Bairoch esamina una ventina di "miti dell'economia", ribaltando convinzioni radicate e diffuse sul ritmo della crescita economica nell'Ottocento, sul colonialismo, in rapporto sia con la rivoluzione industriale in Europa sia con l'arretratezza del Terzo Mondo. In quest'ottica "Economia e storia mondiale" affronta anche altri casi emblematici: i grandi crolli della Borsa del '29 e dell'87, l'effettiva pratica del "vangelo" del libero scambio e le concrete conseguenze (capovolte rispetto alla teoria) di liberismo e protezionismo su commercio internazionale e sviluppo, e il preteso successo delle economie fasciste nella lotta alla disoccupazione tra le due guerre.