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Etica e diritto : la filosofia pratica di Fichte e le sue ascendenze kantiane / di Carla De Pascale PDF

379 Pages·1995·12.6 MB·Italian
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Annali dell'Istituto storico italo-germanico Monografia 26 Etica e diritto La filosofia pratica di Fichte e le sue ascendenze kantiane di Carla De Pascale Società editrice il Mulino Bologna Istituto trentino di cultura Pubblicazioni dell'Istituto storico italo-germanico in Trento a mio padre Annali dell'Istituto storico italo-germanico Monografia 26 Etica e diritto La filosofia pratica di Fichte e le sue ascendenze kantiane di Carla De Pascale Società editrice il Mulino Bologna Questo volume è pubblicato con un contributo CNR. ISBN 88-15-05249-6 Copyright© 1995 by Società editrice il Mulino, Bologna. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, com- presa _la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, n~:m autorizzata. Sommario Fichte e il suo tempo p. 7 PARTE INTRODUTTIVA: LA FUNZIONE DELLA SCIENZA CAPITOLO PRIMO: La filosofia come scienza 43 1. Il «sistema» della scienza 43 2. La funzione dello Streben 51 CAPITOLO SECONDO: Sul rapporto tra morale e di- ritto nel primo Fichte 65 1. La concezione morale degli scritti giovanili 65 2. Diritto di natura e diritto di ragione 89 PARTE PRIMA: IL SISTEMA DI ETICA CAPITOLO PRIMO: La fondazione dell'etica 111 la. L'etica come scienza 111 lb. Etica e morale 118 2. I principali nodi teorici della Sittenlehre 130 3. L'egoità e il volere 138 4. La 'realtà' dell'azione morale 144 5. Libertà e necessità dell'agire 154 6. Gli impulsi 167 CAPITOLO SECONDO: L'etica concreta 177 1. Il male 177 2. Fenomenologia della coscienza 184 3. La certezza del dovere e il 'materiale' della legge morale 189 4. Le «condizioni dell'egoità» 197 5. La mappa dei doveri 204 5 CAPITOLO TERZO: Filosofia morale, dottrina etica e filosofia della religione p. 219 1. L'immagine e l'Assoluto 219 2. I «prodotti di libertà» 235 3. L'individualità ed il suo significato 245 PARTE SECONDA: IL SISTEMA DEL DIRITTO CAPITOLO PRIMO: La fondazione del diritto 255 1. La «scienza» del diritto 255 2. Diritto e libertà 261 3. Il corpo come medium di comunicazione per gli uomini 269 4. Diritto originario e diritto di coazione 275 5. Eforato e costituzione rappresentativa 289 CAPITOLO SECONDO: La teoria e la pratica del diritto 303 1. Legge giuridica e legge morale 303 2. Limiti ed insufficienze dell'istituto dell'eforato 311 3. L'otium 317 4. La cultura tra Stato «reale» e Stato «ideale» 324 FONTI E LETTERATURA 337 6 Fichte e il suo tempo Gli anni più fecondi dell'operosità di Fichte - l'ultimo de- cennio del Settecento e il primo decennio dell'Ottocento - coincidono con una stagione della storia tedesca ricca di eventi, nella quale avvenimenti e movimenti di pensiero, profilatisi con maggiore o minore intensità nel corso del XVIII secolo, vennero a maturazione all'improvviso. E più di altre questa fase della storia fu l'incubatrice per una serie di trasformazioni a venire e, insieme, un crogiolo ribollente di idee, di fermenti, di progetti, passibili di una ricaduta anche sul piano istituzionale. Né vanno, come è ovvio, di- menticati i risvolti di politica estera, giacché quegli anni rappresentarono anche una emergenza significativa all'in- terno del perdurante conflitto con la Francia. È pur vero che il conflitto, per qualche tempo, fu lungi dal riverberare i propri riflessi sulla totalità dell'élite intellettuale tedesca (solo alcuni settori di essa, quelli più legati agli ambienti dell'emigrazione francese o che, in generale, erano più da vicino partecipi di una visione del mondo feudal-cetuale, ne vennero ulteriormente influenzati). Né, a maggior ragio- ne, esso esercitò un'influenza in qualche modo determinan- te sulla produzione fichtiana. Ma le guerre di coalizione si disposero pur sempre lungo un arco di quasi vent'anni e, A Claudio Cesa va la mia gratitudine, per avermi /atto accostare a questo autore venticinque anni or sono e per avere da allora pazientemente segui- to e guidato i miei studi. Con sentimenti di riconoscenza esprimo il mio ringraziamento al prof Paolo Prodi, per aver voluto accogliere il volume nella collana delle mono- grafie dell'Istituto; a Pierangelo Schiera, per il sostegno che da più di quindici anni offre alle mie ricerche e a Giuliana Nobili Schiera per l'ami- cizia e la competenza con la quale ba seguito questo lavoro. 7 soprattutto, con l'avvio del nuovo secolo, la guerra di con- quista voluta da Napoleone cominciò a mostrare per intero il proprio volto. Quest'ultimo evento condizionò il pensie- ro e l'opera di Fichte in modo invece decisivo: tanto quanto li aveva condizionati, più di un decennio prima, la rivoluzione. Senza pretesa di offrire un quadro esauriente della biogra- fia intellettuale di Fichte, ne ripercorreremo alcune tappe, quelle più idonee a mostrare il livello di coinvolgimento del filosofo nelle vicende del suo tempo. Nato (nel 1762) a Rammenau, in Sassonia, nell'immediata imminenza della conclusione della guerra dei Sette anni, da un tessitore di nastri con famiglia numerosa, dopo aver compiuto gli studi grazie alla munificenza di un nobile del luogo - il barone von Miltitz - Fichte frequentò da princi- pio l'Università diJena, per poi trasferirsi a Lipsia e succes- sivamente a Wittenberg. Non condusse alcun regolare cor- so di studi: pressato dalle difficoltà economiche, e guidato da un carattere per nulla facile, a cominciare dal 17 85 si spostò di frequente per assumere di volta in volta l'incarico di precettore privato in residenze della nobiltà - destino condiviso con molti futuri intellettuali dell'epoca, da A.W. Schlegel a Schleiermacher, a Hegel. I nomi di Klopstock e Lessing compaiono fra i primi, nel novero delle sue letture giovanili, poco oltre affiancati da quelli di Wieland, Rous- seau e Montesquieu. Degno di rilievo - sia in linea gene- rale, sia in rapporto ad alcuni contenuti della sua riflessione - è che nel 1789 egli concepisse il progetto, cui però non dette séguito, di scrivere un libro «uber FurstenErziehung»1. Stimolare un sovrano alla comprensione del proprio ruolo e dei compiti che lo attendono, sì eh' egli possa guidare in modo corretto e adeguato al fine il suo popolo, o la nazio- ne, è tema classico della Aufklà'rung, cui neppure Fichte volle sottrarsi, pur avendo accantonato l'iniziale progetto. Echi dell'argomento, recepito dalla tradizione2 e rielabora- 1 FG, 5, p. 208. 2 A partire dai Kronprinzenvortriige di C.G. SVAREZ. 8

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