I Diari di dame di corte ci aprono uno spiraglio su un mondo di cui, chi non ha letto la Storia di Genji, forse non sospetta neppure l'esistenza. Sono questi infatti gli unici documenti sui quali un Europeo può farsi un'idea della preziosa civiltà di quel periodo, unico nella storia del Giappone e forse del mondo, detto Heian dal nome della capitale, e Fujiwara dal nome della grande famiglia che tenne il potere dall'VM al XII secolo d. C. Periodo anzitutto di tregua. Le guerre civili sono cessate; la capitale è stata trasferita da Nara a Kyoto che prende il meritato nome di Heian, Città della Pace; qui regna il Mikado; qui i Fujiwara governano di padre in figlio, sono Fujiwara tutti i Primi Ministri, e le loro figlie sposano gl'imperatori. Un piccolo mondo perfetto, come un frutto maturo, pronto a cadere; e apparentemente isolato nel tempo e nello spazio. Lontanissimo dall'Occidente contemporaneo, lontano anche dal Giappone che tutti conoscono, quel Giappone guerriero di No, dei Daimio e dei Samurai the entrò in scena solo cento anni dopo i Diari, con la rivoluzione che distrusse la troppo felice civiltà dei Fujiwara. (Dalla prefazione di Giorgia Valensin)