DONNE, AMBIENTE E ANIMALI NON-UMANI RIFLESSIONI BIOETICHE AL FEMMINILE A cura di Carla Faralli, Matteo Andreozzi e Adele Tiengo Postfazione di Carol J. Adams Saggi di: C.J. Adams • M. Andreozzi • G. Gaard • M. Kheel • C. Merchant P.D. Murphy • V. Plumwood • D. Slicer • K.J. Warren irene Interdisciplinary Researches on Ethics and the Natural Environment Relations - Beyond Anthropocentrism Book series IRENE - Interdisciplinary Researches on Ethics and Natural Environment http://www.ledonline.it/Relations Executive Editor Matteo Andreozzi Editorial Board Ralph R. Acampora (Hofstra University) Carol J. Adams (Southern Methodist University) Matthew R. Calarco (California State University) Gabriele Cambiotti (Università degli Studi di Milano) Piergiorgio Donatelli (Università degli Studi di Roma «La Sapienza») Arianna Ferrari (Karlsruhe Institute of Technology) William Grove-Fanning (University of North Texas) Serenella Iovino (Università degli Studi di Torino) Joel MacClellan (Washington State University) Roberto Marchesini (Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista) Dario Martinelli (Kaunas University of Technology) Barbara Muraca (Friedrich-Schiller-Universität Jena) Serpil Oppermann (Hacettepe University) Piergiacomo Pagano (ENEA) Paola Sobbrio (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) Sabrina Tonutti (Università degli Studi di Udine) ISSN 2283-6845 ISBN 978-88-7916-696-6 Copyright © 2014 Via Cervignano 4 - 20137 Milano www.lededizioni.com - www.ledonline.it - E-mail: [email protected] I diritti di riproduzione, memorizzazione e archiviazione elettronica, pubblicazione con qualsiasi mezzo analogico o digitale (comprese le copie fotostatiche, i supporti digitali e l’inserimento in banche dati) e i diritti di traduzione e di adattamento totale o parziale sono riservati per tutti i paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da: AIDRO, Corso di Porta Romana n. 108 - 20122 Milano E-mail [email protected] <mailto:[email protected]> sito web www.aidro.org <http://www.aidro.org/> In copertina: Erica Calardo, Lost Echo (Tribute to Maude Fealy) 2013, tecnica mista (grafite, acquerello, matite colorate) su carta www.ericacalardo.com Videoimpaginazione: Paola Mignanego Stampa: Digital Print Service INDICE Presentazione 9 Carla Faralli Un’illogica utopia? Etica, questioni di genere, crisi ambientale 13 e sfruttamento animale Matteo Andreozzi Parte Prima LA QUESTIONE AMBIENTALE 1. Potere e potenzialità del femminismo ecologico 21 Karen J. Warren 1.1. Introduzione (p. 21) – 1.2. Femminismo, femminismo ecologico e cornici concettuali (p. 23) – 1.3. L’ecofemminismo ripensa il femminismo (p. 29) – 1.4. Arrampicandosi dall’ecofemminismo all’etica ambientale (p. 32) – 1.5. L’ecofemminismo come un’etica femminista e ambientalista (p. 37) – 1.6. Conclusione (p. 46) 2. Dualismo: la logica della colonizzazione 49 Val Plumwood 2.1. Dualismo e differenza (p. 50) – 2.2. Il ruolo chiave del dualismo ragione/ natura (p. 54) – 2.3. La struttura logica del dualismo (p. 57) – 2.3.1. Messa in secondo piano (negazione) (p. 58) – 2.3.2. Esclusione radicale (iperse- parazione) (p. 59) – 2.3.3. Inglobamento (definizione relazionale) (p. 63) – 2.3.4. Strumentalismo (oggettivizzazione) (p. 64) – 2.3.5. Omogen eizzazione o stereotipizzazione (p. 64) – 2.4. La logica del dualismo (p. 67) – 2.5. Vie di fuga dal dualismo (p. 73) – 2.6. Trappole per una identità post-colonizzata (p. 74) – 2.7. La caverna del rovesciamento (p. 75) – 2.8. Dissolvere o recla- mare un’identità? (p. 78) – 2.9. Oltre l’identità colonizzata: l’affermazione critica (p. 80) – 2.10. Continuità e differenza (p. 83) 3. Un’etica della partnership 87 Carolyn Merchant 3.1. Partnership ambientali (p. 88) – 3.2. Etica della partnership (p. 91) – 3.3. Udire la voce della natura (p. 92 – 3.4. La natura come partner di trattativa (p. 94) – 3.5. Le radici storiche di un’etica della partnership (p. 96) – 3.6. Met- tere in atto le partnership (p. 99) – 3.7. Progettare con la natura (p. 102) – 5 Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series Indice 3.8. I problemi della partnership (p. 106) – 3.9. Partnership e narrazione (p. 107) – 3.10. Una nuova storia (p. 109) 4. Base, fulcro, movimento: teoria ecofemminista, metodo dialogico 111 e pratica letteraria Patrick D. Murphy 4.1. (p. 112) – 4.2. (p. 118) – 4.3. (p. 122) Parte Seconda LA QUESTIONE ANIMALE 5. Lo stupro degli animali, la macellazione delle donne 133 Carol J. Adams 5.1. Il referente assente (p. 135) – 5.2. Donne e animali: referenti sovrapposti ma assenti (p. 137) – 5.3. Razzismo e referente assente (p. 139) – 5.4. Violen- za sessuale e alimentazione carnea (p. 141) – 5.5. Il ciclo di oggettivazione, frammentazione (p. 143) – 5.6. Il consumo metaforico della carne e consumo (p. 145) – 5.7. Cancellare la frammentazione (p. 146) – 5.7.1. Frammento #1: la violenza strumentale (p. 147) – 5.7.2. Frammento #2: il mattatoio (p. 149) – 5.7.3. Frammento #3: la catena di smontaggio come modello (p. 150) – 5.7.4. Frammento #4: lo stupro degli animali (p. 153) – 5.7.5. Frammento #5: Jack lo Squartatore (p. 157) – 5.7.6. Frammento #6: la macellazione delle donne (p. 159) 6. La liberazione della natura. Una questione circolare 165 Marti Kheel 6.1. Introduzione (p. 166) – 6.2. Il pensiero gerarchico all’interno dell’etica ambientale (p. 167) – 6.2.1. L’eredità dualistica (p. 167) – 6.2.2. L’olismo (p. 168) – 6.2.3. I diritti individuali (p. 170) – 6.3. La contrapposizione tra ra- gione ed emozione all’interno dell’etica ambientale (p. 173) – 6.3.1. La legge della ragione (p. 173) – 6.3.2. I limiti della ragione (p. 175) – 6.3.3. Scioglien- do le dicotomie (p. 177) – 6.4. Conclusione (p. 181) 7. Ecofemminismo vegetariano. Un saggio critico 185 Greta Gaard 7.1. Le radici dell’ecofemminismo vegetariano (p. 187) – 7.1.1. Il potere dell’empatia (p. 187) – 7.1.2. La liberazione animale (p. 192) – 7.1.3. Con- trocultura (p. 195) – 7.1.4. Femminismo (p. 196) – 7.1.5. Dagli oggetti del- l’oppressione alle strutture dell’oppressione: un cambiamento di analisi (p. 200) – 7.2. Sviluppi concettuali (p. 207) – 7.2.1. La narrativa tronca e la critica all’olismo (p. 208) – 7.2.2. Il referente assente e il concetto di ‘massa’ (p. 208) – 7.2.3. Il vegetarianismo morale contestuale (p. 209) – 7.3. Appli- cazioni teoriche dell’ecofemminismo vegetariano (p. 211) – 7.3.1. La caccia (p. 211) – 7.3.2. Il maltrattamento (p. 214) – 7.3.3. Razzismo, sessismo e specismo nella scienza e nella tecnologia (p. 215) – 7.4. Ecofemminismo ve- getariano: direttive per il futuro (p. 217) 6 Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series Indice 8. Tua figlia o il tuo cane? Uno sguardo femminista sul problema 219 della sperimentazione animale Deborah Slicer 8.1. (p. 221) – 8.2. (p. 222) – 8.2.1. L’essenzialismo (p. 223) – 8.2.2. Contesto e principi (p. 227) – 8.2.3. Gli affetti (p. 230) – 8.3. (p. 232) – 8.4. (p. 239) – 8.5. Poscritto del 20 marzo 2014 (p. 240) Postfazione 243 Carol J. Adams 7 Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series PRESENTAZIONE Carla Faralli Questo volume raccoglie otto saggi, dedicati alla questione ambientale e a quella animale, scritti da alcuni dei più prestigiosi rappresentanti dell’eco- femminismo contemporaneo. L’idea che lo ha ispirato è la stessa che ha portato alla pubblicazione delle due antologie Nuove Maternità 1 e Questio- ni di fine vita 2 con le quali condivide il sottotitolo Riflessioni bioetiche al femminile. Alcuni dei temi e delle questioni cruciali in bioetica, quali, appunto, le problematiche legate alla procreazione (aborto e fecondazione artificiale), al l’eutanasia e all’impatto delle nuove tecnologie sull’ambiente subiscono mutamenti significativi quando vengono analizzati con un approccio che tiene conto della «voce diversa delle donne» come la definisce Carol Gilli- gan 3, coniugando etica dei diritti ed etica della cura. Per quel che riguarda la procreazione, come si è visto nel volume Nuo- ve Maternità, le nuove tecnologie riproduttive si iscrivono attualmente in un processo di medicalizzazione in cui la relazione medico-paziente va ri- pensata proprio tenendo conto del fatto che è la figura medica a determi- nare il controllo della fecondità femminile e la soddisfazione del desiderio di maternità è spesso affidata alla tecnica. Le donne oggi per affrontare in modo critico gli interventi in campo riproduttivo devono innanzitutto al- lontanare l’esperienza della maternità dal terreno dell’ovvietà, ridefinendo- la in modo nuovo, esercitandone i limiti in un piano che le renda capaci di responsabilità senza abbandono e di responsabilità senza assoggettamento. La riflessione dell’etica della cura in materia di procreazione si differenzia dalle tesi basate sui diritti e sulla negazione dello statuto personale del feto (pur presenti anche nel dibattito femminista, si veda per tutti la riflessione 1 C. Faralli, C. Cortesi (a cura di), Nuove Maternità. Riflessioni bioetiche al fem- minile, Reggio Emilia, Diabasis, 2005. 2 C. Faralli, S. Zullo (a cura di), Questioni di fine vita. Riflessioni bioetiche al femminile, Bologna, Bononia University Press, 2008. 3 C. Gilligan, Con voce di donna. Etica e formazione della personalità, Milano, Feltrinelli, 1987. 9 Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series Carla Faralli di Judith J. Thomson sull’aborto) per riconoscere direttamente alla donna e al contesto delle sue relazioni la capacità morale di scegliere responsabil- mente, riservandole la discrezione di valutare il da farsi, per cui tale libertà di scelta in base alle relazioni concrete che si stabiliscono fra i soggetti coin- volti, se non è resa fittizia dal contesto sociale e politico, diviene un mezzo necessario a integrare gli argomenti basati esclusivamente sull’autonomia e sui diritti. Questo tipo di relazionalità si estende anche ai giudizi morali su pratiche quali la fecondazione eterologa, la surrogazione di maternità e le manipolazioni genetiche, dal momento che comprensibili problemi morali sollevano anche le pratiche di diagnosi preconcezionale e prenatale. Anche qui il giudizio su tali pratiche non può essere stabilito a priori ma è riman- dato alla sensibilità delle persone coinvolte e impegnate nelle relazioni di responsabilità e cura. Sul tema dell’eutanasia, come evidenziato nel volume Questioni di fi- ne vita, molti degli argomenti proposti nel dibattito contemporaneo sono stati formulati nel linguaggio dei diritti e in particolare del diritto di auto- determinazione. Tuttavia, tale prospettiva trascura la relazionalità che è co- stitutiva della personalità e della stessa autonomia del paziente che richiede l’assistenza al suicidio o l’eutanasia. Il dibattito sull’ipotesi di legittimare il suicidio medicalmente assistito e l’eutanasia si è sviluppato spesso tenendo conto di un paziente astratto, un paziente che non ha genere, razza, ecc., vale a dire quel paziente generico, che figura nella maggior parte dei dibat- titi bioetici, che di fatto non esiste. Solo una minima parte della discussione si è concentrata sul modo in cui le differenze tra i pazienti potrebbero alte- rare la loro eguaglianza. L’invasione estrema del proprio corpo, dovuta alla medicalizzazione della morte e del morire, porta a sostenere, da un lato, il diritto a non subire invasioni non volute del proprio corpo, ma dall’al- tro lato induce a tener conto della vulnerabilità e dell’isolamento in cui si trova il soggetto in tali situazioni tragiche, le cui richieste di morte sono condizionate anche dal contesto sociale, dalla rete di relazioni in cui è in- serito e dalle modalità e dai limiti della cura che gli è offerta. Dopo tutto, il dibattito sul suicidio medicalmente assistito e sull’eutanasia ruota proprio attorno a questioni su cui si è focalizzata la riflessione dell’etica della cura: cosa significa parlare dei diritti di auto-determinazione e di autonomia; la conciliazione di questi diritti con i doveri medici di beneficenza e del pren- dersi cura e come collocare questi aspetti in un contesto che include scarse competenze e talvolta mancanza di capacità di assistenza delle famiglie, dei professionisti e delle comunità, come pure effettive differenze e squilibri di potere e di risorse. Sulla base di queste riflessioni, la prospettiva dell’etica della cura suggerisce di coniugare la specificazione rispetto al contesto con l’astrattezza dei principi. 10 Donne, ambiente e animali non-umani. Riflessioni bioetiche al femminile - A cura di C. Faralli, M. Andreozzi e A. Tiengo http://www.ledonline.it/index.php/Relations/pages/view/irene-series
Description: