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Figura e Opera PDF

467 Pages·1991·9.404 MB·Italian
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a cura di Karl Lehmann e Walter Kasper PI EMME HANS URS VON BAL THASAR Figura e Opera a cura di KARL LEHMANN e WALTER KASPER rbl ~ PI EMME Titolo originale: Hans Urs von Balthasar. Gestalt und Werk © Communio, Ki:iln Traduzione dalla lingua tedesca a cura di ELLERO BABINI Copertina: Studio Aemme I Edizione 1991 ©1991 -EDIZIONI PIEMME S.p.A. 15033 Casale Monferrato (AL) -Via del Carmine, 5 Te!. 0142/70356 -Telex 226818 Piemme I -Telefax 0142/74223 PREFAZIONE di ELLERO BABINI «Alla morte di un uomo di fede si percepisce tristezza, ma anche consolazione. Siamo tristi, perché egli non è più tra noi; non potremo più ritrovarci insieme con lui per di scorrere, né per ascoltare i suoi consigli. Molto spesso sen tiremo bisogno di lui, e lo cercheremo invano». Queste parole del cardinal Ratzinger, durante l'omelia per la Messa al funerale di Hans Urs von Balthasar, a Lu cerna, la città dove egli era nato e dove ora è sepolto, le sentiamo più che mai anche nostre, dopo i lunghi anni, quasi venti, che la grazia di Dio ci ha permesso di trascor rere a stretto contatto con le sue opere, dapprima, e poi a anche direttamente con la sua persona, Friburgo, Basi lea, Einsiedeln, e infine saltuariamente anche a Roma. Proprio anche per questo salutiamo con piacere l'ini ziativa della casa editrice Piemme di far apparire anche in Italia questo «monumentale» volume dedicato ad illu strare, a ripresentare, a rendere ancora viva (e viva lo è sicuramente, anche se in forme e modalità che ora non sono più quelle che per tanti anni ci sono state familiari), la fi- ELLERO BAB!NI, nato nel 1953 a Forll, è sacerdote dal 1980. Ha studiato Teo logia a Bologna, Roma e Freiburg i. Br. Attualmente è docente di Teologia dogma tica allo Studio Teologico Accademico di Bologna. Oltre a vari articoli ha pubbli cato: L'antrop.ologia teologica di H. U. von Balthasar, Jaca Book, Milano 1988. 5 PREFAZIONE gura e l'opera di Hans Urs von Balthasar. Si tratta infatti di qualcosa che va ben aldilà di una semplice celebrazione di circostanza,. poiché tale volume intende far riscoprire tutta l'importanza e il valore della sua opera e della sua persona, invitando così a riattingere a questo tesoro dalle dimensioni ancora insondate, a questa sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna, a cui chi attinge avrà an cora sete, poiché stimola continuamente ad andare oltre nella ricerca, nel desiderium videndi Deum, nella conoscenza dell'Inconoscibile, di Colui che però si è reso visibile e incontrabile nel volto di Gesù Cristo. Perché conoscere meglio Von Balthasar diventa per chiunque lo abbia letto o persino conosciuto personalmente un'occasione per conoscere meglio Gesù Cristo e la Chiesa, per amare la Chiesa. Ecco perché vale la pena, sia per chi ha già lunga fami liarità con il suo pensiero, sia per chi invece ne abbia sola mente sentito parlare, approfittare di questo prezioso stru mento, costituito dal presente volume, frutto del contri buto di numerosi amici, studiosi e conoscenti di tutto il mondo, persone che hanno avuto modo di conoscerlo da vicino o che a diverso titolo hanno avuto rapporti privile giati con lui. È importante e prezioso, infatti, che a ripresentare e descrivere la sua figura e la sua opera concorrano nume rosi e diversi autori. Ne risulta così come un concerto di voci diverse e complementari, che si intersecano e si inte grano vicendevolmente, arricchendo la descrizione del per sonaggio studiato, sebbene ogni persona (e" questo vale tan to maggiormente per una personalità straordinaria quale fu Hans Urs von Balthasar) rimanga essenzialmente un «mi stero», noto interamente solo a Colui che ci ha creati e che, come diceva S. Agostino, è «Più intimo a me di me stesso». 6 PREFAZIONE Balthasar stesso ha anche addotto spesso l'esempio del- 1' opera d'arte scultorica, della statua che può venire com presa, vista, sempre maggiormente e più completamente, quanto più la si affronta e vede da punti d'osservazione diversi, da prospettive differenti. Tale esempio vale ora anche per questo volume, nei confronti di Balthasar stes so. Ogni lettore pQtrà collocarsi in punti d'osservazione diversi a seconda dei suoi interessi, scegliendo tra i vari saggi quelli che più lo interessano. E comunque la visione sarà tanto più approfondita e completa, quanto màggior mente ampia sarà la gamma delle prospettive, degli autori da cui ci si lascia introdurre alla maggior conoscenza della figura e dell'opera di Balthasar. Dicendo «figura» e «opera» poniamo allo stesso tempo unadistinzione ma anche, nel caso di Von Balthasar, un'im portante relazione, un nesso. C'è infatti un nesso indisgiun gibile, un'unità profonda (e lo si potrà vedere soprattutto leggendo i contributi di P. Henrici, di Chr. Schonborn o diJ.G. Roten) tra l'opera di Balthasar e la sua persona, la sua vita. Forse più che per tanti altri teologi o uomini di Chiesa la sua opera è strettamente determinata, gene rata dalla sua vocazione esistenziale, dalla sua «missione», dalla vita vissuta; per questo riteniamo particolarmente . importanti, oltreché interessanti, quegli studii che qui si soffermano anche o soprattutto a presentare e raccontare la vita, la genesi esistenziale delle opere di Balthasar, a far emergere il senso della missione ecclesiale che ha sem pre mosso e animato la sua azione cristiana, la sua attività di educatore, e che dunque si è poi riflesso e trasmesso anche nei suoi scritti. Ma questi sono secondarii, per quan to ciò possa suonare strano se se ne ha davanti agli occhi la immensa mole, <<Un'opera dalle proporzioni vaste, un'o pera le cui immense e profonde proporzioni sono tali che la Chiesa non ne conosce altre nel nostro tempo», diceva il cardinal De Lubac nel 1967 (cfr. Paradosso e mistero della 7 PREFAZIONE Chiesa, Brescia 1968, p. 127). Pur ammontando a quasi 90 volumi proprii, più di 400_ saggi, e tanti altri contribu ti a opere collettive, recensioni, prefazioni, senza contare poi le traduzioni di altri autori, Balthasar stesso ha sem pre considerato questa sua opera di scrittore come secon daria, e comunque finalizzata alla sua missione di «educa tore» al senso della Chiesa e alla creatività missionaria del soggetto cristiano. Ecco perché sono particolarmente preziosi quei saggi che nel presente volume ci aiutano a conoscere meglio la persona, la vita di Balthasar: ai tre già citati possiamo ag giungere l'interessante dialogo di Maximilian Greiner con due delle prime discepole, e attualmente responsabili, della comunità monastica di vita cristiana nel mondo fondata da Balthasar insieme con Adrienne van Speyr: Cornelia Capol e Martha Gisi. Ricco di annotazioni biografiche e di testimonianze per sonali è inoltre anche il contributo di Iso Baumer, che ci presenta la persona di Balthasar nella sua molteplice atti vità di autore, editore e direttore di collane editoriali, quale singolare figura di «trasmettitore di ciò che non è confor me ai tempi», cioè di quanto non è «alla moda», ma è in vece di un'attualità perenne, di tutto ciò che viene ripe scato dal grande patrimonio della tradizione vivente della Chiesa e riproposto ai lettori di oggi in tutta la sua origi nale freschezza e in tutta la sua capacità sorprendente di rispondere anche alle domande dell'uomo d'oggi. Preziosi sono poi (e anch'essi vanno a pescare nella sto ria personale di Balthasar, specialmente negli anni della sua formazione) quegli studii che si addentrano nel pre sentarci la genesi dell'opera di Balthasar: gli anni della sua formazione culturale e spirituale, le radici più sotterranee del suo pensiero, i primi frutti del suo straordinario genio creativo. Ci si addentra qui nei campi delle letteratura ger manistica, della filosofia, della musica, e poi della spiri tualità ignaziana e dello studio della Patristica. Ecco allo- 8 PREFAZIONE ra rispettivamente la preziosità dei saggi di A. M. Haas, di P. Henrici (sia il saggio sulla vita di Balthasar, sia quello sulla sua filosofia), di W. Laser e A. Sicari (sul la spiritualità, impregnata dello spirito di S. Ignazio), di C. Kannengiesser (sullo studio dei Padri), di C. Dumont (sul talento «musicale», anzi sul carattere intimamente mu sicale di tutta l'opera di Von Balthasar). Una lettura particolarmente attenta e impegnata meri tano i due rigorosi e profondi saggi di teologia fondamen tale: quello di R. Fisichella, di penetrante introspezione e possente capacità di sintesi, e quello di W. Treitler, che evidenzia la struttura «cata-logica» e analogica del discor so teologico balthasariano. Il settore della teologia dogmatica, pur toccato anche J. da diversi altri saggi, quali ad esempio quelli di G. Ro ten, di G. Sommav illa e di S. Greiner, è trattato con chia J. rezza e precisione da O'Donnell, che evidenzia l'inti ma connessione di antropologia teologica, cristologia, dot trina trinitaria, ecclesiologia e morale. Tutt'altro che trascurabili sono, infine, anche per il pubblico di lettori italiano, i due studi sull'ecumenismo (M. Schoch e Chr. Schonborn), che mettono in luce l'im portanza dell'impostazione teologica di Balthasar anche proprio per l'ecumenismo, nonostante l'opinione contra ria su questo punto di tanti mestieranti di teologia troppo superficiali e frettolosi. Va fatto notare tra l'altro che uno dei due contributi ci viene proprio da parte protestante: Max Schoch è infatti teologo protestante svizzero. Quanto al saggio di Schonborn, esso merita di esser letto anche perché va ben aldilà del semplice tema dell'ecumenismo, giungendo sino a mettere in luce il «cuore» della teologia balthasariana. Testimonianza autorevole (legata per di più a vivi ri cordi personali) è infine, a coronamento, quella di due car dinali che hanno oggi nella Chiesa incarichi di somma re e sponsabilità: il cardinal Lustiger, arcivescovo di Parigi, 9 PREFAZIONE il cardinal Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della'Fede. Proprio a quest'ultimo vogliamo ce dere. nuovamente la parola, riprendendo le parole con cui egli concludeva l'omelia della Messa funebre nella Hof kirche di Lucerna: «Quello che il Papa voleva esprimere con questo gesto di riconoscimento, anzi di onore, (il con ferimento della dignità cardinalizia, ndr), rimane valido: non più soltanto dei singoli, dei privati, ma la Chiesa nel la. sua responsabilità ministeriale ufficiale ci dice che egli fu un autentico maestro della fede, una guida sicura verso le fonti dell'acqua viva, un testimone della Parola, dal quale noi possiamo apprendere Cristo, apprendere la vita (. .. ) Vogliamo pregare il Signore eh~ ci dia la grazia di tener viva in noi la grande testimonianza di questo Suo servo e di continuarne l'opera». 10 PREFAZIONE

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