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Esercizi di meccanica applicata alle macchine PDF

415 Pages·2005·7.454 MB·Italian
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Giovanni Jacazio Stefano Pastorelli ESERCIZI DI MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE LIBRERIA EDITRICE UNIVERSITARIA LEVROITOOB~tl·:·A~ CX..1i ,(RI NO ll \ ' ' ·,...._ Y,)';., " "~i ,uli INDICE Capitolo primo CINEMATICA CINEMATICA DEI CORPI PUNTIFORMI 1.3 (Riferimento al paragrafo 1.1) CINEMATICA DEI CORPI RIGIDI 1.19 (Riferimento ai paragrafi 1.2 e I .3 ) "'::---,._CINEMATISMAIR TICOLATI 1.32 (Riferimento al paragrafo 1.4) Capitolo secondo ANALISI DELLE FORZE EQUILIBRIO STATICO DEI CORPI 2.3 (Riferimento al paragrafo 2.2) ATTRITO E ADERENZA 2.24 (Riferimento al paragrafo 2.5.1) RESISTENZA AL ROTOLAMENTO 2.38 (Riferimento al paragrafo 2.5.4) FORZE VISCOSE 2.44 (Riferimento al paragrafo 2.5.2) FORZE SU CORPI IMMERSI IN UN FLUIDO IN MOTO 2.48 (Riferimento al paragrafo 2.5.3) II Capitolo terzo DINAMICA PROPRIETÀ D'INERZIA DEI CORPI RIGIDI 3.3 (Riferimento al paragrafo 3 .1) ---~ ; EQUILIBRIO DINAMICO DEI CORPI 3.6 / (Riferimento ai paragrafi 3.2 e 3.3) FENOMENI GIROSCOPICI 3.41 (Riferimento al paragrafo 3.4) LAVORO ED ENERGIA 3.46 (Riferimento al paragrafo 3.5) ESERCIZI SUGLI URTI 3.60 (Riferimento al paragrafo 3.6) FORZE DI FLUSSO 3.69 (Riferimento al paragrafo 3.7) Capitolo quarto TRASMISSIONE DEL MOTO ACCOPPIAMENTO MOTORE-UTILIZZATORE 4.3 (Riferimento al paragrafo 4.1) ESERCIZI SUL RENDIMENTO 4.10 (Riferimento al paragrafo 4.2) TRANSITORIO IN UN SISTEMA DI TRASMISSIONE DEL MOTO 4.15 (Riferimento ai paragrafi 4.3 e 4.4) IRREGOLARITÀ PERIODICA NEI SISTEMI ROTANTI 4.27 (Riferimento al paragrafo 4.5) EQUILIBRAMENTO DEI ROTORI 4.35 (Riferimento al paragrafo 4.6) _ --DINAMICA DEI VEICOLI 4.38 -(Riferimento al paragrafo 4. 7) III Capitolo quinto COMPONENTI MECCANICI PER LA TRASMISSIONE DEL MOTO -GIUNTI 5.3 (Riferimento al paragrafo 5 .1) - FLESSIBILI 5.9 (Riferimento al paragrafo 5.2) INGRANAGGI 5.33 (Riferimento al paragrafo 5.3) ROTISMI 5.60 (Riferimento al paragrafo 5.4) TRASMISSIONI A VITE-MADREVITE 5.82 (Riferimento al paragrafo 5.5) ' FRENI 5.94 (Riferimento al paragrafo 5.6) FRIZIONI 5.111 (Riferimento al paragrafo 5.7) CUSCINETTI 5.120 (Riferimento al paragrafo 5.8) ESERCIZI GENERALI 5.133 Capitolo sesto VIBRAZIONI MECCANICHE VIBRAZIONI LIBERE 6.3 (Riferimento ai paragrafi 6.1 e 6.2) VIBRAZIONI FORZATE 6.17 (Riferimento al paragrafo 6.3) 1.3 CINEMATICA DEI CORPI PUNTIFORMI (Riferimento al paragrafo 1.1) Esercizio 1.1 Una particella si muove con accelera zione a (m/s2) funzione della velocità V (m/s) secondo la legge: a= 5 - 0,2 V2• Supponendo che la particella si muo va partendo da ferma, determinare il tempo tr impiegato perché raggiunga la velocità di 2,5 m/s e il corrispondente spazio sr percorso. L'accelerazione è funzione della velocità secondo la legge: a= a(V) = ao - cV2 con: a0 = 5 m/s2, e= 0,2 m-1 Poiché a = dVI dt si ha: r 1 2}~,+:: 2~"~ :: r dV a,::v' dt=--· a(V )' ,, = = = Poiché Vr= 2,5 m/s si ottiene: t1= 0,5493 s. Lo spazio percorso si ricava tenendo conto che: iv e Vd V . . I Vd V 1 ds = Vdt =--; qumd1: sF = --- =--/n(l--V}) a(V) o ao -cV 2 2c ao s1= 0,7192 m 1.4 Esercizio 1.2 Un'automobile, inizialmente ferma, si muove con accelerazione a (m/s2) fun zione del tempo t, espresso in secondi: a= 4 - 0,5 t. Raggiunta la velocità mas sima, l'automobile mantiene tale velocità. Calcolare il tempo t, impiegato dall'auto mobile per percorrere complessivamen te uno spazio s, pari a 100 m. L'accelerazione è a= a0 - bt con a0 = 4 mls2, b = 0,5 m2/s2 fino all'istante l in cui l'accelerazione diventa nulla, dopo di che la velocità rimane costante. Il tempo l vale: • ao t = -=8s b La velocità al tempo l è data da: V= ( a(t)dt = ( (ao -bt)dt = aot· -b[__= 16 m/s lo lo 2 Lo spazio percorso dall'istante iniziale a quello in cui si annulla l'accelerazione è: ( ( b 2 .2 b .3 lo lo x·= V(t)dt= (aot-+)dt=ao~ -+=85,33m Nello spazio rimanente: Lix= s1- x • = 100 - 85,33 = 14,67 m la velocità è costan te e pari a V, quindi il tempo totale è: 1_t=l + ~ = 8,917 s. V Esercizio 1.3 L Durante lo sparo di un fucile la pressio ·1_ _ v ne dietro al proiettile varia, con buona ap prossimazione, inversamente alla posizio ne x del proiettile lungo la canna. Quindi l'accelerazione del proiettile può essere e spressa come a= k/x, essendo k costante. Se il proiettile parte da fermo dalla posi zione xi= 7,5 mm e la sua velocità di sparo ) al termine della canna, lunga L = 760 mm, L'accelerazione del proiettile è funzione dello spazio x: a= a(x) = k/x fl fLk f Poiché dx = Vd t = V dV si ha: V VdV = a(x)dx = -;_dx x; x; a(x) 0 vz Q um. d"1 : -= kl n-.L 2 Xi Poiché sono noti: V= 600 m/s, L = 760 mm, xi= 7,5 mm si ricava k = 38974 s-2. L'accelerazione alla distanza Xm= 380 mm vale am = klxm = I 02564 m/s2. Esercizio 1.4 L'azione aerodinamica resistente al \H moto di una autovettura è circa propor !\!: zionale a1 ~uadrato_ della sduav elocit~ V, 11 1 :,:, mentre azione resistente ovuta ag I at /1/1 triti è circa costante. L'accelerazione a del veicolo può quindi essere espressa · nella forma a = - C1 - c2 V2, ove Ci e c2 ,,,, sono costanti caratteristiche del veicolo. Si determini lo spazio D di arresto di una autovettura avente c1 = 0,3 m/s2 e ,.,. c2 = 0,0025 m-1 supponendo che il moto re venga spento quando il veicolo viaggia alla velocità Ifap ari a 100 km/h. L'accelerazione è funzione della velocità: a= - c1 - c2V2• Lo spazio di arresto D si ricava da: f VdV o VdV I c dx = Vd t = -- ; D = = - In (1 + -2 Va2) 2 a(V) v0 - c1 - c2V 2c2 c1 ,,~~ Vo= 100 km/h= 27,78 m/s;-c, = 0,3-;is2; Cz = 0,0025 m-1 D=401,l m. 1.6 Esercizio 1. 5 Un bastimento sta navigando alla ve locità di 9 nodi quando i motori vengo arrestati istantaneamente. La decelera zione a della nave è proporzionale al quadrato della sua velocità V: a= - k V2, essendo k una costante espressa in mr1• Se la nave impiega 10 minuti per ri durre la sua velocità a 4,5 nodi, deter minare le leggi della distanza s percorsa dalla nave e della velocità V in funzione del tempo t. (Risolvere l'esercizio espri mendo il tempo in ore [h], lo spazio in miglia nautiche [mi], la velocità in nodi [1 nodo= 1 mi/h]). L'accelerazione è funzione della velocità: a= -kV 2• Iv i,kd P0 1. ch e' -dV = a = -kV2 si. n.c ava: -dV = - t . 2 ~ ~V o Qu m. d1' : --+1-= - 1 k t e: V= Vo V Vo kVot + l Al tempo t = l O min = 1/6 h la velocità diminuisce da V = 9 nodi a V= 4,5 no 0 di; pertanto risulta k = 0,6667 mt 1• L'espressione della velocità in funzione del 9 tempo è quindi: V= - - e l'espressione dello spazio in funzione del tempo è: 6t + 1 s = Lvdt = l,5/n (6t + 1). Esercizio 1.6 verticalmente da A a B da un pistone a gas 2 e successivamente lasciato libero di ascendere da Ba Ce ricadere da Ca B in caduta libera, fino ad essere raccolto in un contenitore inserito in B sulla linea di ca duta. Se il pistone applica al corpo un'ac celerazione costante di 35 g (g = 9,806 m/s2) da A a B e il tempo totale di durata della prova in condizioni di "assenza di peso" da Ba Ce ritorno a B è di 10 s, cal colare l'altezza h di lavoro della camera. Diagramma cinematico: a accelerazione , , I ,' (, ,velocità e I I I ,' , I. .,V. .1.. .,., .' I. ""' ... h /1 '· I • I • ' \V B • A • ZJ fltL-..__-------"lt.--...:.._----~....-::...._ ... Fase I: da A a B; accelerazione costante= a= 343,21 m/s2• Al termine della fase 1: z = I_a t?; Vi = at1. 1 2 Fase 2: da Ba C; accelerazione costante= - g = - 9,806 mJs2. Al termine della fase 2: z2 = Vi t2 - I_g t?; Vi = Vi- gt2 = O. 2 1 Perciò: Vi = gt2 e Z1= -gt 2 . - 2 2 Fase 3: da Ca B; accelerazione costante= - g = - 9,806 m/s2• 1.8 Al termine della fase 3: Z3= - _!_g tf; Vi= - gt3. 2 Poiché z3 = - z2, risulta t3 = t2 e V3 = - Vi.I noltre, t2 + t3 = 1O s, quindi t2 = t3 = 5 s e z = 122,57 m, Vi= 49,03 m/s. 2 Lo spazio z1 è: z = _!_a t? = v2; = 3,50 m; h = z, + z2 = 126, 1 m. 1 2 2a Esercizio 1. 7 Nel sistema di distribuzione in figura i pacchi entrano dal punto A alla velocità iniziale Va= 1,2 m/s e sono soggetti a un'accelerazione costante a1 = 3 m/s2 nel tratto di discesa AB. Sapendo che i pacchi si fermano nel punto Cdel successivo trat- to orizzontale BC, calcolare la loro accele razione ai. nel tratto orizzontale e il tempo t necessario per passare da B a C Sono 2 note le lunghezze s1 = 3 me 5:z= 3,6 m. Al termine del tratto AB, velocità e spazio sono dati da: 12 e s1 = V0 t1 + a1 _J_ 2 Da questa espressione, noti V0, a,, s1, si ricava t1 = 1,0697 se quindi V8 = 4,409 m/s. Nel successivo tratto BC la velocità diminuisce fino ad annullarsi in C Ve= Vn + a2 t' = O, in cui t'è il tempo misurato a partire dall'istante in cui i pac chi passano per B. Da questa relazione si ricava t' = - V8/a2• ,2 V Lo spazio percorso in C è dato da: s2 = V8t' + a2 _t- = - _B_ • Da questa relazio- 2 2a} ne si ricava a = - 2, 7 m/s2 e quindi t' = 1,633 s. 2 Esercizio 1.8

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