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Disney e l’arte PDF

52 Pages·2017·56.89 MB·Italian
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DISNEY E L’ARTE Marco Bussagli SOMMARIO 4 Un nome per sognare ARTE CONTEMPORANEA! VE LO SPIEGO IO, PHILIPPE PAPERIO, CHE COS’È? CHI LA FA? E SOPRATTUTTO, IN QUESTA NUOVA PUNTATA DI CHI LA CAPISCE? QUACKSPARTOUT! 8 L’ambiente familiare e gli esordi 12 Topolino e la sua banda 18 I capolavori: da Biancaneve a Fantasia OGGI L’ARTE È ANCHE UN AFFARE! OPERE MILIONARIE E INVESTITORI DI TUTTO RISPETTO! 28 Disney l’americano: i racconti dello zio Tom 32 I grandi film: da Cenerentola a Pocahontas 40 Disney, fra arte e anatomia DEH’C APO ACMPOEENR VPOOANCPIAE, TRCOOH NEA LM I ANED IAOT OC!O ES APC EOHROSCÌ ?HFÉA B TMTOOHI ?!IN CQIU SAODNROANO 42 SUO DEPOSITO! Fra effetti speciali ed elettronica: la Pixar 46 I parchi di divertimento 48 Quadro cronologico I-2929-2 50 Bibliografia Qui sopra: La trasmissione il protagonista pagina tratta Passepartout televisivo da “Topolino”, di e con Philippe in Philippe Paperio, In copertina: Nella pagina a fianco: n. 2929, Daverio, direttore esercitandosi Biancaneve Bambi 17 gennaio 2012. di “Art e Dossier”, nella “traduzione e i sette nani (1942), portò nelle case disneyana” (1937), locandina frame Testo degli Italiani della sua fisionomia, del film con gli alberi con il protagonista di Roberto Gagnor, un modo diverso secondo una pratica della foresta del film, disegni di avvicinarsi che ha caratterizzato nella quale scappa particolare. di Vitale Mangiatordi, all’arte. molti personaggi Biancaneve, colori I disegnatori Disney di successo particolare. di Mirka Andolfo. hanno trasformato (v. pp. 35, 40-41). 4 UN NOME PER SOGNARE Edmund Dulac, Studente di legge Fate ed elfi, e dell’École des illustrazione Beaux-Arts a Parigi, per W. Shakespeare, Edmond Dulac The Tempest (1882-1953) si trasferì (La tempesta), a Londra poco più con quaranta tavole che ventenne. di E. Dulac, Qui trovò l’ambiente Londra 1908. adatto per sviluppare la sua vena creativa. Le sue illustrazioni sono veri e propri quadri che la Leicester Gallery vendeva dopo la loro pubblicazione nei libri stampati con l’editore Hodder & Stoughton. Se esiste un nome che, ha finito per essere identificata con il suo meraviglioso universo di fantasia. In altre ancora oggi, al solo parole, il suo marchio è diventato sinoni- mo di fiabesco e di onirico, in una sorta di pronunciarlo evoca equazione che generazioni di persone, in tutto il mondo, hanno considerato scontata le più belle immagini e ovvia. Intendiamoci bene, non che prima di lui non fosse riconosciuta la condizio- della fantasia e fa ne dei bambini come altra da quella degli adulti, anche se con una certa difficoltà, scoprire almeno in certe epoche(1). Di sicuro, però, non esisteva – per i piccoli – un mondo così Nella pagina a fianco: anche al più agguerrito uomo d’affari o al coerente e così articolato come quello che il Walt Disney più freddo e logico intellettuale, oppure genio di Walt Disney ha costruito nel corso con i suoi personaggi. al più noioso topo di biblioteca che, in un di decenni. Egli ha lasciato un messaggio e angolino del suo cuore, sono rimaste intatte un’impronta – inconfondibili rispetto alle «La gente mi chiede alcune briciole di gioia del suo essere stato varie altre interpretazioni coeve (per esem- come fare a trasformare bambino e della sua capacità di stupirsi, pio “Il Corriere dei Piccoli” in Italia, The i propri sogni in realtà. questo è – senza ombra di dubbio – il nome Family Upstairs e The Katzenjammer Kids La mia risposta è: di Walt Disney. Con i suoi personaggi e le negli Stati Uniti) – talmente forti da farli fatelo attraverso sue invenzioni, infatti, Disney ha dato un diventare il parametro di riferimento per il il vostro lavoro» nuovo volto all’infanzia, tanto che – an- mondo infantile, come pure per i bambini e (Walt Disney). che dopo di lui – la dimensione infantile i ragazzi, lasciando apparire il resto pallida 5 Cinderella Castle, simbolo del Magic Kingdom Park di Bay Lake (Florida), fondato nel 1971. «Com’è difficile convincere gli uomini con il portafoglio che un sogno può portare guadagno!» (Walt Disney). quanto inadeguata imitazione(2). Non è un potrà negare che alla base dell’invenzione caso che Walt Disney abbia perseguito in di un personaggio come Campanellino/ modo sempre più deciso questo obiettivo Trilli (Tinker Bell della versione origina- andando a recuperare, studiare e interpre- le), disegnata da Marc Davis e utilizzata tare l’immenso giacimento favolistico che poi come primo marchio di Disneyland, ha così acquisito un carattere “disneyano” ci sono le piccole fate con le ali di farfalla del quale non è più possibile liberarsi e dal o libellula che popolano quel capolavoro quale nessuno vuole allontanarsi. In questo di Richard Dadd, pittore d’età vittoriana modo, Walt Disney è andato a rinnovare tanto geniale quanto folle, che è La fortuna tutta la tradizione dell’illustrazione di fiabe, del boscaiolo fatato (Londra, Tate Gallery), che non è affatto un’arte minore ma vanta oppure quelle che comparvero in illustra- figure di eccellenza con cui Disney non solo zioni di ben più ampia diffusione come gli ha dovuto fare i conti, ma dalle quali ha acquerelli e le tempere di Edmund Dulac. È saputo trarre spunto e ispirazione. Non si il caso dell’edizione di La tempesta di Wil- 6 Eduard Riedi, liam Shakespeare che fece la sua comparsa sempio bavarese. Non per nulla, quando il Georg Doltmann, nel 1908 a Londra, pubblicata dalla Hodder settimanale “Life” dedicò la copertina del castello di Ludovico & Stoughton che, dall’originaria vocazione numero del 1° ottobre 1971 all’apertura di II di Baviera di editore religioso e devozionale, andava Disney World, fu proprio il castello che pre- a Neuschwanstein verso il mercato letterario e favolistico. Fu siede all’ingresso a esserne il protagonista. (1869). in quell’occasione che all’illustratore fran- Già… perché il desiderio di Walt Disney era cese, fra i maggiori della sua epoca, furono quello di rendere la fantasia vera e concre- commissionate ben quaranta tavole. Fra ta, tanto da poterci camminar dentro, per queste, una rappresenta un allegro stormo toccare la felicità e l’impalpabile inconsi- di spiritelli e fate che si librano nel cielo stenza dei sogni, con le mani. notturno. Campanellino è figlia di questa tradizione fiabesca e ancora oggi traccia, con una stella, un arco luminoso intorno (1) M. Bussagli, I bambini. Rappresentazione fra arte e anatomia, in S. Castri (a cura di), I bambini e il al Cinderella Castle che altro non è se non cielo, catalogo della mostra (Illegio, Udine, Casa delle l’interpretazione disneyana del castello di Esposizioni, 28 aprile-30 settembre 2012), Milano 2012, pp. 5-15. Vedi pure: M. Bussagli, M. Cossu, I Ludovico II di Baviera a Neuschwanstein, Bambini, collana “I grandi temi della pittura”, 22, costruito nel 1869 dagli architetti Eduard Novara 2006. Sul castello di Ludovico di Baviera: M. Bussagli, Capire l’architettura, Firenze 2005, p. 161. Riedl e Georg Doltmann, in ossequio a quel Si veda pure: G. Nader, A magia do império Disney, “revival” dello stile gotico che aveva fatto San Paolo 2007, tr. it. Storia della Disney, Bologna 2010, p. 93. Sul Neogotico anche: Neogotico (s.v.), la felicità dei nobili e degli studiosi dell’e- in N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, Dizionario di poca(3). Il re-styling della Disney insistette architettura, Torino 1981, pp. 456-458. (2) Sugli esempi alternativi a Disney, si veda: M. Bus- sullo schema a triangolo del complesso sagli, F. Fossati, Fumetto, collana “XX secolo”, Milano architettonico, ma l’idea delle torri e delle 2003, pp. 173-179. (3) Su Richard Dadd: P. Allderidge, Richard Dadd, New guglie che svettano verso l’alto in una sorta York e Londra 1974. Su Edmund Dulac: C. White, di rocca potente e dolce dove sono conser- Edmund Dulac, Londra 1976. Sull’editore di Dulac: J. Attenborough, A Living Memory: Hodder and Stoughton vati i sogni degli uomini deriva da quell’e- 1868-1975, Londra 1975. 7 8 L’AMBIENTE FAMILIARE E GLI ESORDI La stazione di Marceline, nel Missouri, città in cui passò la sua infanzia Walt Disney. Walter Elias Disney agricola, dirigeva una piccola impresa di distribuzione di giornali, nella quale, come nacque a Chicago strilloni, lavoravano Walt e suo fratello Roy nel tempo libero dallo studio. Elias, però, il 5 dicembre del 1901, aveva ancora interessi a Chicago, dove tornò, con la famiglia, dopo qualche an- quarto di cinque figli, Nella pagina a fianco: no. Qui Walt s’iscrisse ai corsi serali della Elias e Flora Disney, prestigiosa Chicago Academy of Fine Arts da Flora Call, genitori di Walt. da cui uscì, nel 1917, con tanto di diplo- ma(4). Con lo scoppio della prima guerra di origine tedesca, Di origine irlandese, mondiale, fervente patriota, a sedici anni, Elias Disney riuscì a falsificare i propri documenti e si ed Elias Disney, (1859-1941) nacque fece reclutare come volontario, prestando in Canada e conobbe servizio nella Croce rossa statunitense da mezzo canadese Flora Call ausiliario. Rimase in Francia fino al 1919 (1868-1939), che era con questo ruolo e, in quel periodo, si di- e mezzo irlandese. di origine tedesca, vertiva a disegnar caricature di se stesso perché l’appezzamento e dei propri commilitoni, oltre a vignette di terra di Arundel, All’età di cinque anni si trasferì con la fa- di cronaca militare che inviava ai giornali padre di Elias e nonno miglia in Missouri, per raggiungere lo zio americani sperando in una pubblicazio- di Walt, confinava Robert che aveva un appezzamento di terra ne mai avvenuta. Inoltre si rendeva utile con quello nel comprensorio della città di Marceli- disegnando insegne per la Croce rossa della famiglia Call. ne, dove pure il padre Elias acquistò una e racimolando qualche soldo(5). Quando Fu un grande amore, fattoria. Qui, il piccolo Walt passò altri tornò a Chicago, dopo l’esperienza della al punto che Elias quattro anni della sua vita fino a quando, guerra, aveva le idee molto chiare: aveva convinse i suoi nel 1910, per problemi di salute del padre, i deciso che voleva lavorare nel cinema e, a seguire Flora Disney furono costretti a trasferirsi a Kan- per questo, rifiutò la generosa offerta pa- ad Acron, in Florida. sas City dove Elias, abbandonata l’attività terna di entrare, come dipendente prima e 9 Walt Disney assunto per realizzare immagini di attrezzi nel 1917 agricoli da vendere e locandine per il teatro come ausiliario del luogo. Fu qui che conobbe Ubbe Ert della Croce rossa. Iwerks, meglio noto come Ub Iwerks con il quale mise in piedi la prima impresa in proprio per le animazioni, la Iwerks- Disney Commercial Artists, che fu fondata nel gennaio del 1920, ma ebbe vita breve. Sempre a caccia di lavoro, Walt riuscì a farsi assumere dal Kansas City Film che aveva bisogno di disegnatori per produrre filmati pubblicitari e si tirò dietro anche Ub. Il sodalizio si rinsaldò come pure la voglia imprenditoriale di Walt che, con il suo fraterno amico, prese a produrre cor- tometraggi animati di un minuto, ispirati alla politica e alle beghe locali che vendeva alla Newman Theater Company. Forte di questi primi successi, fondò, al secondo piano del McConahay Building al 1127 East 31st di Kansas City, la Laugh-O-Gram Films (che si potrebbe tradurre come “ar- guzia di cece”) fra i cui dipendenti, oltre ad Ub, c’erano nomi che avrebbero fatto grande il cinema americano, come Hugh Hagam e Rudolf Ising fondatori degli studi di animazione della Warner Bros. e della Metro-Goldwin Mayer(6). Gli studi produs- sero cortometraggi ispirati alle favole di più grande popolarità come Cappuccetto rosso (luglio 1922), Il gatto con gli stiva- li (novembre 1922), anche col sonoro, e Cenerentola (dicembre 1922), tanto per come socio poi, nella fabbrica di gelatina ricordare i principali, che possono così che Elias Disney aveva messo in piedi con considerarsi il primo nucleo di soggetti tanta fatica. Pur sapendo di lasciare il pa- su cui si baserà la fortuna successiva degli dre con la delusione nel cuore, Walt decise studi Disney. L’ultimo filmato prodotto di tornare a Kansas City, dove raggiunse fu Alice’s Wonderland (Alice nel paese delle Roy che lavorava alla First National Bank. meraviglie) che aveva una particolarità: Qui, pensò che il modo migliore per dar metteva insieme i cartoni animati con una seguito al suo fantasmagorico progetto, protagonista in carne e ossa, la deliziosa fosse passare dalla “porta” della pubblicità. Virginia Davis che interpretava l’eroina Con questo intento, pieno di speranza, del racconto di Lewis Carroll. L’idea era si propose come disegnatore al “Kansas geniale, ma il cortometraggio uscì qualche City Star”, il prestigioso giornale sulle settimana prima di quel luglio 1923, allor- cui pagine un giovane Ernst Hemingway, ché l’impresa di Walt Disney fu costretta a già prima della guerra, aveva pubblicato dichiarare il fallimento(7). Quando arrivò i suoi primi lavori. Walt andò a colpo si- a Hollywood, Walt aveva solo quaranta curo perché lo conoscevano in quanto vi dollari in tasca. A chiamarlo era stato il aveva lavorato da strillone all’epoca della fratello Roy con il quale, a questo pun- piccola impresa paterna. La delusione fu to, si mise in affari. Così, il 16 ottobre di totale perché non vollero neppure vedere quell’anno, nel garage dello zio Robert i suoi disegni. Fu Roy, allora, che gli in- Samuel che, da tempo, si era trasferito dicò lo Studio Pressman-Rubin, consor- da Marceline ad Hollywood, nacquero i ziato con la Gray Advertising Company Disney Brothers Studios, primo tassello di ove reclutavano artisti e disegnatori per quella Walt Disney Company che avrebbe una nuova agenzia pubblicitaria. Walt fu conquistato il mondo della cinematografia 10

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