MANUALI HOEPLI A R M A N D O P A P P A L A R D O D I Z I O N A R I O DI SCIENZE OCCULTE PICCOLA ENCICLOPEDIA DI OPERE E FATTI CON CERNENTI LA MAGIA, L’ASTROLOGIA, L’ALCHI MIA, LA CHIROMANZIA, LA METOSCOPIA, LA FI- SIOGXONOMICA, LA FRENOLOGIA, L’ONEIROMAN ZI A, LA NECROMANZIA, LA CABALA, LA DEMO- : XOLOGIA, LO SPIRITISMO E LA TEOSOFIA : SECONDA EDIZIONE RIVEDUTA E CORRETTA Ristampa anastatica autorizzata dalVeditore Ulrico Hoepli , Milano 1975 Istituto Editoriale Cisalpino-Goliardica Via Bassini, 17/2 Originai from MANUALI HOEPLI ARM AND « P A P P A L A R B O ] D I Z I O N A R I O DI SCIENZE OCCULTE PICCOLA ENCICLOPEDIA DI OPERE E FATTI CON CERNENTI LA MAGIA, L’ASTROLOGIA, L’ALCHI MIA, LA CHIROMANZIA, LA METOSCOPIA, LA FI- SIOGNONOMICA, LA FRENOLOGIA, L’ONEIROMAN- ZIA, LA NECROMANZIA, LA CABALA, LA DEMO- : NOLOGIA, LO SPIRITISMO E LA TEOSOFIA : SECONDA EDIZIONE RIVEDUTA E CORRETTA ULRICO HOEPLI EDITORE -LIBRAIO DELLA RE AL CASA MI LANO 192 2 Originai fro bri 47qn PROPRIETÀ LETTERARIA Stampa Grafiche G.V. - Milano V lc! . I 9 / -i i ‘ t i •• ' P R E F A Z I O N E Questa piccola encùlopedia di quanto concerne le scienze occulte, dalla magia allo spiritismo, daZZa demonologia alla telepatia, non ha punto la pretesa di essere un’opera compiuta. Per questo le fa difetto sopratutto Vestensione: chi volesse accingersi ad una tale fatica dovrebbe dedi carvi un volume ben più ponderoso. La mia pretesa è assai più modesta. Io ho voluto, pri ma di ogni altro, essere di sussidio a quante persone, anche colte, leggendo qualche opera speciale, si possano trovare talvolta al cospetto di vocaboli di cui ignorino il significato e che vanamente ricercherebbero in dizio nari generali, o di nomi di persone di cui non cono scano le opere. Secondariamente ho voluto segnare, a grandi linee, una bibliografia di queste curiose ricerche che da secoli affaticamo l’umano pensiero. Dimodo che il presente lavoro dovrebbe poter costi tuire, oltre che un libro di consultazione, anche una non noiosa ed inutile lettura, sostituendosi a molti e molto voluminosi e polverosi libri, che non tutti hanno il tempo, il gusto e la possibilità di ricercare. Oli specialisti, quindi, non pure non troveranno nulla di nuovo in questo dizionario, ma vi noteranno molte manchevolezze, di gran parte delle quali io per il primo mi sono accorto. Mi valgano di scusa le di mensioni del lavoro, la modestia dello scopo e la con- Prefazione statazione che il presente lavoro è il primo del genere ai giorni nostri. Gli scrittori che sinora si sono occupati di occultismo tendevano o a far credere sicure certe pratiche o a combatterle come ereticali; sono perciò o dogmatici o polemici. Il presente è oggettivo: non afferma e non nega. Delle più grandi stranezze umane, come quelle"della magia nera, o di quelle esperienze che la scienza moderna non può anatemizzcre, come le telepa tiche, io qui non do che la tecnologia, senza esprimere alcun mio convincimento. Le opere di cui mi sono giovato vanno dalle Cla vicole di Salomone al Dictionnaire infornai di Gollin de Plancy ed alla Lessicomanzia dell’abate Bianco; e non ho creduto di fare citazioni, poi che ogni libro consultato trova il suo posto alla rispettiva voce. Av verto a/ncora che se talvolta uso il modo indicativo, scambio del congiuntivo, è per una pura esigenza stilistica. Ciò valga a non far credere a qualche let tore ingenuo o in mala fede che io sia un mago o un alchimista, un chiromante o uno stregone: sono un semplice espositore di queste conoscenze, le quali, attraverso le loro aberrazioni, possono pur contenere agli occhi d’un osservatore, qualche granello di sa pienza e di verità. Mi corre ancora l’obbligo di chieder venia a qual che cultore di tali discipline che non veda il suo nome qui registrato. La presente operetta è un tentativo, quindi ho limitato il mio compito alla segnalazione dei più insigni. Se poi, come oso sperare, essa avrà favorevole la pubblica attenzione, in una ristampa potrò colmare molte lacune e rendere meno incom pleta questa che può definirsi una storia schematica delle umane superstizioni e del desiderio innato nel l’uomo di sollevare un lembo di quel velo impenetra bile che ricovre l ’Iside misteriosa. Napoli, gennaio del 1910. Armando Pappalardo. Prefazione vii P.S. — Nel dare alla luce questa ristampa sono lieto di poter affermare che il voto col quale chiudevo la prima edizione si è realizzato, poi che, nel rivedere il voltimino' del 1910 ho avuto un prezioso collabora tore, e tale che la mia modestia non mi avrebbe fatto nè pure sperare : Francesco Zingaropoli, cioè uno dei maggiori occultisti viventi,* nel quale la vastità della coltura speciale è uguagliata solo dall*incrolla bile fede. Egli ha talmente migliorato quest'operetta, quasi raddoppiata di mole, che io ormai mi domando se sul frontespizio non figurerebbe più degnamente il suo nome se ambio idei mio. Ond'è che io gli esprimo qui pubblicamente i miei ringraziamenti non solo per un dovere di gralitudine, ma per dire al lettori che quanto di meglio è in questo dizionarietto appartiene al chiaro uomo che ha voluto così fraternamente aiutarmi, dandomi il contributo della sua sconfinata sapienza in materia. Napoli, autunno del 1921. A. P. n /A ri I O Originai from Aarone. — Mago del Basso Impero, vissuto al tempo dell’imperatore Manuele Comnèno. Si diceva che possedesse le clavicole di Salomone, per mezzo delle quali comandava a legioni di demoni; si occu pava di necromanzia. Gli creparono gli occhi e gli tagliarono la lingua. Abaddon. — Detto anche il distruttore, è il capo dei demoni delle settima gerarchia e l’angelo ster minatore dell’Apocalisse. Abalam. — Principe infernale (Vedi: Paimone). Abaris. — Mago scita, gran sacerdote d’Apollo, che gli donò una freccia d’oro sulla quale cavalca va elevandosi in aria come un uccello, perciò era chiamato l’areobata. Fu maestro di Pitagora, che gli rubò la freccia. Si narra che vivesse senza man giare e senza bere, predicesse l’avvenire, calmasse gli uragani, E’ lui l’autore del simulacro di Minerva che vendette ai troiani, assicurando loro che fosse un talismano sceso dal cielo, il Palladio, che ren deva inespugnabili le città. Abdel-Azys. — Astrologo arabo del decimo secolo, più conosciuto col nome di Alchabitius. Scrisse un Trattato Gastrologia giudiziaria. 1 • P appalardo. Abdias di Babilonia. — Scrittore a cui si at tribuisce la narrazione della maravigliosa gara fra S. Pietro e Simon Mago (Vedi questa voce). Abel de la Rue. — Giustiziato come mago il 1582 a Coulommiers. Abelardo. — Più celebre per i suoi amori con Eloisa che per le sue opere teologiche che gli fruttarono le censure della Chiesa. Si narra che quando nel 1142 morì Eloisa e fu seppellita nello stesso sepol cro di Abelardo, le ceneri di costui, fredde da ven tanni, si rianimarono improvvisamente per ab bracciare il cadavere della donna amata. I loro resti furono trasportati a Parigi nel 1799 e seppel liti in una preziosa tomba gotica. Abele. — Figlio d’Adamo. Si credeva che fosse sep pellito presso Damasco in una immensa tomba, giacché era alto quarantotto piedi. I rabbini .o dicono autore d’un libro d’astrologia intitolato Liber de virtutibus planetarum et omnibus rerum mundanarum virtutibus. Lo nascose in una pietra, donde dopo il diluvio lo trasse Ermete Trismegista. Aben-Ragel. — Astrologo arabo del quinto secolo, le cui predizioni erano molto credute. Scrisse un’opera di oroscopia celeste De judiciis seu fatis stellarum. Abigor. — Demone di gerarchia superiore, coman dante sessanta legioni. Si mostra in forma di ca valiere armato, e dà consigli sull’arte della guerra. Abisso. — Nome che la scrittura dà all’inferno ed al caos precedente la creazione. Abou-Ryhan. — Astrologo arabo, morto nel 330, che prediceva il futuro. Scrisse un’introduzione all’astrologia. Abracadabra. — Con le lettere di questa parola, disposte come segue, si costruiva un triangolo magico che, portato al collo, si credeva che guarisse da molte malattie, specie dalla febbre: AB R A C A D A B R A A B R A C A D A B R AB R A C A D AB AB R A C A D A AB R A C A D A B R A C A A B R A C AB R A AB R AB A Abracax. — Divinità indiana dal cui nome si è tratta la parola magica Abracadabra. Siccome le sette lettere del suo nome, in greco, formano il numero 365, che è quello dei giorni dell’anno, alcuni demonografì gli attribuiscono 365 virtù e mettono alla sua dipendenza altrettanti gemetti uno per ogni giorno. Abrahel. — Demone succube, che, presa forma uma na, ingannò un pastore, fìngendosi la donna amata da costui. Per ridar vita ad un figlio del disgra ziato si fece adorare in ginocchio come Dio. Abramo. — Secondo gli orientali questo patriarca era mago ed astrologo ; gli attribuiscono l’inven - zione dell’alfabeto ebraico ed un’opera sui sogni nota a Giuseppe quando fu venduto dai fratelli e con l’aiuto della quale spiegò il sogno delle sette vacche. Lo credevano in rapporto col diavolo, che lo nominò poi giudice infernale. Acevedo (d. Manuel Otero). — Illustre spiritista spagnuolo che fu nel novero degli sperimentatori nelle famose sedute in Napoli con Eusapia Paladi no nella casa di Ercole Chiaia. Sue opere più no tevoli: Los Fantasmas-Apuentes para la psicologia del porvenir (Tradotti in Italiano da Vincenzo Cavalli). (1891). Lombroso y el Espiritismo (1895). Los Espiritus. (Madrid - 1893 - 2 volumi).
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