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Culti e Miti della Magna Grecia PDF

379 Pages·1924·10.426 MB·Italian
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PUBBLICAZIONI DEL R. ISTITUTO PI.'STUDjf'SUPERIORI PRATICI E DI PERFEZI$rf4&E%TTO llST FIRENZ^ j" SEZIONE DI FILOLOGIA E MlXJSOFIA - N. S ^'VoL. V. GIULIO GIANNELLI \\ CULTI E MITI DELLA MAGNA GRECIA CONTRIBUTO alia storia piu antica delle colonie greche in Occidente FIRENZE - R. BEMPORAD & FIGLIO, EDITORI - MCMXXIV M/*c>"v iw>-TH/*L PROPRIETA LETTERARIA z' questa edizione sisono statnpate soltanto 500 copie numerate f Flrenze Stab. G. Carnesecchl e figli Lungarno Diaz, 8 A LUIGI PARETI CON DEVOTO AFFETTO t DI DISOEPOLO PREFAZ10NE Da parecchi anni si e preso a studiare la mitologia e il culto del Greci antichi, seguendo un metodo di analisi che solo potra condurre ad una sintesi meno incerta, meno malsicura di tutte quelle delle quali dobbiamo per ora contentarci; alludo al me- todo geograftco, o meglio, corografico. Si e ormai persuasi che lo studio delle divinita, dei miti e dei culti della Grecia, se vo- glia portar veramente un utile contribute, deve, in un primo stadio, fare oggetto della propria indagine solo le divinita, i miti, i culti delle singole regioni del mondo. greco, considerate dgnuna di per se, nei successim momenti del loro sviluppo sto* rico. Solo quando un lavoro di questo genere sara, non dirb esaurito, ma sbozzato almeno nelle linee fondamentali, sara pos- sibile costruire un quadro d'insieme della religione greca; nel quale certamente si dovranno lasciare bene in vista molti e molti particolari, che ora si crede possano essere impune- menie assorbiti nella veduta generale, panoramica, di un feno- me'no pur cosl grandioso e complesso come quello della religione del popolo piu versatile, piu fantasioso, piu particolarista del mondo antico. Quando codesto quadro d'insieme sara tracciato, vi ritroveremo le immagini degli dei greci e degli eroi, molto piu vac/he, pifo scolorite, mal definite di quello die non sogliano mostrarcele le rappresentozioni che abbiamo avuto finora sott'oc- chio; e vi ritroveremo invece, piu nitide,piu vivacif-piu vere , VI PRKFAZIONK le molteplici figure degli stessi dei e degli stessi eroi, quali se le foggiarono, variandole anche via via nel corso dei secoli, gli abitatori delle singole regioni e delle singoh citta comprese nel- I'orbita della cultura ellenica. Siffatte indagini, eke potremmo chiamare di mitologia regio- nale, e delle quali gia qualche vecchio studioso aveva fornito un esempio (ricordo il Lorentz, per i culti e i miti" di Taranto), furono, come ognun sa,piu recentemente intraprese dal Dittem- berger, per Visola di Rodi; dal Wide, prima per I'Argolide me- ridioriale,poi, piu esaurientemente, per la Laconia; daWImmer- wahr e dal Berard per VArcadia; dalVOdelberg, per I'Argolide settentrionale; dal Keitz per VAcarnania e I'Etolia; dall' Old- father, parzialmente, per la Locride. Per VOccidente greco, oltre ad un contribute dell' Olivieri, possediamo il saggio del Ciaceri sui culti e i miti della Sicilia.1 ) Non tutti questi lavori valgono naturalmente lo stes$o, rib tutti sono condotti con egual metodp o tendono al medesimo fine; al- cuni limitano il loro contributo alia raccolta delle testinionianze d'ogni specie letterarie, epigrafiche, numismatiche, monumen- tali in genere spettanti alle divinita e agli eroi che ebbero culto nelle diverse localita delle singole regioni, offrendo cosi ancora greggio il materiale agli studiosi che vorrannopiu tardi servirsene per I'opera di sintesi; altri hanno messo essi stessi a l) LORENTZ R., De rebus sacris Tarentinorum, Elberfeld 1836. DITTEMBBRGER, DeKhodiorum sacris, Ind. sch. Halle 1 1886 II 1887. ; WIDE S., De sacris Troezeniorum, Hermionensium, Epidauriortim, Upsala 1888 Lakonische Kulte, Leipzig 1893. ; IMMERWAHR, Die Kulte und Mythen Arkadiens, Leipzig 1891. BERARD V., De I'origine des cultes arcadiens, Paris 1894. ODELBERG, Sacra Corinthia, Sicyonia, Phliasia, Upsaliae 1896. KEITZ J., De Aetolorum et Acarnanum sacris. OLDFATHERW. A., Lokrika: sagengeschichtliche Untersuchungen, Phi- lologus , LXVII (1908), p. 411-472. OLIVIERI, Contributo alia storia dei culti greci nella Magna Grecia e nella Sicilia, Arch. Stor. per la Sicilia orient. , I, p. 19 sgg. CIACERI, Culti e miti nella storia dell'antica Sicilia, Catania 1911. Vedi anche 1'opera generale del G-RUPPE, Griech. Mithologie und Reli- gionsgesch., Miinchen 1906, I 1. PREFAZIONE VII profitto il materiale raccolto, tirando dall'esame di quello tutte le possibili conclusioni sulVimportanza relativa dei diversi culti, sulla loro antichita, sull'origine e provenienza di essi, distin- guendo quelli autoctoni ,da quelli importati e di questi ultimi cercando di rintracciare il veicolo e Vepoca dell'introduzione?) La ricerca, alia quale mi sono accinto, sui culti e i miti della Magna Grecia, non poteva pertanto restringersi alia nuda espo- sizione delle testimonialize raccolte, non poteva essere un semplice Corpus di citazioni, di epigrafi, di monete: e cib per due ra- gioni. Anzitutto, infatti, il materiale di cui disponiamo per la conoscenza della storia delle citta italiote, delle loro istituzioni, dei loro monumenti, e cosi scarso e frammentario che la sem- plice visione di una parte, per quanta notevole, di esso, appa- rirebbe, quello die veramente e, uno sconnesso e insignificante mosaico, nel quale non e possibile rintracciare neppure le linee fondamentali di un disegno, se non si siano colmate, con ipotesi siapure lepiuprudenti, le innumerevoli e vaste lacune ch'essopre- senta: e a questo lavoro d'integrazione non pub sottrarsi colui al quale, mi sia lecito affermarlo, pud riuscire piufacile epiu sicuro, dopo il lungo studio e la familiarita acquistata col ma- teriale superstite. In secondo luogo, se per altre regioni della Grecia lo studio dei culti e delle saghe eroiche che vi alligna- rono, pub povtare un contributo piu o meno notevole alia cono- scenza della loro storia, per la Magna Grecia lo studio dei culti e dei miti vuol dire senz'altro studio deWorigine, della compo- sizione etnica, delle vicende piii antiche delle sue citta. Chi fu- rono i piu antichi coloni di Sibari, di Siri, di Crotone} di Me- taponto, di Posidonia? Come vissero queste citta neWottavo, nel settimo, nel sesto secoJo; quali relazioni ebbero tra loro, quali con la madre patria? In che rapporti furono con le popolazioni da loro trovate sul suolo italico; e che genii erano queste? Nel disperante silenzio delle fonti, che rispondono alle nostre domande J) Corae si possa procedere con tale metodo, ottenendo da una siffatta analisi tutti i possibili resultati, ha mostrato di recente L. PARETI, nel suo saggio Per una storia dei culti della Sicilia antica: Selinunte e Megara Iblea, in Studi Siciliani ed Italioti (Firenze 1914), p. 227 sgg. Cfr. COSTANZI in Atene e Roma , 1914, p. 194. VIII PREFAZIONE cot versi di .qualche oracolo ex evenfcu o coll'accenno ad una guerra o ad una battaglia, forse spaventosa ma di cui solo la pallida eco risuona ormai appena negli scoloriti periodi di un tardo epitomatore; oppure offrono alia nostra, ricercapochi tipi monetarif di significato per lo piu misterioso, o ci danno da leggere epigrafi di poche lettere, con dedicke a divinita non sempre identificabili: nel silenzio e nella penuria difonti e di monumentij ripeto, la ricostruzione dell' ambiente religioso in cui vissero gli Italioti ricostruzione alia quale concorrono no- tizie e monumeniiper genere e provenienza quanta mai disparati e nella quale vengono ad essere usufruiti, posso dire, i tre quarti dituttele nostre informazioni concerne-ntipropriamente la Magna Grecia antica pub metierci in grado di dare ad alcuno di quei problemi una soluzione forse non lontana dal vero. E pertanto, il metodo da me seguito, come piu opportune e piu adatto al fine che mi sono proposto, e il metodo geograjico, il qiiale, ordinando la materia non per divinita o per eroi ma per regioni, permette, ove sia possibile, conclusions e ricostru- zioni che riguardano non tanto la figura di un dio o la leggenda di un eroe quanta piuttosto la vita e la storm degli uomini e delle citta che quel dio o quell'eroe conobbero e venerarono: do die, almeno per ora, indubbiamente piu importa, per la nostra conoscenza delta Magna Grecia arcaica. E cosl, per ognuna delle citta italiote, i culti e i miti che vi furono noti e praticati, saranno studiati prima in se e per se, poi in do che di ciascuno, di essi possa rivelare I'origine o la provenienza, il modo e I'epoca in cui venne introdotto dal di fuori, la sua impo'rtanza e il significato nella religione d&lla citta. I resultati di guesta analisi saranno infine rnessi a pro- fitto in alcune pagine di conclusione, nelle quali la conoscenza cosl acquistata dei culti e del miti delta Magna Grrecia sara portata a contribuire insieme ai dati d'ogni altra specie che gia possediamo, in appoggio o in contraddizione con essi alia piu probabile ricostruzione della culoniszazione greca in Occi- dente e degli avvenimenti piu antichi nelle citta fondate da quei coloni. Le citta italiote sono studiate, nel presente saggio, procedendo da Oriente verso Occidente: poiche come avremo modo di PREFAZIONE IX dimostrare 'in quest1ordine approssimativo, e del resto logico, dovettero stabilirsi i coloni greci suite coste d'Italia. La nostra indagine non tocca per ora Reggio e le citta calcidesi delta Campania, perche com' e ovvio per chi abbia qualche familia- rita con la storia dell'Occidente greco sarebbe impossibile com- prenderle in uno studio di questo genere, separandole dalle loro consorelle della Sicilia. Firenze, Marzo 1922. * * GlULIO G-IANNELLI Nel licenziave'le ultime bozze di questo libro, sento il dovere di ringraziare i chiarissimi Professori della Facolta di Lettere e Filosafia del R. Istituto di Studi Superiori e in special modo i Pro/f. Marinelli, Pareti, Pasquali e Fracassini die nepro- posero la stampa; e la, Casa R. Bemporad e F., che ne assohe, con ogni cura, I'incarico. La mia particolare riconoscenza esprimo qui al Prof. Enrico Rostagno, che ebbe la cortesia di rwedere le bozze di stampa. Febbraio 1924. G. G.

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