• (1 UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA • Facoltà di Ingegneria •• • GIANCARLO PESAMOSCA ELEMENTI DI V) ' ...J ANALISI NUMERICA <( z <( o PARTE Il - Appunti di calcolo matriciale Edizione 1983 EDIZIONI SISTEMA ROMA La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) Fantomas Ping La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) . . UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA ,. Facoltà di Ingegnerie. GIANCARLO PESAMOSCA ELEMENTI DI ANALISI NUMERICA . PARTE Il - Appunti di calcolo matriciale Edizione 1983 EDl·ZIONI SISTEMA ROMA La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) Tutti i diritti riservati Copyright ~ 1978 by Edizioni SISTEMA - Roma Le copià non firmate dall'Autore si ritengonQ cont!affatte 11SISTEMA11 a.n.c. grafico-editoriale Via -Clatern~ 3 - ROMA - Tel.75.75.4-04 La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) CAPITOLO VI ALGORITMI DI CALCOLO MATRICIALE INTRODUZIONE In questo capitolo verrano trattati alcuni problemi di cal colo legati all'uso delle matrici, quali ad esempio il calcolo del rango, del determinante, dell'inversa e degli autovalori, la soluzione di sistemi di equazioni lineari algebriche (omo genee e non omogenee), lo studio delle forme quadratiche, ecc. La lettura del capitolo presuppone la conoscenza dei fondamen ti dell'algebra matriciale, di cui si riporta per comodit~ de gli studenti un breve riassunto in Appendice A. Gli algoritmi esposti nel seguito risultano validi, salvo avviso contrario, per matrici su un campo numerico K qualsia si (in pratica reale, complesso o razionale). 6.1 - TRASFORMAZIONI ELEMENTARI SULLE MATRICI Molti degli algoritmi che operano su matrici sono decom ponibili in operazioni di tipo particolarmente semplice, dette trasformazioni elementari. Tra le piu' importanti trasformazio ni elementari di una matrice ricordiamo le seguenti: a) Scambio di due righe (o due colonne) b) Somma alla i-esima riga della j-esima moltiplicata per una La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) 6 costante c (od operazio~e analoga sulle colonne) c) Moltiplicazione de'lla riga i-esima per una c'ostante c :j O ·' (od operazione analoga sulle colonne). Le trasformazioni elementari possono ottenersi moltipli 7 ca-ndo la matrice A per opportu'ne matrici, dette matrici tra sformanti elementari •. Si dovra' moltiplicare a sinistra se si tratta di oper,azioni sulle righe, a destra ·per operaz,ioni sul le colonne. Definiamo or:a le matrici trasformanti elementari al modo seguente, nello stesso ordine con cui si sono definite le ' trasformazioni elementari: a) Sia P.-. la matrice che si ottiene dalla matrice unita' ]. J scambiando la riga i-esima con la riga j-esima. Ad esempio: ' o o o 1 o o o 1 P2 s o o o 1 o o o 1 Si pud dimostrare éhe le matrici P .. godono delle se- ]. J guenti proprietà: - Moltiplicando a s·inistra una mat·rice A (m x·n) per u lr ma trite· I P .. (mx m) si ottiene una ma.trice uguale alla A ~ ma, con le r i."" l.J .. ' ~e i e j scambi.ate tra loro. ) - M·oltiplicando a destra .una matrice A (in x n') .per una matrice \\:pi . (n X n) si ottiene una matrice uguale alla. A, mac on le co- \\ lon:ne. 'i e j scambiate [oro.q - Si ha immediatamente PA · Pn = E 0 l(V La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) 7 cioe' le matrici P .. sono regolari, e coincidono con la pro- lJ pria inversa. - Si ha anche evidentemente det P .. = - 1 lJ - E' anche immediato verificare che le Pij sono simmetriche ed ortogonali (cioe' e P . . = P~. = P~~ ): lJ lJ lJ b) Sia E .. (c) la matrice che si ottiene dalla matrice unita' ]. J ponendo al posto di indici i e J (i f j) la costante c . Ad esempio: I o o 1 o E2 :i ( c ) . 1 © o o 1 Si pud dimostrare che le matrici E .. ( c) godono delle se- , lJ guenti propriet~: ~oltiplicare a'\sinistra};na matrjce A Cmx nl per una matrice E . . (c) (mx m) equivale a sommare alla riga i-esima della ma \I ~~ce A la riga j -esima moltiplicata per c \. ))-Moltiplicare a destra una matrice A mx n er una matrice li E .. (c) (nxn) equivale a sommare alla colonna ·-esima<• di A l:J co onna ·i-esima moltiplicata per c . - Si verifica facilmente che E .. (c) · E . . (-c) = E ]. J ]. J cioe' le matrici E .. (c) sono regolari, e si ha E:~(c)=E .. (-c). lJ l.J ~ (•) Si noti lo scambio del ruolo degli indici i e j nelle operazio ni su righe e su colonne. La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) ' , . ' ' ~. i .. 8. t . Si ha anche immediatamente: E1 . (c) =E .. (c) de t E .. ( c ) = 1 . l J J l l J ' c) Sia Mi (c) la matrice che si ottiene dalla matrice un~ti ponendo nella i-esima riga la costante c non nulla sulla diagonale principale. Ad esempio: o o 1 o o (c f O) o o 1 Si ha immediatamente che le matrici Mi (c) godono delle pr~priet~ seguenti: ~ foltiplicare a sinistra lmél-mavjce A(m x n) per una matri.ft~ 11. Mi (c·) (mx m) équiva·le à moltiplicare la riga i-esima di A pe11 1 I la costante c ~ r. I• I - lMoltiplicar e a. destra una m'atrice A(m x n) per unà màtrice 1· I M. (.e) (n x.n) equivale a moltiplicare la colonna i-esim_,!!...-.di l . I /per la costante e - Vale la relazione ! Mi ( c ) · Mi (1 / c ) = E cio~ Mi(c) ~regolare, ed~ Mi 1 (e)= Mi(l/c) - Si ha anche de t Mi ( c ) = c . Un quarto tipo di trasformazione elementare ~ la rotazio ne, che ha importanz~ nel calcolo degli autovalori. - La cultura è un bene dell'umanità ([email protected]) 9 ~ - CALCOLO DEL RANGO. GENER'ALITA' SUL METODO DI ELIMINAZIONE Sussiste il seguente fondamentale Teorema 6.1: Se" la matrice ~A(mxn)J ha rango (@ e le matrici P(mxm) e Q(nxn) sono regolari, allora lamatriceB(mxn) ta le che B PAQ ha lo stesso rango della A. Omettiamo la dimostrazione. Si dice che una matrice B(m x n) e' equivalente rispetto al s-t rango od r-equivalente ad una matrice A(mx n) (e si scrive A) se esistono due matrici regolari P(mxn) e Q(nxn) tali che(•) B = PA Q Dal teorema 6.1 segue che matrici r-equivalenti hanno lo stesso rango. (•) La relazione di r-equivalenza soddisfa alle tre proprietà che in matematica caratterizzano le equivalenze, cioè: 1) Proprietà riflessiva: cioe' A .t A 2) Propri eta' simmetrica. Se B = P A Q si ha: p-1 B 0-1 p-1 p A Q 0-1 =A cioè da B ~ A segue A .t B 3) Proprietà transitiva. Se B P A Q e C = P' B Q' s1 ha: e = P' P A Q Q' = P" A o" con P" e Q" matrici regolari. Pertanto da B{A e C{B segue C~A. Pesamosca - Analisi Numerica, Parte II 2 La cultura è un bene dell'umanità ([email protected])
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