Diritto del patrimonio culturale il Mulino Diritto del patrimonio culturale ISBN 978-88-15-27223-2 l l 9 788815 272232 CARLA BARBATI MARCO CAMMELLI LORENZO CASINI GIUSEPPE PIPERATA GIROLAMO SCIULLO Diritto del patrimonio culturale il Mulino ISBN 978-88-15-27223-2 Copyright© 2017 by Società editrice il Mulino, Bologna. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo - elettronico, meccanico, repro grafico, digitale-se non nei termini previsti dalla legge che tutela il Diritto d'Autore. Per altre informazioni si veda il sito www.mulino.it/edizioni/fotocopie Redazione e produzione: Edimill srl -www.edimill.it Premessa Questo volume ha origine nel progetto culturale che è stato alla base della fondazione, nel1998, di «Aedon. Rivista di arti e diritto on line» (www.aedon.mulino.it) e che tuttora ne alimenta la linea editoriale. Alle pagine di «Aedon» si rinvia, dunque, per un'analisi più dettagliata della normativa citata nel testo e per gli ulteriori approfondimenti sia dei temi trattati, sia delle modifiche legislative che potranno intervenire in ordine a essi. n volume, aggiornato agli ultimi provvedimenti dell'estate 2017' ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di Paola Capriotti, alla quale esprimiamo un sentito ringraziamento. GLI AUTORI Indice Il diritto del patrimonio culturale: una introduzione, di Marco Cammelli 1 1 l. La dimensione giuridica del patrimonio culturale 1 1 2. Oggetto e metodo 1 3 2.1. Oggetto e sua espansione 13 2.2. Patrimonio culturale e Cultura! Heritage 16 3. Finalità 1 7 3.1. Presupposti 17 3.2. Disciplina costituzionale: promozione e tutela. Le implicazioni 19 3.3. La posta in gioco 21 4. Gli assi del cambiamento 23 4.1. Aumento e differenziazione della domanda 24 4.2. Rapporto pubblico/privato 25 5. Sfide e prospettive 26 5.1. Interdipendenza 27 5.2. Differenziazione 27 5.3. Differenziare: per unire o per separare? 29 l. Patrimonio e beni, di Girolamo Sciu/lo 31 l. Le nozioni di bene e di patrimonio culturale 31 2. Beni paesaggistici, paesaggio e ambiente 37 3. Tipologia dei beni culturali 40 4. Individuazione dei beni culturali 43 4.1. Verifica dell'interesse culturale 44 4.2. Dichiarazione dell'interesse culturale 47 4.3. Beni culturali ex lege 49 4.4. Altre forme di individuazione 50 8 INDICE 5. Struttura, natura e caratteri dei beni culturali 51 6. Caratteri e condizione giuridica dei beni culturali in quanto beni patrimoniali 53 Il. Organizzazione e soggetti, di Carla Barbati 65 n l. sistema del patrimonio culturale: soggetti pubblici e soggetti privati 65 2. Lo Stato e le autonomie territoriali 66 2.1. Le indicazioni costituzionali 66 2.2. Le scelte del Codice dei beni culturali e del paesaggio 75 3. I privati: ruoli e interventi 80 4. L'organizzazione statale: il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo 83 5. Il ministro e gli uffici di diretta collaborazione 88 6. L'amministrazione centrale del Mibact 93 6.1. Direzioni generali 93 6.2. Segretario generale 100 6.3. Organi consultivi centrali 101 6.4. Istituti centrali e dotati di autonomia speciale 107 7. L'amministrazione periferica del Mibact 112 7. l. Segretaria ti regionali 113 7.2. Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio 115 7.3. Soprintendenze Archivistiche e Bibliografiche 119 7.4. Musei 121 7.5. Poli museali regionali 127 7.6. Archivi di Stato e Biblioteche 129 7.7. Commissioni regionali per il Patrimonio culturale 131 8. Le società strumentali 133 9. Le amministrazioni regionali e locali 137 111. Tutela, di Girolamo Sciullo 143 l. La tutela: sviluppo storico e nozione 143 2. Protezione e conservazione 149 2.1. Misure di protezione 150 2.2. Misure di conservazione 155 2.3. Altre forme di protezione 160 3. Circolazione 162 3.1. Circolazione dei diritti 162 3.2. Circolazione dei beni 170 4. Ritrovamenti e scoperte 176 5. Acquisti privilegiati in tema di beni culturali 177 INDICE 9 6. Lavori relativi a beni culturali 182 7. Figure professionali in tema di tutela 183 8. Sanzioni amministrative e penali 184 IV. Valorizzazione e gestione, di Lorenzo Casini 191 l. Dalla tutela alla valorizzazione 191 1.1. La molteplicità degli interessi pubblici e privati nel patrimonio culturale 192 1.2. Dagli interessi pubblici alle funzioni: tutela, gestione e valorizzazione 195 n 1.3. riparto di competenze tra i pubblici poteri 197 1.4. Il ruolo dei privati 200 2. La funzione di valorizzazione 201 2.1. Origini e sviluppo 201 2.2. Inquadramento giuridico della funzione 203 2.3. La dicotomia pubblico/privato nella valorizzazione (e nella fruizione) 204 2.4. Le attività di valorizzazione 206 2.5. La valorizzazione del paesaggio: cenni e rinvio 209 2.6. La cooperazione tra pubblici poteri e il difficile sistema degli accordi 211 2.7. Gli interventi finanziari 213 3. La fruizione e la gestione 213 3.1. Fruizione pubblièa e fruizione individuale 213 3.2. La gestione degli istituti e dei luoghi della cultura 216 3.3. I modelli organizzativi 220 3.4. Le forme di gestione 223 3.5. La disciplina dei c.d. servizi aggiuntivi 224 3.6. Tra gestione e valorizzazione: l'organizzazione di mostre 228 3.7. La dimensione ultrastatale: la gestione dei siti Unesco 230 4. Il coinvolgimento dei privati e gli strumenti di politica fiscale 232 4.1. Il mecenatismo culturale e le agevolazioni fiscali: l'Art bonus 233 4.2. Le sponsorizzazioni 236 4.3. Gli accordi e le forme di partenariato: cenni e rinvio 238 V. Paesaggio, di Giuseppe Piperata 243 l. Il paesaggio e la sua dimensione giuridica 243 2. Paesaggio, ambiente, governo del territorio: relazioni e differenze 248 3. Il contesto costituzionale di riferimento in tema di paesaggio: principi generali e riflessi sull'articolazione dei ruoli e delle competenze 252 10 INDICE 4. La disciplina del paesaggio tra Convenzione europea e Codice 255 5. I beni paesaggistici 258 6. Le funzioni: tutela e valorizzazione 261 7. Gli strumenti di azione 265 7. l. I vincoli paesaggistici 265 7. 2. La pianificazione paesaggistica 268 7. 3. L'autorizzazione paesaggistica 273 8. I controlli e le sanzioni amministrative e penali 276 VI. Cooperazione, di Marco Cammelli 285 l. Principi e dati normativi 285 2. Gli assi della cooperazione 289 2.1. Cooperazione interistituzionale 289 2.2. Cooperazione pubblico-privato 295 3. Cooperazione: teoria e pratica 301 Riferimenti bibliografici 307 Indice analitico 319 Il diritto del patrimonio culturale: una introduzione l. LA DIMENSIONE GIURIDICA DEL PATRIMONIO CULTURALE Un manuale dedicato al diritto del patrimonio culturale presuppone che un diritto ci sia, che sia possibile farne oggetto di sistemazione concettuale e di insegnamento e che lo si faccia in modo originale e utilmente distinto da altre opere dedicate all'argomento. Le cose stanno esattamente in questi termini e dunque i requisiti di partenza sono soddisfatti, ma il risultato è tutt'altro che scontato e costituisce anzi il punto di arrivo di una serie di analisi e riflessioni cui è dedicata questa introduzione. Analisi e riflessioni che gli autori hanno awiato molti anni fa sulla rivista «Aedon» (1998) convinti che la disciplina dei beni culturali non possa essere compresa e men che meno studiata senza collegarne gli istituti e le disposizioni specifiche ai principi costituzionali, alla forma di Stato, agli attori pubblici e privati che vi operano, agli elementi funzionali e organizzativi degli apparati, alle dinamiche delle imprese e del rilievo anche economico di questi beni. Un modo di leggere e di ragionare sulla materia, insieme critico e aperto agli apporti di altre discipline, che portiamo avanti con continuità nella rivista e che cerchiamo di trasferire con chiarezza in quest'opera raccogliendo riflessioni svolte e indicando i risultati raggiunti. Questo spiega perché non si tratta (solo) di un manuale, come testimoniano oltre alle adozioni universitarie il crescente e largo uso da parte degli operatori del settore, incluso il personale del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo (da ora, Mibact) e perché a partire dal 2003 ogni edizione, compresa quella presente, vada ben oltre il semplice «aggiornamento» e sia una vera e propria nuova edizione. Per queste ragioni l'opera ha tratti sicu ramente distintivi rispetto ai lavori e ai manuali in circolazione, che spiegano, L'introduzione è di Marco Cammelli.