UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SASSARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE, SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE E INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE SCUOLA DI DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE SOCIALI – INDIRIZZO SCIENZE DELLA GOVERNANCE E DEI SISTEMI COMPLESSI XXVIII CICLO Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Direttore della Scuola: Prof. ANTONIO FADDA Docente tutor: Prof.ssa PATRIZIA PATRIZI Dottoranda: Dott.ssa GABRIELLA COLUCCI ANNO ACCADEMICO 2014-2015 2 RINGRAZIAMENTI In questo percorso di ricerca numerose sono state le persone che ho incontrato e con le quali ho collaborato. Ad ognuna di esse vorrei porgere i miei ringraziamenti per il contributo e il supporto offerto. La Prof.ssa Patrizia Patrizi, Ordinaria di Psicologia sociale e giuridica, che ha supervisionato questo lavoro. Il nostro incontro ha determinato un cambiamento fondamentale nella mia vita personale e professionale costruendo nuove visioni del mondo della scuola in un‟ottica promozionale. Durante questi anni sono state numerose le attività progettuali realizzate con il Suo staff condividendo i costrutti, le metodologie e il senso del lavoro di gruppo. La Dott.ssa Anna Bussu, Ricercatrice TD in Psicologia sociale, il cui apporto è stato fondamentale per la realizzazione dell‟intervento formativo nell‟Istituto Comprensivo di Li Punti, mettendo a disposizione il suo sapere e la sua esperienza nell‟ambito della formazione e della ricerca. Il Dott. Ernesto Lodi, Assegnista di ricerca, componente del gruppo di ricerca di Psicologia sociale e giuridica, per il confronto e i suggerimenti su alcuni degli aspetti teorici e metodologici del progetto di ricerca. La Dott.ssa Caterina Dessole, Dottrice di ricerca in Scienze della governance e sistemi complessi per aver svolto il ruolo di osservatrice durante i focus group insieme, alternativamente, alla Dott.ssa Manuela Raga, Psicologa del lavoro e alla Dott.ssa Alessandra Murgia, Dottrice in Politiche pubbliche e governance. Il mio riconoscimento va, inoltre, ai Servizi del territorio che hanno messo a disposizione i dati utili alla lettura del contesto, in particolare, al dirigente, ai funzionari e alle assistenti sociali del Settore Coesione sociale e pari opportunità del Comune di Sassari e al dirigente e ai funzionari dell‟Agenzia regionale per il lavoro della Regione Autonoma della Sardegna Un sentito ringraziamento è rivolto alle professioniste e ai professionisti dell‟Istituto Comprensivo di Li Punti (Sassari), in particolare, alla dirigente, Prof.ssa Maria Teresa Useri, che ha sostenuto il progetto e ai docenti che hanno aderito al percorso formativo offrendo la loro esperienza e competenza professionale; a tutti gli attori della scuola che hanno partecipato ai focus group mettendo a disposizione il loro tempo e la loro visione; al personale amministrativo e ausiliario per il prezioso supporto organizzativo. Senza tutti loro questo lavoro non sarebbe stato possibile. __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 3 Abstract Il progetto di ricerca affronta il tema della dispersione scolastica e della promozione del benessere nella scuola attraverso un intervento di formazione tra pari. Il lavoro offre un inquadramento teorico del fenomeno della dispersione scolastica partendo dalle difficoltà, riscontrate in letteratura (Morrow, 1986; Besozzi, 1993; Morgagni, 1998; Liverta Sempio, 1999; Colombo, 2010) di attribuire definizioni univoche. Attraverso un excursus storico dagli anni Novanta ad oggi, sono state ripercorse le principali tappe che hanno determinato l‟evolversi del fenomeno e delle politiche adottate a livello nazionale e internazionale per contrastarlo. Il lavoro si configura come una ricerca-azione realizzata nell‟anno scolastico 2014/2015 nelle classi prime della scuola secondaria di I grado dell‟Istituto Comprensivo di Li Punti a Sassari (Italia). Partendo dalle rappresentazioni dei protagonisti di docenti, genitori e studenti si è cercato di creare, facilitare e osservare un processo di miglioramento attraverso un intervento formativo, rivolto a insegnanti e alunni. Esso si ispira al modello delle Life skills (WHO, 1993; Boda, 2001; Boda, Mosiello, 2005; Patrizi, Bussu, 2010; Bussu, 2011) attraverso l‟utilizzo della peer education (Boda, 2001; D‟Angiò, Recco, Cinquegrana, 2006; Franzese, 2009) e del peace circle (Boyes-Watson, 2005, Pranis,2005; Boyes-Watson, Pranis, 2015), come pratica riparativa finalizzata a creare un clima positivo. La metodologia di ricerca è mix methods. Gli strumenti utilizzati sono: intervista, focus group, osservazione e questionari. __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 4 INDICE Introduzione ....................................................................................................... 6 I PARTE - TEORIE E PROBLEMI 1. LA DISPERSIONE SCOLASTICA: PROBLEMI E POLITICHE ............ 7 1.1 La dispersione scolastica: definizioni, teorie, approcci ............................... 13 1.2 La dispersione nelle politiche nazionali e internazionali .............................. 27 1.3 Le indagini conoscitive sulla dispersione scolastica ..................................... 42 1.4 Il monitoraggio e il contrasto del fenomeno nel sistema scolastico italiano ... 58 1.5 Le rilevazioni degli apprendimenti come lettura del fenomeno? .................. 64 2. LA GOVERNANCE DELLA SCUOLA ..................................................... 72 2.1 L‟autonomia scolastica: ragioni e limiti ....................................................... 72 2.2 “La Buona Scuola” come prospettiva di cambiamento? ............................... 80 II PARTE - LA RICERCA 3. IL PARADIGMA E I METODI DI RICERCA .......................................... 82 3.1 Gli strumenti di raccolta dei dati................................................................... 82 3.1.1 L‟intervista ......................................................................................... 82 3.1.2 Il focus group ..................................................................................... 83 3.1.3 Il questionario .................................................................................... 89 4. L’IMPIANTO METODOLOGICO DELLA RICERCA ......................... 90 4.1 Il disegno della ricerca ................................................................................. 90 4.2 L‟individuazione del modello: Life skills, peer education e ristorative practices come strumenti di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica .................................................................................................... 99 4.3 Il caso studio: l‟Istituto Comprensivo di Li Punti (SS) ................................ 121 4.3.1 Il contesto socio-economico ............................................................ 126 4.3.2 Gli organi di governo della scuola .................................................... 146 4.3.3 Il Piano dell‟Offerta Formativa ......................................................... 150 4.3.4 I percorsi formativi dei docenti nell‟ambito scolastico ...................... 155 5. GLI STUMENTI DI RILEVAZIONE E LA RACCOLTA DEI DATI .. 162 5.1 Gli strumenti .............................................................................................. 162 5.1.1 I questionari come cornice della ricerca qualitativa ........................... 162 5.1.2 I focus group: domande generative e stile di conduzione .................. 171 5.1.3 I partecipanti: caratteristiche e criteri di selezione ............................. 176 5.1.4 L‟intervista: traccia e modalità di conduzione ................................... 200 5.2 Gli strumenti di analisi dei dati: Nvivo ...................................................... 201 5.3 Il percorso formativo all‟interno del modello.............................................. 202 5.3.1 La formazione dei docenti: criteri di selezione, obiettivi e contenuti 204 __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 5 5.3.2 La formazione dei peer educator: criteri di selezione, obiettivi e contenuti ................................................................................................... 206 6. I RISULTATI DELLA RICERCA............................................................ 209 6.1 I questionari: i “risultati di partenza” .......................................................... 209 6.2 I focus group .............................................................................................. 212 6.2.1 La prospettiva dei docenti ................................................................. 212 6.2.2 La prospettiva dei genitori ................................................................ 242 6.2.3 La prospettiva degli studenti ............................................................. 261 6.2.4 La prospettiva della dirigente ........................................................... 264 6.3 La formazione dei docenti ......................................................................... 277 6.4 La formazione dei peer educator ............................................................... 289 6.5 L‟osservazione in classe ............................................................................ 309 CONCLUSIONI ................................................................................................. 319 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI .................................................................. 322 APPENDICE A – PROTOCOLLO D’INTESA INTERISTITUZIONALE .... 333 APPENDICE B - TRACCIA PER FOCUS GROUP CON I DOCENTI ......... 339 APPENDICE C - TRACCIA PER FOCUS GROUP CON I GENITORI ...... 340 APPENDICE D - TRACCIA PER FOCUS GROUP CON GLI STUDENTI .. 341 APPENDICE E - TRACCIA INTERVISTA CON LA DIRIGENTE .............. 342 APPENDICE F – LIBERATORIA PER FOCUS GROUP E INTEVISTA ..... 343 APPENDICE G – SCHEDA ANAGRAFICA DOCENTI PARTECIPANTI AL FOCUS GROUP ................................................................... 345 APPENDICE H – SCHEDA ANAGRAFICA GENITORI PARTECIPANTI AL FOCUS GROUP ................................................................... 346 APPENDICE I - GRIGLIA DI OSSERVAZIONE FOCUS GROUP ............ 347 APPENDICE L – RICHIESTA AUTORIZZAZIONE PER FORMAZIONE PEER EDUCATOR .............................................................. 348 APPENDICE M – GRIGLIA DI OSSERVAZIONE FORMAZIONE PEER EDUCATOR ......................................................................... 349 APPENDICE N - SCHEDA DI OSSERVAZIONE DELLE ESPERIENZE REALIZZATE IN CLASSE................................................. 350 APPENDICE O - QUESTIONARIO STUDENTI – DATI DI CONTESTO ... 352 __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 6 INTRODUZIONE Parlare di dispersione scolastica e di promozione del benessere nella scuola significa riferirsi a tre concetti legati allo stesso fenomeno. La locuzione dispersione scolastica trova spiegazione, nella sua origine etimologica latina di “dis-pargere”, al senso di inadeguatezza in una duplice direzione: per le/gli studenti che non trovano nella scuola una fonte appagante per la loro sete connaturata all‟età e alla fase della vita che si trovano ad attraversare; per la scuola che, come istituzione e agenzia educativa, la più importante dopo la famiglia, non è in grado di rispondere tempestivamente e spesso con risorse inappropriate alle/ai sue/suoi principali destinatari/e. La promozione del benessere rappresenta un modus vivendi che nella scuola dovrebbe trovare il luogo di naturale attuazione connesso al suo mandato istituzionale. Benessere inteso nel senso soggettivo del termine focalizzando l‟attenzione su tutti quegli aspetti che, aldilà delle condizioni oggettive seppur importanti come l‟assenza di malattie e l‟attivazione di tutti i parametri per la sicurezza e l‟incolumità, fanno o possono fare della scuola il luogo dove si accolgono persone ancor prima che studenti, in cui la relazione tra pari, tra docenti e tra studenti e docenti costituisca la dimensione ottimale attraverso la quale vivere la quotidianità. Il presente lavoro nasce all‟interno di un contesto interistituzionale che vede interlocutori il Comune (Assessorato alle Politiche sociali e alle pari opportunità) e l‟Università (Dipartimento di Scienze Politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell‟Informazione con il coordinamento scientifico della Prof.ssa Patrizi) entrambi di Sassari, che nell‟aprile 2012 hanno siglato (con scadenza a dicembre 2014), per mano del Rettore e del Sindaco allora in carica, il Protocollo d’intesa interistituzionale finalizzato alla conoscenza del fenomeno della dispersione scolastica e alla prima individuazione di misure di prevenzione e intervento. Da questo (art.3) ne sono derivate due fasi di lavoro: la prima ha perseguito l‟obiettivo di quantificare la “dimensione” della dispersione scolastica nel Comune e di individuare le variabili che contribuiscono all‟esplicazione di tale fenomeno; la __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 7 seconda è stata finalizzata a promuovere percorsi di riflessione-formazione a favore dei soggetti coinvolti nel network e a indicare gli strumenti utili a rafforzare le competenze relazionali nella scuola. Dalla prima parte del lavoro è stato elaborato il I report Indagine quantitativa sulla dispersione scolastica nel Comune di Sassari (febbraio 2014), che ha visto la partecipazione, oltre della scrivente per la parte generale di contesto, di organizzazione operativa e di supporto per la rilevazione dei dati e per il commento di alcuni di essi, anche del Dr. Lodi, attualmente assegnista di ricerca, per la lettura critica del lavoro e della Dott.ssa Scarpa e del Dr. Manca come borsisti di ricerca per le analisi statistiche. Nella seconda fase, chi scrive ha redatto il II report Proposte di intervento per la promozione del benessere e la prevenzione della dispersione (dicembre 2014) a cura della Prof.ssa Patrizi, ordinaria di psicologia sociale, con il supporto del Dott.ssa Anna Bussu, ricercatrice di psicologia sociale, che ha formulato il modello formativo che successivamente è stato monitorato con la predisposizione degli strumenti qualitativi, e del Dr. Lodi, assegnista di ricerca, che ha coordinato il lavoro relativo alla scelta e analisi dei questionari per le/gli studenti. Il presente lavoro si configura come il prosieguo e la messa in opera di quanto previsto nei report in una prospettiva di sviluppo e miglioramento. Prospettiva che prende ispirazione dal mondo anglosassone e, in particolare, dalle ristorative schools. La traduzione letterale in “scuole riparative” non rende l‟idea delle sfumature di significato che la locuzione può comprendere, prima fra tutte la rilevanza assegnata alla relazione con l‟intento di dar vita a una società ben ordinata e pacifica (Zehr, 1995 cit. in Patrizi, Lepri, 2011). Le scuole, in quanto agenzie educative, utilizzano le pratiche riparative come strumento di lavoro in risposta alle problematiche che possono manifestarsi all‟interno della loro comunità coerentemente con gli obiettivi di istruzione e formazione. Il sostegno all'insegnamento e all'apprendimento prendono il posto dell‟autoritarismo e dell'esclusione. Dal punto di vista del singolo/a bambino/a o adolescente la scuola è riconosciuta come una comunità sociale a cui ogni studente appartiene e dove eventuali conflitti e situazioni problematiche vengono affrontate attraverso il sostegno di interventi educativi. __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 8 Un esempio è dato dalla scuola inglese di Collingwood, nella città di Hull, la prima ad aver organizzato tutti i servizi cittadini in chiave riparativo-relazionale. “La conoscenza delle proprie emozioni aiuta gli alunni nella loro gestione, fino al conseguimento di competenze emotive – racconta una docente della scuola in un‟intervista in cui racconta la metodologia utilizzata. - Ogni mattina si esplorano le emozioni attraverso attività in circle time, in cui i bambini imparano a conoscersi, a stare insieme nel reciproco rispetto, a rendersi disponibili all‟aiuto l‟uno verso l‟altro […]. Non ci sono risposte giuste o sbagliate ma opinioni personali, che possono essere discusse e confrontate. Attraverso le attività cooperative vengono promosse molte abilità sociali. Oltre al rispetto è molto importante evidenziare il senso di responsabilità che gli alunni maturano […]. La responsabilità della comunità e la condivisione degli obiettivi sono molto sentite e l‟intento comune è la crescita dei bambini. Non c‟è qualcuno che controlla l‟altro, ma ognuno gestisce le proprie emozioni ed è consapevole delle proprie responsabilità senza stress1”. Tutta la vita della scuola è impregnata di attenzioni alla persona e alla relazione come il suo motto esprime: Our job is to teach the PUPILS we have, NOT those we would like to have, NOT those we used to have, But those we have right now ALL of them Il nostro lavoro è insegnare alle/agli SCOLARE/I che abbiamo NON a quelli che vorremmo avere NON a quelli che abbiamo avuto 1 L‟intervista è tratta dal film/documentario Building our community a film about Restorative Practices (2008), Coolingwood Primary School Hull, UK. __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 9 Ma a quelli che abbiamo ora TUTTE/I loro (traduzione nostra) Questo definisce il quadro dei comportamenti, le responsabilità, i valori e gli atteggiamenti condivisi e rispettati da tutti i membri della comunità per costruire e rafforzare le relazioni all'interno di essa. Questo approccio riconosce il valore intrinseco della persona e il suo potenziale contributo alla comunità scolastica. Infatti, l‟intervento viene realizzato attraverso un‟azione non su (imposto dall‟esterno) e non per (assistenzialistico e deresponsabilizzante), ma con le persone (compartecipato e responsabilizzante) (Wachtel, 1999). Partendo da alcuni quesiti fondanti (percezione del problema della dispersione scolastica, rappresentazioni della scuola da parte dei vari attori, relazione docenti- studenti e tra pari, accoglimento di prospettive di miglioramento e di strategie per la promozione del benessere nella scuola, individuazione del modello di riferimento) si è proceduto partendo dal contesto nel quale la scuola italiana si trova a lavorare oggi, dopo anni di attuazione di politiche mirate, per poi lavorare con le persone attivando in esse meccanismi protettivi atti a rafforzare le competenze sociali. In questa direzione il ricorso alle Life skills (WHO, 1993) rappresenta il modello di riferimento sostenuto dalla teoria social cognitiva di Bandura (1986; 1997) che vede le persone come proattive cioè in grado di gestire attivamente gli eventi della vita. La peer education rappresenta lo strumento (o meglio la metodologia) per la l‟acquisizione delle life skills come è avvenuto nella ricerca-azione nella scuola individuata come caso studio, l‟Istituto Comprensivo di Sassari. L‟esperienza professionale di chi scrive ha amplificato l‟interesse e la motivazione per le tematiche da sviluppare partecipandovi con coinvolgimento e passione alla ricerca di un costante equilibrio tra il ruolo dell‟insegnante e quello della ricercatrice. Il suo percorso lavorativo, infatti, abbraccia, da oltre un ventennio, molte delle possibili sfaccettature dell‟ambito scolastico: l‟insegnamento nella scuola primaria sia come docente precaria che a tempo indeterminato (dal 1993 a oggi) con una lunga __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari 10 parentesi, per scelta, nell‟ambito dei corsi di alfabetizzazione di lingua italiana per stranieri (1999-2004), passando per il “comando” presso l‟Ufficio Scolastico Provinciale di Sassari (già Provveditorato agli Studi e ora Ambito Territoriale VI della Sardegna, 2005-2012) occupandosi di consulenza e supporto alle scuole con varie referenze tra cui quella per l‟orientamento e la dispersione scolastica, passando infine, negli ultimi anni, a collaborazioni con l‟Invalsi come osservatrice per le prove nazionali sugli apprendimenti e come valutatrice nelle sperimentazioni relative alla valutazione esterna delle scuole. Il lavoro della tesi si articola in due parti. La prima intitolata Teorie e problemi offre, nel I capitolo, un inquadramento del fenomeno della dispersione scolastica partendo dalle difficoltà, riscontrate in letteratura (Morrow, 1986; Besozzi, 1993; Morgagni, 1998; Liverta Sempio, 1999; Sibilla, 2004; Colombo, 2010) di attribuire definizioni univoche. Attraverso un excursus storico dagli anni Novanta ad oggi, sono state ripercorse le principali tappe che hanno determinato l‟evolversi del fenomeno e delle politiche che sono state adottate a livello nazionale e internazionale per contrastarlo. Nel II capitolo si affronta l‟argomento relativo alla governance della scuola in cui ci si sofferma sull‟autonomia delle istituzioni scolastiche, che ha rivoluzionato il sistema a partire dal 1999, anno di approvazione del DPR 275, che ha modificato il corso della storia seppur con i limiti di un‟ “autonomia imperfetta” alla quale si è cercato di porre rimedio con la recente L.107, la cosiddetta “Buona scuola”. La seconda parte, dedicata alla ricerca empirica, si articola in cinque capitoli. Il III capitolo illustra il paradigma e i metodi di ricerca. Con un approccio costruzionista, che presuppone la costruzione di significati tra il ricercatore e la realtà esplorata, il lavoro di ricerca si ispira alla Grounded Theory (Glaser, Strauss, 1967; Bryant, Charmaz, 2007) in cui i dati sono costruiti attraverso il punto di vista dei partecipanti. Sulla base di questi presupposti sono stati scelti, descritti e analizzati gli strumenti quanti-qualitativi utili alla ricerca: l‟intervista, il focus group, l‟osservazione, il questionario. __________________________________________________________________________ Gabriella Colucci Dalla dispersione scolastica alla promozione del benessere nella scuola: primo monitoraggio di un intervento di formazione tra pari Tesi di dottorato in Scienze sociali indirizzo in Scienze della governance e dei sistemi complessi - XXVIII ciclo Università degli studi di Sassari
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