ebook img

Conoscere il mondo - Geografia dell’Europa e dell’Italia PDF

269 Pages·2014·130.258 MB·Italian
Save to my drive
Quick download
Download
Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.

Preview Conoscere il mondo - Geografia dell’Europa e dell’Italia

Indice GEOGRAFIA DELL’EUROPA E DELL’ITALIA EI1 GEOGRAFIA FISICA EI 1 1.1 Geograf a f sica dell’Europa EI 4 1.2 Geograf a f sica dell’Italia EI 15 EI2 IL CLIMA E GLI AMBIENTI NATURALI EI 23 2.1 Le regioni climatiche europee EI 24 2.2 Le regioni climatiche italiane EI 29 EI3 I PROBLEMI DELL’ECOLOGIA EI 31 3.1 Le fonti di energia EI 32 3.2 L’inquinamento EI 34 3.3 Il cambiamento climatico EI 35 3.4 La biodiversità EI 38 3.5 L’Italia EI 41 EI4 L’UNIONE EUROPEA EI 45 4.1 Nascita e sviluppo EI 46 4.2 Istituzioni e trattati EI 47 4.3 Politiche EI 52 4.4 Allargamento EI 53 EI5 I PROCESSI DEMOGRAFICI EI 59 5.1 La democrazia EI 60 5.2 La popolazione in Europa EI 63 5.3 La popolazione in Italia EI 70 EI6 LE MIGRAZIONI EI 73 6.1 Partenze e arrivi EI 74 6.2 Le migrazioni in Europa EI 76 6.3 Le migrazioni in Italia EI 78 EI7 LE CITTÀ EI 85 7.1 L’Europa delle città EI 86 7.2 L’Italia delle città EI 93 V EI8 LE CULTURE DELL’EUROPA EI 103 8.1 L’Europa EI 104 8.2 L’Italia EI 113 EI9 L’ECONOMIA EI 115 9.1 Un’economia globalizzata EI 116 9.1 L’economia europea EI 122 9.2 L’economia italiana EI 125 EI10 IL SETTORE PRIMARIO EI 129 10.1 L’agricoltura EI 130 10.2 Il settore primario in Europa EI 130 10.3 Il settore primario in Italia EI 138 EI11 IL SETTORE SECONDARIO EI 141 11.1 Il settore secondario in Europa EI 142 11.2 Il settore secondario in Italia EI 148 EI12 IL SETTORE TERZIARIO EI 151 12.1 Il terziario in Europa EI 152 12.2 Il terziario in Italia EI 166 TANTI MODI DI DISEGNARE IL MONDO EI 172 GLI STATI DELL’EUROPA LA PENISOLA IBERICA EI 178 Geograf a f sica EI 178 La Spagna EI 182 Il Portogallo EI 185 LA FRANCIA EI 186 Geograf a f sica EI 186 Stato e popolazione EI 187 L’economia EI 189 Le città EI 193 LE ISOLE BRITANNICHE EI 194 Geograf a f sica EI 194 Il Regno Unito EI 198 L’Irlanda EI 201 VI I PAESI NORDICI EI 202 Geograf a f sica EI 202 Stato e popolazione EI 204 Economia EI 206 I singoli stati EI 207 IL BENELUX EI 208 Geograf a f sica EI 208 Stati, economia, popolazione EI 210 LA GERMANIA EI 212 Geograf a f sica EI 212 Stato e popolazione EI 213 L’economia EI 215 Le città EI 217 I PAESI ALPINI EI 218 Geograf a f sica ed economia EI 218 Gli stati EI 218 L’AREA BALCANICA EI 221 Geograf a f sica EI 221 Gli stati EI 224 L’EUROPA CENTRO-ORIENTALE EI 233 Geograf a f sica EI 233 Stato, popolazione, economia EI 236 Gli stati EI 237 L’EUROPA ORIENTALE EI 240 Geograf a f sica EI 240 Gli stati EI 242 LA FEDERAZIONE RUSSA EI 244 Geograf a f sica EI 244 Stato e popolazione EI 248 L’economia e le città EI 253 L’ITALIA EI 256 L’Italia e il mondo EI 263 VII Geograf a dell’Europa e dell’Italia Nicolas-André Monsiau, Luigi XVI dà istruzioni a La Perouse, 1817 (leggi a pagina seguente). Dalla storia alla geograf a (e viceversa) Nel 1817 il pittore francese Nicolas-André Monsiau dipinse questo quadro che rappresenta una scena svoltasi un po’ più di trent’anni prima. In essa si vede, seduto a destra, il re di Francia, che era allora Luigi XVI (1754-1793); a sinistra, un uff ciale di marina ed esploratore, Jean-François de La Pérouse. Siamo in un’epoca di grandi viaggi che le potenze europee organizzano con frequenza sempre maggiore, spesso in accanita concorrenza fra di loro. Esplorare e conoscere il mondo è la premessa necessaria per conquistarne delle parti e ampliare così i propri imperi e possedimenti coloniali. Pochi anni prima, nel 1779, il grande navigatore e cartografo inglese James Cook è morto in uno scontro con un gruppo di indigeni delle Hawaii dopo aver esplorato le coste dell’Australia e la Nuova Zelanda. Il francese La Pérouse, per parte sua, si accinge a un lungo viaggio che porterà le sue due navi, successivamente, a capo Horn, all’Isola di Pasqua e alle Hawaii, e ancora sulle coste della California; poi, attraversato il Pacif co, a Formosa, alle Curili e inf ne, tornando verso sud, all’Australia e ad alcune isole oceaniche. È in previsione di questo viaggio, per l’appunto, che Luigi XVI gli sta trasmettendo le sue istruzioni scritte e una carta geograf ca del mondo, che La Pérouse e gli scienziati che in gran numero lo accompagneranno dovranno correggere e perfezionare. La Pérouse morirà anche lui, nel 1788, in circostanze misteriose, e non tornerà più in patria. Ma i suoi numerosi viaggi avranno fortemente contribuito a una migliore conoscenza del mondo. Fra il Cinque e l’Ottocento, questa conoscenza si allarga f no a regioni della Terra rimaste ignote per secoli, se non per millenni. E la storia degli uomini, che per secoli era rimasta come spezzettata in tante storie particolari delle diverse aree del mondo (e stati, e imperi), tende poco per volta a unif carsi. Così, la storia allarga i conf ni della geograf a; e quest’ultima, a sua volta, rende più facili i viaggi, le esplorazioni, le conoscenze e soprattutto i reciproci rapporti tra le varie parti della Terra. La storia diventa universale, e ogni evento che si verif ca su un punto qualsiasi della superf cie terrestre f nisce per avere effetti su ogni altro punto. Chiamiamo oggi questa fase «globalizzazione». E per quanto qui ci riguarda, ci rendiamo conto, come mai prima d’ora, di quanti e quali stretti legami uniscano la storia alla geograf a. Entri in scena, quindi, la geograf a. Buon viaggio! EI1 Geograf a f sica GEOGRAFIA FISICA DELL’EUROPA 1.1 GEOGRAFIA FISICA DELL’ITALIA 1.2 In cima alle Alpi Il massiccio del Monte Bianco si trova tra Italia a Francia; la vetta principale del gruppo raggiunge i 4810 metri di quota. Per tradizione, si considerava il Monte Bianco la montagna più alta d’Europa. In realtà, questo primato spetterebbe all’Elbrus, 5641 m, vetta più alta del Caucaso. Il Monte Bianco è attraversato da un traforo lungo 11,6 km, che unisce Italia e Francia. Uno dei suoi versanti penetra in Svizzera. La vetta si trova in territorio francese. EI 1 Geograf a f sica 1.1 GEOGRAFIA FISICA DELL’EUROPA I N G R A N D I M E N T I Da un punto di vista f sico, l’Europa può essere considerata come una frastagliata pe- nisola del continente eurasiatico, o Eurasia, di cui l’Europa occupa circa un quinto Gli strumenti (10 milioni di km2). Tra Asia ed Europa non esiste una separazione netta: il conf ne della geograf a è tradizionalmente stabilito lungo una linea che segue la catena dei monti Urali e costeggia il Mar Caspio e il Mar Nero; ma si tratta di una convenzione, che non tutti accettano. I punti di riferimento sono quegli La distinzione dell’Europa come continente è legata, più che alla geograf a, a ca- oggetti o quei luoghi che ci permetto- no di orientarci e quindi di verif care ratteristiche storiche, politiche e culturali comuni e, da alcuni decenni, alla comunità dove ci troviamo e se stiamo proceden- di stati oggi chiamata Unione Europea. do nella direzione giusta. Alcuni territori, che da un punto di vista f sico non sarebbero europei, sono con- Sono riferimenti occasionali quelli che siderati tali per af nità etnico-linguistiche e storiche: ne sono esempio l’Islanda e gli usiamo per muoverci in città o nel ter- arcipelaghi delle Azzorre e di Madeira, appartenenti al Portogallo. ritorio: i palazzi, le chiese, le piazze La geograf a dell’Europa favorisce i viaggi e gli scambi, per la scarsità di ostacoli ecc. naturali (le catene montuose, come le Alpi, sono valicabili con relativa facilità) e per Continua a leggere la presenza di grandi pianure, di f umi navigabili e soprattutto di mari facili da attra- il testo nell’eBook. versare, ricchissimi di insenature e golf . I mari che circondano l’Europa L’Oceano Atlantico separa le Americhe da Europa e Africa. È il secondo ocea- no per estensione (106 milioni di km2: il 18% della superf cie terrestre). La parte dell’Oceano Atlantico che bagna le coste europee ha temperature mitigate dalla calda Corrente del Golfo. L’Atlantico è molto pescoso. Il Mar Glaciale Artico si trova nella zona attorno al Polo Nord. Poiché è molto grande e piuttosto profondo, alcuni lo considerano un oceano a sé stante, e lo chia- mano Oceano Artico; altri, invece, lo considerano una parte dell’Oceano Atlantico. Le sue acque sono coperte per la maggior parte dell’anno da uno strato di ghiaccio 1 I conf ni dell’Europa. Il conf ne MAR GLACIALE ARTICO Capo Nordkinn orientale dell’Europa non è ben def nito, Knivskjellodden 71°8' N anche se tradizionalmente viene posto Bjargtangar 71°11' N lungo la catena degli Urali. Il limite tra 24°32' O A Europa e Asia più comunemente accettato è EGI V quello qui indicato dal limite dell’area gialla, OR N ma sono stati proposti anche conf ni diversi, DI tra cui quello indicato dalla linea viola. OCEANO AR M ATLANTICO O C TI MARE AL DEL RB Dunmore Head NORD MA 10°29' O M A R C A S PI MAR NERO O Capo da Roca 9°30' O Limite tradizionale Limite proposto dai geograf russi Punta Marroqui al tempo dell’Unione Sovietica 36°00' N Punti estremi convenzionali: MAR MEDITERRANEO Isola di Gavdos Continentali 34°48' N Insulari EI 4 EI 1 Geografia fisica dell’Europa di 2-4 m di spessore, detto banchisa. Durante l’estate, la banchisa si frantuma dando L’ombelico del mondo. Nelle carte geografi che 2 origine al pack, lastroni di ghiaccio isolati che vanno alla deriva verso sud, spinti dai a cui siamo abituati, l’Europa si trova generalmente al centro del mondo. Si tratta però di una venti e dalle correnti. Gli iceberg sono enormi blocchi di ghiaccio galleggianti, che si convenzione, e di un punto di vista eurocentrico: originano da ghiacciai costieri. Sono pericolosi per la navigazione, perché la maggior in una carta geografi ca australiana, al centro del mondo può essere l’Australia. E persino parte della loro massa si trova sott’acqua, ed è dif cilmente visibile. la convenzione di disegnare i profi li delle terre A sud del Mar Glaciale Artico troviamo il Mar di Norvegia. Questo mare non ponendo il nord in alto può essere rovesciata. gela durante l’inverno, malgrado la latitudine eleva- [D. J. Hema World Maps] ta, grazie alle acque calde della Corrente del Golfo. È piuttosto profondo e molto pescoso. Il Mar Baltico ha dimensioni limitate e una pro- fondità di poche centinaia di metri. Per lunghi periodi dell’anno la sua superf cie è gelata. Il Mare del Nord è un mare poco profondo, molto pescoso, ricco di giacimenti di idrocarburi e attraver- sato da numerose rotte commerciali. Il Mar Mediterraneo è un mare chiuso, quasi completamente circondato da terre (è questo il signi- f cato del nome). È piuttosto caldo, con un’elevata sa- linità. Se dal Mediterraneo andiamo verso est attraversan- do gli stretti dei Dardanelli e del Bosforo, arriviamo al Mar Nero: un mare chiuso, di dimensioni limitate (meno di un sesto del Mediterraneo) e non molto pro- fondo. Coste frastagliate L’Europa ha ben 38000 km di coste, estremamente frastagliate e con numerose isole. Il mare ha un’inf uenza determinante: solo pochi punti del territorio europeo distano più di 400 km dal mare. Nelle zone dove le montagne arrivano f no al mare si trovano le coste alte, rocciose e ripide, con pochi insediamenti umani e comunicazioni terrestri dif cili. Queste coste sono però le più adatte all’insediamento dei porti, essendo ricche di insenature I N G R A N D I M E N T I Il nome «Europa» Esistono diverse ipotesi sull’origine del inizialmente la Grecia continentale, terrafer- contrapposizione con l’Asia, che per i Greci nome «Europa». Secondo alcuni, si tratta di ma «dalle grandi distese», poi un territorio rappresenta la tirannide dei nemici persiani. un antichissimo termine della Mesopotamia, via via più ampio, conf nante a Oriente con che indicava il tramonto, cioè l’Occidente, l’Asia. Per gli antichi Greci, l’Europa non rap- mentre «Asia» indicava l’alba e l’Oriente. Fin presenta solo una zona geograf ca, ma an- dall’inizio, dunque, Europa e Asia sono af- che il proprio modo di vivere e la propria f ancate, e talvolta contrapposte. forma di organizzazione sociale, la democra- Il poeta greco Esiodo (VI sec. a.C.) cita, zia; l’Europa trae la sua identità anche dalla tra le f glie del dio del mare Nereo, le due so- relle Europa e Asia. Omero (Iliade, libro XIV) La principessa Europa e il dio-toro Zeus. e altri narrano invece di un’Europa splendi- Secondo la leggenda, Europa, f glia di un re fenicio, da principessa, amata dal dio Zeus: il nome fu rapita dal dio Zeus, trasformato in toro bianco, «Europa» deriverebbe da due parole greche che la trasportò via mare f no all’isola di Creta. Qui Europa divenne regina e diede a Zeus, tornato che signif cano «grandi occhi». in forma umana, diversi f gli, tra cui Minosse. In La parola «Europa» è usata da altri au- seguito fu venerata come una dea e, per ricordarla, tori greci, tra cui lo storico Erodoto (V sec. Zeus mise in cielo le stelle della costellazione a.C.), per designare una zona geograf ca: zodiacale del Toro. EI 5 EI 1 Geograf a f sica 4 Le correnti. Il disegno illustra la direzione e con acque profonde vicino al litorale. Coste alte si trovano, per esempio, sul Mar delle correnti calde e fredde nell’Oceano Atlantico. La Corrente del Golfo, larga in media di Norvegia. circa 100 km, si muove a una velocità media di Nelle zone pianeggianti, invece, si trovano le coste basse, che scendono dolcemen- circa 6 km/h. te verso il mare: qui gli insediamenti sono più numerosi e le comunicazioni via terra Correnti Correnti sono molto più facili. Ma i fondali non sono abbastanza profondi per la costruzione calde fredde di porti, che quindi sorgono per lo più alle foci dei f umi: un esempio sono i grandi porti sul Mare del Nord, come Rotterdam. Le maree Sono variazioni periodiche del livello delle acque marine, che nella Golfo del Messico maggior parte delle coste si verif cano due volte al giorno. L’ampiezza della EUROPA marea è minore nei mari chiusi (nel Mediterraneo è solitamente di qualche Corrente del Golfo decina di centimetri, con punte di 2 m in Tunisia), ma può essere molto maggiore negli oceani. A Portishead, sulla costa inglese sud-occidentale, OCEANO l’ampiezza di marea raggiunge i 16 m: una spiaggia su cui camminiamo, ATLANTICO solo 6 ore prima si trovava sotto 16 metri di acqua! Le correnti Le correnti marine sono grandi masse d’acqua che si spo- stano orizzontalmente, come f umi dentro il mare. Le correnti calde hanno una temperatura superiore a quella delle acque tra cui scorrono, perché trasportano l’acqua dall’Equatore verso i Poli; le correnti fredde, invece, vanno dai Poli all’Equatore e hanno una temperatura più bassa rispetto alle acque circostanti. La presenza di correnti ha una notevole inf uenza sul clima, non soltanto nelle zone costiere. Le correnti fredde rendono il clima più rigido e arido, mentre quelle calde lo rendono più mite e più umido. I N G R A N D I M E N T I Coste alte in Europa: f ordi, rias, falesie Fiordo presso Ålesund, in Norvegia. L’insenatura marina – il f ordo – è lunga e stretta e penetra all’interno del territorio per molti kilometri, tra due pareti di roccia a tratti verticali. Ha l’aspetto di una valle glaciale delle Alpi col prof lo a U: ma in questo caso il fondovalle è occupato dall’acqua del mare. Le zone meno ripide sono coperte dagli alberi, che crescono f no alla quota dove la temperatura diventa troppo bassa. [N. De Benedetti ] nanza di lunghe insenature, punte, capi e penisole. Occupano il tratto terminale di antiche valli f uviali, che furono invase dal mare alla f ne delle glaciazioni. Si trovano lungo le coste atlantiche della Spagna e lun- go le coste mediterranee della Corsica occi- dentale e della Grecia meridionale. I f ordi sono insenature strette e lunghe delle glaciazioni, quando i ghiacciai si sciol- Le falèsie sono lunghe pareti verticali di (la più lunga misura oltre 200 km), spesso sero e il livello del mare si alzò. In Europa si roccia a picco sul mare, scavate dall’erosio- ramif cate, chiuse da pareti ripide, e più pro- trovano sulle coste norvegesi e islandesi, e ne a opera del mare. Si trovano sulle coste fonde all’interno che verso il mare aperto. Si anche in Scozia, dove sono meno profonde e atlantiche della Normandia (Francia), della tratta di antiche valli scavate dai ghiacciai, si chiamano f rth. Scozia e dell’Irlanda e sulle coste inglesi del- che furono poi invase dal mare al termine Le rias sono coste articolate, con alter- la Manica. EI 6

See more

The list of books you might like

Most books are stored in the elastic cloud where traffic is expensive. For this reason, we have a limit on daily download.