Università degli Studi di Perugia FACOLTÀ DI FARMACIA - CORSO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA - Epidemiologia e prevenzione del diabete Prof. Silvano Monarca Etimologia Il termine diabete fu coniato da Areteo di Cappadocia. In greco antico il verbo diabein (διαβαίνειν) significa attraversare: alludendo al fluire dell’acqua in un sifone, poiché il sintomo più appariscente è l’eccessiva produzione di urina. Nel Medioevo la parola fu latinizzata in diabètés. Il suffisso mellito (dal latino mel: miele, dolce) è stato aggiunto dall’inglese Una immagine rinascimentale di Areteo di cappadocia. Fu il maggiore Thomas Willis nel 1675 per il fatto che rappresentante della scuola pneumatica (il "pneuma" o spirito vitale conserva la sanità) eclettica sangue ed urine dei pazienti dianbetici (scelta del solo buono). avevano sapore dolce. Storia Il diabete era noto fin dagli Egizi ma le prime importanti scoperte iniziano intorno al 1600 1685- Brunner asporta il pancreas a un cane che inizia a bere e urinare copiosamente 1869- Langerhans individua nel pancreas gruppi di cellule sparse 1889- Minkowski osserva che le urine del cane privato del pancreas sono ricche di glucosio 1920- Banting scopre le correlazioni tra pancreas e diabete e Collip purifica l’estratto pancreatico 1949- Levine deduce che l’insulina agisce come una chiave 1954- Sanger stabilisce la formula proteica dell’insulina 1959- Si giunge a classificare il diabete di tipo I come insulino-dipendente e quello di tipo II come non insulino-dipendente Il diabete È un disordine metabolico ad eziologia multipla caratterizzato da iperglicemia cronica, con disturbi del metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine, conseguenti ad un’alterazione della secrezione o dell’azione dell’insulina. In caso di diabete l’insulina prodotta non è sufficiente a soddisfare le necessità dell’organismo o non agisce in modo adeguato Pancreas, insulina e glucagone Peptide C Pro-insulina L’ insulina insulina • Ormone peptidico prodotto dalle cellule beta delle isole pancreatiche di Langherans (90 %) • Proinsulina = pro-ormone insulina (catene A+B) + peptide C (Connecting peptide) • Regolazione della secrezione di insulina • Secrezione stimolata dall’aumento della glicemia e dagli amino-acidi • Secrezione inibita dall’ipoglicemia e da alcuni ormoni • Meccanismo d’azione • Attivazione del recettore insulinico situato sulla membrana delle cellule bersaglio cascata di risposte intracellulari, in particolare ingresso di glucosio nella cellula attraverso il trasportatore GLUT-4 e attivazione di numerose vie metaboliche (essenzialmente a livello di fegato, muscolo e tessuto adiposo) • Una volta entrato nella cellula il glucosio può essere: • Direttamente utilizzato dalla cellula se richiede energia (glicolisi) • Immagazzinato sotto forma di glicogeno (glicogenogenesi epatica) grassi (lipogenesi nel tessuto adiposo) L’insulina Catena A Catena B L’insulina nel metabolismo dei principi alimentari Proteine: INSULINA Carboidrati: promuove la Promuove l’assorbimento captazione di per l’utilizzo o aminoacidi l’immagazzinamento Lipidi: promuove l’immagazzinamento e inibisce il rilascio Effetti metabolici dell’insulina • L’insulina è un’ ormone IPOGLICEMIZZANTE e ANABOLIZZANTE – Metabolismo glicidico: • favorisce ingresso cellulare del glucosio (non nel sistema nervoso) • favorisce glicogenogenesi epatica e trasformazione di glucosio in acidi grassi • inibisce glicogenolisi – Metabolismo lipidico: • favorisce sintesi epatica di trigliceridi • a livello del tessuto adiposo sintesi e accumulo di acidi grassi, effetto anti-chetogeno e anti-lipolitico – Metabolismo proteico: • favorisce ingresso cellulare di aminoacidi e sintesi proteica • inibisce il catabolismo proteico Principali funzioni dell’insulina
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