COMPENDIO DI STORIA DELLA LETTERA TURA ITALIANA NATALINO SAPEGNO COMPENDIO DI STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA VOLUME I Dalle origini alla fine del Quattrocento « LA NUOVA ITALIA» EDITRICE FIRENZE 1• edizione: luglio 1936 Nuova edizione riveduta e aggiornata: novembre 1963 3• ristampa: novembre 1965 PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA Printed in Italy Cl Copyright 1936 & 1963 by « La Nuova Italia» Editrice, Firenze AWERTENZA Preparando questa nuova edizione del mio Compendio, che non poteva essere ulteriormente rimandata ( è passato ormai piu di un quarto di secolo dall'uscita del primo volume), ho corretto alcuni errori, precisato meglio qualche particolare, aggiornato si stematicamente le bibliografie, ma non ho inteso modificare la sostanza e lo spirito del libro. Cosi com'è, esso è stato, e forse può riuscire tuttora, non inutile. Nella quale opinione mi conforta la sua ormai lunga fortuna, di cui sono grato alla benevolenza dei colleghi di ogni ordine di scuola. N. S. Aprile 1963. CAPITOLO I LE ORIGINI 1. Storia della letteratura e storia della poesia. Sebbene accada di vedere non di rado confusi i due concetti di poesia e di letteratura, e considerati fra loro quasi equivalenti, pur tuttavia essi ·debbono essere distinti alla stregua di un'inda gine piu rigorosa. Il concetto di letteratura è piu ampio, e per tanto piu generico: accanto ai testi piu propriamente poetici (li rici, narrativi e drammatici) - che sembrano caratterizzarsi per la loro natura di contemplazione disinteressata della realtà, vale a dire non ordinata immediatamente ad un fine di interpreta zione razionale o -di operazione pratica -, essa ne comprende altri che nascono da un proposito di ragionamento e di riflessione (filosofici, scientifici, storici) ovvero da un bisogno di persuadere, commuovere, esortare, satireggiare (oratori) o anche infine da una istintiva esigenza di sfogo personale ( confessioni, diari, auto biografie). Oltre gli scrittori che appartengono in senso stretto alla storia della poesia (Dante, Ariosto, Leopardi ecc.), la storia della letteratura considera alcuni tra quelli che per il contenuto delle loro opere sembrano piuttosto di pertinenza dello storico della filosofia, della scienza, delle dottrine politiche, della storiografia (Leonardo, Machiavelli, Galileo, Bruno, Vico, e via discorrendo). Il concetto di storia della letteratura tende insomma a risolversi in quello, ancor piu generico, di storia della cultura; e se rie differenzia solo in quanto, nella considerazione di un materiale che appare a prima vista alquanto eterogeneo, la storia letteraria delimita l'ambito della sua competenza rivolgendosi ad esaminare, 1 I. LE ORIGINI non tanto il contenuto teorico o pratico o autobiografico dei testi extra-poetici, quanto piuttosto il loro aspetto formale, lo strumento espressivo che li accomuna, sia pur solo parzialmente, alle opere di poesia. L'elemento comune è costituito dunque dal linguaggio, che assume bensi diverse connotazioni a seconda che lo si consideri come strumento della conversazione quotidiana, della scienza, dell'oratoria o infine della poesia, ma resta pur sempre il medesimo nella sua qualità e nella sua funzione di mezzo espressivo, come repertorio indifferenziato di vocaboli, che si organizzano o tendòno ad organizzarsi secondo norme gram maticali, strutture sintattiche, procedimenti stilistici. Altro è senza dubbio il lingu~ggio parlato, che si avvale di modi appros simativi ed estemporanei, da quello scritto, che sempre tende a realizzare un esemplare di ordine e di decoro meditato; altro il linguaggio dello scienziato e del filosofo, che aspira alla precisione astratta della terminologia, da quello del poeta, in cui ogni voca bolo si arricchisce di valori analogici in una fitta rete di asso ciazioni di concetti, di immagini e persino di suoni; ciò non toglie che fra i diversi piani dell'uso linguistico non si attui un continuo scambio, e che tutti non si richiamino ad un fondo comune, senza il quale verrebbe meno la possibilità stessa della reci proca comprensione e comunicazione. Appunto nello studio delle modificazioni e dello svolgimento del linguaggio, in quanto esso si determina di volta in volta in un sistema di forme, in un complesso di procedimenti tecnici, in un peculiare atteggiamento del gusto e si riflette in una retorica e in una concezione, esplicita o implicita, dell'arte (la poetica rinascimentale, quella barocca, quella romantica, ecc.), la storia letteraria riconosce il suo og getto specifico, che viene pertanto a coincidere in parte con qùello della filologia, della storia della lingua, della storia delle poetiche, della stilistica, scienze che essa considera in quanto, oltre la loro funzione autonoma, ne esercitano una secondaria e sussidiaria rispetto al fine che essa si propone. E si capisce che essa attinge il suo pieno significato e il suo valore solo in quanto, caso per caso, si risolve in storia individualizzante delle singole opere let terarie, e piu specialmente di quelle in stretto senso poetiche. 2