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Descrizione geografica della Sardegna PDF

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BIBLIOTHECA SARDA N.57 Giuseppe Cossu DESCRIZIONE GEOGRAFICA DELLA SARDEGNA a cura di Isabella Zedda Macciò In copertina: Pedrone, Villaggio di Codrongianus, 1841 INDICE 11 Prefazione 91 Territorio di Cagliari verso la destra 44 Nota biografica 93 Territorio di Capoterra 99 Territorio di Teulada 50 Nota bibliografica 103 Territorio di Villamassargia 55 Avvertenze redazionali 105 SECONDO LITTORALE. Riedizione dell’opera: DESCRIZIONE DELLA COSTA DI Descrizione geografica della Sardegna, voll. I-III, GEOGRAFICA PONENTE Genova, Stamperia di Agostino Olzati, 1799. DELLA SARDEGNA 105 Isola di S.Antioco 108 Territorio d’Iglesias 61 Presentazione dell’opera 108 Isola Piana (Saggio della Geografia del- 109 Isola di S.Pietro Cossu, Giuseppe la Sardegna compilata dal 109 Siegue il territorio d’Iglesias Descrizione geografica della Sardegna / Giuseppe Cossu ; Cav. D. Gius. Cossu) a cura di Isabella Zedda Macciò. - Nuoro : Ilisso, c2000. 111 Baronia d’Uras p. 397; 18 cm. - (Bibliotheca sarda ; 57). 1I.. ZSeadrddeag Mnaa c- cGiòe,o Igsarabfeialla 73 Saggio della Descrizione 113 Territorio d’Oristano 914.59 geografica di Sardegna 116 Territorio di Cuglieri 117 Territorio di Tresnuragues SCcohoepdear actaivtaa lopgerra if iScear:vizi Bibliotecari, Nuoro IDROGRAFIA 118 Territorio di Bosa DELLA SARDEGNA 120 Contado di Monteleone 120 Territorio d’Alghero 83 Introduzione 125 Territorio della Nurra 127 Penisola della Pelosa © Copyright 2000 91 PRIMO LITTORALE. by ILISSOEDIZIONI - Nuoro DALLA PARTE DI 127 Isola Piana ISBN 88-87825-14-9 MEZZOGIORNO 127 Isola Asinara 130 TERZO LITTORALE. 159 Territorio di Tertenia 198 I. Diocesi di Cagliari, 215 Barbagia Seulo DELLA COSTA 160 Incontrada di Sarrabus o Caralitanen. 216 ARTICOLO II. GIUDICATO DI TRAMONTANA 163 Isola Serpentaria 200 Giurisdizione della Cura- ARBORENSE 130 Siegue il territorio della Nur- doria di Cagliari 217 I. Diocesi Arborense ra di Sassari 164 Baronia di S.Michele 201 Giurisdizione della Cura- 218 Campidano Simaxis 132 Incontrada di Romania doria di Nora 165 PRIMO LITTORALE. 219 Campidano Maggiore 133 Territorio di Castel Sardo 202 Giurisdizione della Cura- DELLA COSTA 220 Campidano Milis 135 Incontrada d’Anglona doria di Decimu DI MEZZOGIORNO 220 Partito di Ocier Reale 135 Territorio di Tempio 203 Giurisdizione della Cura- 165 Isola de’Cavoli 221 Parte Barigadu doria di Nuraminis 141 Isole,e scogli 166 Baronia di Quarto 222 II. Diocesi Valenziana 203 Giurisdizione della Cura- 148 QUARTO LITTORALE. 169 Territorio di Cagliari doria di Iola 223 Parte Valenza DELLA COSTA 172 Distanze dalle principali 205 Giurisdizione della Cura- 224 Incontrada di Mandrolisai DI LEVANTE spiaggie e porti di Sarde- doria di Trexenta 224 Barbagia Belvì 149 Territorio di Terranova gna per miglia di mare 206 Regione di Parte Ipis Giossu, 225 Incontrada di Austis 151 Isola Tavolara 177 Descrizione delle torri o inferiore 225 Parte superiore di Marmilla 152 Isola di Sarsei 206 Curadoria di Siurgus 226 III. Diocesi Usellense 152 Siegue il littorale dalla parte COROGRAFIA 207 Curadoria di Gerrei 227 Villacidro di levante DELLA SARDEGNA 208 II. Diocesi d’Iglesias, 227 Usellus 153 Baronia di Posada o Sulcitana 228 Parte Montis 154 Territorio di Siniscola 187 Proemio 209 Giurisdizione di Sulcis 228 Marmilla 154 Baronia,e territorio d’Orosei 210 Giurisdizione di Siguerro 229 Baronia di Monreale 155 Territorio di Dorgali 198 CAPITOLO PRIMO. 211 Isole INDICANTE LA DIVISIONE 231 SEZIONE SECONDA. 155 INCONTRADA D’OGLIASTRA TERRITORIALE 212 III. Diocesi Ogliastrense REGIONE SETTENTRIONALE 155 Territorio di Baunei 198 SEZIONE PRIMA.REGIONE 213 Tortolì 231 ARTICOLO III. GIUDICATO 156 Territorio di Tortolì MERIDIONALE 214 Arzana TURRITANO 158 Territorio di Bari 198 ARTICOLO I. GIUDICATO 214 Jersu 231 I. Diocesi di Torres 159 Territorio del Gairo CALARITANO 214 Incontrada di Sarrabus 232 Dipartimento di Osilo 233 Incontrada di Romagna 248 II. Diocesi Civitatense 276 II. Delle pietre, e fossili regime supremo 233 Incontrada di Cabuabbas 249 Gallura Geminis minerali 318 II. Costituzione feudistica 234 Curadoria di Meilogu 250 Curadoria di Sini di Sardegna 234 Regione di Figulina 251 Curadoria di Caviano 279 CAPITOLO QUARTO. 337 III. Sistema attuale di DELL’ATMOSFERA CHE esplorare la volontà dei 235 Incontrada di Costa de Vals 251 Curadoria di Unales CIRCONDA IL SARDO popoli, e di comunicarli, 235 Curadoria di Fluminargia 251 Curadoria di Balagnaro GLOBO VOLGARMENTE proposte, decreti, 236 Curadoria di Coros 251 Curadoria di Giaunas ARIA ordinazioni, e leggi 237 Isole 252 Isole 343 IV. Del potere legislativo, 238 II. Diocesi Bosanense, ed 253 III. Diocesi Galtellinense 282 CAPITOLO QUINTO. e sue diramazioni INDICANTE LE DIVERSE Algherense 253 Incontrada di Nuoro 352 V. Del potere giudiziario, SPEZIE DELLE ACQUE ed esecutivo 238 Planargia di Bosa 254 Baronia di Galtellì SARDE 239 Incontrada di Montiferro 254 Baronia di Posada 283 I. Dei fiumi 358 VI. Del potere impositivo, ossia de’ tributi 240 Marchesato di Marghine 255 Barbagia Ollolai 297 II. Delle fontane, ed altre 362 VII. Vantaggi particolari 240 Regione di Monteleone 255 Barbagia Bitti sorgenti d’acqua del Sardo in seguito della 241 Città di Alghero 297 III. Delle acque minerali costituzione politica dello 242 III. Diocesi Bisarciense 262 CAPITOLO SECONDO. 300 IV. Delle acque piovane stato, non comuni alle al- INDICANTE LE tre nazioni qualunque sia 242 Ducato di Monte Acuto PRODUZIONI DELLE 301 V. Delle acque de’ stagni, il loro sistema di governo 243 Contado di Goceano CLASSI TERREE e laghi 244 Marchesato di Orani 262 I. Qualità delle terre POLITICOGRAFIA 366 CAPITOLO SECONDO. 245 Marchesato di Monte mag- 263 II. Del regno vegetabile DELLA SARDEGNA DELL’IDIOMA SARDO giore 268 III. Del regno animale 246 ARTICOLO IV. GIUDICATO 307 Introduzione 369 Note GALLURESE 271 CAPITOLO TERZO. INDICANTE LA 316 CAPITOLO PRIMO. 246 I. Diocesi Ampuriense GEOGRAFIA RAGGUAGLIO DELLA 247 Castel Sardo SOTTERRANEA COSTITUZIONE 247 Principato di Anglona 271 I. Dei minerali contenenti POLITICA DEL REGNO 248 Contado di Coguinas metalli, e sali 316 I. Sistema del presentaneo PREFAZIONE Quando Giuseppe Cossu, nel 1799, pubblica a Genova, per i tipi della Stamperia di Agostino Olzati, la sua Descri- zione geografica della Sardegna, fatta eccezione per i brevi testi classici o d’età moderna che in qualche modo avevano contribuito a diffondere un vago senso comune su questa grande isola del Mediterraneo (montuosa, selvaggia e para- dossalmente fertilissima e generosamente dotata dalla natura), sul mercato librario europeo – ma anche italiano – sono di- sponibili ben poche opere, tanto che ancora nel 1821 l’astro- nomo tedesco Franz Xaver von Zach, incoraggiando il natu- ralista Eduard Rüppell a compiervi un viaggio scientifico, non avrebbe esitato a definire la Sardegna un «pays presque inconnu». Opinione, questa, lontana dai sentimenti del Cos- su, che, a conclusione della Corografia (ossia della seconda parte della Descrizione), riferendosi a un non meglio identi- ficato A. I. D. B. – recensore francese dell’Essai di Domenico Alberto Azuni,1 edito a Parigi appena un anno prima della Descrizione – coglie l’occasione per scrivere: «Siccome in questo rapporto il compilatore suppone, che la Sardegna non è cognita, che per carte geografiche infedeli, e che il Sardo è un essere incognito … stimo dover mio notare, che né la Sardegna, né il suo abitatore è così incognito, come in- dica il mentovato compilatore. Le storie antiche di tutte l’età del mondo spesso fanno menzione della Sardegna, io non so capire, come possano esser sfuggiti dalla penna di un uomo illuminato come A. I. D. B. l’espressioni indicate, né sono al caso d’intendere il senso delle medesime». In realtà A. I. D. B., come lo stesso Cossu ricorda in nota, si era spinto ad asserire che la Sardegna non era nota agli Europei più di quanto lo fosse la più piccola isola dell’arcipelago indiano. 1. Domenico Alberto Azuni, Essai sur l’Histoire géographique, politique et naturelle du Royaume de Sardaigne, Paris, 1798. 11 Prefazione Sentimento, peraltro, molto comune e persistente, se nel provincie, che sfamavano li popoli scarsi, o privi del comune 1840 Humbert Ferrand, recensendo il primo volume della alimento». In un clima di diffidenza generale nei confronti seconda edizione del Voyage en Sardaigne di Alberto Ferrero della Francia, ha comunque fiducia che «le imparziali veritie- Della Marmora, avrebbe ancora sottolineato le scarse infor- re storie della corrente rivoluzione faranno anche ai posteri mazioni che in generale in Europa si avevano sull’Isola,2 così presente che la Sardegna ha sostenuto nelle più critiche cir- come, d’altronde, aveva scritto anche il Mimaut: «Les Pata- costanze quella figura, che le fece meritare, e pubblicare dal- gons nous sont mieux connus que les Sardes»;3 mentre una ri- la fama l’epiteto di fortis, et fidelis». Solo i Francesi, sconfitti vista londinese, nel 1865, ricordando l’opera dell’idrografo nell’assedio della città di Cagliari del 1793, di cui lo stesso William Henry Smyth,4 avrebbe ancora affermato che all’epo- Cossu nella sua veste di alto funzionario dello Stato era stato ca in cui apparve lo Sketch, e quindi nel 1828, l’Europa sape- attento spettatore e storico tempestivo, potevano in quel mo- va della Sardegna molto meno di quanto sapesse sul Borneo mento negare questa assolutà verità, soprattutto perché – am- o sul Madagascar. mette l’autore – pur essendoci una letteratura relativamente Senza poter intuire che l’Isola sarebbe stata percepita an- abbondante, manca sulla Sardegna una corretta informazio- cora a lungo come una terra “diversa” dal contesto sociale ed ne, o meglio una «perfetta geografia», costruita da chi ne ha economico europeo, ma soprattutto ben lontana da quel ruo- le necessarie cognizioni, raccolte «sul luogo del luogo» (per lo di perno economico e politico del Mediterraneo occidenta- usare una tipica espressione settecentesca diffusa nella prati- le che la sua “felice situazione” avrebbe dovuto assegnarle – ca della reconnaissance), e perciò veritiere. così come illimitatamente tanti auspicavano e forse alcuni Sulla base del principio che «chi sa deve far sapere», as- continuano ad auspicare – per sfatare questo credo il Cossu sunto quale fondamento etico di tutta la sua pur abbondante ricorre all’opera anonima La Sardaigne paranymphe de la produzione scritta (ancora in parte inedita), il Cossu dichiara paix5 (più volte richiamata anche nell’Essai dell’Azuni), la apertamente i suoi intenti nel Saggio della Descrizione geo- quale «dimostra abbastanza cosa era, e potea divenir la Sar- grafica di Sardegna che precede la prima parte dell’opera degna», ma anche ai «talenti» impiegati in questa direzione da (Idrografia): «I libri che rapportano la geografia Sarda sono don Giacomo Masones Nin ai congressi di Aquisgrana, che troppo concisi, e lavorati da persone, che non la visitarono, e portarono alla pace del 1748, senza dimenticare come «nei si affidarono a relazioni confuse, ed anche in parte false. Di- tempi di Roma florida avea la Sardegna la consolantissima scorrendo della Sardegna con diversi di quei uomini scientifi- soddisfazione di esser compresa fralle tre nutrici benignissi- ci, de’ quali al presente abbonda l’Italia, osservai, che desi- me di quella vastissima popolazione, e nelle posteriori epo- deravano leggere una perfetta geografia di questa parte del che senza interpolazione proseguì ad esser considerata fralle Mediterraneo, e che non scusavano li nazionali di voler te- ner nascosti i pregi della loro patria. Questi rimproveri mi costrinsero di render pubbliche quelle memorie che avea 2. Humbert Ferrand, Voyage en Sardaigne par le C.te Albert de la Mar- mora. Compte-rendu, Paris, 1840. raccolte e distribuite in tre parti … Eccoti dunque, benigno 3. Jean-François Mimaut, Histoire de la Sardaigne, Paris, 1825. Lettore, il saggio della presente Opera. Essa sarà forse ine- 4. William Henry Smyth, Sketch of the present state of the Island of Sardi- satta, riguardo allo stile, e forse anche al criterio, ma non nia, London, 1828 (Relazione sull’isola di Sardegna, a cura di Manlio perciò lascierà di esser utile». Brigaglia, traduzione italiana di Tiziana Cardone, Nuoro, 1998). In queste affermazioni, scelte fra molte altre equivalenti, 5. La Sardaigne paranymphe de la paix, Boulogne, 1714. L’opera ebbe una riedizione a Colonia, nel 1716. almeno due elementi possono guidarci nella rilettura della 12 13 Prefazione Descrizione geografica della Sardegna: la fiducia illimitata titolo, è finora sfuggita ad un corretto inquadramento di ge- che l’autore esprime nella forza e nella fedeltà dell’Isola, e la nere. La stessa data di edizione, tenacemente perseguita dal- sua peculiare concezione della “geografia”, e di ciò che una l’autore, tanto da volere l’opera interamente edita nel 1799 a “descrizione geografica” deve contenere; una concezione scapito di una pure preannunciata e non raggiunta comple- che proprio attraverso la lettura dell’opera e il riconoscimen- tezza, rende però superflua ogni ulteriore considerazione to della sua impalcatura di fondo può oggi stupirci – soprat- sulla possibile collocazione temporale del Cossu, che, vissu- tutto se ci muoviamo al di fuori della storia della geografia e to tra la seconda metà del Settecento e il primo decennio dei processi politici e ideologici attraverso i quali proprio dell’Ottocento, avrebbe ben potuto essere considerato anche nel corso del Settecento e dell’Ottocento si affermano i sape- “uomo dell’Ottocento”, o almeno tra gli iniziatori del nuovo ri e i linguaggi della geografia contemporanea – ma che, in- secolo, se non avesse riassunto in sé troppo pienamente la vece, come vedremo meglio più avanti, appartiene piena- cultura, gli umori, i sentimenti politici del Settecento (si pen- mente ad un’epoca e ad una precisa classe di intellettuali si all’incrollabile fiducia con cui il Cossu guarda al trasferi- che potremmo definire intellettuali di Stato, o se si preferi- mento della Corte sabauda a Cagliari, avvenuto proprio ai sce intellettuali organici, funzionali ad un sistema di Stato primi di marzo del 1799), ivi compresi i limiti e le molte d’ancien Régime, che vuole risolvere la propria crisi dentro contraddizioni insiti in quel processo di “riformismo” sabau- lo Stato e non contro. Questa lettura conduce ineluttabil- do in Sardegna, sul quale la storiografia contemporanea con- mente ad una riattribuzione di senso all’opera del Cossu tinua a proiettare un’infinità di luci e di ombre. Così che il che, è bene anticiparlo, la allontana o per lo meno la distin- Cossu, proprio nella Descrizione geografica, epilogo ideolo- gue nettamente dai contenuti sistematicamente descrittivi, gico di una miriade di scritti più marcatamente tecnici o ana- spesso entusiastici, talvolta denigratori, o più ambiguamente litici volti alla promozione di una grande varietà di riforme, “scientifici”, della più fortunata e piacevole letteratura di rivela in pieno la sua appartenenza a quel gruppo di riformi- viaggio del XIX secolo. E questo non tanto perché il Cossu, sti sabaudi o filosabaudi «fortemente moderati» che Gian Pao- nato e vissuto in Sardegna, non possa essere annoverato tra lo Romagnani, recuperando un’efficace espressione di Cesare i “viaggiatori” ottocenteschi – se per viaggiatore vogliamo in- Balbo, ha recentemente individuato interpretando le opere e tendere, come chiedono le interpretazioni più recenti del le azioni di personaggi come Gian Francesco Galeani Napio- “viaggio”, colui che, non importa se insider o outsider, com- ne, Carlo Vidua, Giuseppe Manno, fino ad arrivare allo stesso pie un itinerario fisico o anche solo mentale attraverso un Alberto Ferrero Della Marmora: «Personaggi politicamente determinato spazio – e nemmeno perché la data di edizione conservatori e financo reazionari sul piano ideologico, ma dell’opera ne farebbe semmai un “viaggiatore” del Settecen- non su quello culturale».7 Nel suo essere alto funzionario del to – età in cui, peraltro, come iniziatore di un genere lettera- Regno e instancabile scrittore sulle più disparate materie che rio, avrebbe comunque un precursore accreditato in Joseph riguardano il suo “buon governo”, Giuseppe Cossu esprime Fuos6 – quanto invece per quel sapore di cameralistica che infatti molti degli atteggiamenti del Settecento e neppure continuamente traspare dalla sua opera, e non solo dalla quelli più progrediti, nonostante Carlino Sole, che tra gli stu- Descrizione geografica che, anzi, proprio per l’ambiguità del diosi contemporanei fu il primo ad intuire l’importanza e lo 6. Joseph Fuos, Nachrichten aus Sardinien von der gegenwärtigen Ver- 7. Gian Paolo Romagnani, «Fortemente moderati». Intellettuali subalpini fassung dieser Insel, Leipzig, 1780. fra Settecento e Ottocento, Alessandria, 1999. 14 15 Prefazione spessore storico del Cossu (con un seguito non molto cospi- disponibile – fino ad arrivare alla dimostrazione della sua cuo, peraltro, se si eccettuano i richiami rintracciabili in un forza morale e indiscussa fedeltà al sovrano sabaudo, ma in numero indefinito di lavori storiografici sul governo sabaudo generale all’istituzione monarchica, fedeltà non meno salda in Sardegna,8 lo studio ormai lontano ma sempre valido di e “naturale” della sua costituzione fisica. Franco Venturi, e più recentemente la premessa all’antologia La Descrizione, coerente con questo progetto, si svilup- di scritti di Giuseppe Cossu curata da Maria Lepori), non pa in tre parti, distinte da una singola intitolazione e dalla esitò a definirlo «un precursore dei Piani di Rinascita». I “Pia- divisione in volumi – Idrografia, Corografia, Politicografia – ni di Rinascita” della Sardegna, si sa, sono ormai sepolti sot- ma ricondotte ad unità dal titolo superiore e comune di De- to le macerie del mito della grande industria, così come so- scrizione geografica della Sardegna, annunciata e promossa no in gran parte cadute sotto il peso della Storia le molte nel Saggio della Geografia della Sardegna compilata dal utopie economiche e politiche vagheggiate dal Cossu all’om- Cav. D. Gius. Cossu che, pubblicato a Genova nelle more di bra degli stemmi del Regnum Sardiniae, del re sabaudo e stampa dei volumi, ne avrebbe dovuto attivare, almeno nelle dei suoi feudatari. In realtà, ciò che è avvenuto già nei de- intenzioni dell’autore e dell’editore, la promozione e la dif- cenni immediatamente successivi alla scomparsa del Cossu, fusione. Questo Saggio, entro il quale l’autore espone le ra- in termini di rinnovata organizzazione istituzionale dello spa- gioni dell’opera – in parte riproposte nel citato Saggio della zio economico, e in particolare dello spazio agricolo – centro Descrizione geografica di Sardegna9 – contiene un indice del suo costante interesse e di ogni sua azione e scritto –, è delle parti e dei capitoli che avrebbero dovuto costituirla, avvenuto al di fuori e contro la cornice aristocratico-feudale dal quale desumiamo, a prescindere dai giudizi critici da lui tenacemente sostenuta. espressi dal Tola, dal Martini e dal Siotto Pintor nella prima metà dell’Ottocento, l’incompletezza dell’opera a stampa ri- Riprendendo il filo del discorso sui due elementi incon- spetto a un progetto ampio ed esauriente che l’autore, forza- sapevolmente indicatici dallo stesso Cossu quali spie euristi- to dagli eventi, non riesce e non vuole realizzare, forse per- che per la comprensione della Descrizione geografica, il pri- ché il suo interlocutore privilegiato non è più il «benigno mo è contenuto in quell’espressione dogmatica «fortis, et Lettore» al quale si era inizialmente rivolto, ma il sovrano sa- fidelis» con la quale l’autore chiude bruscamente la seconda baudo che, stando ormai nell’Isola, deve poter disporre quan- parte («E con questo termino la seconda parte di quest’Ope- to prima di una «perfetta geografia», strumento informativo ra»). In effetti l’intero piano espositivo è organizzato in mo- che il Cossu ritiene urgente e necessario per l’imminente ri- do tale da confermare, attraverso la ricerca delle “cose certe” nascita politica ed economica del Regno. – ovvero delle fonti storiche e giurisdizionali – la forza e la fedeltà della Sardegna e da proiettarne le virtù oltre i limiti 9. I due Saggipossono essere facilmente confusi, così che chiameremo stessi dell’isola, a partire proprio dalla sua solida e felice “Presentazione” il Saggio della Geografia della Sardegna compilata dal struttura fisica – per la quale ogni risorsa di cui una matura Cav. D. Gius. Cossu, che apparve a Genova separatamente, sempre per e progredita popolazione possa aver bisogno è virtualmente i tipi della Stamperia Olzati, nel 1799, mentre la Descrizione geografica era in corso di stampa, con l’intento di promuovere l’opera anticipan- done le finalità e l’indice delle parti e dei capitoli. Con il termine “Sag- 8. Di tali richiami, inevitabili per chiunque si occupi della Sardegna nel- gio” indicheremo, invece, il Saggio della Descrizione geografica di Sar- la seconda metà del Settecento, si cercherà per quanto possibile di ren- degna che è parte integrante dell’opera, ne costituisce l’introduzione e dere conto nella “Nota bibliografica”. precede perciò l’Idrografia. 16 17

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