI un ninin che o cerci! / Chel de feramente mi à dât une man di clauts. Dome i averbis di mût o di maniere, di regule, a àn la forme positive comparative e super- AVERBIS DI AFERMAZION lative. A cheste regule al pues jentrâ ancje cualchi altri averbi. ancje apont ben ciert sì juste pardabon sigûr vulintîr anche appunto bene certo sì giusto davvero sicuro volentieri positîf e cjantave ben comparatîf di maiorance e cjantave plui ben di te es. Sì, o larìn doman a teatri / O ven ancje jo, vulintîr al cors di furlan / O ven pardabon a comparatîf di minorance e cjantave mancul ben di sô sûr judâti, sâstu? / Al disè, apont, di stâ a cjase vuê / Sigûr che là che al è lât, al sta une vore ben / Al è ciert che tu mi âs dit la veretât. comparatîf di avualitât e cjantave ben come te superlatîf relatîf e cjantave il plui dolcementri di ducj superlatîf assolût e cjantave une vore ben (benon)

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.