Tre motivi per leggerlo: Perché è un libro che non ti aspetti:
una meditazione sul dissenso, che parla però molto di consenso
e propone una collocazione costituzionale dei gruppi
di protesta.
Perché Hannah Arendt racconta di Socrate, Thoreau e della
Rivoluzione americana per tracciare la differenza che corre tra
disobbedienza civile e obiezione di coscienza.
Perché è un piccolo, prezioso manifesto sulla partecipazione
attiva, contro la dittatura dei politici e le prepotenze dei governi.
“*Chi sa di poter dissentire sa anche che, in qualche modo, quando non dissente esprime un tacito assenso*.”
Hannah Arendt
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