In questi tre racconti di Patricia Highsmith, così come nelle poesie che seguono e nella sua dichiarazione finale, i gatti sono il vero perno attorno al quale gira tutto il libro. Gli esseri umani non sono che semplici optional. Ovviamente si tratta di gatti tendenti al giallo e parenti prossimi di quei gattacci malandrini della grande tradizione letteraria che va da Poe a Bulgakov e oltre. Ma qui la straordinaria perspicacia dell'autrice nei confronti dei nostri felini domestici è tale, che essi non hanno alcuna connotazione negativa, pur essendo, a volte, decisamente diabolici.
(source: Anobii.com)