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Filosofia del denaro. Dopo il tramonto di Keynes PDF

314 Pages·1985·6.375 MB·Italian
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□ filosofia e problemi d’oggi 90 V. Mathieu FILOSOFIA DEL DENARO. DOPO IL TRAMONTO DI KEYNES Armando Presso tutte le società umane - fin dalle più primitive - ce una realtà (o, meglio un'«idealità») di cui non si trova traccia in tutto il resto dell'universo conosciuto e neppure, probabilmente, tra gii angeli, né all'inferno né in.paradiso: il denaro. È sorprendente, perciò, che fin qui i filosofi si siano occupati così poco di un «mezzo» che caratterizza così tipicamente l'uomo, «animale che progetta». L'esigenza di tale studio, si fa sentire ancor più oggi, dopo che per decenni il potere, alleato a parassiti di ogni livello, ha esercitato una spoliazione sistematica del risparmio e del lavoro, trincerandosi die­ tro teorie monetarie ricche di sofismi. Queste teorie sono oggi in ribas­ so anche sul piano tecnico, ma non sarà meno utile, per questo, denun­ ciarne gli equivoci concettuali di fondo, quali: «fallacia naturalistica» che consiste nel trattare il denaro come una realtà fisica; la tendenza ad «aggregare» entità eterogenee; lo scambiare puri-numeri per gran­ dezze additivo; lo spacciare per investimenti quelli che sono meri con­ sumi e per reddito quella che è una spesa, e cosi via. Su queste cose è bene che prendano a riflettere tutti: non solo economisti e filosofi, ma imprenditori, risparmiatori e lavoratori, che dei sofismi sono stati e sono le vittime. Vittorio Mathieu (Varazze 1923) insegna attualmente Filosofia morale nella Facoltà di Lettere di Torino. Si è occupato di Leibniz, Kant e Bergson e ha scritto una Storia della filosofia. Nel campo della saggistica ha pubblicato Dio nel «Libro d'ore» di R. M. Rilke (1970); La speranza nella rivoluzione (1972); Terni e problemi della filosofia contemporanea (1974); Perché punire (1978); Cancro in Occidente (1980); La voce, la musica, il demoniaco (1983). 18-00-092 L. 19.000 FILOSOFIA E PROBLEMI D’OGGI 90 VITTORIO MATHIEU FILOSOFIA DEL DENARO Dopo il tramonto di Keynes Armando Editore © 1985 Armando Armando s.r.l. P.zza Sidney Sonnino, 13 - 00153 Roma - Tel. (06) 5894525-5806420 STAMPA: RE-LU-GRAFICA SOMMARIO Prefazione 9 Capitolo primo: Considerazioni introduttive 1. L’oggetto deireconomia politica. - 2. L’economia come scienza sociale. - 3. Il feticismo della produzione. - 4. Non c’è economia che non sia di mercato. - 5. Economia politica, non ideologia. - 6. L’attività economica come collaborazione. - 7. Signoria e servi­ tù. - 8. Scelte libere, ma condizionate. 13 Capitolo secondo: Idealità del denaro L L’uso del denaro consiste nel disfarsene. - 2. La spesa rende at­ tuale il denaro. - 3. Pagare e parlare. - 4. Efficacia dell’idea. 31 Capitolo terzo: Il denaro comanda: che cosa? 1. Misura del valore. - 2. Mezzo di scambio. - 3. Funzione del dena­ ro rispetto al tempo. - 4. Mezzo di pagamento. - 5. Denaro e finitu­ dine. - 6. Deposito della ricchezza. - 7. 11 valore del denaro. - 8. Il valore viene dal futuro. - 9. Il denaro agisce in un «campo». 43 Capitolo quarto: Un credito da determinare 1. Chi è l’obbligato? - 2. Nasce il denaro. - 3. Prima il credito, poi il denaro. - 4. Spendere credito. - 5. «Ricco» e «signore». - 6. Origine distributiva del denaro. - 7. Genesi coatta del debito. - 8. Circolari­ tà tra presente e futuro. 65 Capitolo quinto: Denaro e moneta 1. Denaro e risarcimento. - 2. Garanzia legale e naturale. - 3. Ga­ ranzia e valore. - 4. Il rapporto intersoggettivo. - 5. Gettone e dena­ ro. - 6. La fallacia naturalistica. 83 Capitolo sesto: Quantità e velocità di circolazione 1. La teoria quantitativa. - 2. Precisazioni tecniche. - 3. «Reddito» o «transazioni»? - 4. L’equazione degli scambi. - 5. La quantità reale di moneta. - 6. Analisi dimensionale. - 7. Non omogeneità della spesa. - 8. L’insieme delle cose acquistabili. - 9. Il «volume monetario». - IO. La «propensione alla liquidità». 101 Capitolo settimo: A che servono questi quattrini? 1. La riformulazione del Friedman. - 2. La domanda di moneta. - 3. Clearing come velocità infinita. - 4. La moneta come assicura­ zione. - 5. La moneta come credito altrui. - 6. Conferme empiriche. - 7. Incoraggiamenti a detenere moneta. 121 Capitolo ottavo: La funzione degli gnomi 1. La spesa. - 2. Consumi e investimenti. - 3. Laminati in onore del­ la Madonna. - 4. Gli «investimenti involontari». - 5. 11 lavoro per far lavorare. - 6. Produzione fisica e produzione economica. - 7. L’aumento dell’entropia. - 8. Il feticismo dei participi passati. - 9. Determinazione a ritroso. - IO. L’oro del Reno. -11. La lampada di Aladino. • 12. Ricchezza in forma futura. - 13. 11 futuro che si perde. - 14. 11 capitalista collettivo. - 15. «Come le foglie». 145 Capitolo nono: L’equilibrio macroeconomico 1. Il bilancio. - 2. L’accumulo di lavoro potenziale. - 3. Entropia economica ed entropia sociale. - 4. L’incremento di ordine. - 5. Mi- 6 giuramento endogeno. - 6. Facilità di farsi servire. - 7. L’intensità del campo. 179 Capitolo decimo: Il reddito nazionale 1. Qualche cenno autobiografico. - 2. P1L e altre sigle. - 3. Il benes­ sere netto. - 4. Valore aggiunto. - 5. Delle prestazioni pubbliche in generale. - 6. 1 mali intermedi. - 7. Lo Stato consumatore. - 8.1 ser­ vizi venduti. - 9. Le imposte contrattate. - 10. Prodotto lordo «non economico». -11. Aggregazioni orgiastiche. - 12. Il valore aggiun­ to da Gribouille. - 13. V.A. e costi. - 14. Gli enti di erogazione. - 15. Passaggio di denaro tra consumatori. - 16. Conclusione. 197 Capitolo undicesimo: L’inflazione 1. Volontà e fatalità. - 2. 11 moto perpetuo. - 3. Inflazione ingenua e sentimentale. - 4. La vera condizione. - 5. Alleggerire il carico. - 6. La «perdita di nessuno». - 7. Il circolo denaro-lavoro. - 8. Il meccanismo dell’inflazione. - 9. L’inflazione come retroazione. - 10. Il ritardo. - 11. Relatività galileiana. - 12. I possibili benefici. - 13. Anticipazione del Giudizio finale. -14. Il parassitismo cresce su se stesso. 231 Capitolo dodicesimo: Tesaurizzazione e sviluppo 1. La sottrazione dei tappi. - 2. Scelta del tempo. - 3. Il risparmia­ tore allocco. - 4. Lo speculatore e il guru. - 5. Caccia all’untore. - 6. Consiglio o ukazel. - 7. L’abito nuovo dell’Imperatore. - 8. «Determinare il reddito». - 9. Il moltiplicatore. - 10. Potenza del segno e difesa dei significati. 271 Indice dei nomi 309 7 PREFAZIONE Rinuncio all’argomento con cui potrei proteggermi: spiegare in che cosa consista la differenza di metodo tra una considerazio­ ne filosofica e una considerazione scientifica dell’economia. La metodologia è noiosa. Mi limito a rinviare a Popper: la scienza mette alla prova i suoi enunciati con procedimenti atti a falsificar­ li. La filosofia non ha questo vantaggio: consta di proposizioni non falsificabili. Ciò non vuol dire che non possano esserfalse e quindi, qualche volta, anche vere, ma lo sono in modo diverso da quello della scienza. 11 problema è se siano significanti o no. Su questa distinzione si potrebbero scrivere molti libri. Ma si riesce, poi, in pratica a rispettarla? E, posto che si riesca, è sempre opportuno? Matematizzando, gli economisti sono riusciti senza dubbio, nell’ultimo mezzo secolo, a produrre un vasto insieme di proposizioni falsificabili: tanto è vero che quasi tutte sono state falsificate. Nessuna prova migliore poteva darsi della loro natura scientifica. Ma la nuova economia è per questo, meno filosofica della vecchia, nata nel Settecento su un terreno senz’altro filosofi- co, e rimasta poi una scienza prevalentemente a priori anche quando i neoclassici la matematizzarono? C’è da dubitarne. Oggi i migliori economisti si sono rimessi a filosofare. Da certe impasses non si esce con equazioni e matrici, ma piuttosto ri­ flettendo su forma e senso dei simboli. Certo, che gli economisti sian ridivenuti filosofi non è una ragion sufficiente perché i filoso­ fi tentino di fare l’inverso. Né, infatti, ho costruito grafici, né (se 9

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