Scoprire o riscoprire Dorothy Parker è un grande piacere: ha raccontato con folgorante ironia e inimitabile acutezza le debolezze umane, le vanità, lo snobismo conformista, le fobie, la rabbia, i tentativi di non mostrare la disperazione e la disperazione stessa della borghesia americana tra le due guerre. Undici racconti brevi, compiuti, senza fili sospesi, introvabili ormai da anni - tra cui "La signora della lampada", impietoso sguardo sull'amicizia, il fulminante "Da New York a Detroit", rozza chiusura di una storia d'amore, e "Alla luce del giorno", sulla vacuità della fama - che, unitamente a quelli contenuti nella raccolta "Eccoci qui" (astoria 2013), danno pienamente idea della grandezza dell'autrice.