Poeta dell’eccesso, Bukowski porta alta la bandiera dell’anticonformismo californiano che ha una lunga storia alle spalle (e che comprende tra gli altri Henry Miller, i poeti Beat e una cultura underground estremamente articolata). In "Compagno di sbronze", forse più che altrove, la vena satirico-umoristica dell’autore assume coloriture selvagge, talvolta feroci. Sarà per colpa dell’atmosfera alienante di Los Angeles (“passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano”)... Anche in questi racconti il vitalismo sfrenato, la scelta provocatoria dell’emarginazione e della provvisorietà, la sessualità eternamente in furore sono tanti sberleffi contro il perbenismo conformista, del quale qui si occupa opportunamente l’“Agenzia Soddisfatti e Rimborsati”. In fondo al Sunset Boulevard, Charles Bukowski, il “folle”, il “fallito”, salda il conto con il Sogno Americano.
**