Régis Debray Fare a meno dei vecchi Una proposta indecente Marsilio Titolo originale: Le pIan vermez'l. Modeste proposition Traduzione dal francese di Alberto Folin © Editions Ga1limard, Paris, 2004 © 2005 by Marsilio Editori® s.p.a. in Venezia Prima edizione: novembre 2005 ISBN 88-317 -87 09-8 www.marsilioeditori.it Senza regolare autorizzazione è vietata la riproduzione, anche parziale o a uso interno didattico, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia Indice FARE A MENO DEI VECCHI. UNA PROPOSTA INDECENTE 11 I problemi 48 La soluzione? F are a meno dei vecchi Una proposta indecente La vecchiaia in Europa è un)idea nuova) e il declino della mente prospettiva ci preoccupa. Quando il lungo periodo scompare a vantaggio delF emergenza) è anche il senso civico a scompari re) a vantaggio del dispotismo dolciastro dei buoni sentimenti. Così Lez~ Signor direttore) in accordo con il Consiglio economico e sociale) mi ha affidato un temibile compito: quello di sottrarmi alle emozioni quotidiane per riflettere sui mezzi con cui preveni re i naufragi che incombono su di noi. Mi consta che ciò sia avvenuto non solo per i miei dati ana grafict~ né solo per una mia qualche propensione a dzfendere le cause perse - le sole degne di un gen tiluomo -) ma perché un filosofo di formazione è più adatto di un altro) sociologoo storico, ad assu mere sulla parte il punto di vista del tutto) e sul presente) quello delF avvenire. Mi ha suggerito di fare il mio dovere ubbidendo solo alla ragione) ba sandomi sulle statistiche disponibili e attenendomi ai dati di fatto) senza cedere al vano desiderio di 9 compiacere: un desiderio di cui c(jnosciamo fin troppo bene gli esiti amari. Spero di non deludere le Sue aspettative su ques(u ltimo punto, conscio che talvolta bisogna, sul breve periodo, scontentare alcuni per spianare la strada a una crescita sostenu ta e benefica per tutti. Lei ha t alta missione di illuminare la scelta governativa troppo spesso miope e conciliante) ini bita com' è dalla routine, dalt impulso del momen to e dalla dzfesa dei diritti acquisiti. Il mio compito è certo più facile: tracciare una via d'accesso abba stanza decisa (senza condannare a priori pendii apparentemente meno ripidO verso la società della libera scelta, chiamata società dei desiderz~ in cui ciascuno potrà vivere, lavorare e morire come vor rà, ma il cui approccio - sia ben chiaro - non sarà indolore. Quale parte di sacrifici accetteremo? Spetterà ai responsabili europez: nella politica so ciale della vecchiaia che sottopongo alla vostra at tenzione) distinguere ciò che è auspicabile da ciò che è possibile. È un luogo comune che un buon visionario non sia anche un buon gestore, e viceversa. Non essen do né l'uno né l'altro, non mi esporrò a questo classico tormentone. Per la felicità di un cittadino fra tantz~ basta portare il proprio mattone alla co struzione collettiva dell' avvenire, a scapito dei pregiudizz: degli interessi e delle convenienze che qualunque saggezza anticipatrice non può far a meno di colpire. lO