Riccardo Campa ETICA DELLA SCIENZA PURA UN PERCORSO STORICO E CRITICO SESTANTE EDIZIONI Recensori: Prof. Luciano Pellicani Ordinario di sociologia all’Università Luiss di Roma Prof. Giuseppe Marcon Ordinario di economia all’Università Ca’ Foscari di Venezia Progetto grafico: Maria Elisa Zonta Tutti i diritti riservati © 2007 Riccardo Campa ISBN: 978-88-95184-25-8 Sestante Edizioni - Bergamo www.sestanteedizioni.it Printed in Italy by Stamperia Stefanoni 2 Ringraziamenti Esprimiamo innanzitutto particolare gratitudine alla NATO, per avere finan- ziato la nostra ricerca. Ringraziamo anche il Prof. Piotr Sztompka e i colleghi del Dipartimento di Sociologia Teoretica dell’Università di Cracovia, che negli ultimi anni hanno discusso con noi diversi temi di questa ricerca. Non possiamo poi mancare di ringraziare Robert K. Merton, che ha la- sciato questo mondo il 23 febbraio del 2003, ma ha fatto in tempo ad ispirare la nascita della presente opera e ad assistere alle sue prime fasi di gestazione. Un ringraziamento anche a Mario Bunge, che per via epistolare ci ha dato preziosi consigli e motivato al lavoro, trasmettendoci la sua proverbiale pas- sione per la scienza e la ragione, e a Lech Witkowski che ci ha convinto ad allargare gli orizzonti dell’indagine alla cultura francofona – cosa che abbia- mo fatto con grande profitto. Altrettanto fondamentali sono stati i consigli del Prof. Luciano Pellicani che, nei suoi articoli e libri, ha affrontato con un orientamento simile molti temi trattati in quest’opera. Un grazie anche al Prof. Giuseppe Marcon che, da economista interessato all’etica delle profes- sioni e degli affari, ci ha consentito di vedere certe problematiche da una pro- spettiva diversa. La ricerca si è certamente giovata anche delle frequenti, animate e inter- minabili discussioni sulla storia e il futuro della scienza con i filosofi e gli scienziati dell’Institute for Ethics and Emerging Technologies, della World Transhumanist Association e dell’Associazione Italiana Transumanisti, chapter italiano della WTA. Non potendo citarli tutti, ci limitiamo a ringra- ziare i membri del Comitato Scientifico dell’AIT, che più degli altri hanno interagito con le nostre ricerche: • Fabrizia Cioffi, docente di neurochirurgia all’Università di Firenze; • Amara Graps, ricercatrice di astronomia all’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario; • James Hughes, docente di sociologia medica al Trinity College del Con- necticut; • Giuseppe Lucchini, docente di statistica medica all’Università di Brescia; 3 • Alberto Masala, ricercatore di filosofia all’Università La Sorbonne (Paris IV); • Giulio Prisco, direttore esecutivo della World Transhumanist Association; • Stefano Sutti Vaj, docente di diritto delle nuove tecnologie all’Università di Padova. Una menzione meritano anche Maria Elisa Zonta, che non solo ha curato gli aspetti grafici della copertina, ma ha anche letto il volume e corretto alcu- ni errori e imperfezioni, e Giuseppe Regalzi che ci ha fornito preziosi consi- gli riguardo le possibili interpretazioni dei testi biblici incontrati nel nostro percorso storico. Infine, un ringraziamento per il quale riteniamo opportuno derogare, in caso eccezionale, dalla formula del plurale majestatis che abbiamo adottato in tutta l’opera: ringrazio di cuore i miei genitori, Aldo Campa e Maria Luisa Fioravanti, che – ovviando alle difficoltà del mio volontario esilio cracoviano – si spendono regolarmente per trovare e spedirmi i libri in italiano di cui necessito. Naturalmente, eventuali errori e omissioni dell’opera sono da imputare in modo esclusivo all’autore. 4 Indice Introduzione: Termini, concetti, prospettive teoriche 9 Il concetto di etica 11 Il concetto di scienza 13 Etica per la scienza, etica contro la scienza 17 I princìpi e le norme etiche della scienza 21 Nota tecnica 23 1. L’Antichità: Primum philosophari 25 La Genesi, ovvero la conoscenza come peccato 29 I Presocratici: disinteresse e comunismo epistemico 36 I Sofisti: la prima crisi dell’ethos scientifico 39 Socrate e la norma della dotta ignoranza 45 Platone: un’apologia del sapere disinteressato 49 La prospettiva protosociologica di Aristotele 56 Il ‘fallimento tecnologico’ come indice di disinteresse 66 2. Il Medioevo: La morte dell’ethos scientifico 79 L’elogio dell’ignoranza nel pensiero dei primi cristiani 83 Agostino d’Ippona e la scienza dei demoni 93 Segnali di ripresa nel Basso Medioevo 107 Ruggero Bacone e il segreto dell’immortalità 113 3. Il Rinascimento: Inizia la rivoluzione scientifica 119 Ricostruzioni storiche della rivoluzione scientifica 123 Leonardo da Vinci: il sapiente come uomo buono 129 Copernico il rivoluzionario 138 Il caso Giordano Bruno: ovvero il disinteresse assoluto 148 L’utopia prometeica di Tommaso Campanella 150 Galileo Galilei: l’ethos scientifico alla prova dei fatti 160 Renato Cartesio: il purista 176 Francesco Bacone: l’utilitarista 181 5 4. L’Illuminismo: La scienza come dovere civico 197 Denis Diderot e la lotta alla segretezza del sapere 203 Voltaire e la consorteria degli scienziati 211 Morale e scienza nel pensiero di La Mettrie 214 Condorcet e l’infinità perfettibilità dell’uomo 220 5. Il Positivismo: La scienza al servizio dell’industria 231 Saint-Simon e l’industria al potere 235 Auguste Comte: contro la scienza inutile 238 John Stuart Mill e il piacere dell’intelligenza 247 Herbert Spencer e l’etica della libertà scientifica 250 La psicologia delle scienze di Carlo Cattaneo 256 6. La filosofia tedesca: Il divorzio tra spirito e materia 279 Georg Hegel: la scienza come impostura 282 Karl Marx: tra scienza e rivoluzione 288 Scienza e superuomo nel pensiero di Friedrich Nietzsche 299 7. Il Neorazionalismo: Una logica della sincerità 335 Federigo Enriques e l’abito della sincerità 338 Gaston Bachelard e la psicologia degli interessi 351 Karl Popper e l’etica della scoperta scientifica 365 8. L’approccio sociologico: Scienza pura e struttura sociale 379 Émile Durkheim: la scienza come fede 380 Max Weber: la scienza come vocazione 385 Robert K. Merton: la codificazione dell’ethos scientifico 392 9. Il Postmoderno: La demistificazione dell’ethos scientifico 419 La visione deviante di Barnes e Dolby 423 I rimpianti dell’anarchico Feyerabend 434 Prelli: l’ethos scientifico come costruzione retorica 443 L’ambivalenza dell’ethos scientifico: Mitroff contro Merton 448 Altre ‘deviazioni’ postmoderne 454 Dal postmoderno al postumano: il caso Lyotard 456 10. Oltre il postmoderno: Verso nuovi orizzonti etici 471 Imre Lakatos: una questione di onestà intellettuale 473 L’ipotesi biologica di Jacques Monod 479 6 Piotr Sztompka: neutralismo, assiologismo, impegno 487 Il decalogo di Mario Bunge 506 La scienza pura e l’orizzonte postumano 517 Conclusioni: Per una ricodificazione dell’ethos scientifico 533 Princìpi etici della scienza e loro presupposti giuridici 538 Norme etiche della scienza e frodi scientifiche 543 La scienza come modello etico 564 Excusatio non petita 571 Bibliografia 577 Sitografia 589 7 8 Introduzione Termini, concetti, prospettive teoriche Due interrogativi fondamentali accompagnano la storia dell’uomo. Il primo riguarda la realtà degli oggetti, dei fenomeni, dei processi che si presentano ai nostri sensi e al nostro intelletto. Per millenni, ci siamo chiesti: che cosa è reale e che cosa è solo apparenza? Il secondo interrogativo riguarda invece le nostre azioni volontarie, i nostri comportamenti, le nostre scelte. Da tempi ancora più remoti, ci chiediamo infatti: come dobbiamo vivere? Col tempo siamo diventati anche più raffinati. Abbiamo imparato a chie- derci non tanto qual è la verità, ma quale delle nostre rappresentazioni della realtà è più vicina alla verità, più verosimile, più plausibile. Allo stesso tem- po, sempre più raramente ci chiediamo che cosa è oggettivamente giusto o sbagliato, buono o cattivo, bene o male, ma piuttosto quale modello di vita consideriamo soggettivamente migliore e perché. Così non abbiamo più solo due interrogativi, ma due tipologie di interrogativi. Una tipologia richiede un riferimento forte o debole alla categoria della verità. L’altra richiede un rife- rimento forte o debole alla categoria della bontà. La ricerca scientifica e la riflessione etica cercano di dare risposta agli interrogativi che rientrano, rispettivamente, nell’una o nell’altra tipologia, quella del vero e quella del buono. Altre dimensioni della condizione umana – come la politica, l’economia, la religiosità, l’arte, la sessualità – hanno le- gami molto stretti con la scienza o con l’etica. Perciò, non può sfuggire l’importanza di un’indagine centrata sul punto d’incontro, o se si vuole il ‘cortocircuito’, tra queste due forme di conoscenza: l’etica della scienza. In genere, l’espressione ‘etica della scienza’ disorienta. Un commento piuttosto comune tra chi non nutre particolare simpatia per il sapere scientifi- co è: «ma esiste un’etica della scienza?». Secondo uno stereotipo, lo scien- ziato lavora in una condizione di vuoto etico, fa ricerca al soldo delle multi- nazionali o delle forze armate, senza curarsi delle conseguenze morali e so- ciali delle proprie scoperte o invenzioni. Ma l’espressione disorienta anche chi ritiene la scienza una conquista fondamentale dell’uomo. Per lo scientista 9