In una Londra distrutta dalle bombe di Hitler, vizi, compromessi, bassezze ed egoismi si mescolano all'amore: quello violento, quasi rabbioso di due amanti, Sara e Maurice, quello tiepido e non corrisposto del marito tradito, e infine quello inatteso di Sara per Dio, nel quale arriva a credere contro la sua stessa volontà. Fragile e incoerente, combattuta tra la fede in Dio e l'attrazione dell'umano, la figura di Sara Miles si affianca ai personaggi più incisivi di Graham Greene. E al di là dell'intreccio avvincente del romanzo, tipico della maniera greeniana, si chiude - oggi più che mai attuale- tutta la problematica dello scrittore: l'inafferrabile presenza del divino nel mondo e l'inquietudine dell'uomo, eternamente costretto in una condizione di contraddittori età.